Ho fatto bene? (terapia con il neuropsichiatra infantile)
Inviato: 1 dic 2010, 11:00
il problema di Andrea si è palesato in maniera eclatante la scorsa estate questo è quello che accadde:
forum/viewtopic.php?f=83&t=46360" onclick="window.open(this.href);return false;
A distanza di parecchi mesi, la situazione non è migliorata, ha una paura folle di deglutire i bocconi, mangia roba molto molle e comunque in quantità molto limitate.
Ho aspettato dei mesi che si riprendesse, ho pensato che andando a mensa con i suoi amici dimenticasse il brutto episodio della scorsa estate, ma NIENTE da fare.
Non mangia più frutta e verdure (solo qualche fettina di pera sottilissima), vive di 10 gr di pasta a pranzo, latte e biscotti mattino e sera, yogurt, pane a fette con philadelphia (devo togliere il bordino dal pancarrè), actimel, sofficini (uno e per lui ha cenato), bastoncini findus (tipo uno e mezzo)... insomma pochissimo, non so come stia in piedi tutto il giorno. Le maestre mi hanno segnalato che a mensa non mangia nulla (beve il succo e mangia la briosche che gli do io).
Ho provato con degli integratori, vitamine, pappa reale ed altro... niente di niente.
A distanza di mesi ha avuto il coraggio di verbalizzare la sua paura, i filetti del cibo gli restano in gola e lui soffoca... più chiaro di così, me l'ha detto chiaramente!
Oltretutto il fratello che al contrario si ingozza come un tacchino, spesso e volentieri si soffoca, perchè parla mentre mangia, ed io tra la strizza per Luca da mettere a testa sotto rimanendo il più calma possibile per non turbare Andrea non so più che pesci prendere!!!
Se Luca fa un colpo di tosse a tavola, vedo Andrea rannicchiato sulla sedia in posizione fetale TERRORIZZATO!
La pediatra diceva di aspettare, ma aspettare cosa? Ogni volta che dobbiamo metterci a tavola mi prende un'angoscia che non vi dico e devo continuare a stare calma, ma vederlo spezzettare un fusillo in tre parti mi fa salire i nervi, non so come aiutarlo a superare questa fobia.
Dai primi di novembre ho iniziato a consultare degli specialisti, mi hanno indirizzato verso una neuropsichiatra specializzata in disturbi del comportamento alimentare, siamo entrati in terapia ogni lunedì mattina alle 8.40, quindi oltretutto perderà sempre un'oretta di scuola.
Sono stata combattuta fino all'ultimo, ma non sapevo più come comportarmi, forzarlo, ignorarlo, lasciarlo a digiuno e aspettare la fame (questa tecnica è servita solo a farlo entrare in acetone, perchè lui se non lo forzi ad alimentarsi NON MANGIA e finisce con le flebo in ospedale).
Per il resto non mostra nessun altro segno di disagio... a scuola va bene, ha avuto qualche piccolo problema a stare seduto sul banco tranquillo, ma ora sembra aver capito come comportarsi... lui è chiaro nella sua posizione NON VUOLE INGOIARE UN BOCCONE GROSSO!
Secondo voi ho fatto bene ad iniziare una terapia?
Sai quando pensi che qualsiasi cosa dici o fai sbagli... io mi sento così... un biscotto andato di traverso (perchè a questo punto è palese che la scorsa estate fu questo il fattore scatenante) ci ha fatto entrare in un incubo. io ho gettato la spugna ed ho chiesto aiuto... avrò esagerato... sto esagerando... non lo so...
forum/viewtopic.php?f=83&t=46360" onclick="window.open(this.href);return false;
A distanza di parecchi mesi, la situazione non è migliorata, ha una paura folle di deglutire i bocconi, mangia roba molto molle e comunque in quantità molto limitate.
Ho aspettato dei mesi che si riprendesse, ho pensato che andando a mensa con i suoi amici dimenticasse il brutto episodio della scorsa estate, ma NIENTE da fare.
Non mangia più frutta e verdure (solo qualche fettina di pera sottilissima), vive di 10 gr di pasta a pranzo, latte e biscotti mattino e sera, yogurt, pane a fette con philadelphia (devo togliere il bordino dal pancarrè), actimel, sofficini (uno e per lui ha cenato), bastoncini findus (tipo uno e mezzo)... insomma pochissimo, non so come stia in piedi tutto il giorno. Le maestre mi hanno segnalato che a mensa non mangia nulla (beve il succo e mangia la briosche che gli do io).
Ho provato con degli integratori, vitamine, pappa reale ed altro... niente di niente.
A distanza di mesi ha avuto il coraggio di verbalizzare la sua paura, i filetti del cibo gli restano in gola e lui soffoca... più chiaro di così, me l'ha detto chiaramente!
Oltretutto il fratello che al contrario si ingozza come un tacchino, spesso e volentieri si soffoca, perchè parla mentre mangia, ed io tra la strizza per Luca da mettere a testa sotto rimanendo il più calma possibile per non turbare Andrea non so più che pesci prendere!!!
Se Luca fa un colpo di tosse a tavola, vedo Andrea rannicchiato sulla sedia in posizione fetale TERRORIZZATO!
La pediatra diceva di aspettare, ma aspettare cosa? Ogni volta che dobbiamo metterci a tavola mi prende un'angoscia che non vi dico e devo continuare a stare calma, ma vederlo spezzettare un fusillo in tre parti mi fa salire i nervi, non so come aiutarlo a superare questa fobia.
Dai primi di novembre ho iniziato a consultare degli specialisti, mi hanno indirizzato verso una neuropsichiatra specializzata in disturbi del comportamento alimentare, siamo entrati in terapia ogni lunedì mattina alle 8.40, quindi oltretutto perderà sempre un'oretta di scuola.
Sono stata combattuta fino all'ultimo, ma non sapevo più come comportarmi, forzarlo, ignorarlo, lasciarlo a digiuno e aspettare la fame (questa tecnica è servita solo a farlo entrare in acetone, perchè lui se non lo forzi ad alimentarsi NON MANGIA e finisce con le flebo in ospedale).
Per il resto non mostra nessun altro segno di disagio... a scuola va bene, ha avuto qualche piccolo problema a stare seduto sul banco tranquillo, ma ora sembra aver capito come comportarsi... lui è chiaro nella sua posizione NON VUOLE INGOIARE UN BOCCONE GROSSO!
Secondo voi ho fatto bene ad iniziare una terapia?
Sai quando pensi che qualsiasi cosa dici o fai sbagli... io mi sento così... un biscotto andato di traverso (perchè a questo punto è palese che la scorsa estate fu questo il fattore scatenante) ci ha fatto entrare in un incubo. io ho gettato la spugna ed ho chiesto aiuto... avrò esagerato... sto esagerando... non lo so...