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SCELTA DELL'OSPEDALE

Come prepararsi psicologicamente all'evento? Dubbi, consigli sul parto e qualche informazione per migliorare la degenza in ospedale.
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Camilla1984
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SCELTA DELL'OSPEDALE

Messaggio da Camilla1984 » 23 giu 2020, 17:10

Ciao a tutte,
eccomi di nuovo con un bel dilemma esistenziale da risolvere.

Vivo a Torino e sono seguita da una ginecologa che lavora all'ospedale Sant'Anna di Torino, che è l'ospedale dove è venuta al mondo 3/4 della città (ma non io visto che sono perugina).

Fino a l'altro ieri era pacifico che avrei partorito in quell'ospedale, poi qualcosa è cambiato.
Cerco di auto-infondermi il dono della sintesi e vi faccio un breve riassunto:
vivo in una casa mansardata, costruita negli anni '60, tetto non coibentato, senza aria condizionata = ESTATE FORNO CREMATORIO
Ma non ce n'è mai importato gran che visto che noi d'estate siamo via per tutto Agosto e di solito fino a fine Luglio ( la mia data termine 27 Luglio) si resiste.
Quindi il progetto che avevamo in testa era: partorisco e poi via in montagna, in Val D'Aosta, dove abbiamo una casetta nel comune di Valtournenche.

Per cui partiamo con tutto l'iter delle rassicurazioni per esser certi che sia fattibile.
Ovvero chiediamo alla ginecologa se a livello di altitudine siamo a posto e lei ci da l'ok e chiedo ad una mia amica del posto che ha partorito l'anno scorso se ha da darmi il contatto di una puericultrice a cui possa far riferimento una volta trasferiti su.

Data la pandemia in corso sono riuscita ad andare a Valtournenche solo la scorsa settimana ed ho finalmente conosciuto questa ostetrica, Chiara, di cui mi sono innamorata: giovane, serena, tranquilla, competente. Una di quelle persone che ti fanno sentire al sicuro, non so se mi spiego.
Raccontandole i nostri progetti del post-parto mi ha fatto la domanda da un milione di dollari: "Ma perché vuoi partorire al S. Anna?"
Che mi sarebbe quasi venuta voglia di risponderle, "In che senso"
Ma mi sono resa conto che in effetti a quella domanda non è che sapessi dare una risposta precisa... "Perché so che è un buon ospedale e perché la mia ginecologa lavora lì...."
Per farla breve, mi ha suggerito l'idea di partorire invece direttamente ad Aosta, così posso cominciare ad allestire la casetta della montagna per tempo ed aspettare che arrivi il momento già lì bella comoda ed al fresco ed una volta partorito, tornare a casa senza dover pensare ad un "trasloco" con pupa appena nata ed io magari un po' in difficoltà dopo il parto. Tra l'altro a quel punto lei mi seguirebbe per tutto l'iter; dal travaglio allo sfornamento e tutta la compagnia bella.

Uno dei miei grandi crucci è di non poter esser seguita da un'ostetrica privata anche durante il parto e qui la situazione si complica.
Sempre a causa del coronavirusdecacca non ho potuto frequentare un vero corso preparto, ma ne sto facendo uno on-line con un'ostetrica di Milano che mi piace tantissimo e che lavora alla Macedonio Melloni, consigliatomi da una mia carissima amica ginecologa milanese.
In più sono riuscita a contattare anche un'ostetrica del S. Anna (l'ospedale di Torino) per qualche incontro in tète a tète per capire un po' come viene gestito il parto lì dove dovrei farlo.

Insomma, dopo aver letto tanti libri ed aver sentito amiche che hanno partorito etc, etc, mi sono fatta una certa idea di come vorrei che andasse il mio: e quindi vi dico che vorrei una situazione il più possibile intima e che assecondi quel che natura sa fare. Un parto dove mi sia consentito assumere la posizione che voglio, se spingere dal lettino mi riuscisse impossibile e cose così.
Purtroppo, dai vari incontri, e l'ostetrica di Valt. me l'ha confermato dato che ha fatto il tirocinio proprio lì, a Torino funziona un po' alla vecchia maniera.....ovvero, sono molto bravi nel gestire l'emergenza e la patologia, ma un po' meno attenti alla fisiologia del parto.

Il grosso dilemma che mi attanaglia da sabato è quindi questo: partorire ad Aosta, ambiente più familiare, con la mia ostetrica al seguito, zero sbattimenti da fare dopo perché ho già tutto pronto, ma se succede una qualche tragedia siamo un po' meno parati che a Torino dove partorirei un po' con chi mi capita e una volta dimessa dovrei allora spostarmi in montagna con conseguente affaticamento ulteriore nel già difficile compito di prendere le misure con una cosetta venuta al mondo da pochi giorni, ma che se qualcosa va male, siamo ben parati.

Voi che fareste al posto mio?

Ps: non posso allestire al casa in montagna prima del parto perché altrimenti dovrei comprare tutto doppio, le cose della bimba che ho qui le porterei su e poi me le riporterei giù. E lasciarle già su non posso perché metti che poi faccio un cesareo e devo starmene a Torino per magari due settimane?
Ps2: ad oggi la mia è stata una gravidanza super bella, nessun problema e tutti sani come pesci.

Grazie a chi avrà voglia di leggere "sto papiro, l'auto-infusione di sintesi non ha funzionato.....

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Re: SCELTA DELL'OSPEDALE

Messaggio da Dionaea » 23 giu 2020, 22:23

Ciao. Benvenuta!

È difficile darti una risposta.

Io amo la montagna e la Val d'Aosta. Coi neonati è fantastico poter sfuggire al torrido delle città e anche a fine gravidanza non fa affatto schifo poter stare al fresco.
L'ospedale di Aosta non sarà il s.Anna ma non è nemmeno un ospedaletto sperduto. Non ho controllato ma suppongono abbiano la terapia intensiva neonatale di secondo livello. Starei abbassa tranquilla sul fronte emergenze. Informati piuttosto rispetto a come viene gestita la presenza del compagno durante il travaglio/parto/degenza, in entrambi gli ospedali, in relazione al covid.

Valuta se pensi che possa farti comodo restare a Torino per aver vicino familiari e/o amici nell'immediato post parto.

Tuo marito potrebbe trasferirsi con te in montagna sin da ora?

La mia unica perplessità sarebbe la distanza dal comune dove avete casa all'ospedale, in caso di emergenza. Non so però quanto ci si impieghi né come sia la strada.
Sei arrivata per cambiare tutta una vita 2016 e 2019

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Re: SCELTA DELL'OSPEDALE

Messaggio da Camilla1984 » 24 giu 2020, 8:06

Ciao e grazie mille per la risposta.
Mi sono informata, ovvero ho chiesto all’ostetrica che dovrebbe seguirmi e sono organizzati con tutto quel che serve. La terapia intensiva c’è.
Devo dire che più ci penso più mi sembra la soluzione migliore a fronte del fatto che è quello che mi sento, sperando poi di non pentirmene....
L’ospedale di Aosta è ad un’ora da casa mia, ma considera che io non vivo in città a Torino, ma in collina. Per cui anche da casa mia, per arrivare in ospedale, ci voglio o comunque 40 minuti...
Per Aosta impiegherei un po’ di più, ma non cambia molto da quel punto di vista....

Avremmo pensato di spostarci su dal 15 luglio e così mio marito potrebbe venire con me.

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Re: SCELTA DELL'OSPEDALE

Messaggio da Dionaea » 24 giu 2020, 9:14

Se ti senti più tranquilla, val d'Aosta sia!!

Ecco, un dubbio che mi è venuto: scelta pediatra e visite filtro previste dalla Asl. Io appena tornata a casa dall'ospedale, nella settimana successiva diciamo, ero andata alla asl a scegliere la pediatra e siccome aderisce al programma di visite precoci mi aveva visitato le bambine nei primi 15 giorni. Non credo sia un grande problema da risolvere ma magari informati se la scelta medico si può fare online o quando torni, rimanendo quindi "burocraticamente" scoperta del pediatra. Giusto per non trovarsi a dover scendere dalla montagna perché il pediatra vuol visitare la bambina :che_dici

Sarà bellissimo in montagna con un neonato. Le mie figlie avevano 3 mesi e per entrambe la prima estate l'ho passata quasi interamente in val d'Aosta. L' anno scorso è stata una salvezza, la grande di 3 anni ha passato intere giornate al parco giochi mentre la neonata era tranquilla nel passeggino o in fascia. A casa col caldo lombardo non sarebbe stato possibile passare tutta la giornata all'aperto.
Sei arrivata per cambiare tutta una vita 2016 e 2019

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