Ciao Peffa, ho ricevuto il tuo mp e ti rispondo qui, perché magari queste informazioni possono essere utili anche ad altre.
Noi siamo stati in Vietnam ad Aprile 2008 e sono state 3 settimane meravigliose.
Salute: se ti sposti nelle città, visto anche che si tratta del periodo secco (le piogge arrivano a maggio), ed eviti accuratamente escursioni sulle montagne al confine con Laos e Cambogia, non hai bisogno di fare alcuna vaccinazione speciale (sono consigliate le solite, utili in ogni viaggio) ne' la profilassi antimalarica. Anche il delta del Mekong non è proprio raccomandabile a causa malaria, soprattutto con i bimbi piccoli.
Il Vietnam è generalmente molto pulito, tutt'altro che la Cina rurale, per intenderci.
Noi siamo stati nel centro e sud del Paese: siamo arrivati a Ho Chi Min City via Singapore e, sempre in aereo (ti consiglio di prendere i voli interni di Vietnam Airlines e non quelli delle low cost, che, di fatto, costano circa la stessa cifra e sono ancor meno confortevoli: gli stranieri pagano comunque di più dei vietnamiti) siamo andati a Huè.
Huè merita davvero: imperdibili le visite al palazzo fortificato dell'imperatore, nonchè la gita con battello sul fiume per andare a vedere le tombe degli imperatori. Questa è sicuramente impegnativa, soprattutto perché in alcune tappe il sito è lontano dal punto in cui si sbarca e ci si viene trasportati in moto, ma noi l'abbiamo fatta senza problemi: lì è "normale" andare tutti quanti appassionatamente in moto e quei pochi km nelle campagne non sono pericolosi perché il traffico è assente e basta ordinare (amichevolmente

ma con fermezza) al conducente di guidare piano.
Nelle farie soste, inoltre, si ha sempre tempo a sufficienza per girare e rifocillarsi (tranquilla che i venditori di acqua e cibo non mancano mai).
Purtroppo organizzare questo giro in taxi non conviene, perché alcuni siti si raggiungono praticamente solo in barca.
Da Huè ci siamo spostati a Danang in treno: è un viaggio che consiglio di tutto cuore, perché il paesaggio vale veramente il viaggio. è fenomenale, tutto lungo la costa, con il mare azzurro e disabitato da un lato e le risaie e le montagne dall'altro. Dura circa 2 ore ed è fattibilissimo anche con i bimbi. I treni diesel sono uno spettacolo e pure i casellanti che si trovano lungo il percorso.
Danang è una città modernissima e priva di interesse, ma ospita un museo meraviglioso, con reperti di enorme interesse provenienti da molti siti archeologici del centro e sud del Vietnam: è stato il primo museo che ho visto al quale mancano le finestre

e mio figlio ne approfittava per giocare a nascondino con i custodi facendo dentro e fuori.
Da Danang siamo andati in bus a Hoi An, che merita un soggiorno di qualche giorno (se ti interessa posso cercarti il nome dell'albergo, perché è una chicca di posto, economico ma bellissimo). L'atmosfera in città è molto rilassante e abbiamo passeggiato per un paio di giorni per i vicoli del centro (come si mangiava bene sulle panche del mercato!!!!), pieno di negozi di artigiani e sarti, nonché di templi e musei.
Da Hoi An si parte per visitare My Son, emozionante per i suoi templi nella foresta (una mini Angkor Wat). Mio figlio si era divertito anche un sacco a fare l'ultimo pezzo del tragitto su una jeep americana, reperto bellico.
A Hoi An c'è anche il mare, un po' ventoso ma bello (ti sconsiglio però di prendere un albergo vicino alla spiaggia perché sono di una tristezza allucinante e ti trovi poi lontana dal centro, che, alla sera, è veramente magico).
Noi siamo stati a Hoi An in occasione della luna piena e te lo consiglio, perché c'è una bellissima festa lungo il fiume alla sera, con un rituale particolare, le lanterne sul fiume e la città illuminata da lanterne.
Da Hoi An siamo tornati a Saigon in aereo e siamo ripartiti con bielica per Phu Quoc, un'isola ancora tutta da scoprire, frequentata praticamente solo da vietnamiti (infatti me l'aveva consigliata proprio un mio carissimo amico vietnamita), con spiagge deserte da scoprire affittando un motorino e facendo la famiglia italiana anni '50 sulle strade ancora sterrate (niente paura, per la strada non c'è nessuno, tutto il contrario delle città, dove il traffico di motorini è veramente pauroso). Duon Dong, la città principale, è un grosso paese con un mercato pieno di animazione, bellissimo (stiamo pensando di tornarci appena potremo!).
Tornati a Saigon ci siamo fermati ancora un paio di giorni per visitarla, ma, sinceramente, non mi ha stregata: tanti la usano come base per un'escursione ai tunnel scavati durante la guerra ma io non sono riuscita ad andarci (la storia dei mei amici, profughi, mi ha lasciato una ferita aperta).
È un viaggio speciale, che merita davvero: la popolazione è generalmente molto gentile, anche e soprattutto con i bambini. Si gira tranquillamente da soli (la criminalità è praticamente assente); sicuramente alcuni spostamenti sono un po' faticosi, ma ne vale davvero la pena.
Il cibo è squisito e totalmente diverso da quello dei Paesi asiatici confinanti, anche da quello cinese (della Cina, non quello che "ci rifilano"

), nonostante l'altissima percentuale di cinesi tra la popolazione.
Noi abbiamo sempre scelto alberghi confortevoli ma semplici (se possibile evitiamo le grandi catene internazionali) e abbiamo sempre trovato posti puliti e accoglienti spendendo cifre irrisorie, se confrontate con quanto si spende qui.
I bambini in albergo solitamente non pagano fino agli 11 anni e danno un letto in più (ma, solitamente, bisogna pagare a parte la colazione del bambino).
Bene, questo è stato il romanzo... chiedi pure altre informazioni; sicuramente mi sarò dimenticata di scrivere ancora moltissime cose utili.
Mi hai fatto venir voglia di ritornarci.... la prossima volta però andremo a Hanoi di sicuro, perché prima o poi ci tocca andarci per lavoro.