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In una finestra della nostra scuola (la finestra si affaccia su una strada pedonale dove si trovano tanti negozi) sono stati affissi liste con la classe frequentata del bambino e i suoi dati personali (nome, cognome, data di nascita) e se è stato ammesso nella classe successiva. La scuola può mettere tutti quei dati in un luogo pubblico? So che i risultati dei scrutini devono essere resi pubblici. Ma non dovrebbero solo scrivere nome, iniziale del cognome e se il bimbo / la bimba è stato ammesso nella classe successiva e pubblicarlo all'intero della scuola? Grazie.

Non mi sono mai posta il problema infatti non so neppure dove li esponga la scuola della ragazzina In compenso so con certezza che l'altro istituto (quello dove andavo io) continua ad esporre sulle vetrate esterne, nome, cognome e valutazione.
Presumo che se lo fanno. . .possono. O almeno credo.

si, la data di nascita è un dato sensibile nei minori, se non ricordo male
la scuola può (non è obbligatorio) pubblicare i quadri con i risultati scolastici, ma gli interessati non devono essere "riconoscibili".
la legge è la 196/03, legge privacy.

io non ricordo se c'era scritta la data di nascita, ma nome e cognome di sicuro si!!!

cioè fatemi capire....non esistono più i "quadri" come ai tempi nostri, con scritto "promosso" o "bocciato"?

alle elementari non l'hanno esposto.
alle medie si, ma solo classe frequentata, cognome e iniziale del nome, e poi il risultato. fine.

QUi a fine anno espongono i quadri sul cancello delle scuole.

Lorena ha scritto:cioè fatemi capire....non esistono più i "quadri" come ai tempi nostri, con scritto "promosso" o "bocciato"?

Da noi hanno messo classe, nome, cognome, data di nasciata, ammesso nella classe successiva / non ammesso nella classe succesiva. Quando poi sono andata in secretariato a ritirare la pagella del mio bimbo ho detto qualcosa sul fatto che solo un bambino non e' stato promosso. Mi hanno detto anche il perche' . Penso che quello sono proprio affari della famiglia e degli insegnanti e non le dovrebbero dire in giro persone che lo sanno per motivi di lavoro.