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hamilton
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Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 9:41

Tante persone al mio ritorno dall’Africa mi hanno chiesto di raccontare il viaggio, l’esperienza, e per la prima volta in vita mia ho fatto fatica a trasmettere entusiasmo perche’ mi sono mancate le parole.
Dell’America puoi raccontare quello che hai fatto, puoi raccontare i teatri di Broadway e i negozi sulla 5°, i musei e i chilometri masticati in autostrada.
Ma come puoi raccontare i colori, i suoni, i profumi, la danza d’amore degli animali, la danza di morte degli animali del Continente che e’ stato la culla dell’uomo, e che prepotentemente trasmette le immagini di un passato cosi’ remoto, ma nello stesso attuale, al punto da ritrovarti la sera sotto un cielo stellato e primitivo a percepire che sei soltanto una particella di passaggio tra cio’ che e’ stato e cio’ che sara’, per milioni e milioni di anni?
Lo senti tutto nella pancia il peso e la leggerezza del mondo, e posso assicurare che dall’Africa si torna innamorati, consapevoli e ammalati.
Ammalati d’Africa.
Abbiamo avuto la fortuna di cominciare il nostro viaggio da Cape Town, una citta’ moderna ed “europea”: dopo quasi 24 ore di volo scendi dall’ultimo aereo e ti chiedi perche’ hai fatto tanta strada per visitare una citta’ che potresti benissimo trovare negli Stati Uniti, o in Europa, se non fosse per quella incombente montagna che sovrasta la citta’ che si chiama La Tavola, the Table Mountain, la cui punta e’ stata erosa dagli anni, tantissimi anni che neanche riesci a metterli in fila, dal vento sempre presente, e dagli agenti atmosferici, che ne hanno reso caratteristica la sua forma bellissima!
A lei dedico la mia prima fotografia, anche perche’ la vedo perfettamente dalla finestra della mia camera da letto e ne pregusto con un po’ di timore l’incontro ravvicinato.
Tre giorni a Cape Town con una guida giovane bella e simpatica tutta per noi, sono stati come viverla tre settimane: abbiamo costeggiato il mare infestato dagli squali bianchi che mietono vittime tra gli impavidi giovani serfisti che si avventurano tra le onde agitate dell’Oceano, fino ad arrivare a Capo di Buona Speranza, emozionante!!!!!!!
Ci siamo fatti tante fotografie in questo punto, Cape of Good Hope the most south-western point of the African Continent, simbolo di viaggiatori e scopritori che qui hanno navigato speranze e naufragato sogni!
Mi piace pensare che mio figlio sia gia’ stato nel punto piu’ a Sud degli Stati Uniti a Key West e adesso qui, nel punto piu’ a Sud del continente africano.
Chissa’ cosa deve essere stato questo posto nel 1500 quando Magellano con le sue tre navi doppio’ il Capo di Buona Speranza, circumnavigando il globo!!!!
Perche’ mi viene da piangere quando ci penso?
Perche’ e’ cosi’ maledettamente emozionante?
Tornando a Cape Town, attraversando enormi baie di spiagge bianche abitate da simpatici pinguini piccoli e tozzi, veloci come il vento, e approfittando di una rara giornata tersa e senza vento, abbiamo preso la funivia e siamo saliti sulla Table Mountain, bella esperienza, io l’ho un po’ sofferta perche’ ho paura dell’altezza ma posso assicurare che da lassu’ il paesaggio e’ mozzafiato e la testa gira vorticosamente.
Mi piace pensare, anche se non e’ vero, di essere riuscita a rimirare il Polo Sud, perche’ il nostro sguardo non aveva confini, non aveva ostacoli, se non l’azzurro del cielo che si confondeva con quello del mare.
Abbiamo girovagato per la regione dei vini fermandoci a Stellenbosh, il secondo insediamento europeo piu’ antico dopo Cape Town e dormito nell’azienda vinicola di un proprietario di giacimenti di diamanti, Mr.Graff, dove producono vino e dove lo sfarzo e’ la parola d’ordine.
Questo e’ lo splendido vigneto su cui insiste una location da sogno, davvero qualcosa di unico, elegante e molto molto rilassante, complici i calici di ottimo vino sudafricano che ad ogni momento ti vengono serviti.
http://www.delaire.co.za/
L’avevo detto io!!! Mica sembra di essere in Africa qui!!! Io voglio l’Africa, quella vera!
E il mio desiderio si comincia a realizzare nel momento in cui ci spostiamo a nord-est, nella regione di Mpumalanga, ricca di Canyon, gli unici al mondo ricoperti di vegetazione, e di cascate, dove ammiriamo uno spettacolo della natura chiamato Le Terrazze di Dio, God’s Window, cioe’ un’enorme sporgenza che da’ sulla vallata piu’ estesa che io abbia mai visto.
Continua a girarmi la testa, anche qui lo sguardo si perde, nel verde questa volta; questo viaggio e’ un continuo giramento di testa, tante emozioni, tanta natura, tanti paesaggi, ognuno meraviglioso, diverso, indimenticabile.
Fino ad adesso abbiamo sempre usufruito di guide personali parlanti italiano, quindi Giorgino ha potuto fare millemila domande, e’ eccitatissimo e sta aspettando con ansia l’arrivo nella regione di Limpopo, Kruger Area, dove abbiamo prenotato un meraviglioso Lodge in una Riserva Privata FICHISSIMA, il Kapama.
http://www.kapama.co.za/ :cuore

La sveglia suona alle 5 del mattino, fuori e’ buio e fa freddo.
Il mio bambino si alza come un soldatino e corre a infilarsi la sua casacca da safari, vuole uscire nell’Africa ancora addormentata per vedere gli animali, i leoni, gli elefanti, le giraffe, i bufali, i leopardi e tutto cio’ che questo meraviglioso mondo puo’ offrire.
La colazione fatta al buio e insieme ai ranger si svolge in un’atmosfera surreale, quasi religiosa.
L’alba ci sorprende vicini e ancora caldi di letto seduti sulle 4X4 che ci porteranno a fare 4 ore di safari la mattina e 4 ore di safari al tramonto , per 3 giorni consecutivi.
Fisicamente e’ massacrante, ma Giorgio non ha voluto perdersi mai un solo secondo di safari, il suo viso eccitato alla vista di un animale, illuminato dai tiepidi raggi del sole all’alba e del sole al tramonto, e’ quanto di piu’ dolce mi rimarra’ nella memoria di questo viaggio.
L’entusiasmo di un bambino, che senza protezione alcuna attraversa branchi di bufali e di elefanti, passa in mezzo a giraffe e leoni, e’ qualcosa che mette i brividi: incoscienza, fiducia, stupore, emozione, quanti sentimenti vedo sfilare sul tuo volto, bambino mio!.
Abbiamo avuto la fortuna di poter ammirare lo scontro deciso e delicato tra due giovani giraffe che stavano litigando per non so che cosa, al tramonto i loro colli battagliavano e si stavagliavano netti nel colore purpureo della sera, il rumore dei colpi era ritmico e profondo, sembravano fare l’amore, invece stavano prevaricandosi, con una grazia che non ho mai visto prima.
Ho avuto la nettissima sensazione di essere risucchiata indietro nel tempo e di vedere due enormi brontosauri che allacciavano i loro colli in una danza primordiale.
Eccola l’Africa che parla.
Io ascolto.
E mi sorprendo a capirla.
Una famiglia di leoni all’alba stava tornando a nascondersi dentro ad un cespuglio dopo una notte di caccia, la mamma aveva il muso sporco di sangue, i cuccioli la seguivano senza perderla di vista un attimo.
Vicino a noi si sentiva rumore di ossa masticate; un maschio stava consumando il suo pasto.
Abbiamo avuto paura quando ci siamo ritrovati dentro un branco di un centinaio di bufali e uno di essi stava per caricarci perche’ con la jeep ci eravamo avvicinati troppo al suo cucciolo.
Abbiamo visto un elefantino succhiare il latte dalla mamma e un baobab dal quale sono scesi centinaia di avvoltoi che si sono avventati sulla carcassa di un elefante a finire il lavoro compiuto dalle iene la sera prima.
La vita e la morte in Africa sono la faccia della stessa medaglia, e dove trionfa la vita spesso e’ perche’ ci sono stati atti di violenza e di morte, come sembra testimoniare la carcassa ancora per meta’ intatta di una zebra poco piu’ avanti.
Ho fatto foto spettacolari.
Ho fatto foto davvero spettacolari: la zebra in fotografia viene benissimo, ho fatto una foto con 4 zebre che corrono davanti alla jeep, che sembrano 4 ballerine alzarsi sulle punte per dare vita al loro show.
La foto dei sederoni, la chiama Giorgino!!! :risatina:
Oppure ho fotografato l’accostamento di una regale giraffa che sfila davanti al tozzo bufalo, si ignorano apparentemente, in realta’ sanno esattamente dove si trova l’uno e dove si trova l’altro in modo che gli spazi non siano invasi, l’equilibrio mantenuto.
I giorni dei safari (i primi di una lunga serie) snocciolano via veloci, tra poco saluteremo il Sud Africa, il parco Kruger, il nostro ranger, e tutte le persone che abbiamo conosciuto per volare in Zimbabwe: le Cascate Vittoria con la loro massima portata d’acqua in questo periodo, ci aspettano, ci aspetta una bellissima crociera sul fiume Zambesi, ci aspetta un bellissimo Lodge dove la sera entrano gli elefanti che con forti testate scrollano gli alberi per mangiarne la frutta, i facoceri vengono a ruminare vicino alla tua vetrata e i babbuini mendicano cibo.
Finalmente la mia Africa! :cuore

Passare la frontiera dallo Zimbabwe in Botswana e’ un’ esperienza bizzarra e apocalittica.
Ci ritroviamo a mezzogiorno in mezzo al nulla, solo migliaia e migliaia di farfalle colorate che ci danzano intorno, con le valigie in una mano e il passaporto nell’altra.
Una baracca di latta ci ospita per le formalita’ e il controllo dei passaporti.
Il caldo e’ torrido e abbiamo voglia di arrivare nel Lodge piu’ bello di tutta la nostra vacanza, il posto migliore con il quale concludere questa lunga vacanza di quasi tre settimane, che ci ha visto toccare molti posti, ma nessuno, nemmeno il Kapama, bello come questo.
http://www.ngomasafarilodge.com/
Siamo all’interno del parco Chobe, esattamente sulle sponde del fiume Chobe in un Lodge che ha 8 appartamenti con vetrate enormi che danno direttamente sulla savana e sul fiume.
In lontananza vediamo gli elefanti che si abbeverano al fiume e impala che in grossi branchi attraversano il bush.
La mattina mi sveglio presto e senza scendere dal letto guardo l’alba spuntare da sotto le coperte, la fotografo ogni mattina, perche’ e’ sempre diversa, una mattina intensa e prepotente, un’altra delicata e timida, sembra non voler spuntare per niente.
Di notte il ruggito del leone ci mette i brividi e quando dal lodge dobbiamo andare a mangiare nell’ottimo ristorante panoramico, le guardie ci vengono a prendere e ci scortano, perche’ niente di piu’ facile e’ avere incontri ravvicinati con elefanti, leoni, leopardi e chissa’ cos’altro.
Ci viziano come bambini.
Qui i safari sono organizzati diversamente: facciamo un paio di volte tutta la giornata dalle 8 del mattino alle 18 di sera, con pranzo nella savana, poi facciamo un paio di giornate in barca, sul fiume Chobe, dove abbiamo visto i coccodrilli e abbiamo navigato con una barchina-ina-ina-ina fin dentro un branco di ippopotami.
Io ho avuto davvero paura per la prima volta, e ho implorato di allontanarci, ma il ranger e’ stata implacabile: nessun segnale di pericolo, si procede!
Ma gli ippopotami sbuffano e fanno movimenti improvvisi, quanta paura ho continuato ad avere…
Questa e’ l’Africa, l’Africa Nera, dove gli animali sono allo stato brado e gli elefanti si muovono in branco per andare a fare il bagno nel fango a mezzogiorno, quando il sole brucia anche la loro pelle e la savana all’orizzonte tremola per il caldo.
Gli avvolti, sui baobab scarni e morti che si stagliano sul cielo di un blu indescrivibile, sono un altro bellissimo ricordo di questo viaggio indimenticabile, cosi’ come le ninfee sul fiume.
Mai visti fiori e colori cosi’ belli, il profumo ci avvolgeva e quando ho postato la foto di queste splendide composizioni naturali adagiate sul placido fiume, un amico mi ha scritto: firmato Monet.
In effetti sembravano proprio quadri di Monet, queste ninfee del fiume Chobe.
Dicevo che non sarei riuscita a raccontare questo viaggio, e infatti rileggendomi e’ proprio cosi’. Ho fatto un elenco delle cose che abbiamo visto o fatto, ma non sono riuscita a descrivere le emozioni del cuore, perche’ sono state troppo intense e sono poco adatte ad essere raccontate con semplici parole.
Resteranno dentro il cuore, come e’ giusto che sia.

E dopo 10 aerei in poco meno di 20 giorni, centinaia di chilometri in macchina e 11 safari di cui due full day (8:00-18:00), posso dire che il vero Re della Savana e’ lui, mio figlio, che ha avuto una tempra, una forza di volonta’, una grinta e uno spirito d’adattamento degne di un vero leone.
Alla prossima Giorgino!!!!
Magari ripartendo proprio dal Ngoma Safari Lodge, il paradiso che abbiamo scoperto esistere sulla terra e dove ho allegramente festeggiato i miei 43 anni, per andare oltre quei confini cosi’ vicini, che ci parlavano dalle vetrate del nostro appartamento di un'altra terra, di un altro mondo, di un altro viaggio: la Namibia e le sue genti. :sorrisoo
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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da yoga » 9 giu 2014, 10:07

hamilton ha scritto: Abbiamo avuto la fortuna di cominciare il nostro viaggio da Cape Town, una citta’ moderna ed “europea”: dopo quasi 24 ore di volo scendi dall’ultimo aereo e ti chiedi perche’ hai fatto tanta strada
E ti credo che te lo chiedi, visto che per Cape Town di certo non ci sono 24 ore di volo, a meno che uno non faccia il giro per l'India :perplesso
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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da elfa » 9 giu 2014, 10:10

Polemiche a parte, è vero che l'Africa rapisce il cuore...
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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da floddi » 9 giu 2014, 10:23

OHHHHHHH bentornata!!! :impiccata:
però suvvia spostiamo questo topic nel posto giusto eh.
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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da Topillo » 9 giu 2014, 11:11

lo rapisce e lo ferisce.
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille

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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 12:53

Grazie per il bentornata :hi hi hi hi
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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da pao pao » 9 giu 2014, 15:35

Finalmente!!! :yeee
E. 29.05.2008 "Mamma, profumi come una stella" B. 10.07.2012 il regalo di una stella

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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da laura s » 9 giu 2014, 16:13

Hami bentornata che bello il racconto!!! :ok
:congratulations:
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 17:36

Ciao Pao Pao, ciao Laura.
Appena mi organizzo metto foto, le culone che ballano sono da non perdere. :uaua
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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da pao pao » 9 giu 2014, 21:56

laura s, che bello, sei tornata anche tu.
Io mi sento molto alive, la noia stava uccidendomi..
Fine ot. che il racconto di Ham è bellissimo e merita il suo spazio.
Aspetto le culone
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Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 22:04

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Messaggio da pao pao » 9 giu 2014, 22:09

hamilton ha scritto:forum/gallery/pic.php?mode=large&pic_id=86133

Le culone... :fischia
Culone si, ma con stile!!!
Quanto eravate vicini, per Giorgio sarà stata un'esperienza indimenticabile
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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 22:09

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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 22:12

forum/gallery/pic.php?mode=large&pic_id=86135

Vicinissimi Pao.
Troppo. Secondo il mio livello di ansia.
E' stato davvero emozionante, soprattutto i grandi branchi ti facevano sentire in balia dei loro umori...
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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 22:16

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Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 22:27

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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da pao pao » 9 giu 2014, 22:31

hamilton ha scritto:The King Lion
forum/gallery/pic.php?mode=large&pic_id=86136


Ahahahaha
:caduta_sedia:
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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 22:32

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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da hamilton » 9 giu 2014, 22:36

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Re: Tu chiamale, se vuoi....EMOZIONI...

Messaggio da pao pao » 9 giu 2014, 22:37

Ok, sto iniziando a odiarti.
Dimmi almeno che faceva un caldo terribile e che avete mangiato dA schifo
E. 29.05.2008 "Mamma, profumi come una stella" B. 10.07.2012 il regalo di una stella

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