Il discorsetto sui compiti l'ho già fatto, e tra l'altro so che la maestra lo ha chiesto anche a lui direttamente (evidentemente non si fidava

Il fatto è che la maestra da un lato è un soggetto "vecchio stampo" e non consulta trattati di psicologia (so di alcuni bambini che si sono messi a piangere per giudizi analoghi), dall'altra è (comunque) molto apprezzata dagli alunni che non solo la rispettano (e un pò la temono...) ma le vogliono sinceramente bene (questo si percepisce).
Da una parte mio figlio ha oggettivamente "bisogno" di autorità e controllo dato il carattere per così dire "esplosivo", dall'altra la mia sensazione (l'ho già scritto una volta) è che tanti anni di insegnamento e di risultati a volte conferiscano una certa presunzione, la convinzione di capire tutto e tutti all'istante.
Però in questo momento non voglio intervenire (chiaro, lo farò se emergessero cose più gravi) perché la mia netta sensazione è che la maestra non usi queste espressioni con l'intento di ferire, ma solo di spronare.
Infatti non è maestra da punizioni o umiliazioni (mi ricordo il post del cestino...) ma è - diciamo così - schietta, a volte anche troppo per i miei gusti.
Tra l'altro in classe ci sono due bambini abbastanza problematici, che a quanto pare ne stanno mettendo a dura prova la pazienza e mi pare che lei si stia comportando molto bene, almeno a quanto mi racconta Valerio.
Vedremo...