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"bambino critico" in prima elementare!
- ely66
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
ma le maestre sono insegnanti che appunto insegnano. possono anche insegnare a stare composti e seduti, ma se a casa non c'è il riscontro, non possono trasformarsi in addestratrici di belve.
o no?
quindi è inutile che vai lì agguerrita, magari vai disposta ad ascoltare le loro opinioni e discutine, ma partire già da ora con "vado e le sbrano" beh... magari rendersi conto che i propri figli non sono il top della mansuetudine non fa male eh??
o no?
quindi è inutile che vai lì agguerrita, magari vai disposta ad ascoltare le loro opinioni e discutine, ma partire già da ora con "vado e le sbrano" beh... magari rendersi conto che i propri figli non sono il top della mansuetudine non fa male eh??
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
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- Dionaea
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Oppure non aveva i giorni minimi di frequenza.xmartoc ha scritto:non so.......magari ha dei problemi e hanno ritenuto fosse il caso di fargli rifare la 1......Melissa ha scritto:ma per curiosità questo bambino è ripetente in prima elementare? Perchè io sapevo che in prima non si può bocciare.xmartoc ha scritto:l'hanno definito "caso critico" (insieme ad altri 2 bimbi, di cui 1 ripetente e l'altro con grandi probemi),...non ancora focalizzo tutti gli amichetti di giorgio
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- xmartoc
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
io non vado con l'intento di 'sbranarle' per far valere le mie ragioni...ma da settembre non faccio altro che sentirmi dire che il mio bimbo non sta fermo un minuto, che si distrae, che parla sempre, e ora che è il caso critico della classe......ely66 ha scritto:ma le maestre sono insegnanti che appunto insegnano. possono anche insegnare a stare composti e seduti, ma se a casa non c'è il riscontro, non possono trasformarsi in addestratrici di belve.
o no?
quindi è inutile che vai lì agguerrita, magari vai disposta ad ascoltare le loro opinioni e discutine, ma partire già da ora con "vado e le sbrano" beh... magari rendersi conto che i propri figli non sono il top della mansuetudine non fa male eh??
io lo so che è vivace e irrequieto e che a 6 anni ha bisogno di regole...e a casa le regole ci sono, si cerca di farle rispettare anche se a fatica......
ma mi chiedo se l'unica strada sia quella di clinicizzare i comportamenti non mansueti e iperattivi......sto cercando di capire......
Giorgio - 24/11/2004 alle ore 14.10 di un mercoledì incredibile ma tanto meraviglioso!!
Riccardo - il 22/09/2007 alle 12.50 con tanta voglia di rendere felici mamma, papà e il fratellino!!
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- ely66
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
beh..non so cosa aspettarmi di nuovo ma certo ci vado determinata e battagliera, mi rifiuto di pensare alla scuola elementare come un carcere correttivo!!!
e non sai ancora cosa diranno e già sul piede di guerra. parlare delle elementari come di un carcere, secondo me è quantomeno fuorviante, per non dire altro.
e nessuno ha parlato di clinicizzare (che parola!) qualcuno. solo una mamma ha deciso di far valutare il figlio, autonomamente.
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
xmartoc....scusami la curiosità ma tuo figlio fa il tempo pieno?
- xmartoc
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
si....fino alle 16....
Giorgio - 24/11/2004 alle ore 14.10 di un mercoledì incredibile ma tanto meraviglioso!!
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- lalat
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Si Xmartoc, l'ultima delle mie intenzioni era di affermare che tutti i bambini irrequieti debbano essere portati da uno specialista.
Comunque ieri sera abbiamo lavorato a casa visto che Davide non ha fatto niente a scuola
niente!!!! Venerdì era di buona e ha lavorato moltissimo ... e infatti è arrivato a casa con una bustina fatta da lui tutta stortignaccola con dentro un foglio piegato con su una nota di merito della maestra. Cercano di motivarlo, se lo tengono a lavorare alla cattedra, ... io incrocio le dita e spero per il meglio. Del resto son moglie di un ex bambino problematico (caratteriale era stato definito mio marito alle elementari) .. quindi i geni sono quelli
... e lui ce l'ha fatta a trovare le sue motivazioni senza avere nessuna maestra che lo teneva sotto l'ala e lo seguiva da vicino. Infatti mio marito minimizza i problemi di Davide ...
Mio marito da solo è riuscito a trovare il modo di riuscire bene a scuola, ma è stato tutto molto difficile per lui perché non rientrava negli schemi: era disordinato, perdeva il materiale scolastico, scriveva anzi tutt'ora scrive malissimo, non ha memoria ... il comportamento in classe era sempre scalmanato ...
Comunque Xmartoc nessuna maestra mi ha detto di portare Davide da uno specialista anzi mi avevano consigliato di aspettare, sempre che io viva con serenità la cosa ... ma io nn la vivo con serenità quindi ho deciso autonomamente.
Siamo stati a parlare molto di Davide e io ho i miei compiti a casa: devo smetterla di considerarlo piccolo, ... l'impressione delle maestre è che io tenda a non volerlo lasciare ... il ché può darsi che sia vero ... e guarda anche vorrei solo mangiarmelo di baci, ma sto facendo il possibile per cercare di essere obiettiva e per lasciarlo crescere. Perché forse io qualcosa sbaglio.
Comunque ieri sera abbiamo lavorato a casa visto che Davide non ha fatto niente a scuola



Mio marito da solo è riuscito a trovare il modo di riuscire bene a scuola, ma è stato tutto molto difficile per lui perché non rientrava negli schemi: era disordinato, perdeva il materiale scolastico, scriveva anzi tutt'ora scrive malissimo, non ha memoria ... il comportamento in classe era sempre scalmanato ...
Comunque Xmartoc nessuna maestra mi ha detto di portare Davide da uno specialista anzi mi avevano consigliato di aspettare, sempre che io viva con serenità la cosa ... ma io nn la vivo con serenità quindi ho deciso autonomamente.
Siamo stati a parlare molto di Davide e io ho i miei compiti a casa: devo smetterla di considerarlo piccolo, ... l'impressione delle maestre è che io tenda a non volerlo lasciare ... il ché può darsi che sia vero ... e guarda anche vorrei solo mangiarmelo di baci, ma sto facendo il possibile per cercare di essere obiettiva e per lasciarlo crescere. Perché forse io qualcosa sbaglio.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- Lerry
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
mah!
ma poi scusa... e anche se un bimbo rientrasse in quello 0.01%? al massimo ci impiegherebbe qualche settimana in più... non credo sia colpa di questa "uniformità" il fatto che "in Italia non ci siano geni"
dubito francamente si tratti di "nuove" direttive.... mia mamma insegnava alle elementari e le ho sempre sentito dire che uno degli obiettivi della 1 elementare è insegnare ai bimbi a leggere e scrivere e che il 99,99% ci riesce entro Natale....le nuove direttive 'impomgono' che per Natale i bimbi di 1 debbano imparare a leggere e scrivere!!!!
ma poi scusa... e anche se un bimbo rientrasse in quello 0.01%? al massimo ci impiegherebbe qualche settimana in più... non credo sia colpa di questa "uniformità" il fatto che "in Italia non ci siano geni"

mamma di A. & A.
- lalat
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Anche a noi hanno detto le maestre che di solito intorno a Natale i bambini imparano a leggere e scrivere: hanno detto proprio che così da un giorno all'altro scoprono che sanno leggere ... fino al giorno prima niente e poi di colpo leggono tutto. Non hanno detto che tutti i bambini devono imparare entro Natale, è diversa la cosa. E comunque il problema non è saper insegnare a leggere e scrivere ... (questa cosa la impara la maggir parte della popolazioneLerry ha scritto:mah!dubito francamente si tratti di "nuove" direttive.... mia mamma insegnava alle elementari e le ho sempre sentito dire che uno degli obiettivi della 1 elementare è insegnare ai bimbi a leggere e scrivere e che il 99,99% ci riesce entro Natale....le nuove direttive 'impomgono' che per Natale i bimbi di 1 debbano imparare a leggere e scrivere!!!!
ma poi scusa... e anche se un bimbo rientrasse in quello 0.01%? al massimo ci impiegherebbe qualche settimana in più... non credo sia colpa di questa "uniformità" il fatto che "in Italia non ci siano geni"

Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
io vi riporto la mia esperienza di quando ero piccola. Di bambini come problemi ce ne erano, problemi comportamentali magari dovuti alle famiglie, non vi sto a specificare. ma per gli altri , la maestra fantastica che avevo ci pensava lei con tutta la dolcezza e al tempo stesso la fermezza che un educatore sa fare per far sì che il bambino migliorasse il comportamento, o semplicemente apprendesse.
La famiglia ha certo il suo contributo a casa, ma la scuola serve anche a questo ad educatore! Non è vero che gli insegnanti devono solo insegnare sono anche educatori, specialmente per bambini così piccoli!
Tranquilla tuo figlio risolverà tutto.

La famiglia ha certo il suo contributo a casa, ma la scuola serve anche a questo ad educatore! Non è vero che gli insegnanti devono solo insegnare sono anche educatori, specialmente per bambini così piccoli!
Tranquilla tuo figlio risolverà tutto.


Anna FILIPPO E' NATO IL 13.08.2010 ALLE ORE 18.12 KG 3.990 PER 51 CM Federico il mio principe 18.2.07
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Secondo me il problema è il tempo pieno. Ci sono bambini che non ce la fanno fisicamente a stare seduti sul banco per tutto quel tempo. Stare a scuola non è come stare all'asilo e le richieste delle maestre di attenzione e partecipazione sono giustamente diverse. Io ho risolto il problema spostando mio figlio dal tempo pieno a quello normale ma soltanto in quarta elementare...e lui ha cambiato completamente atteggiamento e pure scrittura (da un giorno all'altro...)
- lalat
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Non sono molto d'accordo perché il tempo pieno serve per poter spiegare con maggior lentezza e con esempi pratici ciò che nel tempo limitato viene spiegato in maniera più compressa. E per un bambino che ha bisogno di trovare una motivazione nello studio non lo trovo efficiente ... poi magari per tuo figlio invece è meglio così ... ma non per il mio che gliele devi spiegare 3 volte le cose prima che "scenda tra di noi", e che una maestra del tempo limitato lascerebbe indietro. Comunque qui da noi il tempo limitato è praticamente scomparso; certi anni, se ci sono sufficienti domande, c'è una sezione di modulo a 30 ore la settimana, ma se mancano le adesioni, vengono tutti dirottati sulle 40 ore.elly2 ha scritto:Secondo me il problema è il tempo pieno. Ci sono bambini che non ce la fanno fisicamente a stare seduti sul banco per tutto quel tempo. Stare a scuola non è come stare all'asilo e le richieste delle maestre di attenzione e partecipazione sono giustamente diverse. Io ho risolto il problema spostando mio figlio dal tempo pieno a quello normale ma soltanto in quarta elementare...e lui ha cambiato completamente atteggiamento e pure scrittura (da un giorno all'altro...)
Poi bisogna anche vedere come è organizzato il tempo pieno: la scuola dove va Davide è una scuola all'avanguardia già da quando ci sono andata io, quando cioè il tempo pieno era solo sperimentale ... da allora è stato ampiamente collaudato ... certe scuole per esempio vengono chiamate a tempo pieno ma sono solo delle scuole a tempo limitato con un maestro prevalente e un sorvegliante che fa fare i compiti al pomeriggio. Ci sono poi altre scuole che mischiano assieme il tempo pieno e il modulo .. che è una cosa concettualmente sbagliata perché così facendo si vengono a creare delle ore in cui i bambini del tempo pieno fanno lezioni non curricolari ... e cade in questo modo il discorso di cui dicevo prima della spiegazione diluita nel tempo con esempi pratici.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- Evvie
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 14:47
Re: "bambino critico" in prima elementare!
Non so se sia vero che il tempo pieno serve per spiegare più lentamente i concetti, credo sia nato per rispondere ad un altro tipo di esigenze. Comunque, è indubbiamente chiedere molto ai bambini quando si chiede loro di restare in un medesimo ambiente di apprendimento e sottoposto a regole per molte ore consecutive. Se anche fosse vero (e magari lo è) che si sta a scuola più ore per poter avere più ore di spiegazione (o meglio una spiegazione diluita su più ore), questo comunque significherebbe chiedere ai bambini MOLTE ORE DI ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE. E questo è FATICOSO.
Quanto alla maestra, io credo che sicuramente, come in tutti i settori, ci siano quelle più portate e quelle meno portate, quelle eccezionali e quelle normali e persino quelle terribili che proprio non ti auguri di incontrare. Ma che siano proprio tutte così incapaci e non motivanti... mi pare difficile.
Sulla motivazione, poi, ho da dire che non può essere data solo dalla maestra, ma ci deve essere l'incentivo della famiglia e della società (quest'ultimo proprio è venuto a mancare, temo). In passato non erano le maestre a tenere "meglio" noi bambini o a "motivarci" di più; eravamo anche noi bambini ad essere spesso diversi, ad avere magari intorno mamma e papà che ti dicevano che contava più la scuola di qualsiasi altra cosa (oggi è ancora così per alcuni, ma non per tutti) e soprattutto anche la società, il mondo esterno, ti diceva che studiare era importante (adesso arriva il messaggio quasi opposto). Insomma, ci sono tanti fattori diversi, non è che sia tutto nelle mani della maestra, se no sarebbe Dio! (questo sia detto pur ammettendo che non tutte le maestre sono "capaci", come non lo sono tutti i ragionieri, tutti i panificatori, tutti i medici e compagnia cantando).
Sul comportamento in particolare, i bambini di oggi ricevono anche molti più "stimoli negativi" ad esempio dalla tivù. L'altro giorno riflettevo con amici sul fatto che anche i cartoni della nostra infanzia erano spesso violenti, ma più spesso erano robot di metallo che sfracassavano altri robot di metallo e raramente vedevi uomini far male ad altri uomini (cosa che oggi è normale nei cartoni, penso ad esempio a Ben10 e tanti altri). La tivù stessa è cambiata nei suoi ritmi: l'animazione è molto veloce (noi guardavamo la lentezza di Bambi, loro sono figli dell'esagitazione di Nemo e Madagascar!) e credo stimoli molto i bambini fino ad iper-attivizzarli. Non è così facile come sembra.
Certo è che la nota data tutti i giorni alla fine dà assuefazione e non risolve...
Quanto alla maestra, io credo che sicuramente, come in tutti i settori, ci siano quelle più portate e quelle meno portate, quelle eccezionali e quelle normali e persino quelle terribili che proprio non ti auguri di incontrare. Ma che siano proprio tutte così incapaci e non motivanti... mi pare difficile.
Sulla motivazione, poi, ho da dire che non può essere data solo dalla maestra, ma ci deve essere l'incentivo della famiglia e della società (quest'ultimo proprio è venuto a mancare, temo). In passato non erano le maestre a tenere "meglio" noi bambini o a "motivarci" di più; eravamo anche noi bambini ad essere spesso diversi, ad avere magari intorno mamma e papà che ti dicevano che contava più la scuola di qualsiasi altra cosa (oggi è ancora così per alcuni, ma non per tutti) e soprattutto anche la società, il mondo esterno, ti diceva che studiare era importante (adesso arriva il messaggio quasi opposto). Insomma, ci sono tanti fattori diversi, non è che sia tutto nelle mani della maestra, se no sarebbe Dio! (questo sia detto pur ammettendo che non tutte le maestre sono "capaci", come non lo sono tutti i ragionieri, tutti i panificatori, tutti i medici e compagnia cantando).
Sul comportamento in particolare, i bambini di oggi ricevono anche molti più "stimoli negativi" ad esempio dalla tivù. L'altro giorno riflettevo con amici sul fatto che anche i cartoni della nostra infanzia erano spesso violenti, ma più spesso erano robot di metallo che sfracassavano altri robot di metallo e raramente vedevi uomini far male ad altri uomini (cosa che oggi è normale nei cartoni, penso ad esempio a Ben10 e tanti altri). La tivù stessa è cambiata nei suoi ritmi: l'animazione è molto veloce (noi guardavamo la lentezza di Bambi, loro sono figli dell'esagitazione di Nemo e Madagascar!) e credo stimoli molto i bambini fino ad iper-attivizzarli. Non è così facile come sembra.
Certo è che la nota data tutti i giorni alla fine dà assuefazione e non risolve...
Evvie
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Hai scritto molte cose che penso anche io,e anche quando parlo con delle mie amiche con figli alla fine le considerazioni spesso sono queste.Evvie ha scritto:Non so se sia vero che il tempo pieno serve per spiegare più lentamente i concetti, credo sia nato per rispondere ad un altro tipo di esigenze. Comunque, è indubbiamente chiedere molto ai bambini quando si chiede loro di restare in un medesimo ambiente di apprendimento e sottoposto a regole per molte ore consecutive. Se anche fosse vero (e magari lo è) che si sta a scuola più ore per poter avere più ore di spiegazione (o meglio una spiegazione diluita su più ore), questo comunque significherebbe chiedere ai bambini MOLTE ORE DI ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE. E questo è FATICOSO.
Quanto alla maestra, io credo che sicuramente, come in tutti i settori, ci siano quelle più portate e quelle meno portate, quelle eccezionali e quelle normali e persino quelle terribili che proprio non ti auguri di incontrare. Ma che siano proprio tutte così incapaci e non motivanti... mi pare difficile.
Sulla motivazione, poi, ho da dire che non può essere data solo dalla maestra, ma ci deve essere l'incentivo della famiglia e della società (quest'ultimo proprio è venuto a mancare, temo). In passato non erano le maestre a tenere "meglio" noi bambini o a "motivarci" di più; eravamo anche noi bambini ad essere spesso diversi, ad avere magari intorno mamma e papà che ti dicevano che contava più la scuola di qualsiasi altra cosa (oggi è ancora così per alcuni, ma non per tutti) e soprattutto anche la società, il mondo esterno, ti diceva che studiare era importante (adesso arriva il messaggio quasi opposto). Insomma, ci sono tanti fattori diversi, non è che sia tutto nelle mani della maestra, se no sarebbe Dio! (questo sia detto pur ammettendo che non tutte le maestre sono "capaci", come non lo sono tutti i ragionieri, tutti i panificatori, tutti i medici e compagnia cantando).
Sul comportamento in particolare, i bambini di oggi ricevono anche molti più "stimoli negativi" ad esempio dalla tivù. L'altro giorno riflettevo con amici sul fatto che anche i cartoni della nostra infanzia erano spesso violenti, ma più spesso erano robot di metallo che sfracassavano altri robot di metallo e raramente vedevi uomini far male ad altri uomini (cosa che oggi è normale nei cartoni, penso ad esempio a Ben10 e tanti altri). La tivù stessa è cambiata nei suoi ritmi: l'animazione è molto veloce (noi guardavamo la lentezza di Bambi, loro sono figli dell'esagitazione di Nemo e Madagascar!) e credo stimoli molto i bambini fino ad iper-attivizzarli. Non è così facile come sembra.
Certo è che la nota data tutti i giorni alla fine dà assuefazione e non risolve...
Però in effetti io mi ricordo maestre più "toste" quando andavo alle elementari io,più severe forse,ma anche più motivate.
Aggiungo anche che la maestra più anziana di Damon è la più brava,vuoi per l'esperienza..comunque la classe con lei lavora bene,anche i più agitati.
Abbiamo invece avuto problemi con insegnanti molto giovani,che non riuscivano assolutamente a tenere la classe,e molte mamme si sono lamentate.
Secondo me anche l'esperienza conta molto,e all'inizio sarebbe bello che le maestre più esperte affiancassero le colleghe nuove.Ma hanno poche,anzi ormai zero ore di compresenza.
Forse ho generalizzato troppo,però l'ho notato..e anche le altre mamme che conosco.
Damon 15/06/2001 Vittorio 10/03/2009
"Aveva negli occhi la forza del suo cuore" C.Baudelaire
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- lalat
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
eVVIE MOLTE DELLE COSE CHE HAI SCRITTO LE CONDIVIDO, ma non le trovo applicabili in un bambino che ancora deve compiere 6 anni. Non voglio tornare sul discorso ritrito del tempo pieno perché bisogna provarlo per rendersi conto di cosa è esattamente e quella scuola l'ho frequentata io figlia di mamma casalinga che non aveva alcuna esigenza di tenermi a scuola 8 ore. Ho scelto quella scuola perché il circolo didattico crede nel tempo pieno e perché le persone che ci lavorano sono lì da più di 10 anni, amano quella scuola e il metodo del tempo pieno che consente di non lasciare indietro nessuno o quasi. Chiusa parentesi del tempo pieno. Qui non si sta parlando (e parlo per me sola) di madascar o della mancanza di motivazioni che arriva dalla società o dalla famiglia ... Io sono disarmata davanti ai problemi che stiamo riscontrando a scuola con Davide: mai me li sarei aspettati perché appunto io e mio marito siamo persone che vivono di cultura e che amano apprendere sempre cose nuove, abbiamo in casa migliaia di libri, siamo persone sui generis che nemmeno guardano la tv se non per guardare super quark o cose simili. Allora io dico che qualcosa non va!!! Io sono figlia di un operaio, mia madre non ha mai seguito il mio percorso scolastico e io mi sono laureata senza problemi ... in casa mia non c'erano libri: al massimo trovavo qualche romanzo per signorina degli anni '70 di mia madre o i libercoli di selezione. Adesso cosa è cambiato? Io mi mettevo da parte i soldi per comprarmi il das o i libri ... a mio figlio non ho mai fatto mancare niente di tutto ciò da quando non aveva nemmeno 2 anni, l'ho seguito perché nella mia testa volevo migliorare rispetto alla generazione precedente. Ora mio figlio non vuole seguire il lavoro della classe e io indago per capirne le ragioni ... non mi pare il caso di tirare in ballo la società rispetto alla quale, peraltro, mio figlio sembra sembra abbastanza estraneo .. Che un bambino di nemmeno 6 anni possa ritenere che che studiare non è importante perché lo ha appreso dalla società ... scusa ... ma Davide non è all'altezza ancora di avere simili pensieri ... magari se ne riparlerà quando sarà adolescente.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- hamilton
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Latat, perdonami, ma quando ti leggo, ho sempre l'impressione che tu stia caricando Davide di aspettative che invece di aiutarlo, non fanno altro che affossarlo ulteriormente.
Io considero, o almeno cerco di considerare Giorgio, una lavagna vergine.
Non voglio, o meglio non vorrei, condizionarlo su nessun tipo di scelta scolastica, ma neppure extrascolastica, solo perche' mio fratello si e' diplomato in chitarra classica e allora posso avere la speranza che Gio sia portato per la musica.
Certo, ci saranno delle inclinazioni genetiche che con il tempo verranno fuori, ma dire che non avresti pensato che Davide avrebbe potuto avere problemi scolastici perche' in casa vostra si "respira" cultura, mi sembra un pochino superficiale.
E' presto, Latat, per qualsiasi tipo di considerazione.
Potrebbe essere soltanto che Davide sia IMMATURO. Che il prossimo anno i problemi di adesso, saranno solo un brutto ricordo, perche' nel frattempo e' cresciuto. Ma non caricarlo di aspettative tue, ne farai un infelice, pur capendo dalle tue parole, tutto il bene infinito che vuoi a questo bambino.
Da un lato capisco questo discorso, e anzi, anche io sono tentata di applicarlo su Giorgio, facendomi forte del lato molto portato agli studi da parte della famiglia di mio marito, ma sulla mia pelle mi sto accorgendo di quanto sia sbagliato questo tipo di ragionamento.Io sono disarmata davanti ai problemi che stiamo riscontrando a scuola con Davide: mai me li sarei aspettati perché appunto io e mio marito siamo persone che vivono di cultura e che amano apprendere sempre cose nuove, abbiamo in casa migliaia di libri, siamo persone sui generis che nemmeno guardano la tv se non per guardare super quark o cose simili.
Io considero, o almeno cerco di considerare Giorgio, una lavagna vergine.
Non voglio, o meglio non vorrei, condizionarlo su nessun tipo di scelta scolastica, ma neppure extrascolastica, solo perche' mio fratello si e' diplomato in chitarra classica e allora posso avere la speranza che Gio sia portato per la musica.
Certo, ci saranno delle inclinazioni genetiche che con il tempo verranno fuori, ma dire che non avresti pensato che Davide avrebbe potuto avere problemi scolastici perche' in casa vostra si "respira" cultura, mi sembra un pochino superficiale.
E' presto, Latat, per qualsiasi tipo di considerazione.
Potrebbe essere soltanto che Davide sia IMMATURO. Che il prossimo anno i problemi di adesso, saranno solo un brutto ricordo, perche' nel frattempo e' cresciuto. Ma non caricarlo di aspettative tue, ne farai un infelice, pur capendo dalle tue parole, tutto il bene infinito che vuoi a questo bambino.
Ringrazio sempre il cielo e la chitarra
- lalat
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Hamilton hai ragione, è vero, sicuramente il primo figlio crea questo effetto nei genitori ... e già mi è stato detto dalle maestre ... ma io adesso volevo solo rispondere ad un intervento perché non ritengo proprio (almeno nel mio caso) che non sia considerato importante studiare in casa nostra o che ci siano stimoli dannosi provenienti dalla società ... e per me i bambini alle elementari sono ancora fuori da tutti gli stimoli che possono derivare (ne dico una a caso) dal grande fratello. Solo questo volevo dire: che la società in cui viviamo non è così male. Forse tutti questi bambini critici sono tali perché le mamme stanno più attente ad ogni comportamento dei propri figli.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- hamilton
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Ok Latat, scusa.
Credo che per un bambino di sei anni un assaggio di societa' ci possa essere frequentando l'asilo, certo non lo paragoniamo agli adolescenti influenzati dal grande fratello, ma comunque anche li' si crea un microcosmo nel quale si cominciano ad imparare le prime regole fondamentali.
Per esempio so di alcuni asili (non il mio per Sfortuna) che insegnano ai bambini l'ordine, la disciplina, il rispettare il proprio turno, facendoli apparecchiare e sparecchiare la tavola a turno: credo sia un bell'esercizio di disciplina, non correre con il piatto in mano, non giocare a spadaccino con le forchette e quant'altro.
Se un bambino assorbe il significato un pochino piu' profondo del gesto di apparecchiare, che non vuol dire semplicemente appoggiare una forchetta, ma lavorare sulla propria pazienza, allora forse alle elementari potra' giovare di questo insegnamento.
Ma la societa' fondamentale da cui imparano e dalla quale assorbono e' la famiglia, nel bene e nel male.
Quindi io credo, che senza forzare la mano, tutto quello che consapevolmente e inconsapevolmente "passate" ai vostri figli, verra' fuori, prima o poi, soltanto quando LORO saranno davvero pronti ad accoglierlo.
Parlavo del non caricarli troppo delle nostre aspettative in relazione al fatto che spesso, cosi' facendo, si innescano una sorta di comportamenti ad hoc, proprio per contrastare o prendere le distanze da atteggiamenti troppo prevaricatori dei genitori.
Alla fine, spesso, gli atteggiamenti "sbagliati" non sono neanche propri della personalita' di un bambino, ma una reazione meccanica di difesa a una situazione di disagio.
Credo che per un bambino di sei anni un assaggio di societa' ci possa essere frequentando l'asilo, certo non lo paragoniamo agli adolescenti influenzati dal grande fratello, ma comunque anche li' si crea un microcosmo nel quale si cominciano ad imparare le prime regole fondamentali.
Per esempio so di alcuni asili (non il mio per Sfortuna) che insegnano ai bambini l'ordine, la disciplina, il rispettare il proprio turno, facendoli apparecchiare e sparecchiare la tavola a turno: credo sia un bell'esercizio di disciplina, non correre con il piatto in mano, non giocare a spadaccino con le forchette e quant'altro.
Se un bambino assorbe il significato un pochino piu' profondo del gesto di apparecchiare, che non vuol dire semplicemente appoggiare una forchetta, ma lavorare sulla propria pazienza, allora forse alle elementari potra' giovare di questo insegnamento.
Ma la societa' fondamentale da cui imparano e dalla quale assorbono e' la famiglia, nel bene e nel male.
Quindi io credo, che senza forzare la mano, tutto quello che consapevolmente e inconsapevolmente "passate" ai vostri figli, verra' fuori, prima o poi, soltanto quando LORO saranno davvero pronti ad accoglierlo.
Parlavo del non caricarli troppo delle nostre aspettative in relazione al fatto che spesso, cosi' facendo, si innescano una sorta di comportamenti ad hoc, proprio per contrastare o prendere le distanze da atteggiamenti troppo prevaricatori dei genitori.
Alla fine, spesso, gli atteggiamenti "sbagliati" non sono neanche propri della personalita' di un bambino, ma una reazione meccanica di difesa a una situazione di disagio.
Ringrazio sempre il cielo e la chitarra
- Evvie
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
Indubbiamente io ho messo insieme molti piani diversi: il primo che riguarda lo spunto da cui è partito questo post, il secondo che parte dalla mia quotidiana esperienza di scuola che, però, io vivo con alunni di età superiore (quindi indubbiamente in grado di essere, loro, condizionati da famiglia e società; invece, per quelli più piccolini sicuramente questo aspetto incide meno o forse nulla, ma ti assicuro che la tv incide, magari non su tuo figlio, ma su un sacco di bimbi che conosco ivi compreso mio figlio sì) e probabilmente chissà quanti altri. Un altro spunto assolutamente vero è quello che, per esempio, hai appena dato tu: che le mamme, oggi (io tantissimo, per esempio), ci stanno molto più attente e seguono la cosa molto di più, nel bene e nel male.
In assoluto, io credo che molto spesso, quando si parla di "problemi" in prima elementare in realtà nella maggior parte dei casi si tratti solo di aspettare: i bambini di una stessa età sono come i frutti di uno stesso albero e non è detto che, pur essendo sullo stesso albero, maturino tutti nello stesso momento o allo stesso modo. Aspettando, poi, di botto maturano. Un'altra variabile importante è il tipo di intelligenza che hanno e l'indole cui essa si abbina: premesso che in genere i bimbi sono tutti intelligenti (e oggi spesso molto più di quanto non fossimo noi alla loro età), non tutti hanno il medesimo tipo di intelligenza e c'è quello che è talmente "veloce" nell'intuizione che non ha bisogno di tanto tempo e si annoia. C'è quello banalmente che capisce ma ha paura di non capire e per il timore di non capire si chiama fuori, rifiuta di provare (io ero così, per esempio, all'inizio). C'è quello che semplicemente non è pronto ma non intellettualmente, bensì non è pronto a stare alle consegne: stare seduto, stare in silenzio, stare ingabbiato in un sistema strutturato. Ma se non è pronto oggi non vuol dire che non lo sarà domani, ovviamente.
Poi, però, ti assicuro, da un certo momento in avanti la mentalità comune fa, eccome se fa!!! Anche mio figlio fa le elementari e ti assicuro che i discorsi tipo "studiare è noioso", "andare a scuola è barboso" li sentiamo già un sacco (da lui riportati e da un sacco di suoi compagni)... Li sentono nei cartoni, li leggono su Topolino, li recepiscono da un sacco di veicoli, anche dal vicino di casa che, accidenti a lui, non tace e gli dice "cominci la scuola? Eh, poverino, che noia, hai finito di quietare...".
Comunque, le mie considerazione volevano essere assolutamente generiche e non mi riferivo minimamente al tuo post nello specifico. Mi spiace se posso averti urtato o averti fatto pensare che volessi in qualche maniera insinuare chissà cosa di riferito a situazioni specifiche. Secondo me, tu fai benissimo a porti il problema nel senso che una mamma che segue è una mamma che c'è e che sicuramente aiuta il figlio. Poi, ti ripeto: a volte è solo questione di tempo. Quasi sempre.
In assoluto, io credo che molto spesso, quando si parla di "problemi" in prima elementare in realtà nella maggior parte dei casi si tratti solo di aspettare: i bambini di una stessa età sono come i frutti di uno stesso albero e non è detto che, pur essendo sullo stesso albero, maturino tutti nello stesso momento o allo stesso modo. Aspettando, poi, di botto maturano. Un'altra variabile importante è il tipo di intelligenza che hanno e l'indole cui essa si abbina: premesso che in genere i bimbi sono tutti intelligenti (e oggi spesso molto più di quanto non fossimo noi alla loro età), non tutti hanno il medesimo tipo di intelligenza e c'è quello che è talmente "veloce" nell'intuizione che non ha bisogno di tanto tempo e si annoia. C'è quello banalmente che capisce ma ha paura di non capire e per il timore di non capire si chiama fuori, rifiuta di provare (io ero così, per esempio, all'inizio). C'è quello che semplicemente non è pronto ma non intellettualmente, bensì non è pronto a stare alle consegne: stare seduto, stare in silenzio, stare ingabbiato in un sistema strutturato. Ma se non è pronto oggi non vuol dire che non lo sarà domani, ovviamente.
Poi, però, ti assicuro, da un certo momento in avanti la mentalità comune fa, eccome se fa!!! Anche mio figlio fa le elementari e ti assicuro che i discorsi tipo "studiare è noioso", "andare a scuola è barboso" li sentiamo già un sacco (da lui riportati e da un sacco di suoi compagni)... Li sentono nei cartoni, li leggono su Topolino, li recepiscono da un sacco di veicoli, anche dal vicino di casa che, accidenti a lui, non tace e gli dice "cominci la scuola? Eh, poverino, che noia, hai finito di quietare...".
Comunque, le mie considerazione volevano essere assolutamente generiche e non mi riferivo minimamente al tuo post nello specifico. Mi spiace se posso averti urtato o averti fatto pensare che volessi in qualche maniera insinuare chissà cosa di riferito a situazioni specifiche. Secondo me, tu fai benissimo a porti il problema nel senso che una mamma che segue è una mamma che c'è e che sicuramente aiuta il figlio. Poi, ti ripeto: a volte è solo questione di tempo. Quasi sempre.
Evvie
- mipa
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Re: "bambino critico" in prima elementare!
scusa hamilton..ma io dico per fortuna nel mio asilo non funziona così. Ma il gioco nei bambini in eta' prescolare e' talmente importante che non lo si dovrebbe limitare MAI (CON ESCLUSIONE DEI GIOCHI PERICOLOSI, OVVIAMENTE). E' ATTRAVERSO IL GIOCO che il bambino impara a relazionarsi con gli altri e a prendere coscenza del proprio essere.. a testare la propria pazienza, ecc. ecc. Il passaggio alla scuola dell'obbligo (argomento a cui mi sto interessando molto) e' a volte difficile questo e' vero ma arriva in un'eta' in cui il bambino in genere riesce a moderare le proprie attivita'..non a caso inizia a 6 anni! E anche i bimbi piu' irrequieti pian piano acquisiranno la consapevolezza che intorno a loro qualcosa sta cambiando. Ora, dovrebbero essere incoraggiati e non relegati e a volte occorre anche cambiare ambiente affinche' loro trovino l'insegnante o la compagnia piu' adatta al loro modo di essere.hamilton ha scritto:Per esempio so di alcuni asili (non il mio per Sfortuna) che insegnano ai bambini l'ordine, la disciplina, il rispettare il proprio turno, facendoli apparecchiare e sparecchiare la tavola a turno: credo sia un bell'esercizio di disciplina, non correre con il piatto in mano, non giocare a spadaccino con le forchette e quant'altro.
Se un bambino assorbe il significato un pochino piu' profondo del gesto di apparecchiare, che non vuol dire semplicemente appoggiare una forchetta, ma lavorare sulla propria pazienza, allora forse alle elementari potra' giovare di questo insegnamento.

Francesca 24 febbraio 2006