??? Ma che discorso che? nno volevo dire nulla, ho riportato solo quel che fanno alcuni che conosco e per quei motivi. non ho manco commentato ne nulla, che c'hai da criticà?hamilton ha scritto:Ma che discorso Clizia, la zia di Giorgio ha lavorato ad Harvard come biologa e ricercatrice, ora lavora al M.I.T. di Boston e si e' laureata in Italia.
E' uno dei cossiddetti "cervelli in fuga all'estero"...oramai sono 40 anni che vive e lavora li'.
E l'inglese per lavorare ad Harvard l'ha imparato studiando al liceo in Sicilia e poi all'Universita' a Ferrara.
Mi sembra piu' concreto il discorso di HOPE, la quale giustamente punta l'attenzione che almeno un genitore deve conoscere bene l'inglese.
Mio marito lo parla molto bene, anche se forse conosce quello un po' specifico del suo campo, facendo conferenze all'estero, ma in America lo vedo bello chiacchierone...![]()
Dipende dalle motivazioni, dipende dalla voglia di studiare e di mettersi in gioco. Poi chiaramente se uno ha la possibibilita' di esercitare all'estero, tanto meglio, ma l'esempio della sorella di mio marito mi servira' a spronare Giorgio: a volte dal nulla si possono raggiungere vette di grande soddisfazione, basta impegnarsi e volerlo tenacemente.
A me fanno un po' ridere queste scuole intenazionali, non sono ne' carne ne' pesce ....

