Re: Lunghi mesi son passati, i maggiolini ora van sfrattati!
Inviato: 12 mag 2013, 11:32
Ho pensato tante ore a come sarebbe stato, e poi ad un certo punto, quando forse non ero ancora completamente pronta … è successo!
Siamo qui finalmente a raccontarvi la nostra splendida avventura, ed il titolo è: Letizia+Paolo=Aurora.
E’ la notte del 22 Aprile 2013, esattamente l’1:30. Mi sveglio di colpo, mi è sembrato di sognare di fare la pipì addosso … mi alzo quindi molto velocemente e vado in bagno. Faccio un sacco di “pipì” … ok, mi rimetto in piedi … e cavolo, sembra che mi scappa altra pipì … mi risiedo quindi sul wc.
Nel mentre però sento un odore strano, non di pipì, un odore nuovo, particolare, mai sentito! Mi metto un assorbente gigante, mi alzo dal wc, guardo … ed aveva davvero un colore strano … tipo color latte ma molto più trasparente.
Nel mentre sento che continuo ad avere perdite. Ok, mi dico, si sono rotte le acque e per fortuna sono chiare. Torno in camera e dolcemente sveglio il marito: “Paolo…Paolo…Paoloooooooo….mi sa che dobbiamo andare in ospedale, ho rotto le acque”. E lui: “ Ma sei sicura? Proprio stanotte????”. Va bè….si alza e anche lui vuole controllare e se ne fa una ragione. Inizia a prendere i miei esami, la mia borsa, asciugamano per la macchina, mentre io mi sistemo velocemente e mi vesto. Ci mettiamo in macchina, sono le 2.20 credo e nessun dolore fino a qui. Arriviamo in PS in 20 minuti, ostetrica e ginecologa ci aspettano. Registrano un po’ di dati, segnano i miei esami e poi visita. L’ostetrica infila il suo dito magico ed ecco le cascate del Niagara.
Ricovero, dilatazione di 2 cm. Stanza numero 23. Mi sistemo, mi metto a lettoe dicono al marito di andare a casa perche’ sara’ lunga. Sono le 4, sono li da sola e mille pensieri mi passano per la testa mentre dal monitoraggio sento il cuore di Aurora battere forte. Sono le 8 e inizio ad avere qualche dolore, sopportabile e lontani tra loro. Alle9 torna Paolo e i dolori si fanno sempre piu’ sentire, lo ammetto, inizio ad avere un po’ di paura. Passano a dare la colazione, prendo the e biscotti anche se non avevo molta voglia. Sono piu’ o meno le 11 e inizio a vomitare come una disperata con contrazioni sempre piu’ forti e un po’ piu’ ravvicinate. 9 mesi a vomitare e diciamo che non mi sono fatta mancare nulla fino alla fine. Ho vomitato nel cestino, nel raccoglitore della carta del bagno, nel catino per fare il bidè….Paolo non sapeva piu’ cosa passarmi!!!!
Nel mentre dico a mio marito di chiamare l’ostetrica. Arriva, mi visita, sempre 2 cm (ma io non ci credo), ed è felice per il vomito perche’ mi dice che è iniziato il travaglio. Io metto le mani avanti e le dico che voglio l’analgesia. Lei tutta bella sorridente mi risponde: “ ma certo tesoro, ora no perche’ rischiamo di bloccare il travaglio, quando sarai tra i 5 e i 7 andiamo in sala parto e la facciamo. Ovviamente questa è la seconda ostetrica che incontro, quella della notte ha finito il turno. Passano con il pranzo, e io continuo a vomitare e non mangio nulla. Dolori sempre piu’ forti, quando arriva la contrazione sento le bende del monitoraggio che mi tirano sulla schiena…credo di contorcermi nel letto dai dolori, di piangere, di stringere le mani a mio marito…e di dire anche qualche parolaccia
Male, male, male…dico cose senza senso e inizio ad essere stanca per il poco sonno e per le poche energie. Alle 14 sono completamente incazzosa, dico a Paolo di chiamare l’ostetrica. Ovviamente non arriva. Dopo 10 minuti la richiamiamo, e non arriva, alla fine dico a Paolo di andare a cercarla perche’ ho voglia di spingere. Ne arrivano due, stanno facendo l’ennesimo cambio di turno. Piangendo imploro l’analgesia. La nuova ostetrica, Marta, mi visita e sorridendo mi dice: “ma brava Letizia, dai alzati che andiamo in sala parto, non hai piu’ bisogno dell’analgesia, sei stata bravissima, sei di 9 cm”. Mi alzo e ovviamente prima di arrivare in sala parto mi devo fermare due volte aspettando che le contrazioni passassero. Sono le 14.30. Entro in sala parto cantilenando una serie di vaf****** …questo perche’ volevo l’analgesia ed ero certa di trovare un muro in merito a questa cosa con le ostetriche, e cosi’ è stato. Finisco qui la polemica, pero’ non è giusto e corretto. Mi metto sul lettino, Marta inizia a parlarmi e a spiegarmi quello che sta per succedere e quello che devo fare io. Io pero’ mi sento stanchissima, senza dormire e senza mangiare…non riesco a capire come spingere nel modo corretto. Mi fa cambiare posizione 3 volte, a carponi sul lettino, in piedi per sfruttare la forza di gravità sorretta dal marito per le spalle, appoggiata su una sedia…ma le mie energie si stanno esaurendo del tutto cosi’ torno sul lettino.
Sul lettino torno ad essere un po’ piu’ lucida e ascoltando Marta, finalmente capisco come devo spingere, e a questo punto i dolori non ci sono piu’, ho solo una gran voglia di spingere. In modo naturale, quando sento la contrazione, mi prendo le gambe da sotto le ginocchia, aspetto che la contrazione arrivi per bene e poi spingo, 1, 2, 3 a volte anche 4 volte. Aurora sta per nascere. Marta inizia a mettersi il camice e una cuffia in testa, arriva la puericultrice, il pediatra e il ginecologo. Ci siamo, è la contrazione decisiva, l’ultima….Aurora è nata, sono le 15.55, la sento frignottare, mi alzo sui gomiti per guardarla…e lei guarda me…con il musetto tutto arrabbiato <3
Sono troppo felice da non riuscire neanche a piangere. Al contrario Paolo sta piangendo anche per me e non smette di ringraziarmi e di dirmi che sono stata bravissima. Aspirano un po’ di liquido amniotico ad Aurora e a me fanno una puntura sul sedere. A questo punto me la mettono sul petto, le infilano il cappellino che le avevo portato e resterà cosi’ per ben 2 ore. Il papa’ taglia il cordone e poi ci abbracciamo tutti e tre e ammiriamo il nostro piccolo ma immenso capolavoro. Marta a un certo punto mi dice di fare una piccola spinta, la placenta è pronta ad uscire. Mi chiede se voglio vederla, le dico di no, grazie, ma alla fine la solleva e la vedo… Ora è il momento dei punti, anestesia e poi si mette a cucire, e vi diro’ che sentivo tutto, ed era anche un po’ fastidiosa la cosa. Per non parlare del sangue che sentivo venir giu’…non c’e’ da impressionarsi, è la natura che fa accadere tutto… Dopo 2 ore il pediatra visita di nuovo Aurora, è sanissima, punteggio massimo, un bel 10! Io mi alzo dal letto e Aurora viene data al papa’ per il bagnetto. A me gira un po’ la testa ma è tutto meraviglioso!
La piccola è pronta, indossa il suo primo completino, io vengo visitata dalla ginecologa e poi tutti e 3 in stanza. Saranno state le 18.30 piu’ o meno.
E’ orario di visita, arrivano i nonni che si fanno un bel gran pianto, Aurora è cotta e dorme come un ghiro, io anche, sono ko.
Portano cena, Paolo mi aiuta a mangiare e poi alle 21 va via.
Io e Aurora rimaniamo insieme…e penso…tanti pensieri, emozioni, adrenalina….lei dorme e io passo la notte a guardarla. E’ il dono piu’ bello e prezioso che mi potesse capitare, la amo piu’ di me stessa. La proteggero’, diventero’ una tigre per lei se necessario. E mi tocca dirlo…quando lo sentivo da altre mamme non ci credevo…9 mesi volano, e tutto il dolore del parto nel giro di qualche ora si dimentica. Alla fine sono anche contenta di non aver fatto l’analgesia…io, il papa’ e Aurora abbiamo fatto un bel lavoro di squadra
Oggi, giorno della festa della mamma…mi sento davvero completa…grazie alla nostra nuova famiglia!
Siamo qui finalmente a raccontarvi la nostra splendida avventura, ed il titolo è: Letizia+Paolo=Aurora.
E’ la notte del 22 Aprile 2013, esattamente l’1:30. Mi sveglio di colpo, mi è sembrato di sognare di fare la pipì addosso … mi alzo quindi molto velocemente e vado in bagno. Faccio un sacco di “pipì” … ok, mi rimetto in piedi … e cavolo, sembra che mi scappa altra pipì … mi risiedo quindi sul wc.
Nel mentre però sento un odore strano, non di pipì, un odore nuovo, particolare, mai sentito! Mi metto un assorbente gigante, mi alzo dal wc, guardo … ed aveva davvero un colore strano … tipo color latte ma molto più trasparente.
Nel mentre sento che continuo ad avere perdite. Ok, mi dico, si sono rotte le acque e per fortuna sono chiare. Torno in camera e dolcemente sveglio il marito: “Paolo…Paolo…Paoloooooooo….mi sa che dobbiamo andare in ospedale, ho rotto le acque”. E lui: “ Ma sei sicura? Proprio stanotte????”. Va bè….si alza e anche lui vuole controllare e se ne fa una ragione. Inizia a prendere i miei esami, la mia borsa, asciugamano per la macchina, mentre io mi sistemo velocemente e mi vesto. Ci mettiamo in macchina, sono le 2.20 credo e nessun dolore fino a qui. Arriviamo in PS in 20 minuti, ostetrica e ginecologa ci aspettano. Registrano un po’ di dati, segnano i miei esami e poi visita. L’ostetrica infila il suo dito magico ed ecco le cascate del Niagara.
Ricovero, dilatazione di 2 cm. Stanza numero 23. Mi sistemo, mi metto a lettoe dicono al marito di andare a casa perche’ sara’ lunga. Sono le 4, sono li da sola e mille pensieri mi passano per la testa mentre dal monitoraggio sento il cuore di Aurora battere forte. Sono le 8 e inizio ad avere qualche dolore, sopportabile e lontani tra loro. Alle9 torna Paolo e i dolori si fanno sempre piu’ sentire, lo ammetto, inizio ad avere un po’ di paura. Passano a dare la colazione, prendo the e biscotti anche se non avevo molta voglia. Sono piu’ o meno le 11 e inizio a vomitare come una disperata con contrazioni sempre piu’ forti e un po’ piu’ ravvicinate. 9 mesi a vomitare e diciamo che non mi sono fatta mancare nulla fino alla fine. Ho vomitato nel cestino, nel raccoglitore della carta del bagno, nel catino per fare il bidè….Paolo non sapeva piu’ cosa passarmi!!!!
Nel mentre dico a mio marito di chiamare l’ostetrica. Arriva, mi visita, sempre 2 cm (ma io non ci credo), ed è felice per il vomito perche’ mi dice che è iniziato il travaglio. Io metto le mani avanti e le dico che voglio l’analgesia. Lei tutta bella sorridente mi risponde: “ ma certo tesoro, ora no perche’ rischiamo di bloccare il travaglio, quando sarai tra i 5 e i 7 andiamo in sala parto e la facciamo. Ovviamente questa è la seconda ostetrica che incontro, quella della notte ha finito il turno. Passano con il pranzo, e io continuo a vomitare e non mangio nulla. Dolori sempre piu’ forti, quando arriva la contrazione sento le bende del monitoraggio che mi tirano sulla schiena…credo di contorcermi nel letto dai dolori, di piangere, di stringere le mani a mio marito…e di dire anche qualche parolaccia
Male, male, male…dico cose senza senso e inizio ad essere stanca per il poco sonno e per le poche energie. Alle 14 sono completamente incazzosa, dico a Paolo di chiamare l’ostetrica. Ovviamente non arriva. Dopo 10 minuti la richiamiamo, e non arriva, alla fine dico a Paolo di andare a cercarla perche’ ho voglia di spingere. Ne arrivano due, stanno facendo l’ennesimo cambio di turno. Piangendo imploro l’analgesia. La nuova ostetrica, Marta, mi visita e sorridendo mi dice: “ma brava Letizia, dai alzati che andiamo in sala parto, non hai piu’ bisogno dell’analgesia, sei stata bravissima, sei di 9 cm”. Mi alzo e ovviamente prima di arrivare in sala parto mi devo fermare due volte aspettando che le contrazioni passassero. Sono le 14.30. Entro in sala parto cantilenando una serie di vaf****** …questo perche’ volevo l’analgesia ed ero certa di trovare un muro in merito a questa cosa con le ostetriche, e cosi’ è stato. Finisco qui la polemica, pero’ non è giusto e corretto. Mi metto sul lettino, Marta inizia a parlarmi e a spiegarmi quello che sta per succedere e quello che devo fare io. Io pero’ mi sento stanchissima, senza dormire e senza mangiare…non riesco a capire come spingere nel modo corretto. Mi fa cambiare posizione 3 volte, a carponi sul lettino, in piedi per sfruttare la forza di gravità sorretta dal marito per le spalle, appoggiata su una sedia…ma le mie energie si stanno esaurendo del tutto cosi’ torno sul lettino.
Sul lettino torno ad essere un po’ piu’ lucida e ascoltando Marta, finalmente capisco come devo spingere, e a questo punto i dolori non ci sono piu’, ho solo una gran voglia di spingere. In modo naturale, quando sento la contrazione, mi prendo le gambe da sotto le ginocchia, aspetto che la contrazione arrivi per bene e poi spingo, 1, 2, 3 a volte anche 4 volte. Aurora sta per nascere. Marta inizia a mettersi il camice e una cuffia in testa, arriva la puericultrice, il pediatra e il ginecologo. Ci siamo, è la contrazione decisiva, l’ultima….Aurora è nata, sono le 15.55, la sento frignottare, mi alzo sui gomiti per guardarla…e lei guarda me…con il musetto tutto arrabbiato <3
Sono troppo felice da non riuscire neanche a piangere. Al contrario Paolo sta piangendo anche per me e non smette di ringraziarmi e di dirmi che sono stata bravissima. Aspirano un po’ di liquido amniotico ad Aurora e a me fanno una puntura sul sedere. A questo punto me la mettono sul petto, le infilano il cappellino che le avevo portato e resterà cosi’ per ben 2 ore. Il papa’ taglia il cordone e poi ci abbracciamo tutti e tre e ammiriamo il nostro piccolo ma immenso capolavoro. Marta a un certo punto mi dice di fare una piccola spinta, la placenta è pronta ad uscire. Mi chiede se voglio vederla, le dico di no, grazie, ma alla fine la solleva e la vedo… Ora è il momento dei punti, anestesia e poi si mette a cucire, e vi diro’ che sentivo tutto, ed era anche un po’ fastidiosa la cosa. Per non parlare del sangue che sentivo venir giu’…non c’e’ da impressionarsi, è la natura che fa accadere tutto… Dopo 2 ore il pediatra visita di nuovo Aurora, è sanissima, punteggio massimo, un bel 10! Io mi alzo dal letto e Aurora viene data al papa’ per il bagnetto. A me gira un po’ la testa ma è tutto meraviglioso!
La piccola è pronta, indossa il suo primo completino, io vengo visitata dalla ginecologa e poi tutti e 3 in stanza. Saranno state le 18.30 piu’ o meno.
E’ orario di visita, arrivano i nonni che si fanno un bel gran pianto, Aurora è cotta e dorme come un ghiro, io anche, sono ko.
Portano cena, Paolo mi aiuta a mangiare e poi alle 21 va via.
Io e Aurora rimaniamo insieme…e penso…tanti pensieri, emozioni, adrenalina….lei dorme e io passo la notte a guardarla. E’ il dono piu’ bello e prezioso che mi potesse capitare, la amo piu’ di me stessa. La proteggero’, diventero’ una tigre per lei se necessario. E mi tocca dirlo…quando lo sentivo da altre mamme non ci credevo…9 mesi volano, e tutto il dolore del parto nel giro di qualche ora si dimentica. Alla fine sono anche contenta di non aver fatto l’analgesia…io, il papa’ e Aurora abbiamo fatto un bel lavoro di squadra
Oggi, giorno della festa della mamma…mi sento davvero completa…grazie alla nostra nuova famiglia!
ho fatto di tutto di piu.... E sono a 39! 