Giù le zampe dall'agostina o diventa una iena feroce e assassina (Ago 07)

[robby]

robby, diciamo che non ti sei laureata perché la tesi non ti piaceva e non la completavi

ecco . Robby conferma infatti.

no, onestamente questo è veramente semplicsitico
per quanto non abbia mai trovato spiegazioni, questa è assurda
ne ho dati di esami che non mi piacevano...

[Lulan]

Se una psico indagasse suoi miei motivi di scelta universitaria probabilmente si divertirebbe molto

[leda71]

LEDA ne abbiamo già parlato tanto e riconosco che la realtà delle provincie sia profondamente diversa da quelle delle grandi città.
Tant'è che ho conosciuto solo ora questa realtà chiusa e limitata della provincia.
Più che non comprenderla, mi rifiuto di accettarla. Molto adolescenziale come approccio concordo.

che sia Roma o Canicattì tu credi VERAMENTE che il 100% dei ragazzini prenda la decisione della scuola in autonomia?
Io credo che chi lo fa sia una percentuale minima, ottimisticamente attorno al 20%
Gli altri si fanno guidare dai genitori o delegano in toto a loro la decisione.
Il criterio di scelta del genitore, qui ne convengo, può essere più "ottuso" in provincia che nella grande città, ma sarà sempre molto influenzato dalle esperienza scolastiche sue proprie e dalle aspettative dell'ambiente sociale in cui vive.

[paopao]

pao, per dirti la verità per psico superstar, per quanto non conti minimamente su di loro emotivamente o come supporto psicologico, quello che pensa la mia famiglia è tuttora preponderante per me a 44 anni, non a 25
e questo è senza alcun dubbio verissimo, se consideri solo il fatto che forse ero più preoccupata della reazione di mia madre alla diagnosi della diagnosi tout court
e, tuttora, mia madre non sa della diagnosi

ma il non dirlo a tua madre ci sta tutto perchè lei è depressa e con un equilibrio precario.
Io ammetto il limite: sono refrattaria ai psicologismi per cui è tutta colpa di cio' che ci succede nell'infanzia.
Ma non mi prendete alla lettera. Un certo peso l'educazione ce l'ha.
Non credo sia totalizzante, specialmente in individui pensanti che crescendo hanno visto il mondo e condiviso altri modi di pensare e non solo quelli del proprio ristretto ambito familiare.

[robby]

LEDA ne abbiamo già parlato tanto e riconosco che la realtà delle provincie sia profondamente diversa da quelle delle grandi città.
Tant'è che ho conosciuto solo ora questa realtà chiusa e limitata della provincia.
Più che non comprenderla, mi rifiuto di accettarla. Molto adolescenziale come approccio concordo.

infatti qui, a milano city, pieno di figli di primari che escono dall'itis, eh..
pieno così..
o, se volevi dire il contrario, sento tutte le madri dell'asilo di viola che hanno figli più grandi che parlano degli studi da parrucchiera che stanno per intraprendere le figlie maggiori...

maddai, pao...
sei davvero naive, come dice leda...
in italia poi
ti ripeterò fino alla nausea che qui da noi l'ascensore sociale non esiste...

[robby]

Io credo che chi lo fa sia una percentuale minima, ottimisticamente attorno al 20%

che poi..la PUOI prendere in autonomia?
se io genitore ti dico che i soldi per farti studiare fino a 23 anni non li ho, tu che fai? qualcuno studierà e lavorerà, ma quanti? solo queii pochi motivatissimi e con incredibili capacità
mentre qualsiasi mediocre figlio di medico all'università ci arriva tranquillo

[paopao]

tutti i miei amici di roma in realtà hanno preso l'ascensore sociale.
Ma come diceste giustamente tempo addietro io ho fatto il liceo che non è rappresentativo della società.

[robby]

tutti i miei amici di roma in realtà hanno preso l'ascensore sociale.
Ma come diceste giustamente tempo addietro io ho fatto il liceo che non è rappresentativo della società.

scusa ma non ricordo che tu parlassi di tutti questi figli di metalmeccanici, eh...

e cmq in parte la possiblità di ascesa sociale c'è stata, forse per i nostri genitori
per i nostri figli, salvo sempre quelle poche eccezioni, tranquilla che non c'è più

[Lulan]

Sì quoto robby e leda....

io ho scelto il liceo scientifico perchè era qui a 5 minuti da casa di svegliarmi alle 6 per prendere un bus per andare a Pordenone non ci pensavo minimamente..... poi però era anche un'ottima scuola e sono stata felicissima di andarci

[leda71]

sia mai che sembri che voglio sconfessare la tesi della psicosuper
Ma il nichilismo lo vedo più come risposta ad una situazione presente che non ci piace che un retaggio infantile. A 25 anni in genere un ragazzo se ne frega di cio' che pensano i genitori di lui.

pao, per dirti la verità per psico superstar, per quanto non conti minimamente su di loro emotivamente o come supporto psicologico, quello che pensa la mia famiglia è tuttora preponderante per me a 44 anni, non a 25
e questo è senza alcun dubbio verissimo, se consideri solo il fatto che forse ero più preoccupata della reazione di mia madre alla diagnosi della diagnosi tout court
e, tuttora, mia madre non sa della diagnosi

questa situazione è pesante

[robby]

Non credo sia totalizzante, specialmente in individui pensanti che crescendo hanno visto il mondo e condiviso altri modi di pensare e non solo quelli del proprio ristretto ambito familiare.

certo
il figlio del primario ha condiviso il mondo del figlio dell'avvocato al classico
il figlio dell'albanese ha condiviso il mondo del figlio del rumeno all'istituto edile...

[paopao]

il fattore periodo storico non è da sottovalutare.
Ai miei tempi le mamme erano tutte casalinghe (diplomate? ma..forse, non contava)
quindi saremmo dovuti uscire tutti diplomati: mentre invece c'è stata un'impennata di iscirzioni all'università dagli anni 70 in poi.

pure io come LULAN ho scelto la scuola più vicina
che poi non è vero: amavo le materie scientifiche

[paopao]

fattore storico e geografico.
Nel centro non ci sono industrie, fabbriche.
O si lavora nei servizi o sei fuori
Nei servizi il tasso di scolarizzazione è gioco forza più alto

[robby]

il fattore periodo storico non è da sottovalutare.

no infatti
una volta, diciamo anni 60, 70, come dici tu, il pezzo di carta qualcosa contava
figli di operaie impiegati che sono riusciti a migliorare la priopria situazione socio economica ci sono, come ti dicevo
adesso conta veramente in manioera esigua, e quello che conta davvero sono le reti di relazioni
e tornaimo a prima...

[robby]

questa situazione è pesante

si lo è
e non ci trovo nulla di eclatante nel fatto che effettivamente io, emotivamente parlando, non mi sono mai sentita supportata dai miei e me la sono dovuta cavare da sola
ho ricevuto e ricevo, questo innegabile, molto aiuto pratico
ma dire che,. per un problema qualsiasi, io abbia mai minimamente pensato di parlarne con loro no
anzi
il mio pensiero principla eè sempre come posso evitare di farglielo sapere o come posso trasformare la cosa a loro uso e consiumo

[leda71]

Io credo che chi lo fa sia una percentuale minima, ottimisticamente attorno al 20%

che poi..la PUOI prendere in autonomia?
se io genitore ti dico che i soldi per farti studiare fino a 23 anni non li ho, tu che fai? qualcuno studierà e lavorerà, ma quanti? solo queii pochi motivatissimi e con incredibili capacità
mentre qualsiasi mediocre figlio di medico all'università ci arriva tranquillo

la mia esperienza è positiva
ai miei non era venuto in mente il Liceo ma Ragioneria e non certo Filosofia ma Economia o similia.
io avevo le mie idee, vivevo in una famiglia in cui c'era lo spazio per esprimerle e in cui la discussione ed il conflitto erano accettati come normale dinamica e non come cosa da evitare
questo detto ho potuto fare quello che volevo

[robby]

la mia esperienza è positiva
ai miei non era venuto in mente il Liceo ma Ragioneria e non certo Filosofia ma Economia o similia.
io avevo le mie idee, vivevo in una famiglia in cui c'era lo spazio per esprimerle e in cui la discussione ed il conflitto erano accettati come normale dinamica e non come cosa da evitare
questo detto ho potuto fare quello che volevo

e in cui c'erano anche la possibilità e la volontà di sostenerle econmicamente, ripeto
mica è così per tutti

[leda71]

Ro: la verità è che tu non ti sei liberata dei tuoi
nemmeno a me vengono in mente loro per risolvere un problema o per una confidenza
però io prendo le mie decisioni senza pensare se approvano o no anche se mia madre ci prova a farmi sentire in colpa per le cose che non gradisce
ma io ce la faccio a sostenere la loro disaprovazione
e, anche se so che per loro è faticoso, credo che sia giusto che anche loro si attrezzino per accettare i figli che hanno magari diversi da quelli che avrebbero voluto.

[leda71]

la mia esperienza è positiva
ai miei non era venuto in mente il Liceo ma Ragioneria e non certo Filosofia ma Economia o similia.
io avevo le mie idee, vivevo in una famiglia in cui c'era lo spazio per esprimerle e in cui la discussione ed il conflitto erano accettati come normale dinamica e non come cosa da evitare
questo detto ho potuto fare quello che volevo

e in cui c'erano anche la possibilità e la volontà di sostenerle econmicamente, ripeto
mica è così per tutti

certo, i miei potevano eppure se avessi avuto meno testa dura mia vrebbero fatto fare qualcosa di più "conservativo"... stiamo dicendo la stessa cosa

[robby]

certo, i miei potevano eppure se avessi avuto meno testa dura mia vrebbero fatto fare qualcosa di più "conservativo"... stiamo dicendo la stessa cosa

be', non proprio
stavo pensando ad esempio al caso del figlio di una signora marocchina di cui mi parlava un'amica. lei mi pare sia sola e lavori in mensa. lui vuole fare l'università ma la madre non riesce assolutamente a pagare la retta
ha avuto un qualche sostegno dalla sua comunità ma non ce la fanno ugualmente e lui sta disperatamente cercando un lavoretto che gli permetta di continuare, ma fa fatica a trovarlo
e non credo sia un caso isolato eh...