Per la storia del colombre, mio marito è molto fatalista, io per niente. Io son della scuola che il destino ce lo facciamo noi, salvo casi rari ed eccezionali. Certo se mi investono e resto su una sedia a rotelle non l'ho scelto io, e non posso decidere di fare la maratona di New York, però il modo in cui gestisco l'evento lo scelgo io, se disperarmi e piangere a vita o rimboccarmi le maniche e prendere atto che ci sono mille altre scelte e possibilità che ho a disposizione, e sta a me muovermi tra queste.
Nel caso del ragazzo della novella, io me ne sarei stata sempre sulla terraferma, felice e beata alla faccia sua, e pure senza la perla delle meraviglie me la sarei passata benone.
