GravidanzaOnLine: il Forum
Prima, durante e dopo la gravidanza
AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
- Gisella
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Cara Giuggiu hai ragione non dovrei entrare nella spirale della colpevolizzazione. Purtroppo credo che dopo 4 aborti consecutivi sia uscita un po' di testa! Non mi sento affatto giusta. Non mi vergogno affatto ad ammetterlo. Eppoi, come poliabortiva, prendevo tanti di quei farmaci che ora mi sento di aver preso inutilmente.
Che dire? Vado dallo psichiatra a farmi dare dei farmaci? vado a fare psicoterapia per farmi spiegare come "ci si riconsola con l'aglietto" (dicono a Roma)?
I miei 4 pupi/pupe persi sono persi, punto, così come è esaurita la mia riserva ovarica, punto! Sono così arrabiata, mi sento gonfia di rabbia vorrei gridare a squarciagola!. Non riesco ad accettare tutto il male che la vita mi porta. Marisa Berenson ha detto che la bisogna convivere con i dolori che la vita man mano ci porta.
Sono una cretina, pensavo che la gravidanza sarebbe andata a buon fine. Mia madre purtroppo ha un carcinoma...Come cavolo ho fatto a pensare che mi sarebbe andata bene stavolta come per una sorta di contrappasso mamma con carcinoma/gravidanza che termina con bimbo in braccio?
Sì lo so che Dio non c'entra in tutto questo, per un semplice motivo: non c'è un Dio che se ci fosse cosa ci starebbe a fare da spettatore passivo di tutto questo male? No, non è possibile...E' tutto un caso...La mia vicina lo ha fatto il 2 figlio alla mia età con estrema facilità "E tu non lo fai il bis?" mi ha chiesto. Mi ha gelato, quasi sapesse dei miei "inutili sforzi". Ho mentito spudoratamente "Assolutamente no, ho già difficoltà con il primo".
Spesso piango un po' durante la giornata, mi sento male perchè non ho voglia di giocare con mio figlio, con mio marito non va molto bene, lui non parla e nemmeno io, è come se avessimo esaurito gli argomenti.
4 aborti, pronuncio queste due parolina...4 aborti, sono una donna affetta da aborto ricorrente è una patologia. Mi rimane così duro da accettare vorrei essere diversa, più equilibrata, più serena, invece sono dissociata, tormentata, profondamente infelice.
Leggere le vostre esperienze mi crea un rifiuto ancora maggiore nei confronti della religione cattolica (e pensare che mio figlio frequenta una scuola cattolica). Mi sento un vuoto dentro ed intorno.
Ora c'è il tempo che deve passare, poi la risposta degli esami citogenetici ed autoptici. Anche se so che non sempre ci dicono qualcosa (vedi il mio terzo aborto la gine che esce sorridente con un foglietto "Cariotipo femminile normale" Ma la pupa dov'è???).
La pupa è stata gettata via in un sacchetto per rifiuti biologici...
Che dire? Vado dallo psichiatra a farmi dare dei farmaci? vado a fare psicoterapia per farmi spiegare come "ci si riconsola con l'aglietto" (dicono a Roma)?
I miei 4 pupi/pupe persi sono persi, punto, così come è esaurita la mia riserva ovarica, punto! Sono così arrabiata, mi sento gonfia di rabbia vorrei gridare a squarciagola!. Non riesco ad accettare tutto il male che la vita mi porta. Marisa Berenson ha detto che la bisogna convivere con i dolori che la vita man mano ci porta.
Sono una cretina, pensavo che la gravidanza sarebbe andata a buon fine. Mia madre purtroppo ha un carcinoma...Come cavolo ho fatto a pensare che mi sarebbe andata bene stavolta come per una sorta di contrappasso mamma con carcinoma/gravidanza che termina con bimbo in braccio?
Sì lo so che Dio non c'entra in tutto questo, per un semplice motivo: non c'è un Dio che se ci fosse cosa ci starebbe a fare da spettatore passivo di tutto questo male? No, non è possibile...E' tutto un caso...La mia vicina lo ha fatto il 2 figlio alla mia età con estrema facilità "E tu non lo fai il bis?" mi ha chiesto. Mi ha gelato, quasi sapesse dei miei "inutili sforzi". Ho mentito spudoratamente "Assolutamente no, ho già difficoltà con il primo".
Spesso piango un po' durante la giornata, mi sento male perchè non ho voglia di giocare con mio figlio, con mio marito non va molto bene, lui non parla e nemmeno io, è come se avessimo esaurito gli argomenti.
4 aborti, pronuncio queste due parolina...4 aborti, sono una donna affetta da aborto ricorrente è una patologia. Mi rimane così duro da accettare vorrei essere diversa, più equilibrata, più serena, invece sono dissociata, tormentata, profondamente infelice.
Leggere le vostre esperienze mi crea un rifiuto ancora maggiore nei confronti della religione cattolica (e pensare che mio figlio frequenta una scuola cattolica). Mi sento un vuoto dentro ed intorno.
Ora c'è il tempo che deve passare, poi la risposta degli esami citogenetici ed autoptici. Anche se so che non sempre ci dicono qualcosa (vedi il mio terzo aborto la gine che esce sorridente con un foglietto "Cariotipo femminile normale" Ma la pupa dov'è???).
La pupa è stata gettata via in un sacchetto per rifiuti biologici...
fede incrollabile
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Ti leggo con molto dolore,Gisella. Mi dispiace di non essere capace di aiutarti magari solo ad alleggerirti un pò di tutto questo. Mi trovo davanti alle tue parole impotente. Ho annuito su tutto quello che hai detto, la stanchezza è davvero tanta.
Ma dobbiamo andare avanti, un passo per volta, siamo donne e uomini forti che la vita ci ha messo davanti questa enorme difficoltà.
Purtroppo siamo in tanti ma siamo anche una forza. Finchè qualcuno ci ascolta, piange con noi, ci sostiene, ci esorta ad andare avanti, a credere che dobbiamo vivere ancora del bello...non sei sola come non lo sono io.
Un abbraccio a te e a tutti quelli che si prendono la briga di leggermi!
Ma dobbiamo andare avanti, un passo per volta, siamo donne e uomini forti che la vita ci ha messo davanti questa enorme difficoltà.
Purtroppo siamo in tanti ma siamo anche una forza. Finchè qualcuno ci ascolta, piange con noi, ci sostiene, ci esorta ad andare avanti, a credere che dobbiamo vivere ancora del bello...non sei sola come non lo sono io.
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- mimsy
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Io non ho due figli...ne ho tre...uno è in cielo...ed è la mia stella...l'ho ucciso...quella mattina nell'ecografia si ciucciava il dito e faceva le capriole...e io la sera l'ho ucciso...
Ho fatto bene. Eppure non c'è giorno che non mi chieda se davvero non potevo fare altro.
Non c'è giorno che non pensi a lui.
Le tue parole mi hanno commossa profondamente....
Ho fatto bene. Eppure non c'è giorno che non mi chieda se davvero non potevo fare altro.
Non c'è giorno che non pensi a lui.
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Mamma felice di Alessandro e Sara nati il 16/07/2010.
Nunù...sei nei loro occhi...
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- elfa
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- Iscritto il: 20 dic 2005, 15:59
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Gisella anche io sono poliabortiva, anche io ho dovuto buttare via la mia bimba e anche oggi, che sono passati 5 anni, piango a scriverlo.
Io so che ho fatto bene, ma non passa giorno senza che io saluti la mia Alessia.
E gli altri bimbi...buttati via così...
Io, come te, ho dovuto fare i conti con il fatto di essere "diversa" mi sono sentita "meno" perchè essere toccate nella sfera più preziosa per una donna, la maternità, ti devasta.
Sono stata miracolata io, ho due bimbi stupendi, ma quanto dolore.
Pure il rapporto con mio marito è cambiato, lui ormai non vuole più sentir parlare di gravidanze e bambini dopo 5 anni di drammi continui...
Non ho nulla da consigliarti, però siamo purtroppo in tante...
Però la mia bimba non è stata buttata via, i bimbi abortiti vengono seppelliti in un'area apposita al cimitero...io le ho fatto una piccola croce per ricordarla...
Io so che ho fatto bene, ma non passa giorno senza che io saluti la mia Alessia.
E gli altri bimbi...buttati via così...
Io, come te, ho dovuto fare i conti con il fatto di essere "diversa" mi sono sentita "meno" perchè essere toccate nella sfera più preziosa per una donna, la maternità, ti devasta.
Sono stata miracolata io, ho due bimbi stupendi, ma quanto dolore.
Pure il rapporto con mio marito è cambiato, lui ormai non vuole più sentir parlare di gravidanze e bambini dopo 5 anni di drammi continui...
Non ho nulla da consigliarti, però siamo purtroppo in tante...
Però la mia bimba non è stata buttata via, i bimbi abortiti vengono seppelliti in un'area apposita al cimitero...io le ho fatto una piccola croce per ricordarla...
Io e Alessandro "appiccicati come la colla"
15/2/2010 nasce la mia guerriera Valentina Pochaontas
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- ila77
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Ciao a tutte,
sono passata tempo fa per chiedervi consiglio su come aiutare la mia più cara amica ad affrontare le conseguenze amotive dell'aborto terapeutico fatto ad ottobre.
Adesso passo per dirvi che l'altro giorno ha sentito e visto il cuore del suo bambino..
Non vorrei essere indelicata nello scrivervi questo ma il mio vuole essere un segno di speranza e amore.. vi abbraccio tutte forte forte e vi tengo aggiornate

sono passata tempo fa per chiedervi consiglio su come aiutare la mia più cara amica ad affrontare le conseguenze amotive dell'aborto terapeutico fatto ad ottobre.
Adesso passo per dirvi che l'altro giorno ha sentito e visto il cuore del suo bambino..
Non vorrei essere indelicata nello scrivervi questo ma il mio vuole essere un segno di speranza e amore.. vi abbraccio tutte forte forte e vi tengo aggiornate



ilaria e Dario +'
Gianluca, 26 febbraio 2009 ** 50 cm per 3 kg 370 alla 40+1
Rachele, 7 giugno 2014 ** 49 cm per 2 kg 900 alla 37 +2
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- eliduma
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- Iscritto il: 29 dic 2009, 22:22
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO

Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
Valentina 18/12/2009... il mio angelo, Veronica 2/12/2010.
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- Iscritto il: 23 feb 2011, 11:49
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Ciao, volevo dirti che io ci sto passando... ho ancora il mio bambino dentro di me, lo sento ancora muoversi, ma la cosa durerà ancora per poco...il mio bambino è condannato, sia che io decida di ucciderlo sia che io decida di lasciar proseguire la mia gravidanza... il mio bambino ha un grave ritardo di crescita associato alla formazione di liquido nel cervello... niente di peggio... sono a 26 settimane, non posso più abortire in italia, sto prendendo contatti con alcuni ospedali francesi, ma quello che voglio dirti è che sottoscrivo ogni tua singola parola... devo ancora conoscere il DOPO, ma già so che sarà devastante, anche perché vengo da un aborto spontaneo, non ho ancora figli, e una vaga idea di quello che passerò ce l'ho... ma non so che sensi di colpa immani potrò provare, e forse è la cosa che mi spaventa di più, al punto che con poca lucidità in questo momento mi chiedo se non sia invece più giusto far nascere un bambino cerebroleso...
Ho pianto dall'inizio alla fine del tuo racconto, mi hai toccato le corde del cuore...
Grazie della tua testimonianza...
un grande abbraccio
iara
Ho pianto dall'inizio alla fine del tuo racconto, mi hai toccato le corde del cuore...
Grazie della tua testimonianza...
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iara
- eliduma
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- Iscritto il: 29 dic 2009, 22:22
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Ciao iara. Far nascere il tuo bambino non credo servirà ad evitarti sensi di colpa. Penso che li avresti comunque per averlo fatto soffrire inutilmente. L'esperienza del parto deve essere davvero traumatica per un bimbo, a maggior ragione se è un bimbo che ha già i suoi problemi. Morire durante il parto penso sia peggio per lui che non per sempre addormentato dolcemente nella pancia della propria mamma. Io ho pensato a questo al momento della scelta. Anche se avessi potuto abortire in Italia non credo lo avrei fatto. Non sarei riuscita a sopportare l'idea che la mia bambina stesse morendo di stenti su un freddo tavolo di acciaio lontana dal mio calore. Almeno all'estero offrono una morte "dolce", sicuramente più dignitosa e rispettosa sia per la mamma che per il bambino.
Coraggio. Credo tu stia per affrontare la fase più difficile e dolorosa.
Ti aspettiamo qui. Quando ti sentirai pronta e se ti sarà d'aiuto scrivici, noi ti ascolteremo e ti faremo posto nel cerchio per stringerti le mani.
Coraggio. Credo tu stia per affrontare la fase più difficile e dolorosa.
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Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
Valentina 18/12/2009... il mio angelo, Veronica 2/12/2010.
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- Basic~GolGirl®
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- Iscritto il: 24 mar 2006, 21:09
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Iara ti sono vicina con tutto il cuore
io ci sono passata solo 3 settimane fa e il dolore è tanto....parlarne qui a me è servito tanto x cui quando ti senti pronta vieni che ti aspettiamo.

io ci sono passata solo 3 settimane fa e il dolore è tanto....parlarne qui a me è servito tanto x cui quando ti senti pronta vieni che ti aspettiamo.

Francesco Romano 30-11-2006...il mio sorriso sei tu!
Un'angioletto lassù..
Un'angioletto lassù..
- Angioletta
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 10:14
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Gisella, voglio dire una cosa a te perchè hai tirato in ballo Dio, secondo te spettatore inerme di tanto dolore. E' così. Dio è uno spettatore inerme, Lui ha scelto di lasciarci liberi di amarlo, quale amore più grande di chi ti lascia libero? Noi abbiamo scelto di peccare e, inevitabilmente il male si è fatto strada nella vita, ha corrotto la natura che da Dio era stata creata perfetta. non sei stata tu a commettere peccati, è l'uomo in genere che li commette e questo lascia al male sempre più spazio, ma c'è un modo per salvarsi e uscirne: la preghiera. Mi dispiace tanto che tu abbia sofferto così tanto dolore, ma rifugiati nella preghiera, vedrai quanto grande possa essere Dio nella consolazione. Credi in Lui, affidati a Lui, e tutto il male che ti sta piegando andrà via, credimi. Ti abbraccio e pregherò per te, stasera stessa. 

Le mie stelle:
Maria Chiara, 19/05/2001, 50 cm x 4,00 kg; // Annalisa, 09/11/2003, 50 cm x 3,660 kg; // Miryam, 04/07/09, 51 cm x 3,5 kg
Maria Chiara, 19/05/2001, 50 cm x 4,00 kg; // Annalisa, 09/11/2003, 50 cm x 3,660 kg; // Miryam, 04/07/09, 51 cm x 3,5 kg
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- New~GolGirl®
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- Iscritto il: 23 feb 2011, 11:49
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Grazie ragazze, vi voglio ringraziare tutte...
vi terrò aggiornate!
un bacio
iara
vi terrò aggiornate!
un bacio
iara
- Muzzina
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- Iscritto il: 6 lug 2005, 0:06
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
E' successo qualche anno fa.. ma il suo ricordo non mi abbandona.
Aspettavo un maschietto, lo avremmo chiamato Giacomo
Durante un'ecografia di controllo quasi al 4 mese di gravidanza la gine dell'ospedale dice che il bimbo ha un igroma cistico dietro la testina e non èuna bella cosa. Dice che devo fare l'amniocentesi con urgenza e mi manda in un centro specialistico a Bologna per dei controlli. Non sto a dilungarmi.. abbiamo girato come trottole e fatto visite ed eco, ma nessuno poteva dirci che tipi di problemi avrebbe avuto nostro figlio. Arriva l'esito dell'amniocentesi che ho aspettato con un'ansia che non mi ha dato pace. Esito ahimè brutto: il medico patologo mi disse: signora ci dispiace ma il bambino ha una malattia cromosomica grave. Io risposi: ma è sicuro? Siamo giovani e sani come è possibile? Rispose: la vostra mappa genetica e cromosomica è perfetta, ma capita a volte che un cellula impazzisca e le altre la seguono.. è la natura che va da sè. Io piangevo e continuavo a chiedere se erano sicuri. Non è possibile mi dicevo, non puo' succedere a me, perchè proprio a me??
Purtroppo erano sicuri, e il medico mi invitava a ricoverarmi il giorno stesso per il parto pilotato o cosiddetto aborto terapeutico. Non è facile spiegare come ci si sente, ero come drogata, frastornata. Ero avanti al limite della legge per farlo e avevo già la pancia.. che dispiacere.
.. Spero mi possa perdonare questo mio angelo.
La notte stessa mi hanno indotto il travaglio. Ben 18 ore di travaglio in una delle sala parto, mentre sentivo le altre partorire. (Neanche l'accortezza di chiudere le porte). Dopo tante ore non ci facevo neanche piu' caso. Tante troppe ore in balia dei non obiettori per poter dar fine al mio calvario. Non sto a raccontare tutto.. è ancora difficile per me, ma penso di aver pianto fino all'ultima lacrima, pensavo a mio padre deceduto pochi mesi prima, che per fortuna non ha dovuto vivere questo dolore.. gli chiedevo di darmi la forza. Dopo avermi fatto di tutto decisero di farmi l'anestesia totale rischiando un cesareo.. che per fortuna non è stato poi necessario. Al risveglio dell'anestesia tutto era finito. Qualcosa di me è morta quel giorno..
Ho rimosso persino la data. Non riesco a scrivere e a dire di piu'.. i sensi di colpa ci sono ancora e se il mio amato socio dice che non servono, io non riesco a non averli.
Vi abbraccio tutte con affetto
Aspettavo un maschietto, lo avremmo chiamato Giacomo

Purtroppo erano sicuri, e il medico mi invitava a ricoverarmi il giorno stesso per il parto pilotato o cosiddetto aborto terapeutico. Non è facile spiegare come ci si sente, ero come drogata, frastornata. Ero avanti al limite della legge per farlo e avevo già la pancia.. che dispiacere.
.. Spero mi possa perdonare questo mio angelo.
La notte stessa mi hanno indotto il travaglio. Ben 18 ore di travaglio in una delle sala parto, mentre sentivo le altre partorire. (Neanche l'accortezza di chiudere le porte). Dopo tante ore non ci facevo neanche piu' caso. Tante troppe ore in balia dei non obiettori per poter dar fine al mio calvario. Non sto a raccontare tutto.. è ancora difficile per me, ma penso di aver pianto fino all'ultima lacrima, pensavo a mio padre deceduto pochi mesi prima, che per fortuna non ha dovuto vivere questo dolore.. gli chiedevo di darmi la forza. Dopo avermi fatto di tutto decisero di farmi l'anestesia totale rischiando un cesareo.. che per fortuna non è stato poi necessario. Al risveglio dell'anestesia tutto era finito. Qualcosa di me è morta quel giorno..
Ho rimosso persino la data. Non riesco a scrivere e a dire di piu'.. i sensi di colpa ci sono ancora e se il mio amato socio dice che non servono, io non riesco a non averli.
Vi abbraccio tutte con affetto

Gaia. 17/11/2004 Elena. 28/06/2010 Francesco. 30/08/2000 **
"Se cambi il tuo atteggiamento verso le cose.. finisci per cambiare le cose!"
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- Muzzina
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
IARA coraggio cara 

Gaia. 17/11/2004 Elena. 28/06/2010 Francesco. 30/08/2000 **
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- eliduma
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Grazie muzzina per aver condiviso con noi la tua storia. Per me è stato uno sguardo al passato e soprattutto uno al futuro. 

Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
Valentina 18/12/2009... il mio angelo, Veronica 2/12/2010.
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- Iscritto il: 4 dic 2009, 11:19
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Gisella leggendo il tuo racconto mi sembra di ascoltare il mio.
Ho una voragine nel cuore alla quale purtroppo credo io mi stia abituando; gli ultimi miei 10 anni sono trascorsi così alla disperata ricerca di un bimbo ma dopo i miei 3 aborti spontanei, dopo essermi sentita dire che, a causa degli interventi subiti, non potrò più rimanere incinta naturalmente, dopo due fecondazioni senza risultato arriva un sogno che per me si chiamava Leonardo e che ho dovuto abbandonare alla 23° settimana di gravidanza per gravi malformazioni.
Ero entusiasta alla morfologica, lì con me c'erano mio marito e le mie sorelle che facevano la parte della mia adorata mamma che nel frattempo, solo per mantenere acceso il dolore, un carcinoma ci aveva portato via ma ad un certo punto il medico spezza anche questo sogno.
Da tutto questo nasce la tristezza, il dolore, l'insicurezza e tante tante altre cose e mi trovo in difficoltà, non so più come affrontarle, non so più dove mettere questo dolore.
Nonostante tutto vado avanti, forse è anche questo un modo per arrendersi.Sono alla continua ricerca di nuove armi da combattimento e devo dire che anche il solo parlarne a volte mi aiuta.
Vi abbraccio tutte con tanto affetto.
Ho una voragine nel cuore alla quale purtroppo credo io mi stia abituando; gli ultimi miei 10 anni sono trascorsi così alla disperata ricerca di un bimbo ma dopo i miei 3 aborti spontanei, dopo essermi sentita dire che, a causa degli interventi subiti, non potrò più rimanere incinta naturalmente, dopo due fecondazioni senza risultato arriva un sogno che per me si chiamava Leonardo e che ho dovuto abbandonare alla 23° settimana di gravidanza per gravi malformazioni.
Ero entusiasta alla morfologica, lì con me c'erano mio marito e le mie sorelle che facevano la parte della mia adorata mamma che nel frattempo, solo per mantenere acceso il dolore, un carcinoma ci aveva portato via ma ad un certo punto il medico spezza anche questo sogno.
Da tutto questo nasce la tristezza, il dolore, l'insicurezza e tante tante altre cose e mi trovo in difficoltà, non so più come affrontarle, non so più dove mettere questo dolore.
Nonostante tutto vado avanti, forse è anche questo un modo per arrendersi.Sono alla continua ricerca di nuove armi da combattimento e devo dire che anche il solo parlarne a volte mi aiuta.
Vi abbraccio tutte con tanto affetto.
- phoebe2
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- Iscritto il: 20 ago 2008, 10:57
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Angioletta, ciao.
tu che credi tanto in Dio, e scrivi tante belle parole, ti e' mai capitata un'assurdita' come dover partorire un bambino sapendo che non vivra'?
tu che credi tanto in Dio, e scrivi tante belle parole, ti e' mai capitata un'assurdita' come dover partorire un bambino sapendo che non vivra'?
dopo tanta tristezza, la nostra Denise, 18 maggio 2010, e poi.. Daniel, 7 dic 2011
- eliduma
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- Iscritto il: 29 dic 2009, 22:22
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Leggendo le vostre parole mi viene da dire: "Ma che sf..a! Ma come può essere che una sia tanto sfortunata!". Leggere le vostre storie ridimensiona il mio dolore. Paulette voglio dirti di non arrenderti, di non darla vinta alla sfortuna. Se smetti di provarci ti rimarrà solo il dolore, se riesci a realizzare il tuo sogno il dolore resterà ma verrà mitigato da una grande gioia. Non arrenderti! Meriti che il tuo sogno si avveri, te lo meriti proprio. 

Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
Valentina 18/12/2009... il mio angelo, Veronica 2/12/2010.
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- New~GolGirl®
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- Iscritto il: 1 apr 2011, 22:20
Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Mi intrometto in questo argomento, solo perchè spero che qualche mamma in attesa che sta per scegliere l'aborto terapeutico possa cambiare idea.
Ho pianto molto leggendo le vostre esperienze, io ho fatto la scelta opposta, e oggi vi posso raccontare l'altra faccia della medaglia.
Cinque anni fa alla mia seconda gravidanza, già dalla ecografia eseguita alla 12esima settimana sapevo che le cose non sarebbero andate bene.
Gravidanza gemellare, un feto sembrava sano l'altro no, mi dissero che quasi ceramente sarebbe morto a breve perchè era in condizioni penose, e anche se fosse nato non si poteva prevedere come sarebbe stato.
Ci diedero 5 minuti da soli per decidere cosa volevamo fare, noi abbiamo deciso di portare avanti la gravidanza a tutti i costi.
E' stato difficile, il sacco della piccola "malata" si è rotto a 21 settimana, sono stata allettata e poi ho partorito comunque a 26 settimane due bambine minuscole Luce 780gr e Gemma 640gr.
Quando ho visto Gemma la prima volta sono quasi svenuta, ho mensato "che madre snaturata che sono, dovevo abortirla prima, sta soffrendo atrocemente e morirà di sicuro!"
Le mie minuscole gemelle ce l'hanno fatta, sono sopravvissute entrambe a quella nascita estremamente prematura, Luce è sana come da programma e Gemma ha tutta una serie di handicap come da programma.
Ma lei ha lottato davvero tanto per restare viva, prima in gravidanza e poi in terapia intensiva, sono seguiti ricoveri frequenti e operazioni varie, ma lei è stata una vera guerriera e noi genitori non abbiamo dovuto fare altro che stargli appresso.
Solo per dirvi un episodio: a 18 mesi era in rianimazione, gli avevano appena eseguito la tracheostomia, io ero chinata sul letto sopra di lei, lei mi ha guardata, ha allungato la manina e mi ha accarezzato il viso. Come se fossi stata io ad aver bisogno di essere consolata.
L'ho chiamata Gemma perchè sapevo che era un esserino prezioso, raro e meraviglioso.
Come vi raccontavo ha vari handicap, ritardo psico-motorio, problemi respiratori, è sorda, è un tipo un po' strano
ma è vivace, è piena di vita, è allegra e sorridente, non la cambierei con nessuna al mondo e rifarei mille volte tutto da capo.
Non vi nascondo che la vita della nostra famiglia è stata sconvolta e che c'è bisogno tuttora di molto aiuto.
Anche se una cosa è difficile, non vuol dire che non sia impossibile, è incredibile come ci si possa abituare a tutto.
In fondo anche le cose eccezionali quando si vivono tutti i giorni diventano ordinarie.
Se vi capita di avere in grembo un bambino che presenta una malattia grave, non fermatevi a quello che vi dicono i genetisti, non fermatevi solo a leggere la lista dei problemi che la tale patologia prevede, contattate le associazioni specifiche, contattate le famiglie che vivono tutti i giorni la malattiva, fatevi raccontare da loro.
Poi decidete.
Ho pianto molto leggendo le vostre esperienze, io ho fatto la scelta opposta, e oggi vi posso raccontare l'altra faccia della medaglia.
Cinque anni fa alla mia seconda gravidanza, già dalla ecografia eseguita alla 12esima settimana sapevo che le cose non sarebbero andate bene.
Gravidanza gemellare, un feto sembrava sano l'altro no, mi dissero che quasi ceramente sarebbe morto a breve perchè era in condizioni penose, e anche se fosse nato non si poteva prevedere come sarebbe stato.
Ci diedero 5 minuti da soli per decidere cosa volevamo fare, noi abbiamo deciso di portare avanti la gravidanza a tutti i costi.
E' stato difficile, il sacco della piccola "malata" si è rotto a 21 settimana, sono stata allettata e poi ho partorito comunque a 26 settimane due bambine minuscole Luce 780gr e Gemma 640gr.
Quando ho visto Gemma la prima volta sono quasi svenuta, ho mensato "che madre snaturata che sono, dovevo abortirla prima, sta soffrendo atrocemente e morirà di sicuro!"
Le mie minuscole gemelle ce l'hanno fatta, sono sopravvissute entrambe a quella nascita estremamente prematura, Luce è sana come da programma e Gemma ha tutta una serie di handicap come da programma.
Ma lei ha lottato davvero tanto per restare viva, prima in gravidanza e poi in terapia intensiva, sono seguiti ricoveri frequenti e operazioni varie, ma lei è stata una vera guerriera e noi genitori non abbiamo dovuto fare altro che stargli appresso.
Solo per dirvi un episodio: a 18 mesi era in rianimazione, gli avevano appena eseguito la tracheostomia, io ero chinata sul letto sopra di lei, lei mi ha guardata, ha allungato la manina e mi ha accarezzato il viso. Come se fossi stata io ad aver bisogno di essere consolata.
L'ho chiamata Gemma perchè sapevo che era un esserino prezioso, raro e meraviglioso.
Come vi raccontavo ha vari handicap, ritardo psico-motorio, problemi respiratori, è sorda, è un tipo un po' strano

Non vi nascondo che la vita della nostra famiglia è stata sconvolta e che c'è bisogno tuttora di molto aiuto.
Anche se una cosa è difficile, non vuol dire che non sia impossibile, è incredibile come ci si possa abituare a tutto.
In fondo anche le cose eccezionali quando si vivono tutti i giorni diventano ordinarie.
Se vi capita di avere in grembo un bambino che presenta una malattia grave, non fermatevi a quello che vi dicono i genetisti, non fermatevi solo a leggere la lista dei problemi che la tale patologia prevede, contattate le associazioni specifiche, contattate le famiglie che vivono tutti i giorni la malattiva, fatevi raccontare da loro.
Poi decidete.
- ely66
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
e chi dice che non l'hanno fatto, di informarsi? quanto mi danno fastidio certe cose...
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
Non avere paura di essere solo. Le aquile volano sole, i piccioni volano in gruppo (prov. Lakota)
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- mafalda2005
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Re: AFFRONTARE UN ABORTO TERAPEUTICO
Ti quoto (come non potrei? Mi sono informata a suo tempo). Dubito che si prenda una decisione così dilaniante per sempre senza informarsi, nonostante non tutti i medici diano informazioni esaustive.ely66 ha scritto:e chi dice che non l'hanno fatto, di informarsi?
Grazie per le info, forse serviranno a qualcun altro. Tuttavia, io non ho bisogno di ulteriori sensi di colpa.
And I think to myself... what a wonderful world
la tartaruga lenta com'è afferra al volo la fortuna quando c'è. 2006 2008
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