"Il 14/03/08 alle 7:30 del mattino è nato il nostro "gattino" amoroso Lorenzo. Pesava kg 3,770 ed era lungo 52 cm.
Le premesse:
13/03/08 pomeriggio: vedo delle perdite liquide e rosse. Preoccupata che ci sia liquido amniotico, vengo in ospedale. Visita: collo chiuso e conservato, niente, solo muco.
A sera vedo parecchio + liquido e alle 21 cominciano le contrazioni, subito ogni 3 minuti, tutte di schiena. Giochiamo al computer fino alle 23 e intanto segno i minuti, ed erano così pochi tra una e l'altra, ma sopportabili. Poi mi metto sul letto, si fanno forti, riesco a trarre giovamento solo in quadrupedia sul letto, e così resisto a casa fino all'una di notte, quando sono ogni 2 minuti regolari.
Veniamo in ospedale, durante il tragitto milioni di soste (una ogni 2 minuti..), ad ogni contrazione.
Visita e dicono: "Dilatazione completa!" Ma davvero? La mia sorpresa è pari solo al mio sollievo. Subito dopo la visita, mi si rompe il sacco: acque tinte.
Mi portano su in sala parto in sedia a rotelle e mi chiedono se sento il premito verso il retto, come il bisogno di spingere per evacuare.
"No", dico io.
"Strano", dicono loro.
Comunque spingo ad ogni contrazione, per due ore. Mi stanco come un mostro e nulla accade. Al che, controllano e l'ostetrica mi dice: "Ho una brutta notizia: non sei a dilatazione completa, ma solo a 2 cm".
Ecco, in questo momento sarei voluta sprofondare negli abissi. Chiedo e ottengo l'epidurale.
In 2 ore la dilatazione è stavolta davvero completa perchè il tessuto della bocca dell'utero si era fatto sottile sottile. Ecco perchè non l'avevano percepita prima e avevano detto che fossi a dilatazione completa, dicono.
Con l'epidurale riprendo il controllo di me e ricomincio a parlare, anche se non smetto di tremare con tutto il corpo come se avessi il Parkinson.
Alle 4 del mattino inizio a sentire davvero voglia di spingere, e lo faccio, ma sono così stanca, da morire, sarà x le 2 h di spinte inutili di prima, e quindi le mie spinte non sono "buone", dicono.
Il ginecologo di turno (lo stesso che aveva fatto nascere mio marito 30 anni fa!) mi dice che non ho voglia di partorire: a questo punto l'avrei tranquillamente strozzato. Empatia = zero, io gli dico che sto morendo dal dolore e la stanchezza, che non ce la faccio più e tutto ciò che sa rispondere lui è questo..
Provo a spingere seduta sul lettino, in piedi, sullo sgabello olandese.. nulla!
Alle 7 del mattino, vedendo che non esce, tirano furoi la ventosa e alle 7:30 era fuori, con me che credo di aver urlato un po' (Non ero molto cosciente di quel che facevo, a quel punto): finito tutto, avevo il mal digola come se fossi stata a un concerto e avessi cantato a squarciagola tutto il tempo..
Mi sono lacerata un bel po', ma di quello mi accorgo solo dopo.
Problema anche col secondamento: la placenta non si staccava. Provano a spremermi l'uero schiacciando la pancia x vedere se veniva, ma era attaccata in alto.
Per 1 h provano a staccarla spremendo e il dolore, sfinita com'ero, mi stava facendo impazzire. Poi dicono di doverla togliere con un piccolo intervento in anestesia totale, tipo raschiamento. Preparano tutto e all'ultimo tentativo di a strizzata di pancia prima di dare il via alla procedura chirurgica, lei esce!
Mi aspettano ancora 20 minuti di punti, ma per fortuna in anestesia locale.
Il mio passero me lo mettono in braccio, ma ero troppo sfinita per potermelo godere appieno.
Ricordo di essermi chiesta com'era possibile che un amore così grande potesse starci tutto dentro la mia pancia!
Il giorno dopo il mio gine, sentendomi raccontare com'è andata, ipotizza che il bimbo avesse il cordone al collo: quello potrebbe spiegare sia le acque tinte che il fatto che x quanto spingessi, lui non scendeva.
Adesso è furoi da 2 giorni, ed è un gattino piccolino con 2 occhioni.. beve già dal mio seno e io lo adoro, adesso è il centro di tutta me stessa, un amore così infinito che non si può spiegare
(accompagnata da medici senza sensibilità 
)
anche perchè hai già scritto il racconto del parto........ 
