attacchi di panico
Inviato: 20 lug 2009, 17:51
Ciao a tutte, non so se sto scrivendo nella sezione corretta, se così non fosse chiedo ai moderatori di reindirizzare il mio post.
E' stato un lungo inverno, sopratutto caratterizzato dalla malattia di mia sorella: 34 anni tre figli piccoli, e a ottobre 2008 le viene diagnosticato un tumore maligno al seno, dopo 4 interventi a fine aprile iniziamo a vedere un po' di luce. Il male è stato asportato ma dentro restano grosse cicatrici. Lei è caduta in depressione e attualmente è in cura da uno psichiatra. Lavoriamo insieme, in uno studio dove siamo io, lei, mio padre, mio zio e una segretaria; è stata assente per tutto l'anno e ci ha già detto che non rientrerà prima del prossimo anno. Non vi nascondo che mi sono sobbarcata anche del suo lavoro.
Ma veniamo a me: ho una bimba di 13 mesi, e ho l'intenzione di riniziare la caccia ad anno nuovo per dare un fratellino e/o sorellina ad Aurora. Un paio di mesi fa ho avuto il mio primo attacco di panico, che ho mascherato dicendo che era un calo di pressione dovuto alla stanchezza e al fatto che avevo inizato una dieta. Ma oggi all'ora di pranzo ho avuto il mio secondo attacco. Penso non ci sia esperienza più brutta di questa. Per fortuna con grandi respiri e un po' di autocontrollo il tutto si è stabilizzato nel giro di pochi minuti. Ho telefonato alla mia dottoressa con la quale ho un bel rapporto e che mi è stata tanto vicina in questo invernaccio, ma non c'era e e il sostuituto mi ha fatto subito la richiesta per una visita psichiatrica dicendomi che non devo sottovalutare l'accaduto.
Mi chiedo: non è stato un po' precipitoso? sarà il caso che aspetti di parlarne con la mia dottoressa quando rientrerà tra una decina di giorni che mi conosce un po' meglio? Non vorrei iniziare una cura quando non ce ne fosse bisogno. Anche perchè le visite e quant altro le dovrei fare tutte all'oscuro della mia famiglia, perchè già sono sottoposti ad un grosso stress per il fatto di mia sorella, non vorrei causare ulteriori turbamenti. E lavorando con loro sarebbe molto difficile potermi assentare. Sopratutto non vorrei che bastassero le ferie che fra 3 settimane arriveranno ed evitarmi bombardamenti di medicinali inutili, dall'altro ho il terrore che quello che mi è successo possa ricapitarmi.
Chiedo a voi se vi è mai successo e secondo voi possano bastare un po' di vacanze per risistemarsi o se è il caso veramente di non sottovalutare l'accaduto e precipitarmi da uno specialista?
E' stato un lungo inverno, sopratutto caratterizzato dalla malattia di mia sorella: 34 anni tre figli piccoli, e a ottobre 2008 le viene diagnosticato un tumore maligno al seno, dopo 4 interventi a fine aprile iniziamo a vedere un po' di luce. Il male è stato asportato ma dentro restano grosse cicatrici. Lei è caduta in depressione e attualmente è in cura da uno psichiatra. Lavoriamo insieme, in uno studio dove siamo io, lei, mio padre, mio zio e una segretaria; è stata assente per tutto l'anno e ci ha già detto che non rientrerà prima del prossimo anno. Non vi nascondo che mi sono sobbarcata anche del suo lavoro.
Ma veniamo a me: ho una bimba di 13 mesi, e ho l'intenzione di riniziare la caccia ad anno nuovo per dare un fratellino e/o sorellina ad Aurora. Un paio di mesi fa ho avuto il mio primo attacco di panico, che ho mascherato dicendo che era un calo di pressione dovuto alla stanchezza e al fatto che avevo inizato una dieta. Ma oggi all'ora di pranzo ho avuto il mio secondo attacco. Penso non ci sia esperienza più brutta di questa. Per fortuna con grandi respiri e un po' di autocontrollo il tutto si è stabilizzato nel giro di pochi minuti. Ho telefonato alla mia dottoressa con la quale ho un bel rapporto e che mi è stata tanto vicina in questo invernaccio, ma non c'era e e il sostuituto mi ha fatto subito la richiesta per una visita psichiatrica dicendomi che non devo sottovalutare l'accaduto.
Mi chiedo: non è stato un po' precipitoso? sarà il caso che aspetti di parlarne con la mia dottoressa quando rientrerà tra una decina di giorni che mi conosce un po' meglio? Non vorrei iniziare una cura quando non ce ne fosse bisogno. Anche perchè le visite e quant altro le dovrei fare tutte all'oscuro della mia famiglia, perchè già sono sottoposti ad un grosso stress per il fatto di mia sorella, non vorrei causare ulteriori turbamenti. E lavorando con loro sarebbe molto difficile potermi assentare. Sopratutto non vorrei che bastassero le ferie che fra 3 settimane arriveranno ed evitarmi bombardamenti di medicinali inutili, dall'altro ho il terrore che quello che mi è successo possa ricapitarmi.
Chiedo a voi se vi è mai successo e secondo voi possano bastare un po' di vacanze per risistemarsi o se è il caso veramente di non sottovalutare l'accaduto e precipitarmi da uno specialista?