dena ha scritto:beh mi spieghi come fa uno a licenziare? no perchè qui io vorrei mandare fuori dalle scatole qualcuno ma non si può (ovviamente non mi firma la lettera di licenziamento) e non ho proprio mezzi per mandarlo a remare.eire77 ha scritto:Come sempre TUTTO E' RELATIVO.
Dipendente e in proprio ci sono pro e contro qua e là.
Io sempre stata dipendente ma dove lavoravo prima ( concessionaria di V.I. Iveco ) vi dico che veder riconosciuti i propri diritti era una impresa! Stavi a casa ti veniva fatto pesare...eri malata poco ci mancava che ti mandassero i controlli ( a me mai...a molti miei colleghi SI) ...e ok che a volte esce l'inps ma lì era mandata dal datore!!! ferie bisognava supplicarle e le confermavano solo qualche giorno prima...senza contare che dovevi sperare che il titolare in quel momento "girasse" bene ( pure psico dovevi studiare!!!!). Davanti ti parlava in un modo, poi dietro le spalle ti beccavi della lavativa! Licenziava su 2 piedi e faceva firmare al poveretto lettera in cui era lui a licenziarsi....a un mio collega ha trattenuto per mesi il suo TFR ( non lo voleva, lo ha licenziato e si voleva tenere 10milioni!!!!)...alla fine il mio collega si è rivolto ad un avvocato e allora ha dovuto sganciarli!!!!
Ora dove sono: i diriti vegono rispettati e non mi sento dire come prima "se va bene è così altrimenti quella è la porta).....con il terrore che una mattina si svegliasse storto e ti lasciasse a casa in malo modo!
Ah si c'è la storia delle raccomandate di richiamo ma ......
per lo più si trattava di ragazzi che lavoravano in officina....alle prime armi e ingenui....li scaraventava a parole fino nel ns. ufficio dove noi ( una volta pure io!) gli preparavamo la "letterina" e il malcapitato firmava al volo sempre ricoperto da insulti di ogni sorta!!!
tremo ancora se ci penso.
Un vero cavernicolo!!!