DPP 22.04.08, mi telefona al cellulare sabato 5 aprile mentre sono a fare la spesa al mercato e mi annuncia "si ricoveri in ospedale venerdì prossimo che sabato 12 nascerà suo figlio". Io rimango impietrita davanti la bancarella dei peperoni, ma almeno ha avuto l'accortezza di avvertirmi una settimana prima, così ho avuto il tempo di organizzarmi.
Venerdì 11 è tutto pronto, faccio le ultime foto al pancione e vado serena a ricoverarmi, in stanza trovo un altro pancione, anche quello sarà cesarizzato l'indomani insieme a me, così ci facciamo compagnia e parlando l'ansia svanisce (n.d.r. la signora - di 27 anni - era alla sua quarta gravidanza, dopo 3 maschietti sarebbe nata una femminuccia!). Per l'indomani c'erano soltanto due cesarei programmati, i nostri, lei sarebbe scesa in sala operatoria per prima alle ore 9, così pensavo che al massimo per le 11 avrei conosciuto il mio Giorgio..... pensavo......
La signora scende puntuale, io alle 7 del mattino sono già depilata e con la flebo, in attesa che chiamino anche me, ma quella mattina qualcosa è andato storto: arriva al pronto soccorso un'urgenza dopo l'altra, chi ha rotto le acque, chi ha perdite di sangue, chi deve purtroppo fare un raschiamento, e ovviamente passano tutte avanti a me che non ho fretta.... le 11, le 12, l'una..... in stanza arriva un infermiere simpaticone dicendomi che alle 15 sarei senz'altro scesa io, ma poi a quell'ora mi passa davanti un'altra partoriente che mi scavalca in quanto paziente del primario, ed io ancora ad aspettare lì..... non ce la faccio più e scoppio in un pianto isterico, tutto sembra coalizzarsi contro di me, riuscirò mai a partorire??
Alle 16.45 finalmente mi chiamano e mi fanno scendere! Io mi rilasso, mi stendo sul tavolo operatorio, mi faccio fare la spinale e attendo il suo effetto che non tarda; in sala operatoria c'era una gran folla, due ginecologhe, diverse ostetriche, l'anestesista e c'era pure la mia migliore amica, lei è infermiera professionale proprio in quella struttura e le hanno accordato il permesso di assistere al mio parto nonostante non fosse in turno (Giusy, grazie per tutto quello che hai fatto per me

Cominciano ad entrarmi dentro la pancia, io questa volta sento ogni movimento, quattro braccia dentro a cercare di agguantare il mio pupetto, non sento dolore ma la sensazione è davvero fastidiosa, e poi improvvisamente sento piangere!!! E' lui, è Giorgio, è nato finalmente!!! Me lo mettono subito accanto, ma quanto è bello!! E' identico al suo fratellone ma in versione mini, pesa kg. 3.080 per 49 cm., indici di Apgar 9 e 10, lo portano di là dal papi mentre mi ricuciono, poi sto due ore in osservazione in una stanza attigua e lì mi sento malissimo, rimetto tante volte ma mi dicono che è normale, sono gli effetti dell'anestesia (la prima volta niente vomito ma tanti brividi di freddo, da battere i denti), e poi finalmente mi salgono in stanza, ma adesso c'è un grandissimo problema: si è fatto tardi e di solito a quell'ora in quell'ospedale i bimbi non li scendono più dalle mamme in stanza, lo fanno l'indomani mattina.
Ma nemmeno per sogno!!! Io voglio trascorrere la notte con Giorgio, voglio attaccarmelo subito al seno, lo voglio vedere!!! Comincio a fare il diavolo a 4, chiamo gli infermieri, poi per fortuna c'era la mia amica infermiera che non mi ha mollato un attimo, è andata in neonatologia ed ha sistemato tutto, così me lo portano alle 21.30 in stanza


Me lo sono goduto per 3 giorni interi e poi finalmente a casa, a godermi anche il suo fratellone che in quei giorni mi è mancato moltissimo

E' proprio vero, fare la mamma è l'esperienza più straordinaria della vita di una donna