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Prima, durante e dopo la gravidanza
ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
- PippaBau
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- Iscritto il: 7 apr 2005, 14:01
ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
E’ sabato pomeriggio, lasciamo i bambini alla nonna e andiamo a Udine a fare un po’ di sano shopping senza bambini urlanti nel carrello o che sclerano giusto quando avresti voglia di spulciare un po’ i negozi … ci facciamo un bel giro, ridiamo a guardare la mia pancia enorme nello specchio dicendoci che se sono messa cosi a 5 mesi prima della fine cosa saro’?
Siamo un po’ in anticipo, che fortuna, parcheggio in centro il sabato sera al primo colpo… ottimo… bancomat… saliamo sperando di non dover aspettare troppo… ritardo classico… circa mezz’ora… durante la quale speriamo che questa finalmente-pippola sia una dormigliona e non ci tenga svegli la notte fino ai 13 mesi come il torero camomillo del fratello…
Entriamo, è sempre un piacere vedere questa dottoressa, è l’essenza dell’autorità in materia di ecografie ed è l’essenza della donna semplice che sta li anche a farti domande che non centrano niente per il gusto di fare due chiacchiere, poi ci si conosce… al terzo figlio insomma…
Dopo le classiche chiacchiere sul cosa come dove, dove racconto anche che ci hanno fatto diventare matti mica male per un campione contaminato all’amniocentesi (e giu’ prelievi per cariotipo e chepp@lle)... Anyway… da bravi cretini il massimo che ci aspettavamo (in senso negativo) da quella visita era che comparisse all’improvviso un pisello… attendevamo la sentenza che c’era una patata davvero (come se un XX sull’amnio nn fosse abbastanza esaustivo).
Mi stendo… mio marito alla mia sinistra, l’ecografo alla mia destra… con registratore DVD e eco 3D… mi sentivo in una botte di ferro…
Appoggia l’attrezzo… e mi chiede quando ho fatto l’amniocentesi… le dico 1 mese prima, e penso che mi faccia la domanda perché vede ancora il liquido torbido (si sospettava che avessi avuto un distacco di placenta e per questo il liquido era ematico)… poi mi chiede se ho fatto il dosaggio dell’alfafetoproteina, e io le dico di no…. PERCHE’?
Si gira… mi guarda… e dice QUI MANCA LA VOLTA CRANICA…
Li per li penso di nn aver realizzato… mi aspettavo che girando e rigirando mi dicesse che era tutto ok… una cretina ero insomma… inizia a sondare e a sondare… mette il 3D e lo spettacolo è stato davvero atroce… la nostra bambina aveva la faccia ma non aveva il cranio ovvero non aveva la parte di osso che va dalla fronte alla base del collo… uno spettacolo aberrante se guardi quell’esserino e pensi che lei è la tua bambina, che l’hai desiderata con tutta te stessa… che finalmente lei era una piccola te, senza pisello, senza cromosoma Y
Piano piano ho iniziato a capire quale fosse il nostro destino, cosa ci avrebbe atteso di li a poco…
Le lacrime mi si sono sciolte… terminata l’eco leggo la sentenza nel foglio della dottoressa: feto affetto da anencefalia, malformità incompatibile con la vita.
Non lo so come abbiamo fatto a ritrovare la ns auto, e fare 60 km per tornare a casa… ho chiamato mia mamma tralasciando il tutto e chiedendo dei bambini e tagliando corto con un “stiamo tornando”… ho chiamato il mio socio che per me è come un fratello anticipando il tutto… perché si organizzasse il lavoro.
E’ stato straziante dirlo a mia madre… lei che è la persona che io cerco sempre di proteggere da certe cose, perché non sopporto vederla piangere…
Da quel pomeriggio li fino a un paio di giorni fa non ve lo so dire come ho fatto a vivere… perché il peggio doveva ancora venire.
La domenica mio marito parte presto per andare a prendere i suoi genitori che devono venire da noi qualche giorno, io da sola a casa coi bambini… verso metà mattina ho chiamato il reparto di ostetricia dell’ospedale della mia città chiedendo lumi sul da farsi… mi dicono “venga domani mattina con tutte le sue carte”…
La mattina dopo vado a lavorare sulle 10.30 appena mi arriva l’aiuto parto e vado in ospedale… guardano le carte e mi dicono che i tempi di legge scadono il giorno dopo… che pero’ pare che ci sia una ri-datazione quindi mi spediscono a fare una eco biometrica per datare il feto…
La dottoressa conferma la mancanza della volta cranica e comincia a delirarmi dicendomi che queste sono situazioni in cui la madre puo’ portare avanti la gravidanza per donare gli organi… dentro di me penso che questa è pazza e non sa nemmeno cosa sta dicendo… nn sono neanche 24 ore che so che la mia bambina non nascerà mai e questa mi fa sti discorsi… roba da matti.
Esco con la conferma che la data che abbiamo è corretta, il giorno successivo è l’ultimo giorno della 22° settimana, termine entro il quale la legge ammette l’aborto terapeutico… ma in ospedale lo psichiatra – che per procedura deve certificare che DEVO abortire (roba da matti poi vi racconto) c’e’ solo il venerdi per queste cose…
Quindi oltre che essere in preda alla disperazione per quello che ha la mia bambina mi stanno pure pavendanto la possibilità che io non possa interrompere questa gravidanza…
Giri di telefonate… il primario evidentemente mosso a pietà intercede per me e decide di firmare lui tutte le carte sanitarie da mandare in direzione sanitaria per avere il benestare, a patto che mi ricoveri SUBITO.
Non sto nemmeno a dirvi il casino del lavoro che ho dovuto mollare, il fatto che non avevo nemmeno avuto il tempo di fare … niente a casa o per i miei bambini… ma per fortuna arriva anche la task-force dei suoceri… siamo a posto.
Corro a casa, infilo in maniera molto confusionaria quello che mi viene in mente nel trolley e parto per l’ospedale.
Dentro di me dico… ce la posso fare… tra 2 giorni sarà tutto finito…
E invece…
Mi ricovero alle 13… e guardo il muro fino a sera, intervallata da prelievi e misurazioni della febbre,,, ho una fame che non ci sto dentro ma mi vietano anche di bere… tra poco si comincia…
La sc**a della sottoscritta pensava che i bambini nascono per parto indotto con una flebo miracolosa… ma così non è…
L’induzione del parto avviene mediante ovuli di prostaglandine posizionati nell’utero… cicli di 5 ovuli, uno ogni 3 ore… se il ciclo non funziona… stop di 24 ore e si ricomincia…
Primo ciclo… inizio lunedì sera e finisco martedì mattina… non succede assolutamente una beata mazza… e tra me e me mi dico… cretina cosa pensavi? Al primo colpo? Noo…
Un altro giorno a guardare il muro… per non guardare fuori dalla mia porta (unica stanza sfigata senza numero… secondo me si chiama “la stanza della sfig@ta”) dove avevo i fiocchi di Martina e Letizia… fanc….
Secondo ciclo… si inizia verso metà mattina… si finisce verso le 20 … dolori… dolori… male… male… febbre (le prostaglandine fanno alzare la febbre, io avevo 38.6 e pensavo di stare in Alaska quando in camera ci saranno stati 26 gradi e tutti giravano in maniche corte)… chiedo qualcosa che mi attenui un po’ il male anche se al tempo stesso temo che non sentendo il male non mi parta il travaglio)… mi fanno una bella pera di dio sa cosa mischiato a tachipirina… mi addormento…
Alle 6 del mattino vengo svegliata dall’infermiera che mi porge il termometro… e scoppio a piangere… secondo ciclo e ancora una mazza…
La mia bambina nel frattempo non la sento piu’… chiedo se questi farmaci potrebbero averle nuociuto e mi dicono di si… che potrebbe essere…
Ma io lo so… perché la mia pancia ormai è morta…
Mi visitano e mi dicono che non è infrequente arrivare al terzo ciclo.. .ma io porca quella p…. sono qua che me la meno da lunedì… e siamo a venerdi mattina e non è successo niente e ne ho le p@lle piene, l’attesa è agghiacciante, e lo è ancora di piu’ pensare che sto sperando che mi parta un travaglio per abortire la mia piccola… fanc…
Dopo il pianto mi viene la rabbia e chiedo di poter avere un permesso per andarmene qualche ora dai miei bambini (non ho voluto la visita di nessuno, solo mio marito)…
Mi dicono che è meglio di no, perché anche se non sono sotto medicine il travaglio potrebbe partire in qualsiasi momento, che se sto li mi anticipano il terzo ciclo (anziché a mezzanotte alle 17)… e dico OK (come se avessi avuto una scelta)
Alle 17 … a digiuno perché blablablala alla fine mi hanno fatta morire di fame per una settimana… si ricomincia… primo ovulo… visita… utero appianato… ci siamo quasi
Alle 20 con una flebo di glucosio al braccio comincio a non trovare piu’ la posizione dove stare, il male cresce… chiamo l’ostetrica e le chiedo un po’ di droga… ce ne sarà in questo ospedale no?
Mi dice che allora è meglio che andiamo in sala travaglio… si parte… spero dentro di me che non sia un falso allarme, che il male che sento è proprio quello giusto, il male con cui si partorisce (e che ne so io che ho fatto 2 cesarei?...)
Ma il male prende il sopravvento e capisco che indietro non si torna… dolori da matti… l’ostetrica parte con la prima pera di antidolorifico… una mazza… allora la guarda e le dico che dobbiamo trovare un pusher migliore perché ci hanno dato roba tagliata male…
Va a consultare l’anestesista e torna con una pera piu’ convincente… che pero’ nn fa una mazza lo stesso… mi asciuga la bocca e non mi lascia neanche la saliva per urlare…
Mi chiedono se voglio mio marito ed io rispondo che non mi pare il caso… come si fa a far stare li uno povero cristo a guardarti soffire come un cane? Glielo risparmio, tanto sto cosi male che non è certo la sua mano che me lo farà passare no? E non penso che sia una esperienza che valga la pena vivere insieme… sono sola… mi sento sola…
Terza pera endovena… come succo di frutta, e capisco che ormai me la devo vivere tutta… ho le contrazioni talmente ravvicinate che non riesco nemmeno a mettermi in posa per farmi visitare…
Ma alla fine la mia ostetrica ce la fa e quando infila la mano si rompe il sacco…
Ed io smetto di soffire, in tutti i sensi… ho vissuto talmente un’apocalisse che il momento della nascita mi giunge come una liberazione del corpo e dell’anima…
Mi dicono che quando sento le contrazioni devo dirlo che mi portano in sala parto, ma io non sento piu’ niente…
Dico che voglio provare a spingere lo stesso… arriviamo in sala parto… e mi dicono che dopo l’espulsione mi spetta LA REVISIONE come se fossi una vecchia auto da collaudare… la revisione è il raschiamento, e me lo faranno in totale… sia benedetto il cielo.
Non è ancora finita, devo ancora soffire, sentire il suo corpicino inerme che esce da me, ancora una spinta e ci siamo… mi addormento con la mascherina.
Non l’ho vista, non ho voluto vederla, ho solo chiesto se “era come ci si aspettava” risposta SI.
Sono uscita dal tunnel… sono stata riportata in camera ed ho potuto abbracciare mio marito finalmente… era finita… il nostro incubo era finito… eravamo soli… la mia pancia non c’era piu’…
Non ho dormito quasi nulla, vedevo i lampi di luce quando chiudevo gli occhi, ma non so perché, non stavo cosi male, a parte le butterfly che mi facevano male sulle braccia… ero stata liberata…
Ho fatto peste e corna per uscire la sera dopo, penso che se non mi avessero firmato le dimissioni avrei fatto la valigia da sola…
Quell’ospedale, quella corsia piena di Pigotte e fiocchi azzurri e rosa era stata la mia prigione… me ne liberavo solo quando andavo a fumare sulla scala antincendio…
Mentre me ne andavo da sola, senza la mia pancia, col mio trolley pensavo che il desiderio piu’ grande è ripercorrere quei corridoi con un bambino in braccio… adesso non è possibile, il mio corpo è sfatto e stanco, ma la mia mente ha fame di ricominciare, di riprovare, di dare una nuova possibilità… non lo so se il cielo ci vorrà mandare una sorellina, io lo spero tanto…
Ma un angelo lo abbiamo comunque, so che non mi odierà, perché non avevo scelta, perché lei non aveva tutte le carte in regola per poter respirare in questo mondo…
Lei è stata solo un piccolo angelo, mandato quaggiù dio solo sa il perché…
Non credo che certe esperienze insegnino niente, ci fanno solo ricordare quanto siamo piccoli ed insignificanti nel disegno divino della nostra vita…
Non penso di essere piu’ grande oggi, o piu’ ricca… penso solo di aver avuto la sfortuna di vivere una serie di circostanze che mi hanno portata cosi lontano… quando la diagnosi prenatale avrebbe potuto DIRE tutto già a 12 settimane.
Ma io non ho voglia di recriminare su niente, ho solo voglia di andare avanti, di guardare oltre, di arrivare in fretta al giorno in cui potro’ di nuovo concepire un fratellino o una sorellina per i miei bambini.
Quello che ho imparato… è che non bisogna tralasciare nulla, il consiglio “ se fai l’amnio non serve che fai altro” è una baggianata universale… se avessi fatto il dosaggio dell’alfafetoproteina e se avessi fatto un’eco di secondo livello a 13 settimane… tutto questo assurdo casino non sarebbe successo.
Una carezza al mio Angelo lassù
Siamo un po’ in anticipo, che fortuna, parcheggio in centro il sabato sera al primo colpo… ottimo… bancomat… saliamo sperando di non dover aspettare troppo… ritardo classico… circa mezz’ora… durante la quale speriamo che questa finalmente-pippola sia una dormigliona e non ci tenga svegli la notte fino ai 13 mesi come il torero camomillo del fratello…
Entriamo, è sempre un piacere vedere questa dottoressa, è l’essenza dell’autorità in materia di ecografie ed è l’essenza della donna semplice che sta li anche a farti domande che non centrano niente per il gusto di fare due chiacchiere, poi ci si conosce… al terzo figlio insomma…
Dopo le classiche chiacchiere sul cosa come dove, dove racconto anche che ci hanno fatto diventare matti mica male per un campione contaminato all’amniocentesi (e giu’ prelievi per cariotipo e chepp@lle)... Anyway… da bravi cretini il massimo che ci aspettavamo (in senso negativo) da quella visita era che comparisse all’improvviso un pisello… attendevamo la sentenza che c’era una patata davvero (come se un XX sull’amnio nn fosse abbastanza esaustivo).
Mi stendo… mio marito alla mia sinistra, l’ecografo alla mia destra… con registratore DVD e eco 3D… mi sentivo in una botte di ferro…
Appoggia l’attrezzo… e mi chiede quando ho fatto l’amniocentesi… le dico 1 mese prima, e penso che mi faccia la domanda perché vede ancora il liquido torbido (si sospettava che avessi avuto un distacco di placenta e per questo il liquido era ematico)… poi mi chiede se ho fatto il dosaggio dell’alfafetoproteina, e io le dico di no…. PERCHE’?
Si gira… mi guarda… e dice QUI MANCA LA VOLTA CRANICA…
Li per li penso di nn aver realizzato… mi aspettavo che girando e rigirando mi dicesse che era tutto ok… una cretina ero insomma… inizia a sondare e a sondare… mette il 3D e lo spettacolo è stato davvero atroce… la nostra bambina aveva la faccia ma non aveva il cranio ovvero non aveva la parte di osso che va dalla fronte alla base del collo… uno spettacolo aberrante se guardi quell’esserino e pensi che lei è la tua bambina, che l’hai desiderata con tutta te stessa… che finalmente lei era una piccola te, senza pisello, senza cromosoma Y
Piano piano ho iniziato a capire quale fosse il nostro destino, cosa ci avrebbe atteso di li a poco…
Le lacrime mi si sono sciolte… terminata l’eco leggo la sentenza nel foglio della dottoressa: feto affetto da anencefalia, malformità incompatibile con la vita.
Non lo so come abbiamo fatto a ritrovare la ns auto, e fare 60 km per tornare a casa… ho chiamato mia mamma tralasciando il tutto e chiedendo dei bambini e tagliando corto con un “stiamo tornando”… ho chiamato il mio socio che per me è come un fratello anticipando il tutto… perché si organizzasse il lavoro.
E’ stato straziante dirlo a mia madre… lei che è la persona che io cerco sempre di proteggere da certe cose, perché non sopporto vederla piangere…
Da quel pomeriggio li fino a un paio di giorni fa non ve lo so dire come ho fatto a vivere… perché il peggio doveva ancora venire.
La domenica mio marito parte presto per andare a prendere i suoi genitori che devono venire da noi qualche giorno, io da sola a casa coi bambini… verso metà mattina ho chiamato il reparto di ostetricia dell’ospedale della mia città chiedendo lumi sul da farsi… mi dicono “venga domani mattina con tutte le sue carte”…
La mattina dopo vado a lavorare sulle 10.30 appena mi arriva l’aiuto parto e vado in ospedale… guardano le carte e mi dicono che i tempi di legge scadono il giorno dopo… che pero’ pare che ci sia una ri-datazione quindi mi spediscono a fare una eco biometrica per datare il feto…
La dottoressa conferma la mancanza della volta cranica e comincia a delirarmi dicendomi che queste sono situazioni in cui la madre puo’ portare avanti la gravidanza per donare gli organi… dentro di me penso che questa è pazza e non sa nemmeno cosa sta dicendo… nn sono neanche 24 ore che so che la mia bambina non nascerà mai e questa mi fa sti discorsi… roba da matti.
Esco con la conferma che la data che abbiamo è corretta, il giorno successivo è l’ultimo giorno della 22° settimana, termine entro il quale la legge ammette l’aborto terapeutico… ma in ospedale lo psichiatra – che per procedura deve certificare che DEVO abortire (roba da matti poi vi racconto) c’e’ solo il venerdi per queste cose…
Quindi oltre che essere in preda alla disperazione per quello che ha la mia bambina mi stanno pure pavendanto la possibilità che io non possa interrompere questa gravidanza…
Giri di telefonate… il primario evidentemente mosso a pietà intercede per me e decide di firmare lui tutte le carte sanitarie da mandare in direzione sanitaria per avere il benestare, a patto che mi ricoveri SUBITO.
Non sto nemmeno a dirvi il casino del lavoro che ho dovuto mollare, il fatto che non avevo nemmeno avuto il tempo di fare … niente a casa o per i miei bambini… ma per fortuna arriva anche la task-force dei suoceri… siamo a posto.
Corro a casa, infilo in maniera molto confusionaria quello che mi viene in mente nel trolley e parto per l’ospedale.
Dentro di me dico… ce la posso fare… tra 2 giorni sarà tutto finito…
E invece…
Mi ricovero alle 13… e guardo il muro fino a sera, intervallata da prelievi e misurazioni della febbre,,, ho una fame che non ci sto dentro ma mi vietano anche di bere… tra poco si comincia…
La sc**a della sottoscritta pensava che i bambini nascono per parto indotto con una flebo miracolosa… ma così non è…
L’induzione del parto avviene mediante ovuli di prostaglandine posizionati nell’utero… cicli di 5 ovuli, uno ogni 3 ore… se il ciclo non funziona… stop di 24 ore e si ricomincia…
Primo ciclo… inizio lunedì sera e finisco martedì mattina… non succede assolutamente una beata mazza… e tra me e me mi dico… cretina cosa pensavi? Al primo colpo? Noo…
Un altro giorno a guardare il muro… per non guardare fuori dalla mia porta (unica stanza sfigata senza numero… secondo me si chiama “la stanza della sfig@ta”) dove avevo i fiocchi di Martina e Letizia… fanc….
Secondo ciclo… si inizia verso metà mattina… si finisce verso le 20 … dolori… dolori… male… male… febbre (le prostaglandine fanno alzare la febbre, io avevo 38.6 e pensavo di stare in Alaska quando in camera ci saranno stati 26 gradi e tutti giravano in maniche corte)… chiedo qualcosa che mi attenui un po’ il male anche se al tempo stesso temo che non sentendo il male non mi parta il travaglio)… mi fanno una bella pera di dio sa cosa mischiato a tachipirina… mi addormento…
Alle 6 del mattino vengo svegliata dall’infermiera che mi porge il termometro… e scoppio a piangere… secondo ciclo e ancora una mazza…
La mia bambina nel frattempo non la sento piu’… chiedo se questi farmaci potrebbero averle nuociuto e mi dicono di si… che potrebbe essere…
Ma io lo so… perché la mia pancia ormai è morta…
Mi visitano e mi dicono che non è infrequente arrivare al terzo ciclo.. .ma io porca quella p…. sono qua che me la meno da lunedì… e siamo a venerdi mattina e non è successo niente e ne ho le p@lle piene, l’attesa è agghiacciante, e lo è ancora di piu’ pensare che sto sperando che mi parta un travaglio per abortire la mia piccola… fanc…
Dopo il pianto mi viene la rabbia e chiedo di poter avere un permesso per andarmene qualche ora dai miei bambini (non ho voluto la visita di nessuno, solo mio marito)…
Mi dicono che è meglio di no, perché anche se non sono sotto medicine il travaglio potrebbe partire in qualsiasi momento, che se sto li mi anticipano il terzo ciclo (anziché a mezzanotte alle 17)… e dico OK (come se avessi avuto una scelta)
Alle 17 … a digiuno perché blablablala alla fine mi hanno fatta morire di fame per una settimana… si ricomincia… primo ovulo… visita… utero appianato… ci siamo quasi
Alle 20 con una flebo di glucosio al braccio comincio a non trovare piu’ la posizione dove stare, il male cresce… chiamo l’ostetrica e le chiedo un po’ di droga… ce ne sarà in questo ospedale no?
Mi dice che allora è meglio che andiamo in sala travaglio… si parte… spero dentro di me che non sia un falso allarme, che il male che sento è proprio quello giusto, il male con cui si partorisce (e che ne so io che ho fatto 2 cesarei?...)
Ma il male prende il sopravvento e capisco che indietro non si torna… dolori da matti… l’ostetrica parte con la prima pera di antidolorifico… una mazza… allora la guarda e le dico che dobbiamo trovare un pusher migliore perché ci hanno dato roba tagliata male…
Va a consultare l’anestesista e torna con una pera piu’ convincente… che pero’ nn fa una mazza lo stesso… mi asciuga la bocca e non mi lascia neanche la saliva per urlare…
Mi chiedono se voglio mio marito ed io rispondo che non mi pare il caso… come si fa a far stare li uno povero cristo a guardarti soffire come un cane? Glielo risparmio, tanto sto cosi male che non è certo la sua mano che me lo farà passare no? E non penso che sia una esperienza che valga la pena vivere insieme… sono sola… mi sento sola…
Terza pera endovena… come succo di frutta, e capisco che ormai me la devo vivere tutta… ho le contrazioni talmente ravvicinate che non riesco nemmeno a mettermi in posa per farmi visitare…
Ma alla fine la mia ostetrica ce la fa e quando infila la mano si rompe il sacco…
Ed io smetto di soffire, in tutti i sensi… ho vissuto talmente un’apocalisse che il momento della nascita mi giunge come una liberazione del corpo e dell’anima…
Mi dicono che quando sento le contrazioni devo dirlo che mi portano in sala parto, ma io non sento piu’ niente…
Dico che voglio provare a spingere lo stesso… arriviamo in sala parto… e mi dicono che dopo l’espulsione mi spetta LA REVISIONE come se fossi una vecchia auto da collaudare… la revisione è il raschiamento, e me lo faranno in totale… sia benedetto il cielo.
Non è ancora finita, devo ancora soffire, sentire il suo corpicino inerme che esce da me, ancora una spinta e ci siamo… mi addormento con la mascherina.
Non l’ho vista, non ho voluto vederla, ho solo chiesto se “era come ci si aspettava” risposta SI.
Sono uscita dal tunnel… sono stata riportata in camera ed ho potuto abbracciare mio marito finalmente… era finita… il nostro incubo era finito… eravamo soli… la mia pancia non c’era piu’…
Non ho dormito quasi nulla, vedevo i lampi di luce quando chiudevo gli occhi, ma non so perché, non stavo cosi male, a parte le butterfly che mi facevano male sulle braccia… ero stata liberata…
Ho fatto peste e corna per uscire la sera dopo, penso che se non mi avessero firmato le dimissioni avrei fatto la valigia da sola…
Quell’ospedale, quella corsia piena di Pigotte e fiocchi azzurri e rosa era stata la mia prigione… me ne liberavo solo quando andavo a fumare sulla scala antincendio…
Mentre me ne andavo da sola, senza la mia pancia, col mio trolley pensavo che il desiderio piu’ grande è ripercorrere quei corridoi con un bambino in braccio… adesso non è possibile, il mio corpo è sfatto e stanco, ma la mia mente ha fame di ricominciare, di riprovare, di dare una nuova possibilità… non lo so se il cielo ci vorrà mandare una sorellina, io lo spero tanto…
Ma un angelo lo abbiamo comunque, so che non mi odierà, perché non avevo scelta, perché lei non aveva tutte le carte in regola per poter respirare in questo mondo…
Lei è stata solo un piccolo angelo, mandato quaggiù dio solo sa il perché…
Non credo che certe esperienze insegnino niente, ci fanno solo ricordare quanto siamo piccoli ed insignificanti nel disegno divino della nostra vita…
Non penso di essere piu’ grande oggi, o piu’ ricca… penso solo di aver avuto la sfortuna di vivere una serie di circostanze che mi hanno portata cosi lontano… quando la diagnosi prenatale avrebbe potuto DIRE tutto già a 12 settimane.
Ma io non ho voglia di recriminare su niente, ho solo voglia di andare avanti, di guardare oltre, di arrivare in fretta al giorno in cui potro’ di nuovo concepire un fratellino o una sorellina per i miei bambini.
Quello che ho imparato… è che non bisogna tralasciare nulla, il consiglio “ se fai l’amnio non serve che fai altro” è una baggianata universale… se avessi fatto il dosaggio dell’alfafetoproteina e se avessi fatto un’eco di secondo livello a 13 settimane… tutto questo assurdo casino non sarebbe successo.
Una carezza al mio Angelo lassù
Enrico 29.11.2004 ~ nome in codice TEMPESTA .:. Alberto 15.09.2006 ~ nome in codice DEXTER .:. Dal 21.12.2007 un ANGELO veglia su di Noi.
- canirbas
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 11:53
Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
quanto ti è capitato mi ha lasciata sgomenta, dire che sono dispiaciuta è poco.... dopo aver letto tutto ciò ho la testa che mi martella e provo un dolore forte in gola e al cuore.
è terribile quello che ti è capitato, spero che i fratelli del tuo angelo vi facciano superare questo periodo tremendo.
è terribile quello che ti è capitato, spero che i fratelli del tuo angelo vi facciano superare questo periodo tremendo.
Sabry e Daphne Rita, tc 30.08.05 h 17.53 - 4.080kg x 53 cm
Il mio terremoto d'emozioni
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- bb&ila
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- Iscritto il: 4 mag 2007, 15:14
Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
ti sono vicina, mi dispiace tantissimo soprattutto sapendo quanto la desideravi
un abbraccio forte forte
Ila
un abbraccio forte forte
Ila
Ilaria ♥ Umberto = ♥♥♥Alessio (15/06/2007 ore 8:03, 3730gr per 51 cm) e Luca (27/10/2009 ore 7:20, 3680gr per 52 cm)♥♥♥
♥ Giugnetta2007 ♥♥♥ Miciofila ♥♥♥ Mammukka ♥
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- VY
- Master~GolGirl®
- Messaggi: 6575
- Iscritto il: 20 mag 2005, 0:25
Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
solo un caloroso abbraccio..ho le lacrime agli occhi..hai ragione, siamo proprio piccoli e insignificanti...
NICOLETTA 22-09-05 ARIANNA 13-04-07 JACOPO 20-09-11 Mamma,sei sempre con me Settembrina05,aprilina07,Settembrina 11,maialett,bibliofilina
- la.piccola.mamma
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- Messaggi: 8270
- Iscritto il: 13 dic 2006, 15:05
Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
ho letto tutto d'un fiato.. e ora ho le lacrime agli occhi.. e ancora mi chiedo come possono succedere queste cose.. tutte le parole possibili sono inutili ma vorrei mandarti un abbraccio forte forte 

.:°*♥ღ♥*°:. Siℓviα .:*♥NoVo7єNoVo9♥*:. мαммα iииαмσrαтα ∂i .:°*♥ღ♥*°:.
*♥ Aиgισℓeттσ o7.12.o6 ♥*ღ*♥ Lucιℓℓα o1.11.o7 ♥*ღ*♥ Clαu∂ισ 17.1o.o9 ♥*
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- Chicca83
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- Messaggi: 35151
- Iscritto il: 31 lug 2006, 17:23
Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
un abbraccio in silenzio, lungo, interminabile..
arriverà la tua femminuccia, stanne certa!!!

arriverà la tua femminuccia, stanne certa!!!


Le fiabe dicono più che la verità. E non solo perché raccontano che i draghi esistono, ma perché affermano che si possono sconfiggere - Rebecca 21.08.06 - Matteo 31.03.11
- sorriso73
- Basic~GolGirl®
- Messaggi: 261
- Iscritto il: 22 mag 2005, 21:47
Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
Mi dispiace davvero, tanto.
Un abbraccio,non so cosa dire ma ti sono vicina.
ciao
Un abbraccio,non so cosa dire ma ti sono vicina.
ciao
Andrea - 23/07/2005
- sarav73
- Expert~GolGirl®
- Messaggi: 2110
- Iscritto il: 30 set 2005, 11:45
Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
Non ci sono parole.....un'abbraccio!



Sara, Matteo (26.10.02-3,810 Kgx51 cm) e Enrico (17.03.06-3,970 Kgx53,8 cm) **RUMAGNòLA D.O.C.** **CUOCHINA** ** MARZOLINA '06**
- francesca74
- Expert~GolGirl®
- Messaggi: 2374
- Iscritto il: 20 mag 2005, 6:24
Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
mi dispiace chiara,ho pianto tanto leggendo il tuo racconto
ho pianto per te,per la tua bambina,perchè ( come te e come tante) mi sono ritrovata in quei reparti felici con le lacrime agli occhi
hai ragione,queste esperienze ci insegnano solo quanto siamo piccoli,e come te non credo che ci rendano più forti,forse solo più rabbiose
è inutile dirti che starai meglio,questo lo sai anche tu,purtroppo con questo dolore bisogna farci i conti,ma se ne esce,te lo assicuro
noi ci conosciamo davvero poco,ma in questo momento ti sono vicina e vorrei abbracciarti

ho pianto per te,per la tua bambina,perchè ( come te e come tante) mi sono ritrovata in quei reparti felici con le lacrime agli occhi
hai ragione,queste esperienze ci insegnano solo quanto siamo piccoli,e come te non credo che ci rendano più forti,forse solo più rabbiose
è inutile dirti che starai meglio,questo lo sai anche tu,purtroppo con questo dolore bisogna farci i conti,ma se ne esce,te lo assicuro
noi ci conosciamo davvero poco,ma in questo momento ti sono vicina e vorrei abbracciarti

Francesca e Rachele (07-08-99 ore 19.15) e Leonardo (12-04-05 ore 02.03) e Michele (18-12-06 ore 14.20)
- lullaby
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
Voglio solo mandarti un abbraccio.
Mandarlo a te, a tuo marito, ai tuoi figli.
Un abbraccio.
Mandarlo a te, a tuo marito, ai tuoi figli.
Un abbraccio.
lullaby con MARCO il Trippe ~ 25 marzo 2005 e ANNA tamagotchi ~ 23 ottobre 2008
¤~~ esiliata ~~¤¤~~ due anni di fantastico esilio ~~ sorelle d'italia ~~¤
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
per il momento non sono riuscita ad andare oltre le prime righe della sentenza
ovviamente non ho le parole giuste, caso mai esistessero
ti mando solo un abbraccio fortissimo, ti ho pensato ed ammirato perche' sei una donna
fortissima, la vita vi ha messo davanti una prova durissima e anche se virtuale spero
che il mio affetto arrivi a scaldarvi un po'
un bacio grandissimo e guardiamo sempre avanti
cristina
ovviamente non ho le parole giuste, caso mai esistessero
ti mando solo un abbraccio fortissimo, ti ho pensato ed ammirato perche' sei una donna
fortissima, la vita vi ha messo davanti una prova durissima e anche se virtuale spero
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- pandistelle
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia



La mia vita: PAOLO PIO (11/06/2005)e ANDREA MARCO (09/08/2008)
Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui devi rinunciare per ottenerlo!
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- fra71
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia


UN FORTE ABBRACCIO
il mio grafico eppoi è nata MILA 6/1/2007 kg.3080 cm.50
- Paola67
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
ma è possibile che prima nessuno si sia accorto di questo?
Chiara .....è assurdo......
è una diagnosi che si può fare prima risparmiando ai genitori, almeno in parte, tanto dolore quando ormai ci si sente, come dici tu in una 'botte di ferro......
Mi dispiace Chiara.. davvero.............vorrei tanto abbracciarti ed accarezzarti.....
Chiara .....è assurdo......
è una diagnosi che si può fare prima risparmiando ai genitori, almeno in parte, tanto dolore quando ormai ci si sente, come dici tu in una 'botte di ferro......
Mi dispiace Chiara.. davvero.............vorrei tanto abbracciarti ed accarezzarti.....
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"quando il giusto indica il cielo lo stolto osserva il dito"...
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- PippaBau
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
Si è possibile e tu lo sai bene... era possibile... ma è un aspetto che non ho ancora avuto la voglia di analizzare... non lo so perchè... ma verrà il momento in cui affrontero' anche il mio medico...Paola67 ha scritto:ma è possibile che prima nessuno si sia accorto di questo?
Chiara .....è assurdo......
è una diagnosi che si può fare prima risparmiando ai genitori, almeno in parte, tanto dolore quando ormai ci si sente, come dici tu in una 'botte di ferro......
Mi dispiace Chiara.. davvero.............vorrei tanto abbracciarti ed accarezzarti.....
Grazie Paola
Enrico 29.11.2004 ~ nome in codice TEMPESTA .:. Alberto 15.09.2006 ~ nome in codice DEXTER .:. Dal 21.12.2007 un ANGELO veglia su di Noi.
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
chiara...mi spiace tanto
x la tua bambina e per quello che hai dovuto passare
nn sono brava con le parole ma ti mando un grosso abbraccio


x la tua bambina e per quello che hai dovuto passare
nn sono brava con le parole ma ti mando un grosso abbraccio



Claudia mamma di GIULIO MASSIMO (09/08/2006) e NOEMI MARTINA (05/11/2009)
- luka
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
un abbraccio fortissimo



Luka,Ale (Dic'01),Nicky (Dic'07)
OTtista ;)
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
Chiara mi dispiace tanto.
Ti stringo in un abbraccio forte forte.
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Le mie Bambine nella ninna nanna del cosmo.
E ora sono il tuo fiore e tu la mia acqua. * Nanà -per sempre-
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- katia1974
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
mi dispiace veramente tanto, ho pianto leggendoti... ti stimo molto, per la tua forza, per la tua determinazione...nn avevi altra scelta...ma queste cose non dovrebbe succedere mai... ti abbraccio forte 

nicolò 06/08/2005 ed edoardo 24/11/2006 *due anni di fantastico esilio*sorelle d'italia*
...Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora...
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- Boomie75
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Re: ABORTO TERAPEUTICO... una storia... la mia
Pippa mi spiace tantissimo.
Un abbraccio forte.

Un abbraccio forte.


G.(MMVII) & G.(MMX)
We can handle any problem - we have kids!
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