Addio, Sofia, amore mio
Inviato: 17 mar 2008, 13:21
Ciao mia piccola farfalla,
la tua zia ti parla con il cuore… con quei piccoli pezzetti in cui s’è frantumato una mattina di febbraio, l’11, quando in attesa della lieta notizia il mondo intero m’è precipitato proprio qui, sul petto. Un petto di zia che non voleva accettare, un petto di sorella che non voleva credere… un petto di mamma che non voleva, non voleva, non voleva…
L’ho sentito fermarsi, il mio cuore, per un secondo… ma i tuoi sono stati tre quarti d’ora… tre quarti d’ora che hanno fermato la tua vita e segnato per sempre la nostra. Il 14 febbraio te ne sei andata, il giorno di S. Valentino… tu, Sofia Valentina….
Come si può tirare avanti pensando a quel musetto tutto da baciare? Ai pianti che non farai, ai sorrisi che non dispenserai, alle parole che non dirai, a tutto quello che avresti potuto avere e all’amore che hai scatenato, nonostante tutto.
Ti penso continuamente farfallina, e ti amo continuamente.
La tua mamma ed il tuo papà ti hanno amata follemente ed oggi, che è il giorno più duro, dirti addio sarà per loro talmente devastante… No! Non erano davvero questi i loro sogni…. Non erano per niente questi i sogni dei nonni e no! Non erano assolutamente questi i sogni di questa zia sconosciuta che avrebbe voluto sfiorarti le guance con le labbra, almeno una volta.
Perdonami dolce, piccola farfallina mia, ora devo salutarti e mi manca il coraggio.
Come posso dirti “Addio”?
Ciao tesoro, ciao nipotina mia, ciao Sofia … ti mando in volo il bacio che non ti ho mai dato.
Oggi saluto il tuo corpicino adorato ma, per sempre, sarai dentro ciascuno dei piccoli pezzetti nei quali s’è frantumato il mio cuore una fredda mattina di febbraio …
Zia Simona
Scritto per il funerale di Sofia Valentina che si terrà Martedì 25 Marzo 2008 a Londra.
la tua zia ti parla con il cuore… con quei piccoli pezzetti in cui s’è frantumato una mattina di febbraio, l’11, quando in attesa della lieta notizia il mondo intero m’è precipitato proprio qui, sul petto. Un petto di zia che non voleva accettare, un petto di sorella che non voleva credere… un petto di mamma che non voleva, non voleva, non voleva…
L’ho sentito fermarsi, il mio cuore, per un secondo… ma i tuoi sono stati tre quarti d’ora… tre quarti d’ora che hanno fermato la tua vita e segnato per sempre la nostra. Il 14 febbraio te ne sei andata, il giorno di S. Valentino… tu, Sofia Valentina….
Come si può tirare avanti pensando a quel musetto tutto da baciare? Ai pianti che non farai, ai sorrisi che non dispenserai, alle parole che non dirai, a tutto quello che avresti potuto avere e all’amore che hai scatenato, nonostante tutto.
Ti penso continuamente farfallina, e ti amo continuamente.
La tua mamma ed il tuo papà ti hanno amata follemente ed oggi, che è il giorno più duro, dirti addio sarà per loro talmente devastante… No! Non erano davvero questi i loro sogni…. Non erano per niente questi i sogni dei nonni e no! Non erano assolutamente questi i sogni di questa zia sconosciuta che avrebbe voluto sfiorarti le guance con le labbra, almeno una volta.
Perdonami dolce, piccola farfallina mia, ora devo salutarti e mi manca il coraggio.
Come posso dirti “Addio”?
Ciao tesoro, ciao nipotina mia, ciao Sofia … ti mando in volo il bacio che non ti ho mai dato.
Oggi saluto il tuo corpicino adorato ma, per sempre, sarai dentro ciascuno dei piccoli pezzetti nei quali s’è frantumato il mio cuore una fredda mattina di febbraio …
Zia Simona
Scritto per il funerale di Sofia Valentina che si terrà Martedì 25 Marzo 2008 a Londra.