
Domenica 16 marzo ho qualche contrazione, ma niente di che, la notte sono agitata vado in bagno e vedo che ho perso il tappo mucoso, la mattina presto vado in ospedale per l’ennesimo controllo, le contrazioni ci sono ma la bimba è posizionata troppo in alto e non accenna a scendere, mi dicono che forse è meglio ricoverarmi per tenere la situazione sotto controllo, chiamo mio marito che era al lavoro, e inizio a fare tutti gli esami del caso, continuo ad avere contrazioni durante tutto il giorno sempre più forti ma la bambina non scende, mi sento felice e triste allo stesso tempo, tutte le ragazze hanno la mamma vicino mentre io sono sola (mandano via mio marito perché è un uomo), mi è sempre pesato non poter contare su di lei ma mai come quel giorno.
La sera alle 20 monta il mio ginecologo, mi visita, lo sento parlare con l’ostetrica e poi mi fa: ha capito? Dobbiamo fare il cesareo, la bimba è troppo alta, (si scoprirà dopo che aveva il cordone ombelicale che le impediva di scendere) io gli rispondo solo: va bene. Mando un messaggio a mio marito che è fuori la sala, iniziano a prepararmi e poi mi spostano in sala operatoria, mi dicono come comportarmi ed io tutto sommato sono abbastanza calma, pensavo solo che mancava poco e avrei visto finalmente la mia cucciola, iniziano e alle 22:15 sento il suono più bello mai sentito, me la fanno vedere per pochissimi secondi prima di portarla via (vedo una testolina tonda tonda e bionda), mentre mi ricuciono mi riportano la mia bimba pulita e vestita, piange, l’infermiera me l’avvicina al viso e lei magicamente smette di piangere, non riesco a descrivere cosa ho provato in quel momento

Il parto è andato abbastanza bene, il post-parto un po’ meno… ma che importa? Ora abbiamo una bimba meravigliosa che riempie le nostre giornate e la nostra vita, una bimba che mi ha cambiato radicalmente, che mi fa vedere la vita con altri occhi.