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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

E' doloroso e devastante se accade, ma condividere questo momento insieme puo' aiutare tantissimo
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Minoupest
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da Minoupest » 15 ago 2010, 23:01

ho rivissuto tutto ciò che é accaduto il 22 aprile di due anni fa. Ora ho tra le braccia questo meraviglioso cucciolo. Grazie piccola Anna per averci fatto arrivare questo meraviglioso tato.Ti voglio bene. La tua mamma :cuore
:cuore :cuore
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perla82
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da perla82 » 26 set 2010, 14:44

anchio ho rivissuto quel giono , sono che è capitato 2 settimane fa..... ti ameroò sempre Noemi sei la mia vita

goldenboy
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da goldenboy » 27 set 2010, 8:51

perla82 ha scritto:anchio ho rivissuto quel giono , sono che è capitato 2 settimane fa..... ti ameroò sempre Noemi sei la mia vita
ciao perla82 se scrivi qui vuol dire che anche tu hai percorso il nostro triste cammino...
voglio solo darti la ben venuta anche se non è proprio un posto gioioso
ciao e forza
SI passa dal disperato bisogno di aiuto...
Alla disperazione di averlo trovato!!

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eliduma
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da eliduma » 27 set 2010, 13:51

Ciao Perla. Non ho più saputo niente di te. Come è andata? Come stai?

Io sono come in mezzo al mare, tra le onde, alti e bassi.
La settimana scorsa mi sono trovata in una stanza con tanti bimbi appena nati, di pochi giorni. Erano minuscoli! Non ho potuto fare a meno di pensare alla mia Valentina e mi è venuto un gran desiderio di tenerla di nuovo tra le braccia. Ma non si può. Non credevo che mi avrebbe fatto questo effetto trovarmi in questa situazione. Forse pensavo che fosse passato abbastanza tempo.
A volte credo di stare molto meglio, di non soffrirci più tanto, e poi, inaspettatamente, per una cosa banale mi vengono le lacrime agli occhi e mi rendo conto che c'è ancora parecchia roba da smaltire e chissà per quanto ne avrò. Ma in fondo non mi dispiacciono le lacrime, sono un modo per tenerla ancora viva, in qualche modo tangibile. Spero solo un giorno di poterla ricordare con un sorriso, con la gioia di quello che ho provato a portarla nella pancia per 25 settimane e non con il dolore di averla persa.
Mi chiedo che reazione avrò quando nascerà questa nuova bimba...
Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
Valentina 18/12/2009... il mio angelo, Veronica 2/12/2010.

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da teddymax » 27 set 2010, 17:01

ciao eliduma, ciao goldenboy, ciao perla ciao... a tutti.
seguo sempre in silenzio questo forum, non c'è giorno che non passi senza consultarlo.
Hai ragione tu eliduma quando dici che le lacrime sono un modo per tenerla ancora viva!
Il tempo sta facendo il suo lavoro ma ci sono quei giorni in cui le "lacrime per tenerla ancora viva" vengono giù da sole.
Stiamo prendendo un pò di contatti con qualche genetista per indagare un pò su di noi, stiamo prendendo appunti per adottare un bambino, ma stiamo anche cercando di capire se ci sentiamo pronti ad accogliere un'altro bambino o siamo trascinati dall'euforia della voglia di riscattarci!? non lo sappiamo.
Eliduma siamo in attesa insieme a te.

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da eliduma » 28 set 2010, 14:49

Grazie Teddymax. E' bello sapere che questa pancia la state portando un pò anche voi. Mi sento già meno sola nelle mie paure.
Io credo che la voglia di riscatto non sia in contraddizione con l'essere pronti ad accogliere un nuovo bimbo, anzi. Penso che sia un segno dell'essere pronti. La strada dell'adozione è lunga e difficile. Ammiro la vostra scelta e tengo le dita incrociate per voi!
Un abbraccio forte forte...
Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
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Giuggiu
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da Giuggiu » 30 set 2010, 11:31

Ciao "come state?".
A me quando fanno questa domanda rispondo automaticamente "BENE!".
Ma vorrei tanto rispondere:" vivo da 5 mesi nella disperazione e da 3 anni nel dolore e una vita intera senza la speranza di vedere questa situazione mutare". Se accenno a un "così e così" mi rifilano la coltellata " sei fortunata hai un figlio!". Grazie per la perla di saggezza dopo due interruzioni VOLONTARIE di gravidanze se non avessi un figlio che ha bisogno di me sarei in questo momento ricoverata in psichiatria.
Con questa frase e come se mi dicessero che non ho diritto a soffrire, non ho diritto a piangere, non ho diritto a stare male. Lo so da me che ho UN MIRACOLO VIVENTE, sono fortunata!
Per non sentirmi dire così sto zitta e dico "BENE GRAZIE" magari con un bel sorriso plastico.
I questi masi ci sono giornate in cui respirare è così faticoso da sentire l'aria che entra e che esce dai polmoni, il cuore batte così forte da non sentire altro, vorresti urlare ma non puoi farlo tuo figlio ti ascolta, tuo marito e lì anche lui in precario equilibrio allora che puoi fare...
Settembre che mese faticoso da superare...MATTEO avrebbe cominciato con la scuola dell'infanzia...
Settembra, siamo stati i padrini di Morena la figlia dei nostri amici che per tutta l'estate non ci hanno mollato un attimo coinvolgendoci nelle loro attività, è stato bellissimo ma in chiesa mentre la micetta mi si era addormentata in braccio ha pensato a te MATILDE, per te nassun abito bianco nessuna festa.
Vivo nella paura che anche a te "figlio fortunato" possa accada qualcosa di grave.

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tnt
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da tnt » 30 set 2010, 16:18

Sono passati ormai 6 anni, era il 2004. E tu, Eliduma, hai scritto perfettamente quello che ho provato allora e che ancora provo. Certo, il tempo fa il suo lavoro, il ricordo si affievolisce, non ci pensi più ogni giorno, ogni minuto della tua vita, ma...del senso di colpa io credo non ci si liberi mai. Perlomeno per me è così. Io poi che so che la "malformazione" della mia bimba non era incompatibile con la vita, che probabilmente avrebbe condotto una vita "più o meno" normale, mi sento ancora più colpevole. Mi sento peggiore delle altre. Mi sento davvero una piccola donna, incapace di affrontare ... tutto. Non so neanche come esprimerlo. E mi sento ancora più colpevole perchè non l'ho vista (ma ero solo a 19 sett) e non ho fatto funerali e neanche avevo scelto ancora un nome per lei... Sul momento sono riuscita solo a far finta che tutto quello non fosse mai successo, ma poi ho dovuto affrontare comunque il mio dolore, ho dovuto elaborare il lutto e tutto il resto. E per tutto questo, per questo mio rifiuto iniziale non avete idea di come mi sento ancora oggi... Purtroppo non posso farci più niente e spesso mi ripeto che una cosa del genere non dovrebbe accadere a nessuna donna...dover decidere della vita di suo figlio...è una prova orribile. E mi ripeto che ogni donna a cui capita affronta questa prova come meglio può, e non le si può chiedere l'impossibile. Ma questo non mi consola...continuerò per sempre a sentirmi una st****a, incapace, vigliacca inutile donna... e forse così deve essere. So bene che questo non consola chi da poco ha vissuto questa esperienza, purtroppo questo è quello che mi ha lasciato in eredità.
Ma fortunatamente il destino ha voluto che 1 anno e mezzo dopo quel brutto giorno ho strinto fra le mie braccia Francesca. Senza di lei non so se sarei mai tornata a vivere, io non avevo altri figli. Francesca è davvero il mio piccolo sole, così l'ho descritta dal giorno della sua nascita, che è stata anche la mia rinascita, la mia alba, il mio giorno perfetto.
Quindi, mi permetto solo di dire a chi ancora non sa se si sente pronto per una nuova gravidanza, che è giusto e importantissimo riprovarci, riprovarci presto gettandosi di nuovo a volo d'angelo fra le braccia della vita, di una vita ritrovata.
:bacio
Tiziana "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa. A.EINSTEIN"
10/09/2005 nasce Francesca, il mio Sole!

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da eliduma » 4 ott 2010, 13:39

Cara Giuggiu, mi dispiace tanto. Già è dura con una interruzione alle spalle, ma due... deve essere proprio devastante. Anche io come te quando mi chiedono come sto rispondo bene e taglio corto. Tanto è questo che la gente vuole sentirsi rispondere e se dicessi la verità li metterei in imbarazzo o leggerei nei loro sguardi rimprovero, come se fosse ormai ora di buttarsi tutto dietro e di farla finita di lamentarsi. In fondo non era ancora nato, quindi non viene riconosciuto come un lutto per una persona cara. Non sanno che questo bimbo faceva già parte della nostra famiglia e gli si voleva già bene anche se non era ancora nato. Purtroppo è così. Sono davvero pochissime le persone alle quali si può dire la verità alla domanda "come stai?". Quasi sempre si tratta di persone che hanno avuto esperienze simili vissute sulla propria pelle o sulla pelle di persone a loro vicine. Tu Giuggiu cara hai tutto il diritto di stare male, di piangere e di soffrire finchè ce ne sarà. Fallo con le persone giuste però, quelle che ti possono capire. Per quanto riguarda le altre non ti cruciare, abbi comprensione per loro che non si possono rendere conto della situazione. Io stessa, qualche anno prima dell'interruzione ho conosciuto una ragazza che ha dovuto partorire suo figlio morto alla 20esima settimana perchè inspiegabilmente il suo cuoricino ha smesso di battere. In quella situazione ho provato dispiacere per quello che le era accaduto, ma mentre raccontava nei particolari la sua storia pensavo anche che fosse esagerata, che in fondo si trattava di un "feto", non di un bambino vero e proprio. Quanto mi sbagliavo! E quanto sono stata insensibile alla sua sofferenza! Solo ora che ci sono passata anche io mi rendo conto. Capisci cosa ti voglio dire?
Per quanto riguarda la paura che a tuo figlio possa capitare qualcosa di grave non ti so dire quanto condivida questo terrore. Certe volte mi fermo a guardare le mie figlie pensando: "E' normale? Sarà tutto a posto? O tra 1 anno, 10 anni o chissà quando scoprirò qualcosa che non va?". La paura è sempre lì a scaldare il cuscino come un gatto, ma è normale che sia così. Bisogna imparare a conviverci, piano piano.
Ti abbraccio. :coccola
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da eliduma » 4 ott 2010, 13:55

tnt la tua testimonianza mi conferma ciò che già avevo cominciato a realizzare: del senso di colpa non ci si libera mai. E questo è forse ancora più vero per quelle come noi che portavano in grembo un bimbo con una malformazione non incompatibile con la vita. Ma il punto è... che vita avrebbe avuto? La risposta a questa domanda non l'avremo mai, ma le persone credo vadano giudicate per le loro intenzioni, non per l'azione in sè. Dovremmo anche noi imparare a "processarci" tenendo conto di questo. Pensare a ciò a volte mi è d'aiuto.
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da Adesso » 5 ott 2010, 19:02

Vorrei ringraziare tutte e tutti voi, in particolare Ediluma che ha aperto questo spazio e poi Goldenboy e Teddymax, i due uomini che scrivono e che mi hanno aiutato molto a capire i silenzi del mio compagno.
Vi leggo da luglio e mi avete confortato molto con i vostri racconti, facendomi sentire meno sola. Vorrei raccontarvi la mia esperienza ma è ancora troppo presto. Ho abortito a fine giugno per trisonomia 21 libera e sono poche le persone a cui ho detto la verità. Tutti gli altri sanno solo che ho perso un bambino a 19 settimane. Ho fatto la scelta di mentire per proteggermi dal "giudizio" sociale ma vorrei urlare al mondo il mio vero dolore, questo silenzio ha creato un muro intorno al mio vero dolore. Spero di riuscire presto a raccontare a voi che potete condividere la mia storia.

Grazie anche per il tono pacato con cui vi esprimete, che non ho trovato su altri forum.

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da eliduma » 6 ott 2010, 10:27

Adesso sei la benvenuta. Aspetteremo che tu sia pronta. Intanto un abbraccio forte forte...
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da goldenboy » 6 ott 2010, 11:56

Adesso ha scritto: . Ho fatto la scelta di mentire per proteggermi dal "giudizio" sociale ma vorrei urlare al mondo il mio vero dolore, questo silenzio ha creato un muro intorno al mio vero dolore. Spero di riuscire presto a raccontare a voi che potete condividere la mia storia.
non sei la sola...
Ciao benvenuta anche da me,
il silenzio a volte è più assordante delle parole,qui cerchiamo di svuotare un pò la testa...almeno per un pò
un abbraccio forte tutto x te
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da Piorellino » 6 ott 2010, 23:51

io non so se avro' mai occasione di un secondo figlio e se mai accadesse spero di non dover mai fare una scelta del genere, no so se sarei BRAVA come sei stata tu... hai preso una dcisione troppo difficile e hai scelto per il bene di tua figlia senza codardia :cuore
Juan Carlos Anthony è nato il 20 giugno 2007 alle ore 12.08, lui è l'AMORE DELLA MIA VITA!

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da teddymax » 7 ott 2010, 16:33

Ciao ADESSO benvenuta!
anche io ho come te
Ho fatto la scelta di mentire per proteggermi dal "giudizio" sociale
e mi pento amaramente di aver pensato di poter essere "compreso" da alcune persone a cui ho raccontato quello che era successo. L'insensibilità e l'indelicatezza sono sempre in agguato e si fa sempre più consistente il mio pensiero che se non ti trovi in una strada buia con la macchina senza benzina, la ruota bucata e la batteria del telefonino scarica non puoi mai immaginare quello che si prova; i racconti per quanto per quanto dettagliati non saranno mai in grado di esprimersi al meglio!.
Per quanto riguarda i silenzi del tuo compagno, beh, sono silenzi; io in quei momenti penso a tutto e allo stesso tempo non penso a niente di concreto, è tutto un rincorrersi di "se", "ma", "forse avrei potuto", "perchè non l'ho fatto", ... a volte il silenzio è così assordante, come dice goldenboy, che a me e Giuggiù non rimane che abbracciarci forte.
Un abbraccio a tutti.

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da perla82 » 8 ott 2010, 23:23

grazie a tutti per il pensiero, giorno 10 ottobre sarà un mese che ho perso la mia stella, ragazze l'unica cosa che mi da la forza di andare avanti è il pensiero della vita che ora avra la mia piccola nel suo cielo, pultroppo holetto nel l'altro forum che c'era una ragazza che chiedeva aiuto , e di li si capisce che ogni giorno cè una mamma come noi che soffre.....
come ho scritto nell'altro forum ribadisco ance qui ... per qualsiasi informazione contattatemi vi possono essere di aiuto , ho tutti gli indirizzi , numeri di traduttori , alberghi e informativa.... per me è stato difficile trovare cio ma sono pronta ad aiutre chi ne ha bisogno.... perche solo noi possiamo sapere cosa significa....

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da ciottolina » 18 ott 2010, 21:48

E' da diversi mesi che vi leggo ma non ho mai trovato la forza di scrivere, ora è il momento di farlo ...ho perso il mio bimbo il 21 giugno a 19 settimane per una cardiopatia molto grave e molto rara che lasciava non molte speranze di vita. Sicuramente un calvario di operazioni e una spada di damocle fissa e io e mio marito non ce la siamo sentiti di andare avanti. Sono finita come voi nel peggiore incubo che si possa immaginare, io che venivo già da un percorso travagliato. 4 anni fatti di infertilità, stimolazioni, tentativi di fecondazione falliti e ironia della sorte pure 2 aborti spontanei che mi avevano devastato, pensavo che fosse già il fondo....poi la rinascita, la terza gravidanza, vissuta nel terrore ma portata a termine che mi ha donato la gioia ormai insperata di essere mamma del mio bellissimo bimbo che ora ha 3 anni e mezzo e mi riempe la vita. Pensavo di aver già dato e quando mi sono ritrovata nuovamente incinta, dopo i 3 mesi passati con trepidazione, vedevo la strada in discesa finalmente, invece poi è arrivato l'incubo, ancora peggiore di quelli vissuti finora...

Sinceramente non vivo coi sensi di colpa la scelta che ho fatto, ma vivo ogni giorno col dolore per quello che è successo, con un profondo senso di ingiustizia, perché è capitato proprio a me, proprio a noi? E anche rabbia per quel progetto di vita che non c'è più, che è stato brutalmente portato via...tornare alla vita di tutti i giorni è stata dura, recuperare l'equilibrio emotivo, fortunatamente mi sono aggrappata all'amore di mio figlio che mi ha salvata, immagino quanto sia più difficile per chi un figlio non ce l'ha...

Vivo però con la stessa terribile paura di Giuggiu, ho il terrore che possa capitare qualcosa di male al mio tesoro, che so, un incidente, una malattia, e so che non ce la potrei fare, la mia vita non avrebbe più alcun senso...

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da Giuggiu » 6 nov 2010, 13:27

Ciao ragazzi,
passano i mesi ma ancora ho bisogno di questo spazio.
Sono passati sei mesi che la mia piccola non c'è più ed io sono esausta. Esausta nel pensarla, nel pensare al fratello con cui ha condiviso un destino, esusta el dover fare vedere quando sono forte (ma che alternativa ho?), esausta per ogni sorriso che faccio, esausta nell'affrontare la giornate. Certo non è tutti i giorni così ma, a volte qualcuno ti dice che forse STAI FACENDO TROPPO e allora il mondo da sopravvissuta crolla.
Sono qui per capire, sto sbagliando nell'andare avanti in questo modo? Dovrei forse far pesare a tutti della sventura che ci ha colpito, stare lì a farsi compiangere per avere uno sconto sui propri errori?
A volte è proprio dura uscirne fuori.
Un abbraccio a tutti siete sempre nei miei pensieri.

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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da eliduma » 8 nov 2010, 0:05

Giuggiu ha scritto: Sono qui per capire, sto sbagliando nell'andare avanti in questo modo? Dovrei forse far pesare a tutti della sventura che ci ha colpito, stare lì a farsi compiangere per avere uno sconto sui propri errori?
Cara giuggiu, penso che se stai sbagliando in qualcosa stai sbagliando nel credere di DOVERE comportarti in un certo modo. Penso che tu non debba proprio niente a nessuno se non a te stessa e l'unica cosa che ti devi è vivere ciò che senti senza doverti nascondere o dimostrare di essere in uno stato d'animo diverso da quello in cui sei in questo periodo. Se qualcuno mi chiede come sto (ormai non succede quasi più) rispondo la verità. Pensino quello che pensino, se sono triste mi mostro triste e se sono preoccupata mi mostro preoccupata. Di sicuro la maggiorparte delle persone non capirà, ma in fondo chi se ne frega! Me la sono già messa via da un pò di tempo l'idea di trovare qualcuno che non ci sia passato (direttamente o indirettamente) e che sia in grado di capire a pieno la situazione che sto vivendo. Pazienza! Non mi importa neanche più di deludere le loro aspettative. L'unico dovere ce l'hai nei confronti di te stessa. Non devi niente a nessun altro.
Ti abbraccio forte.
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Messaggio da goldenboy » 8 nov 2010, 8:55

Posso solo dire che ogniuno di noi reagisce in modo "personale" e trova una scappatoia in modi diversi...io personalmete passo giorni tranquilli e poi basta un parola ,una frase, un pensiero che si riscatena tutto(per fortuna riesco quasi a dominarlo in mezzo alla gente).
di certo è proprio vero che le persone che nn hanno vissuto un cosa simile si scordano,di quello che tu hai passato,il giorno dopo, anche io ,ha dir la verità,nn mi interesso più alla gente e alla loro insensibilità.....l'unico neo è che provo ancora Rabbia verso quelle persone(famigliari stretti) che non hanno saputo\voluto nemmeno dare un abbraccio se non a me(lo desiteravo molto)alla mia mite compagna,mi trattengo ma con fatica :bomba ....basta!!
volevo approfittare(è già un po che voglio farlo) x mandare un grosso saluto x :Eliduma.Catwoman,Paola67,Teddymax-giuggiu,Victory e a tutti quelli che sono passati ,passano e passeranno da queste parti :coccola
ciao
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