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Floddi, se non si è sposati si deve riconoscere congiuntamente il bambino, devono essere presenti entrambi i genitori

Io sapevo che l'uomo se non è coniuge della madre da solo non ci può andare, a meno che sia stato fatto il prericonoscimento

Nemmeno la mamma ci può andare da sola, altrimenti non risulta la paternità.

floddi ha scritto:ecco confermo,
La dichiarazione di nascita deve essere resa:
da uno o da entrambi i genitori.

Quindi bastavi tu.

Per jacopo. Non per silvia perché non erano sposati e non avevano fatto prericonoscimento. Quindi il papà da solo non poteva, e se fosse andata lei da sola non sarebbe risultata la paternità.

quoto primomaggio.

ragazze, lo ribadisco: ma perchgè cavolo non vi sposate in comune?

Io mi son sposata dopo che è nata Silvia. Prima non ne sentivo la necessità. In realtà è stato proprio per la necessità di recarci entrambi all'anagrafe che poi ci siamo sposati. Non avevo voglia di incontrare di nuovo rogne di questo tipo. Infatti per Jacopo ci è andato solo mio marito.
Ma se non avessi avuto figli non mi sarei sposata.

Io mi sono sposata, dopo. Avevamo già in programma di farlo, a prescindere dai figli... il primo è arrivato prima di quanto sperassimo. Detto questo, il riconoscimento congiunto di nostro figlio è stato un bellissimo momento, non mi ha minimamente creato problemi il doverlo fare.

Dipende da che significato uno attribuisce al matrimonio. Per me è stato solo una questione burocratica. L'amore è un'altra cosa, intima. Qualcosa che abbiamo solo io e lui. Anche il "per sempre" è relativo. Per sempre sono i figli, anche il mutuo a volte, ma l'amore....chi può dirlo?

Nella formula del matrimonio civile il per sempre non c'è. Per noi c'era la voglia di assumerci l'un l'altro un impegno formale, della serie "ci credo a tal punto che voglio metterlo nero su bianco". Ma è stato il nostro modo di vivere la cosa.
Ciò non toglie che i figli sono più garantiti dall'istituzione matrimoniale.
E che se il partner dovesse avere problemi di salute improvvisi e imprevisti, possono essere cavolacci. Il mio allora compagno all'epoca aveva già perso la madre, il padre già non godeva di ottima salute e aveva rapporti non profondi con la sorella: lui ha preferito che fossi io la titolare di determinate decisioni, piuttosto che lei. E questo l'ha sentito più lui di me, che ho ancora i genitori.

comunque, chiunque sia ricoverato in ospedale è responsabilità dell'ospedale sino alla dimissione. vale anche nel caso degli adulti
le decisioni però sono ovviamente demandate al paziente o chi ne fa le veci (nel caso dei minori o degli interdetti) con consensi firmati.

Antolina: beh ma penso che se ti avessero detto che l'iscrizione in anagrafe era obbligatoria per portarti via il bambino ti saresti organizzata per iscriverlo subito!

ragazze, lo ribadisco: ma perché cavolo non vi sposate in comune?

io lo farei anche ma futuropapà vuole una cerimonia più solenne, ok il comune ma vuole un ricevimento e un po' di festa. Io andrei di nascosto da tutti a mettere le firme e via, tanto mi imbarazzerebbe essere al centro dell'attenzione (magari pure vestita di bianco). E nei nostri progetti ma dobbiamo trovare una formula che convinca entrambi... la troveremo, sono solo 10 anni che ci pensiamo... intanto non vorrei dire sciocchezze ma credo che le detrazioni per i figli a carico siano più significative per le coppie non sposate
Staremo a vedere, ma anche se la vedo come una formalità burocratica per quel che riguarda la forma (una firma in comune mi basterebbe appunto), voglio che sia un atto d'amore nella sostanza non una cosa da fare perché si deve.
Sono contorta lo so... mmmm... torta... (scusate è ora di merenda)

Adesso le detrazioni sono uguali per quanto riguarda i figli. Sposati o no. L'unica è che il padre non riconosca il figlio, ma come si diceva è un po macchinosa come soluzione....

eh no arancia, dall'anno scorso le detrazioni, le tariffe dei servizi e assegni sono assolutamente uguali ( e qui mi fermo perchè sentire che uno non si sposa perchè così fa il "furbetto" mi fa ribollire il sangue)

non mi riferisco a te arancia, faccio un discorso generale, fino allo scorso anno ad esempio, due genitori non coniugati pagavano quasi nulla di asilo perchè i redditi non facevano somma!! una boiata insomma. per fortuna lo Stato ci è arrivato.

floddi ha scritto:eh no arancia, dall'anno scorso le detrazioni, le tariffe dei servizi e assegni sono assolutamente uguali ( e qui mi fermo perchè sentire che uno non si sposa perchè così fa il "furbetto" mi fa ribollire il sangue)

come non quotare.....

Se hanno equiparato le situazioni sono lieta poichè lo trovo corretto, detto questo non trovo furbo chi non si sposa... stiamo parando di un diritto... se c'è perchè non usufruirne?
così come non vedo come opzioni alcune norme tasse e regole (es il canone) non trovo disdicevole usufruire di diritti che sono sanciti dalla legge, anche se essi siano discutibili.
Comunque ripeto se le situazioni sono adesso equiparate meglio così, la trovo cosa buona e giusta!
Io personalmente faccio la mia scelta senza considerare questo fattore, ma se anche uno lo facesse non mi infastidisco più di tanto

più che di diritto, nel caso specifico, parlerei di aggiramento del dovere. che poi ognuno faccia ciò che crede, ma che il nucleo famigliare non sposato avesse meno detrazioni di quello sposato (a parità condizioni, si intende), non era comunque giusto. meno male hanno ovviato.

Ecco...uguali diritti e uguali doveri...direi molto attuale come concetto. Ma non vorrei addentrarmi in argomenti spinosi e, credo, vietati dal regolamento...