La notte tra martedì e mercoledì il bimbo era strano, continuava a piangere e pensavo fossero coliche e che il raffreddore che aveva non lo faceva respirare, proviamo a pulirgli il nasino ma nulla. Così decido di portarlo dalla pediatra assieme a Giada che aveva l'otite e nell'arco di 1 ora mi sono ritrovata dallo studio della pediatra per un controllo banale del raffreddore (pensavo io) ad avere il bimbo in terapia intensiva con una squadra intorno a lui e l'immagine fissa del monitor che segnava 258 battiti. Le parole risuonano nella mente confuse, ricordo solo le mie lacrime, il bimbo con tutti sti fili, tubi.. le infermiere e dottoressa che mi parlano ma non capisco nulla. Sento solo che mi dicono di tornare da 3/4 ore e di andare a casa perchè lì l'attesa è snervante e che loro devono pensare al bimbo e non possono al momento dirci di più se non che devono regolarizzare il battito e vedere se rispondeva alla terapia.
Avevo dietro Giada che ho fatto venire a prendere immediatamente al ps prima di entrare, ero dalla pediatra e lei povera si è arrangiata a vestirsi e giocare per i fatti suoi perchè le 2 dottoresse ed io stavamo con Nicholas.
Praticamente ci è stato spiegato che il suo cuoricino ha avuto un corto circuito, nessuna malformazione. La causa ancora non l'ho ben capita se non che era una cosa che poteva succerdergli anche nella pancia e che avviene mediamente nei primi mesi di vita e che la causa scatenante è una combinazione di fattori a livello elettrico all'interno del cuore. Nulla centrano colpi di calore, affaticamento o altro.
E' stato ricoverato alle 11.45 e solo alle 16 circa sono riusciti a ristabilirlo sui valori normali. Insomma non è stata una cosa di poco conto, ma quanto fosse grave non voglio neanche pensarlo.
Sò solo che in quelle ore ho pensato di tutto, abbiamo pregato tanto, sono andata da Giada ed ho detto che la mamma dovrà andare con in fratellino all'ospedale perchè ha la bua al pancino e devo allattarlo. Da mercoledì pomeriggio l'ho rivista ieri per un'oretta e poi di nuovo oggi.

Poi giovedì mattina mi sono sentita male io, cmq ora l'emoraggia si è fermata, il latte l'ho un pò perso, stò facendo il possibile per recuperarlo

Ha perso un pò di peso però pesa cmq quasi 3.900, il cuore regge bene alle terapie farmacologiche che gli danno e che dovrò proseguire a casa. ieri aveva febbre ed anche oggi, ma credono sia solo un pò di raffreddore. Cmq domani altri controlli.
Elettrocardiogramma in miglioramento.
Sia ieri che oggi sono andata a casa per stare un pò con la piccola almeno un paio di orette, vedere le sue cose, la copertina e berrettino in macchina lasciato lì da mercoledì come lo avevo messo di fretta.. ripensare alla notte ed a quello successo dopo... sentire nelle orecchie il BIP BIP BIP dei monitor.. la sensazione di essere sempre nel posto sbagliato e di fare un torto all'altro... la sensazione che mi si sia tolta la terra sotto i piedi, di non aver più la vita di prima, di essere stata catapultata senza preavviso in un mondo che non conoscevo fatto di paure e ansie. il terrore che nulla possa tornare come prima..
insomma che dire, a livello psicologico sono a pezzi. almeno sono riuscita qui a descrivere un pò quello che sento dentro.. con la piccola mi sembro una marziana, la guardo e piango.. con il piccolo mi sento in colpa se vado dalla sorella..
mi dicono che passerà e che le reazioni che ho avuto sono normali (semi svenimento-emoraggia e perdita latte) visto il trauma subito e che tutto passerà. Si ma al momento è presente ed a volte mi manca la forza per andare avanti, ma lui ha bisogno di me, Giada pure.
