Sí, in effetti l'esempio del Leone era un pó "troppo"STEFI@VALERIO ha scritto:Però Marby, tu onestamente fai un confronto che non sta in piedi: scuola sita nell' hinterland milanese versus la scuola privata più prestigiosa della città. E ci credo che tuo padre si trovava benissimomarby ha scritto:
Ti faccio un esempio: i miei genitori erano insegnanti e lavoravano a Milano. Quando stavo per nascere io hanno scelto di tornare a vivere qui! Mia madre insegnava in una scuola media della provincia Milanese dove, da quel che mi raccontava, c'erano gli spacciatori fuori dai cancelli e le ragazzine si prostituivano a scuola. Ecco, per lei tornare qui è stato il paradiso! Mio padre insegnava Latino e Greco al Leone XIII, si trovava benissimo tanto che i suoi ex alunni mi chiamano ancora, anche se lui è mancato 6 anni fa!
E leggendovi continuo a "ringraziare" di non dover "scegliere", ma quanto costa il Leone ai genitori dei propri alunni (sempre che ci possano entrare, vista la lista d'attesa)?
Io penso che la possibilità di scegliere sia solo una ricchezza e un vantaggio, ma a patto che sia una scelta e non un terno al lotto.


Invece mi sono dovuta accontentare del mio liceo scalcinato, privato (ma solo perchè pure lí non c'è alternativa) ma che costava ai tempi 900 mila lire all'anno (penso fosse la scuola privata meno cara d'Italia

Quello che credo io è che la possibilità di scegliere sia cmq relativa, nel senso che puoi valutare attentamente quale sia la scuola migliore, con le insegnanti migliori, poi magari finisci per beccare tu l'unica insegnante poco valida (perchè nella scuola pubblica non puoi mandarle via, te le devi tenere) o semplicemente quella che proprio "non si prende" con tuo figlio e a quel punto che fai? Per quel che mi riguarda temo che mi crogiolerei nei sensi di colpa per aver sbagliato le valutazioni!
Io penso invece che la vera grande ricchezza sia insegnare ai nostri figli la capacità di adattarsi, e di "arrangiarsi" anche in situazioni difficili. Ma siccome ci terrei ad evitare situazioni VERAMENTE difficili e VERAMENTE gravi (che non sono certo le bocciature in prima elelmentare, per quel che mi riguarda), ritengo che il paese sia cmq meglio della città, o almeno il mio paese e la mia scuola, per quel che ne so io. E poi sí, io metto anche in conto di dover sopperire ad eventuali lacune della scuola. Poi magari non succederà, ma di certo non mi aspetto che succeda il contrario.
Poi per quanto riguarda casi estremi come episodi di bullismo (ma non è il nostro caso, tantomeno il prima elementare), bè, se mio figlio è un bullo e io penso che la colpa sia della scuola (si parlava di scuole "malviste" anche per episodi di questo tipo) allora siamo messi male
