Sindrome di H.E.L.L.P.
Inviato: 28 apr 2008, 23:35
Mia moglie ha avuto un parto cesareo a 2 settimane dal termine previsto per rottura superiore delle membrane.
Dopo il parto le cose sembravano andare bene, per un giorno e mezzo.
Nel pomeriggio di ieri abbiamo notato che le sanguinava un po' una gengiva... va beh, chi si preoccupa se sanguina una gengiva?
Vengono per farle un prelievo di sangue di routine ed i risultati individuano le piastrine a 44.000 quando il valore corretto sarebbe 140-150.000.
Viene rifatto il prelievo del sangue per conferma.
Di colpo il clima diventa teso, non capiamo bene cosa stia succedendo, ma arrivano medici da tutti i reparti e in pochi minuti in equipe di 10 medici sta interrogandola su eventuali altri sintomi, ma lei non ne ha.
Le viene fatta una puntura di cortisone (probabilmente la sua salvezza) e viene applicato un cerotto che dovrebbe far abbassare la pressione arteriosa; poi viene portata via in barella in sala operatoria dove viene sottoposta ad ulteriori esami, in particolare visita ginecologica e ecografie.
Cominciano intanto a dirci qualcosa, noi purtroppo sapevamo che cosa era la pre-empclasia e le H.E.L.L.P., ci dicono, ne è una complicazione.
Le ecografie per fortuna non evidenziano emorragie ma i valori del fegato sono altissimi, la pressione molto alta (160/120 per mia moglie che normalmente "viaggia" a 105/65).
Gli alti valori degli enzimi epatici potrebbero favorire la possibilità di trombi mentre, all'opposto, la mancanza di piastrine rende il sangue insufficiente a intervenire in caso di rotture di capillari.
L'ipertensione condisce il tutto.
Mia moglie viene ricoverata in sala rianimazione. Ci dicono, non perchè rischi di dover essere rianimata, ma perchè possa essere monitorata in continuazione. Lì iniettano solfato di magnesio.
Ci fanno capire che tutto dipenderà dall'efficacia del trattamento con cortisone, se le piastrine cominceranno ad invertire la curva e ad aumentare tireremo un sospiro di sollievo, se continueranno a scendere non ci saranno, pare, molte cose da fare. Un paio di ore prima cambiavamo il bimbo insieme...
Per fortuna dopo qualche ora ci informano che le piastrine sono salite a 50.000 e i valori del fegato migliorati.
Dopo altre 8 ore è salita a 70.000.
Questa sera, passate altre 11 ore siamo a 100.000.
Spero non sia troppo presto per festeggiare, ma ci hanno detto che domani dovrebbe tornare in reparto.
A parte la mia vicenda personale che può avere poca importanza di per sè. vorrei raccomandarvi tutti e tutte di informarvi bene su cosa sia la preeclampsia e come la si controlli.
In particolare vi raccomando di tenere sotto controllo soprattutto nella seconda parte della gravidanza, aumenti di pressione da 140/90 in su, caviglie gonfie, edemi, perdite di sangue anche minime, nausea, mal di testa.
Tenete presente gli stessi sintomi anche dopo il parto, fino a circa cinque giorni.
Gli interventi in ospedale sembrano essere stati adeguati e provvidenziali, soprattutto il prelievo sanguigno di routine che ha individuato la sindrome.
La gentilezza ed umanità del personale di questo ospedale non ricordo di averla riscontrata in nessun altro luogo, ospedaliero e non. Parlo di tutti i livelli del personale.
L'ospedale è il Sant'Anna di Torino.
Ho invece molti più dubbi sull'operato della ginecologa durante la gravidanza, diversi sintomi di preeclampsia erano stati da noi individuati e a lei fatti presente ma sempre liquidati come "normali". In un'occasione siamo andati anche al pronto soccorso per un episodio ipertensivo ma anche lì ci hanno mandato a casa.
Spero che queste notizie possano essere utili per altri.
Dopo il parto le cose sembravano andare bene, per un giorno e mezzo.
Nel pomeriggio di ieri abbiamo notato che le sanguinava un po' una gengiva... va beh, chi si preoccupa se sanguina una gengiva?
Vengono per farle un prelievo di sangue di routine ed i risultati individuano le piastrine a 44.000 quando il valore corretto sarebbe 140-150.000.
Viene rifatto il prelievo del sangue per conferma.
Di colpo il clima diventa teso, non capiamo bene cosa stia succedendo, ma arrivano medici da tutti i reparti e in pochi minuti in equipe di 10 medici sta interrogandola su eventuali altri sintomi, ma lei non ne ha.
Le viene fatta una puntura di cortisone (probabilmente la sua salvezza) e viene applicato un cerotto che dovrebbe far abbassare la pressione arteriosa; poi viene portata via in barella in sala operatoria dove viene sottoposta ad ulteriori esami, in particolare visita ginecologica e ecografie.
Cominciano intanto a dirci qualcosa, noi purtroppo sapevamo che cosa era la pre-empclasia e le H.E.L.L.P., ci dicono, ne è una complicazione.
Le ecografie per fortuna non evidenziano emorragie ma i valori del fegato sono altissimi, la pressione molto alta (160/120 per mia moglie che normalmente "viaggia" a 105/65).
Gli alti valori degli enzimi epatici potrebbero favorire la possibilità di trombi mentre, all'opposto, la mancanza di piastrine rende il sangue insufficiente a intervenire in caso di rotture di capillari.
L'ipertensione condisce il tutto.
Mia moglie viene ricoverata in sala rianimazione. Ci dicono, non perchè rischi di dover essere rianimata, ma perchè possa essere monitorata in continuazione. Lì iniettano solfato di magnesio.
Ci fanno capire che tutto dipenderà dall'efficacia del trattamento con cortisone, se le piastrine cominceranno ad invertire la curva e ad aumentare tireremo un sospiro di sollievo, se continueranno a scendere non ci saranno, pare, molte cose da fare. Un paio di ore prima cambiavamo il bimbo insieme...
Per fortuna dopo qualche ora ci informano che le piastrine sono salite a 50.000 e i valori del fegato migliorati.
Dopo altre 8 ore è salita a 70.000.
Questa sera, passate altre 11 ore siamo a 100.000.
Spero non sia troppo presto per festeggiare, ma ci hanno detto che domani dovrebbe tornare in reparto.
A parte la mia vicenda personale che può avere poca importanza di per sè. vorrei raccomandarvi tutti e tutte di informarvi bene su cosa sia la preeclampsia e come la si controlli.
In particolare vi raccomando di tenere sotto controllo soprattutto nella seconda parte della gravidanza, aumenti di pressione da 140/90 in su, caviglie gonfie, edemi, perdite di sangue anche minime, nausea, mal di testa.
Tenete presente gli stessi sintomi anche dopo il parto, fino a circa cinque giorni.
Gli interventi in ospedale sembrano essere stati adeguati e provvidenziali, soprattutto il prelievo sanguigno di routine che ha individuato la sindrome.
La gentilezza ed umanità del personale di questo ospedale non ricordo di averla riscontrata in nessun altro luogo, ospedaliero e non. Parlo di tutti i livelli del personale.
L'ospedale è il Sant'Anna di Torino.
Ho invece molti più dubbi sull'operato della ginecologa durante la gravidanza, diversi sintomi di preeclampsia erano stati da noi individuati e a lei fatti presente ma sempre liquidati come "normali". In un'occasione siamo andati anche al pronto soccorso per un episodio ipertensivo ma anche lì ci hanno mandato a casa.
Spero che queste notizie possano essere utili per altri.