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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

Un dolore nel cuore

E' doloroso e devastante se accade, ma condividere questo momento insieme puo' aiutare tantissimo
Orti
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Un dolore nel cuore

Messaggio da Orti » 23 mar 2015, 12:47

Mi sono appena iscritta. Avevo bisogno di raccontare, di tirare fuori il dolore lancinante che mi soffoca. Ed avevo bisogno di farlo con qualcuno che potesse capire senza giudicarmi. Ho 38 anni ed io e mio marito cerchiamo una gravidanza da 3. Una serie lunghissima di visite, esami e delusioni senza trovare una causa. Due IUI non andate a buon fine ed una Fivet già in programma ed invece..invece la sorpresa più bella che potesse esserci. Tra incredulità sorpresa gioia ed orgoglio il test positivo. Teniamo la notizia per noi per un po' perché... non si sa mai. La paura è tanta. Paura di perdere quel dono prezioso. Poi il test combinato ed il panico. La tn è molto aumentata e correlato con la mia età il rischio è alto. Dopo un consulto devastante con la genetista il giorno dopo corriamo a fare la villo. Sono terrorizzata. Tre giorni di ansia poi l'esito: nessun problema cromosomico. Tiriamo un sospiro di sollievo. Dopo 21 giorni gli altri esiti e tutto è a posto. Pensiamo che a quel punto possiamo concederci un po' di felicità perché fino a quel momento abbiamo vissuto sospesi. Una bambina. Da lì a pochi mesi una piccola principessa avrebbe riempito le nostre vite di gioia ed amore ed invece. Invece da quell'ecografia fissata con uno specialista per stare più serena il mondo si è fermato. Tutta una serie di malformazioni tra cui una gravissima. La gravidanza non sarebbe arrivata a termine. Forse non sarebbe sopravvissuta anche solo una settimana. Sono alla 16esima settimana. La nostra non è una scelta. Non c'è niente da scegliere. Non ci sono speranze. Da lì è partito il turbine. Visita ufficiale, elettrocardiogramma, analisi ed il consulto con lo psichiatra obiettore di coscienza che mi da dell'assassina. Non posso piangere. Il peggio deve venire, non posso concedermi di lasciarmi andare al dolore. Mio marito è distrutto piange inconsolabile. Ma io non posso. Lo abbraccio lo stringo ma io non posso. Con i miei faccio la forte. Sono tanto abbattuti e non posso farli stare peggio piangendo. In ospedale sono tutti talmente gentili. Mi coccolano. Forse perché la nostra è una non scelta. La procedura per fortuna si rivela abbastanza veloce. Dopo 7 ore di travaglio la mia bimba scivola da me. In silenzio senza fare rumore. Non posso guardare. Non posso. Mi sento come se non provassi niente. Niente. Il raschiamento dura poco e per fortuna non ho postumi per l'anestesia o dolori. Ma il giorno dopo... Il giorno dopo il dolore piomba sulle mie spalle ed io cerco di ricacciare in gola la piagnolina che mi attanaglia. Ci sono i miei ed io non posso. Solo con mio marito piango e mi dispero. Tutti mi dicono che devo essere forte. Mi dicono che devo voltare pagina ed andare avanti. Qualcuno mi dice che lei ora è un angelo ma io non credo più in niente. Mio marito comprende che ho bisogno di sfogare il mio dolore, che ho bisogno di piangere tutte le mie lacrime e lui piange con me. È passata una settimana ed io non voglio uscire. Non voglio vedere nessuno se non mio marito. Tra qualche giorno dovrò tornare a lavoro. Affrontare gli sguardi pietosi, rispondere alle domande...guardare la pancia della collega che cresce sana e forte. Mentre io sono morta dentro. Riesco a mala pena a mangiare. Passo il tempo a rimuginare. Penso che non ho mai avuto la gioia di sentirla muovere dentro di me. Ma forse questo dovrei vederlo come un bene... Penso a come sarebbe stato bello pettinare i suoi capelli con delle mollettine colorate. Penso a quanto l'avrebbe adorata il suo papà. Penso a tutta la gioia che mi ha dato e a tutte le promesse che le avevo fatto. Credevo che il peggio fosse la procedura in se, invece il peggio è il dolore che mi da ogni respiro. Il peggio è stata la festa del papà che è stata una serie infinita di coltellate. Il peggio sarà l'estate che arriverà senza la tua nascita. Il peggio è la vita senza di lei.

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NiCa3
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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da NiCa3 » 23 mar 2015, 14:06

Cara ORTI, io ho avuto un'esperienza simile alla tua, ma ho scoperto il tutto alla morfologica, quando ero ormai di 20 settimane e avevo iniziato a sentirlo muoversi. Questo per rispondere al tuo dubbio, non dispiacerti che non sei arrivata a sentirla, sarebbe stato peggio. Mi spiace tu abbia incontrato qualche operatore obiettore, ma sono contenta di sapere che alla fine in ospedale hai trovato l'umanità di cui si ha disperato bisogno. Piangi pure, e se riesci a rimandare il rientro al lavoro meglio, non stare a sentire chi ti dice che a casa è peggio perchè pensi, a casa sei al sicuro, fuori può essere peggio perchè pensi lo stesso ma non dovresti farlo. Almeno per me fu così. A me aiutò tanto anche andare dalla psicologa del consultorio, prova, non è un percorso che tutti apprezzano, ma in questo momento meglio non lasciare nulla di intentato. Poi è ovvio, la guarigione più significativa la fa una nuova gravidanza, che ti auguro con tutto il cuore possa arrivare presto, e questa volta per rimanere. Purtroppo avere tra le mani un test positivo non vuol dire avere un figlio dopo 9 mesi, qui, vedrai, siamo in molte a conoscere questa triste realtà. Un abbraccio che circonda per scaldarti un po' il cuore.
mamma gioiosa di Micol, nata a 35+4 il 26/11/2013, 2340 g x 49 cm e di Corinne, nata a 37 il 3/08/2015, 2880 g x 49 cm- orgogliosissima ex dicembrina 13 e ex agostina 15

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da alenny » 23 mar 2015, 14:15

orti , ti abbraccio forte :cuore
16/04/2014 : è arrivato Diego, il nostro piccolo grande amore

..prendi la mia mano, prenditi pure tutta la mia vita, perchè non posso fare a meno di innamorarmi di te..

In attesa di convincere papá a bissare..e..trissare :-)

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zaby
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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da zaby » 23 mar 2015, 15:24

cara ORTI,
quanto ti capisco ...... ho perso il mio bambino 15 mesi fa anche se in una situazione diversa ....

ti posso dire che il dolore è lancinante, fa male, proprio fisicamente il petto come se ti strappassero via un pezzo di cuore ....
ma non tenere tutto dentro, piangi tutte le tue lacrime, tira fuori il tuo dolore, non preoccuparti degli altri adesso, devi pensare a te, e se vuoi un consiglio affidati ad uno psicologo, noi l'abbiamo fatto, insieme, io e mio marito per mesi ..... mi faceva bene e poi ad un certo punto sono riuscita a camminare con le mie gambe.
lo so stare a casa è meglio di uscire, anche per me era così, vedevo e vedo tuttora la casa come un nido in cui sono protetta e al riparo dalle persone, dalle parole, dalle domande, ma poco per volta prova a uscire,5 minuti, poi 10, poi mezz'ora ..... mio marito mi ha aiutato tanto in questo senso ....

purtroppo il dolore non passerà mai, si affievolirà, penserai a lei in un modo diverso, con tenerezza e sorriderai quando la penserai, e ai momenti che avete vissuto insieme, a volte piangerai disperata, ma poi ti renderai conto che tu hai fatto tutto quello che potevi per proteggerla e che non è colpa tua ne di nessuno.

io non sono tanto credente ma guarda a me aiuta il pensiero del mio bambino in un grande giardino fiorito, con mia nonna che è mancata 3 mesi prima di lui, che gli insegna a camminare e lo tiene per mano, questo un pò
mi rasserena perché penso che non è solo e lo affido a lei.

coraggio, non possiamo fare altro che andare avanti, un abbraccio grandissimo :cuore
e un pensiero al tuo angioletto
è quando il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare..
le mie tre stelline in cielo
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22-05-2017, benvenuta Letizia, la mia Bambina Arcobaleno, cresci forte!

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da Orti » 27 mar 2015, 8:58

Dopo una notte insonne ieri mattina mi sono alzata quasi in uno stato di trance. Ho pensato: forse ce la faccio. Invece... Appena entrata nella caffetteria dove solitamente prendo il caffè prima di entrare in ufficio è bastato lo sguardo della proprietaria e sono scoppiata a piangere. Avrei voluto essere invisibile. Avrei voluto che nessuno mi dicesse niente. Mi sono rintanata in stanza senza uscire per 8 ore ed in pausa pranzo sono scappata via. Non sarei riuscita ad affrontare le colleghe. I capi sono stati molto carini. I colleghi un po' meno. Ma non mi importa particolarmente. Sono tornata a casa talmente esausta. Svuotata. Ho pianto a dirotto. Stamattina stesso copione.. (in caffetteria c'era il marito della proprietaria). Ieri paradossalmente mi sentivo più forte. Oggi mi sento le lacrime pronte per sgorgare. E sto provando in tutti i modi a ricacciarle dentro. A tenerle ferme. Mi devo concentrare. Mi devo concentrare. Mi devo concentrare.

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da samba2014 » 29 mar 2015, 23:20

Ciao Orti come ti capisco rivivo la tua storia come lo è stata la mia...ad Aprile sono 10 mesi che il mio bimbo non c'è più. ....dieci mesi che non ho mai smesso di pensarlo un gg....devastante quel gg e ora purtroppo col passare dei mesi nemmeno io comincio a stare tanto bene.....tutti ti dicono di Dimenticare....ma io non ce la faccio...come si fa a dimenticare....l unica cosa che ti posso dire è di essere forte per quanto puoi ma piangi pure se ciò ti libera un po...anch io ho dovuto affrontare colleghe con la pancia e nuove gravidanze dove lavoro....è dura....durissima....ogni volta.....e chi ti dice di star su non capisce....solo chi l ha vissuto sa il dolore al cuore che hai.......peggio ancora noi che abbiamo fatto una scelta dura e cruda guardando in faccia la realtà quando ti dicono che il tuo bimbo o bimba ha una grave malformazione incompatibile con la vita......non scorderò mai quel gg....a volte vorrei sorridere un po'e svegliarmi una mattina è non aver mai vissuto quel gg.....sii forte ti sono vicina e ti abbraccio forte forte......abbiamo due angeli in cielo che ci proteggono......baci.
Emanuele..il mio angelo in cielo 06-06-2014..
La vita è eterna..un giorno saremo di nuovo insieme....

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da mariangelac » 30 mar 2015, 21:28

Orti, lasciati andare, piangi tutte le lacrime che hai, fatti coccolare, non sono sguardi pietosi, forse sono solo persone che non sanno come darti conforto, di loro che hai solo bisogno di una spalla su cui piangere, vedrai che saranno in molti a capire. Un abbraccio forte forte :coccola
Ciascuno quanto piu interna contentezza gli manca, tanto piu desidera nell'opinione altrui passare per felice. (Schopenhauer)

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da Orti » 3 apr 2015, 14:19

Ci siamo... doveva succedere prima o poi... ed oggi è successo. Incontrare qualcuno che tutto felice ti chiede: "Allora cresce questa pancia?". Una fucilata dritta allo stomaco. Con un soffio di voce impalpabile ho risposto "l'ho persa"... Attimo di pausa e poi: "va beh dai ci puoi riprovare o al più puoi sempre adottare"......Eh già dai posso sempre adottare. Potrei andare in un canile e prendermi un cane. Alla fine è lo stesso no?
In ufficio (sono rientrata da circa una settimana) le colleghe hanno già iniziato a "fare pressioni" del tipo: "E mica puoi continuare così! Sù sù devi farti forza e tornare a sorridere." E intanto scorrono interminabili ore e giornate in cui non parlano d'altro che di bambini. Ed io le capisco. Hanno le loro vite loro. E non è piacevole passare davanti ad una stanza in cui lavora un cadavere ambulante. Da un po' di angoscia. E alla fine.. mica ho perso "un figlio vero". Era solo un abbozzo. Solo un principio. Non era reale.
Ed invece io passo le mie giornate in equilibrio precario tra i due lavori che porto avanti: quello per cui mi pagano e lo sforzo continuo di non non piangere... che alla fine brucia energie quanto un lavoro. Reggo. Resisto. Ma appena salgo in macchina o appena chiudo la porta di casa alle mie spalle... scoppio a piangere. E mi dispero. E più piango e più mi sento in colpa. Mi sento in colpa perché mi pare di piangere così tanto per me e non abbastanza per "lei". Piango il mio dolore. La mia frustrazione. La mia infelicità. Io..io...io.... Mi sento in colpa... Per il mio egocentrismo. Perché in quei giorni all'ospedale ho pensato solo a me.. Ho sperato solo che finisse tutto il prima possibile anche se questo significava la Sua fine. Ho provato sollievo quando i dolori sono finiti anche se questo significava che Lei non c'era più. E mi sento un mostro.
Scusate. Il mio è solo lo sfogo di una che ha perso la propria bambina.

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da zaby » 4 apr 2015, 20:34

ORTI
non dire così, non è colpa tua ne di nessun'altro ...... non ti arrovellare e non ti chiudere in te stessa
so che è difficile, ma è necessario andare avanti ..... piangi tutte le lacrime che vuoi e non sentirti in colpa per il tuo dolore, ne per come è andata ....
sai, io ero terrorizzata di vedere arrivare il ciclo, da dicembre del tc mi è arrivato a marzo, e quando l'ho visto sono crollata un altra volta perché era come se l'avessi perso una seconda volta, voleva dire che proprio dentro di me non c'era più niente ne psicologicamente ne a quel punto fisicamente.
è una situazione diversa lo so .....
e a quelli che dicono "non era un bambino vero" e non c'è frase peggiore, rispondigli che tua figlia era la tua bambina fin da quando hai visto il test, perché è così!!!!!

non ti dare le colpe di tutto, non sono tue, non hai colpa ..... come mi ha detto qualcuno, la vita è facile solo per alcuni, noi invece dobbiamo sempre lottare e lottare.
ora è presto, il tempo affievolisce un po' le cose, riguardati e cerca di fare le cose che ti fanno bene e frequentare le persone che ti fanno stare bene, tutto il resto lascialo perdere.

un abbraccio grande
è quando il gioco si fa duro che i duri iniziano a giocare..
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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da primomaggio » 4 apr 2015, 21:21

Orti, leggo la tua dolorosa esperienza in silenzio, e non voglio usare troppe parole, perché non credo che siano sempre necessarie... a volte si ha solo bisogno di poter dire come ci si sente e che dall'altra parte si sia ascoltati, senza frasi di circostanza o maldestre consolazioni. Quel silenzio partecipe è il mio, in questo momento. Ti mando un forte abbraccio,
ANNA

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da letizia75 » 8 apr 2015, 20:04

Orti :cuore
Non capisco come non si possa lasciare ad una persona. Che soffre il tempo per recuperare ed elaborare il proprio dolore. Un atto di egoismo puro!
A me non è successo ma sono sensibilissima a questa cosa ho anche letto un libro. Perdere qualcuno che si ama è doloroso sempre.
Anche io ti consiglio di sfogarti quando ne hai bisogno, perché ne hai bisogno.
Ti sono vicina
Mi dispiace tanto.
FEDERICO 05/11/03 - FABRIZIO 27/03/09
LA MIA VITA CON FABIO....MAI SENZA DI VOI
- NATURELLA - MARZOLINA 09

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da Orti » 14 apr 2015, 20:14

È trascorso un mese. Il cuore è pesante e la vita di ogni giorno pure.

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da elisagio » 14 apr 2015, 20:29

Orti è una strada durissima da percorrere. piena di buche. ma non ci sono scorciatoie. devi farla tutta. la rabbia. I sensi di colpa. la tristezza. le prime ore discrete. e poi di nuovo una buca. I risultati degli esami da ritirare. le scelte da fare. La solitudine. e poi una giornata passabile. tu puoi essere la mamma della tua bimba se te lo permetti. se te lo concedi. io sto aspettando la mia bimba arcobaleno. e il dolore per la perdita di Giovanni c'è ancora. potrei avere cento figli ma ne mancherebbe sempre uno. questa è la verità. tu oggi sei diversa. non tornerai quella di prima. Ma potresti essere migliore. un abbraccio

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da dadina78 » 15 apr 2015, 7:22

Orti ci vuole tempo, per tutto, perché quel dolore possa affievolirsi, nn cancellarsi, nn succederà mai!
devi darti tempo. È' vero le persone nn sanno cosa dirti in certi momenti, è' tutto inutile, è' tutto fuori luogo.
Solo una mamma che ha provato la tua stessa esperienza ti può capire.
Quando ti senti sola e a bisogno di sfogarti vieni qui e sfogati.
A me gol ha aiutato tanto tanto,!
E se necessario vai da una psicologa, io ci andai dopo tanti mesi, nn ne potevo più, avevo accumulato tanta rabbia nei confronti di tutti e mi ha aiutato a sfogarmi!
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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da phoebe2 » 22 apr 2015, 9:26

Cara ragazza,
ho letto la tua storia.

al momento stai attraversando un mare di emozioni, incluso il senso di colpa. Fa parte del processo, lungo e doloroso, di staccarsi da una persona tanto amata e per cui avevi creato un futuro pieno di felicita'. invece ora devi adattarti a un futuro a cui non eri preparata, dove tutto andra' avanti, ma in un mondo parallelo, illogico e crudele, pieno di bambini che sopravvivono, di genitori felici e di gente fortunata.

so cosa provi, 6 anni fa ho perso le mie gemelline al 5o mese.

Il mondo non sara' piu' lo stesso senza la tua adorata bambina! questo non cambiera' mai.
Tu e tuo marito sarete persone diverse. Tutti quanti lo vedranno.

I commenti degli altri sono solo pressioni...

Io ricordo che ci stavo cosi male che ho iniziato a selezionare gli amici e a isolarmi.

Col tempo e' diventata un'ossessione e ho dovuto fare psico-terapia.

Ora sto meglio.

In particolare, il sentimento piu' deleterio era il senso di colpa... che ti puo' consumare.

Quando sarai un po' piu' logica, ti renderai conto che non avevi scelta, tornando in quel momento di dolore fisico, in ospedale, in quelle lunghe ore di travaglio, e' umano per una donna volere che il dolore finisse. Ti assicuro che ogni persona in quelle stesse condizioni l'avrebbe sperato.

Forse dovresti prenderti un po' piu' di tempo senza lavorare, se puoi.
un abbraccio di cuore.

Giusy
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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da mariangelac » 22 apr 2015, 10:55

phoebe2, ciao, sono contenta di leggerti, non ti incrociavo da molto! Un abbraccio :bacio
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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da phoebe2 » 22 apr 2015, 11:02

mariangelac, ciao!
ho visto che avevi scritto pure tu! (bello risentirti)

non mi collego piu', ma ho letto questa storia molto triste e mi ha toccato.
e so che tante altre donne sono nelle stesse condizioni, purtroppo!
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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da Orti » 24 mag 2015, 19:29

Sono passati 2 mesi ed 8 giorni e mi manchi. Mi manchi da morire. L'ultimo mese è stato durissimo. Il mio compleanno ma soprattutto la festa della mamma.... Sono stati giorni di coltellate al cuore e pugni in faccia. E' così difficile alzarsi dal letto ogni mattina senza di te. Vorrei essere forte. Ho anche tagliato tutti i miei capelli. Sai quanto ci tenevamo io ed il tuo papà ai miei capelli. Li ho tagliati tutti. Cortissimi. Come vorrei che si potesse tagliare il dolore con un colpo di forbice netto così come i capeli. Vorrei potermi lasciare tutto alle spalle ma non posso. Non posso. E forse non voglio. Non voglio lasciare andare questo dolore perché non posso lasciare andare te. E soffrendo meno mi sembrerebbe di tradirti. Lo so non sono razionale ma è quello che sento e non voglio combattere i miei sentimenti. Stiamo pensando di trasferci. Cambiare casa potrebbe farci bene. Sai, al tuo papà ogni tanto vengono gli occhi lucidi entrando in sala. Gli viene in mente il momento in cui gli ho detto di te. Ripensa a quel momento, a quella felicità immensa e gli occhi gli si velano. Ancora non abbiamo affrontato l'argomento "futuro". So che lui vuole un bambino. Lo ha deciso subito dopo averti persa. Lo so, sembra quasi paradossale. Sembra quasi insensibile, mo non lo è. Lo sai che tuo papà ti amava così tanto e che ti ama ancora così tanto... Dice che il dolore è devastante ma la gioia che gli hai dato è stata certamente più forte. Perciò non prenderla male. Non vuole sostituirti. Non potrebbe e so che non vorrebbe. Io.. Io non lo so. Sai che ci hai messo 3 anni per arrivare. Ed ora mi chiedo se sarei pronta a riprovare. Se una gravidanza arriverebbe presto o se dovrei aspettare quel tempo infinito che è ogni giorno quando ci provi senza riuscirci. Mi chiedo qualora non arrivasse una nuova gravidanza naturalmente se sarei in grado di affrontare nuovamente il percoso per la iui o quello ancora più impegnativo della Fivet. Mi chiedo se sarei in grado di reggere le delusioni dei cicli che tornano. Quel sanguinamento fisico che corrisponde ad un sanguinamento doppio triplo del cuore. Saprei reggere ancora a quel senso di inadeguatezza di non essere in grado di fare qualcosa che sembrerebbe così naturale: mettere al mondo un figlio? Potrebbe non arrivare mai. Potrei continuare a provare e logorarmi fino a che ci rassegneremmo e forse ci allontaneremmo. Persi in quel vuoto. E poi c'è la domanda più difficile di tutte. Sarei in grado di sopravvivere ad un altro dolore come quello che ho provato perdendo te? E se succedesse di nuovo? Non ce la farei. Sarei troppo devastata. Morirei. Ed allora.... Allora non lo so. Allora per il momento mi lascio vivere senza affrontare il futuro. Senza prendere decisioni. So che non è da me. Sai che a me piace sapere in quale direzione andare. Avere un progetto al quale lavorare. Ma non lo so. So solo che mi manchi. So solo che con te mi sentivo perfetta, completa. So solo che ancora mi sento vuota.

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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da dadina78 » 25 mag 2015, 8:24

Orti che dirti sono del tutto pensieri normali, io ti consiglio di fare tutto ciò che ti senti e che ti può far stare bene!
Per quanto riguarda l'affrontare la pma, io sono sicura che tu ritroverai la forza perché sei MAMMA, e le mamme hanno forza da vendere.
Io ti posso raccontare la mia di esperienza, io avevo paura della pma ma dopo aver perso la mia Francesca ho capito che era la mia unica strada per diventare mamma e ci ho messo 5 anni ed è' successo quando nn ho avuto più paura di rimanere incinta, si sembra paradossale ma dopo esperienze come le nostre si ha anche paura ad avere una gravidanza, paura che possa succedere di nuovo. Ebbene arriverà il momento che questa paura andrà in secondo piano e allora ci godremo i nostri secondi figli!
:cuore
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Re: Un dolore nel cuore

Messaggio da Orti » 25 giu 2015, 13:04

Chiamare anatomia patologica per i risultati dell'autopsia di un figlio è qualcosa di talmente assurdo e innaturale. Mi sento come se mi avessero strappato via lo stomaco. Ancora più vuota.

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