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Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lettura
- MariPi82
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
oggi c'è in offerta il nuovo libro di Arundhati Roy "il ministero della suprema felicità" a 2.99€. ovviamente l'ho preso
e ve lo segnalo! e visto che ho proposto un solo libro, qualche settimane fa, lo aggiungo alle proposte per il ldm di....settembre....credo.

Pietro Roberto 02-01-2013
- MariPi82
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett


Finché le stelle saranno in cielo di Kristin Harmel
Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce a un ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa. Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l'Olocausto solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo.
Come vento tra i mandorli di Michelle Cohen Corasanti
Palestina, metà degli anni cinquanta. Mentre il conflitto arabo-israeliano infiamma, Ichmad, dodici anni, un talento non comune per la matematica e un'ammirazione sconfinata per Albert Einstein, scopre per la prima volta cosa siano la violenza e la paura. La sua famiglia viene costretta dall'esercito israeliano a trasferirsi in un misero fazzoletto di terra rallegrato soltanto da una pianta di mandorlo, unica fonte di sostentamento e ristoro. Ma i problemi non sono finiti: quando il padre di Ichmad viene imprigionato con l'accusa di aver nascosto delle armi, spetta al primogenito prendersi cura della madre e dei fratelli. Ichmad deve trovare un lavoro, e in fretta. Suo unico conforto, il mandorlo in fondo al giardino. Anno dopo anno, ingiustizia dopo ingiustizia, i suoi fratelli soccombono all'odio verso Israele, invece Ichmad lotta per dare un senso a ciò che lo circonda e, grazie alla sua intelligenza matematica, vince una borsa di studio per l'università. Intanto il mandorlo resta lì, in fondo al giardino d'infanzia. Mentre la Storia fa il suo corso. Mentre Ichmad, ormai adulto, riesce a emigrare negli Stati Uniti nonostante l'opposizione della famiglia. Mentre capisce cosa siano l'amore e il lutto, la rabbia e il perdono. E, riappropriandosi delle proprie radici, finalmente ricomincia a sognare.
Prenditi cura di lei di Kyung Sook Shin
Un pomeriggio qualsiasi in una stazione della metropolitana di un paese orientale, ma potrebbe essere ovunque, visto che la scena è ovunque la medesima: una grande ressa e la gente che si urta senza nemmeno scambiarsi un cenno di scuse… Una coppia di anziani si precipita verso il treno appena arrivato. L’uomo, la borsa della donna in mano, riesce a malapena a salire in carrozza. Non appena si volta, però, scopre con sgomento che i suoi occhi non vedono più la camicetta celeste, la giacca bianca e la gonna beige a pieghe della moglie. Della donna non vi è più traccia. Sparita, letteralmente inghiottita dalla folla.
Così Park So-nyo, 69 anni, minuta, capelli argentati con permanente, scompare, senza denaro e senza documenti, nella sterminata marea umana della metropolitana di Seul. È arrivata nella grande città dal suo piccolo paese di campagna per il solito pellegrinaggio alle case dei figli, soprattutto a quelle del primogenito, appena diventato dirigente di un’impresa immobiliare, e della figlia che scrive romanzi che lei, Park So-nyo, provvede sempre puntualmente a farsi leggere.
Conosce la metropoli. Tanti anni fa, quando il primogenito era ai primi passi della carriera e dormiva in ufficio, era rimasta addirittura da sola in città. Con amore materno, aveva dormito con lui in ufficio dividendosi un’unica coperta e, per evitare che il figlio potesse ammalarsi, aveva scelto il lato in cui una corrente gelida spirava dalla finestra.
Ora, però, la sua scomparsa è per i figli non soltanto fonte di angoscia e di grave preoccupazione, ma anche di rimorsi e di sensi di colpa.
Park So-nyo non è più, infatti, la stessa da qualche tempo. Una volta, rientrando in campagna dalla città, la giovane figlia scrittrice ha trovato la casa materna nel più totale disordine. Tazze in bilico sull’orlo del lavello, il cesto degli stracci rovesciato sulla stuoia in soggiorno, le camicie del padre gettate alla rinfusa sul divano. E la mamma che, seduta nel cortile, si stringeva la testa con le mani, il respiro affannoso, il volto smarrito e disperato, le membra afflosciate, come se non riuscisse più a sopportare lo sforzo di contenere il dolore.
La verità è che Park So-nyo, la donna che è sempre stata forte, la madre che non sa leggere ma non è mai stata turbata da nulla, la figura familiare che è sempre stata dalla parte dei figli, che avessero torto o ragione, la persona che tutti potevano chiamare quando qualcosa li angosciava, ha bisogno per la prima volta dei figli.
Il Ministero della suprema felicità di Arundhati Roy
Anjum, nuova incarnazione di Aftab, srotola un consunto tappeto persiano nel cimitero cittadino che ha eletto a propria dimora. Una bambina appare all’improvviso su un marciapiede, poco dopo mezzanotte, in una culla di rifiuti. L’enigmatica S. Tilottama è una presenza forte ma è anche un’assenza amara nelle vite dei tre uomini che l’hanno amata: tra loro Musa, il cui destino è indissolubilmente intrecciato al suo.
Dolente storia di sentimenti e insieme vibrante protesta, Il ministero della suprema felicità si snoda tra sussurri e grida, tra lacrime e sorrisi. I suoi eroi, spezzati dalla realtà in cui vivono, si salvano grazie a una cura fatta di gesti d’amore e di speranza. Ed è per questa ragione che, malgrado la loro fragilità, non si arrendono.
Pietro Roberto 02-01-2013
- MariPi82
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
oggi in offerta lampo c'è "Room: stanza letto armadio specchio".
un pugno nello stomaco non indifferente, ma da leggere...
un pugno nello stomaco non indifferente, ma da leggere...
Pietro Roberto 02-01-2013
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Belle proposte! Tutte
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett


Topillo
Ho votato questo libro attratta dalla sinossi e perchè il libro di aprile mi sembrava abbastanza pesante da desiderare leggerezza per quello successivo. Ebbene.... ok, leggero è leggero. Scorrevole. Ha il pregio di ricordarci che Trump incarna l'America meglio di quanto pensiamo. E basta. Non mi ha lasciato niente, nemmeno simpatia. Il linguaggio è troppo semplice e banale. C'è anche il principe azzurro... no no, non fa per me.
Voto: 4,5
Yasho
A me è piaciuto. Lettura leggera e che non rimarrà nei miei ricordi per i prossimi decenni, probabilmente, ma tuttavia piacevole. La scrittura è simpatica senza appiattire nè mitizzare un contesto senz'altro squallido, lascia speranze ma non certezze (tutto potrebbe anche andare male, dopo la fine). Insomma non un capolavoro, ma c'è di molto peggio.
Voto: 7.5
MariPi82
ho iniziato a leggere questo libro avendo l'impressione di stare guardando una puntata di un telefilm americano! una sensazione di piacevole 'leggerezza', che è continuata per tutta la lettura del libro, che tratta di temi importanti con ironia; temi narrati da una voce 'very teen' (ed anche in visione di questo, secondo me, l'autore ha usato un linguaggio e una narrazione giustissimi!), una voce un po' insicura ma piena di speranza, come quella che tutti gli adolescenti dovrebbero avere (anche se in situazioni difficili, come dot).
non è un capolavoro, lo ammetto, ma ugualmente mi è piaciuto!
Voto: 7.5
Chiara
L'ho trovato un bel libro. Semplice, ma che si legge volentieri, fa passare il tempo e non annoia. Come maripi mi ha ricordato i telefilm americani. O anche quei film da pomeriggi d'estate tipo "bella in rosa" e affini
Anche lo stile mi é piaciuto, semplice come scritto una liceale ma non troppo banale
E un finale senza Happy end smielato (la gara viene persa) ma che lascia spazio alla speranza
Voto 6.5
Ris
Tittiale
Mi ritrovo nei commenti precedenti, quelli positivi. Una lettura piacevole, che ricorda i telefilm (mi immaginavo le risate come sfondo alle battute ironiche), veloce, coinvolge, ma non troppo.
Voto 7,5
Dionaea
Libro carino, mi ritrovo con i commenti appena sopra. Mi è piaciuta la sinossi e lo stile giovanile, contesto disagiato descrittoin modo realistico dagli avvenimenti. Principe azzurro ma non lieto fine assoluto. Me lo dimenticherò in fretta ma è stata una lettura piacevole.
Voto:7
Ciuk
Confermo il mio giudizio positivo sullo stile di Lansdale, di cui ho già letto altri libri.
Rispetto agli altri che ho letto, questo è ambientato nel periodo contemporaneo ma ho comunque ritrovato molti tratti comuni con i precedenti.
Mi piacciono soprattutto le battute pungenti di alcuni suoi personaggi e trovo che li caratterizzi sempre molto bene.
E' un libro breve e anche la storia è tratteggiata in modo semplice e veloce, ma le immagini sono vivide e "colorate". Ammetto di essermi divertita a leggerlo. E se fosse finito con un happy ending non avrei riconosciuto l'autore.
Vi consiglio, per chi volesse, Tramonto e polvere.
Voto: 8
Fioriblu
Libro leggero, che sfiora tematiche più serie, si legge velocemente perché molto scorrevole e con una storia accattivante. Non mi ha entusiasmato, mi è sembrato un po’ buonista, ma in generale l’ho letto volentieri.
Voto: 6
VOTANO: Topillo 4,5, Yasho 7.5; MariPi 7.5, chiara 6.5, Dionaea.7, Ciuk 8, Fioriblu 6
NON VOTANO:
- Fioriblu
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
RECENSIONE LDM DI LUGLIO: Un giorno di gloria per Miss Pettigrew
Topillo: Libro assolutamente delizioso. Leggero, per niente impegnato (nemmeno per finta), dichiaratamente superficiale e per questo davvero piacevole. Scintillante, brillante, molto divertente.
VOTO: 7
MK: prometteva bene all'inizio. Mi è piaciuta l'ambientazione pressoché tutta interna e lo svolgimento in una sola giornata, mi ha fatto respirare le atmosfere di certi film in bianco e nero, ma rimane un libro datato. E mentre i film di Frank Capra non perdono smalto, il libro odorava un po' di muffa.
VOTO: 5 e 1/2
Yasho: di buono su questo libro c'è da dire che è corto. Per il resto, una ciofeca. Del tutto inutile, stupido, con personaggi odiosi e non un solo spunto interessante (fino all'untimo speravo che il motivo della visita di Mrs. Pettigrew avrebbe dato una svolta... invece...
).
VOTO: 4
MariPi82: allora...lettura veloce e piacevole, secondo me, e tuttavia a tratti fastidiosa per qualche sprazzo di pacato razzismo (cito: ha un naso da ebreo! -dispregiativo, parlando di un non ebreo-; è una signora, una donna bianca! -intendendo: "per cui le si deve rispetto"-; la tipica schizzinosità dei latini -parlando spregevolmente di un italiano-) e pacato maschilismo (una donna che definisce un'altra donna "VACCA BRUTTA tutta lussuria, gambe e rossetto" m'ha fatto rotolare!!!!). Cose che in realtà ci stanno tutte, vista l'epoca in cui questo libro è ambientato, eh....e che sono comunque smorzate dalla ventata di pacata emancipazione delle donne di questo romanzo.
Insomma, tutto pacato, tutto carino ma non troppo....il mio voto è: 6--
Fioriblu
Dalle altre recensioni mi aspettavo molto di più, ho invece trovato un libro un po' datato soprattutto in alcune descrizioni e in molte scene, ma non posso dire che mi abbia totalmente deluso, per questi motivi:
1. Innanzitutto bisogna tenere conto del periodo in cui è stato scritto. Sicuramente per gli anni Trenta era innovativo, con queste figure femminili molto diverse dai canoni, con allusioni molto chiare al sesso, con questo messaggio di superare le divisioni di classe, di genere e di ruolo.
2. La paura di Miss Pettigrew di finire all'ospizio di povertà ha assunto un significato molto più chiaro e tremendo avendo letto "Tra le vite di Londra" di Jennifer Worth... e questo mi ha permesso di capire meglio la disperazione della donna sul suo futuro.
3. L'ironia inglese, che ogni tanto fa capolino, e mi piace sempre tantissimo.
4. Dato che ora ripenso sorridendo al libro, ad alcune scene e lo ricordo con piacere... allora il libro non è stata una delusione.
Voto: 7
Hanno votato: Topillo 7, MK 5.5, Yasho 4; Mari 6--; Fioriblu 7
Topillo: Libro assolutamente delizioso. Leggero, per niente impegnato (nemmeno per finta), dichiaratamente superficiale e per questo davvero piacevole. Scintillante, brillante, molto divertente.
VOTO: 7
MK: prometteva bene all'inizio. Mi è piaciuta l'ambientazione pressoché tutta interna e lo svolgimento in una sola giornata, mi ha fatto respirare le atmosfere di certi film in bianco e nero, ma rimane un libro datato. E mentre i film di Frank Capra non perdono smalto, il libro odorava un po' di muffa.
VOTO: 5 e 1/2
Yasho: di buono su questo libro c'è da dire che è corto. Per il resto, una ciofeca. Del tutto inutile, stupido, con personaggi odiosi e non un solo spunto interessante (fino all'untimo speravo che il motivo della visita di Mrs. Pettigrew avrebbe dato una svolta... invece...

VOTO: 4
MariPi82: allora...lettura veloce e piacevole, secondo me, e tuttavia a tratti fastidiosa per qualche sprazzo di pacato razzismo (cito: ha un naso da ebreo! -dispregiativo, parlando di un non ebreo-; è una signora, una donna bianca! -intendendo: "per cui le si deve rispetto"-; la tipica schizzinosità dei latini -parlando spregevolmente di un italiano-) e pacato maschilismo (una donna che definisce un'altra donna "VACCA BRUTTA tutta lussuria, gambe e rossetto" m'ha fatto rotolare!!!!). Cose che in realtà ci stanno tutte, vista l'epoca in cui questo libro è ambientato, eh....e che sono comunque smorzate dalla ventata di pacata emancipazione delle donne di questo romanzo.
Insomma, tutto pacato, tutto carino ma non troppo....il mio voto è: 6--
Fioriblu
Dalle altre recensioni mi aspettavo molto di più, ho invece trovato un libro un po' datato soprattutto in alcune descrizioni e in molte scene, ma non posso dire che mi abbia totalmente deluso, per questi motivi:
1. Innanzitutto bisogna tenere conto del periodo in cui è stato scritto. Sicuramente per gli anni Trenta era innovativo, con queste figure femminili molto diverse dai canoni, con allusioni molto chiare al sesso, con questo messaggio di superare le divisioni di classe, di genere e di ruolo.
2. La paura di Miss Pettigrew di finire all'ospizio di povertà ha assunto un significato molto più chiaro e tremendo avendo letto "Tra le vite di Londra" di Jennifer Worth... e questo mi ha permesso di capire meglio la disperazione della donna sul suo futuro.
3. L'ironia inglese, che ogni tanto fa capolino, e mi piace sempre tantissimo.
4. Dato che ora ripenso sorridendo al libro, ad alcune scene e lo ricordo con piacere... allora il libro non è stata una delusione.
Voto: 7
Hanno votato: Topillo 7, MK 5.5, Yasho 4; Mari 6--; Fioriblu 7
- Fioriblu
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett


Finché le stelle saranno in cielo di Kristin Harmel
Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno l'amatissima nipote Hope. Ma adesso per Rose, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce a un ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa. Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod. Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l'Olocausto solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo.
Come vento tra i mandorli di Michelle Cohen Corasanti
Palestina, metà degli anni cinquanta. Mentre il conflitto arabo-israeliano infiamma, Ichmad, dodici anni, un talento non comune per la matematica e un'ammirazione sconfinata per Albert Einstein, scopre per la prima volta cosa siano la violenza e la paura. La sua famiglia viene costretta dall'esercito israeliano a trasferirsi in un misero fazzoletto di terra rallegrato soltanto da una pianta di mandorlo, unica fonte di sostentamento e ristoro. Ma i problemi non sono finiti: quando il padre di Ichmad viene imprigionato con l'accusa di aver nascosto delle armi, spetta al primogenito prendersi cura della madre e dei fratelli. Ichmad deve trovare un lavoro, e in fretta. Suo unico conforto, il mandorlo in fondo al giardino. Anno dopo anno, ingiustizia dopo ingiustizia, i suoi fratelli soccombono all'odio verso Israele, invece Ichmad lotta per dare un senso a ciò che lo circonda e, grazie alla sua intelligenza matematica, vince una borsa di studio per l'università. Intanto il mandorlo resta lì, in fondo al giardino d'infanzia. Mentre la Storia fa il suo corso. Mentre Ichmad, ormai adulto, riesce a emigrare negli Stati Uniti nonostante l'opposizione della famiglia. Mentre capisce cosa siano l'amore e il lutto, la rabbia e il perdono. E, riappropriandosi delle proprie radici, finalmente ricomincia a sognare.
Prenditi cura di lei di Kyung Sook Shin
Un pomeriggio qualsiasi in una stazione della metropolitana di un paese orientale, ma potrebbe essere ovunque, visto che la scena è ovunque la medesima: una grande ressa e la gente che si urta senza nemmeno scambiarsi un cenno di scuse… Una coppia di anziani si precipita verso il treno appena arrivato. L’uomo, la borsa della donna in mano, riesce a malapena a salire in carrozza. Non appena si volta, però, scopre con sgomento che i suoi occhi non vedono più la camicetta celeste, la giacca bianca e la gonna beige a pieghe della moglie. Della donna non vi è più traccia. Sparita, letteralmente inghiottita dalla folla.
Così Park So-nyo, 69 anni, minuta, capelli argentati con permanente, scompare, senza denaro e senza documenti, nella sterminata marea umana della metropolitana di Seul. È arrivata nella grande città dal suo piccolo paese di campagna per il solito pellegrinaggio alle case dei figli, soprattutto a quelle del primogenito, appena diventato dirigente di un’impresa immobiliare, e della figlia che scrive romanzi che lei, Park So-nyo, provvede sempre puntualmente a farsi leggere.
Conosce la metropoli. Tanti anni fa, quando il primogenito era ai primi passi della carriera e dormiva in ufficio, era rimasta addirittura da sola in città. Con amore materno, aveva dormito con lui in ufficio dividendosi un’unica coperta e, per evitare che il figlio potesse ammalarsi, aveva scelto il lato in cui una corrente gelida spirava dalla finestra.
Ora, però, la sua scomparsa è per i figli non soltanto fonte di angoscia e di grave preoccupazione, ma anche di rimorsi e di sensi di colpa.
Park So-nyo non è più, infatti, la stessa da qualche tempo. Una volta, rientrando in campagna dalla città, la giovane figlia scrittrice ha trovato la casa materna nel più totale disordine. Tazze in bilico sull’orlo del lavello, il cesto degli stracci rovesciato sulla stuoia in soggiorno, le camicie del padre gettate alla rinfusa sul divano. E la mamma che, seduta nel cortile, si stringeva la testa con le mani, il respiro affannoso, il volto smarrito e disperato, le membra afflosciate, come se non riuscisse più a sopportare lo sforzo di contenere il dolore.
La verità è che Park So-nyo, la donna che è sempre stata forte, la madre che non sa leggere ma non è mai stata turbata da nulla, la figura familiare che è sempre stata dalla parte dei figli, che avessero torto o ragione, la persona che tutti potevano chiamare quando qualcosa li angosciava, ha bisogno per la prima volta dei figli.
Il Ministero della suprema felicità di Arundhati Roy
Anjum, nuova incarnazione di Aftab, srotola un consunto tappeto persiano nel cimitero cittadino che ha eletto a propria dimora. Una bambina appare all’improvviso su un marciapiede, poco dopo mezzanotte, in una culla di rifiuti. L’enigmatica S. Tilottama è una presenza forte ma è anche un’assenza amara nelle vite dei tre uomini che l’hanno amata: tra loro Musa, il cui destino è indissolubilmente intrecciato al suo.
Dolente storia di sentimenti e insieme vibrante protesta, Il ministero della suprema felicità si snoda tra sussurri e grida, tra lacrime e sorrisi. I suoi eroi, spezzati dalla realtà in cui vivono, si salvano grazie a una cura fatta di gesti d’amore e di speranza. Ed è per questa ragione che, malgrado la loro fragilità, non si arrendono.
La luce sugli oceani di M.L.Stedman
Isabel ama la luce del faro tra gli oceani, che rischiara le notti. E adora le mattine radiose, con l'alba che spunta prima lì che altrove, quasi quel faro fosse il centro del mondo. Per questo ogni giorno scende verso la scogliera e si concede un momento per perdersi con lo sguardo tra il blu, nel punto in cui i due oceani, quello australe e quello indiano, si stendono come un tappeto senza confini. Lì, sull'isola remota e aspra abitata solo da lei e suo marito Tom, il guardiano del faro, Isabel non ha mai avuto paura. Si è abituata ai lunghi silenzi e al rumore assordante del mare. Ma questa mattina un grido sottile come un volo di gabbiani rompe d'improvviso la quiete dell'alba. Quel grido, destinato a cambiare per sempre la loro vita, è il tenue vagito di una bambina, ritrovata a bordo di una barca naufragata sugli scogli, insieme al cadavere di uno sconosciuto. Per Isabel la bambina senza nome è il regalo più grande che l'oceano le abbia mai fatto. È la figlia che ha sempre voluto. E sarà sua. Nessuno lo verrà a sapere, basterà solo infrangere una piccola regola. Basterà che Tom non segnali il naufragio alle autorità, così nessuno verrà mai a cercarla. Decidono di chiamarla Lucy. Ben presto quella creatura vivace e sempre bisognosa d'attenzione diventa la luce della loro vita. Ma ogni luce crea delle ombre. E quell'ombra nasconde un segreto pesante come un macigno, più indomabile di qualunque corrente e tempesta Tom abbia mai dovuto illuminare con la luce del suo faro.
- Fioriblu
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Riporto anche qui l'elenco che ho condiviso su facebook delle letture della prima metà dell'anno che consiglio
NARRATIVA CONTEMPORANEA
- La strada di casa di Sejal Badani (Storia dolorosa di una famiglia tra confronto di culture, violenza domestica e costruzione di rapporti veri)
- Niente è come te di Sara Rattaro (Uno sguardo su una famiglia distrutta da una separazione con minore sottratto e la riscoperta del rapporto padre-figlia)
- Le bambine che cercavano conchiglie di Hanna Richell (Il titolo non c'entra nulla.. Dinamiche familiari per stare insieme e superare un lutto)
- La locanda degli amori diversi di Ito Ogawa (Una famiglia giapponese tra modernità e tradizione)
- Aria sottile di Jon Kraukauer (Analisi oggettiva di una conquista "turistica" e tragica dell'Everest)
- Venivamo tutte per mare di Julie Otsuka (Racconto corale delle spose giapponesi che arrivavano in America nella prima metà del XX secolo)
- A spasso con Bob di James Bowen (Racconto autobiografico di un giovane problematico e del gatto che gli ha cambiato la vita)
NARRATIVA LEGGERA/DI SVAGO
- La mia vita non proprio perfetta di Sophie Kinsella (Sempre lei, né di più né di meno)
ROMANZI STORICI
- Longbourn House di Jo Baker (Orgoglio e pregiudizio visto dagli occhi della servitù)
- Amy Snow di Tracy Rees (Non proprio realistico ma accattivante. Storia di una ragazza a metà ottocento tra nobiltà, convenzioni e misteri da scoprire)
- L'ultima fuggitiva di Tracy Chevalier (I quaccheri e la schiavitù visti da una ragazza inglese fuggita in America)
ROMANZI DI FANTASCIENZA
- Sopravvissuto - The martian di Andy Weir (Al di là della vicenda che mi sembra ricostruita in maniera dettagliata e realistica, offre una riflessione su quanto ogni elemento della vita sulla terra sia considerato scontato ma in realtà è eccezionale)
SAGGI
- Usa e getta. Le follie dell'obsolescienza programmata di Serge Latouche (Chiaro, analitico, completo… non parla solo di rifiuti ma di società in generale)
- San Pietro. Segreti e meraviglie in un racconto lungo duemila anni di Alberto Angela (un piccolo approfondimento su un monumento che racchiude mille e più tesori)
CLASSICI
- Lady Susan - I Watson - Sanditon di Jane Austen (Lady Susan da solo è un piccolo capolavoro!)
- Un giorno di gloria per Miss Pettigrew di Winifred Watson (uno spaccato direttamente dalla Londra degli anni Trenta, in cui i ruoli sociali e di genere sono in cambiamento, con un pizzico di humor inglese)
E infine due piccole chicche…
- La famiglia Trapp di Maria Augusta Trapp (per chi ha amato TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE)
- Tesori tra la neve di Patricia M. St. John (per chi ha amato LÀ SUI MONTI CON ANNETTE…)
NARRATIVA CONTEMPORANEA
- La strada di casa di Sejal Badani (Storia dolorosa di una famiglia tra confronto di culture, violenza domestica e costruzione di rapporti veri)
- Niente è come te di Sara Rattaro (Uno sguardo su una famiglia distrutta da una separazione con minore sottratto e la riscoperta del rapporto padre-figlia)
- Le bambine che cercavano conchiglie di Hanna Richell (Il titolo non c'entra nulla.. Dinamiche familiari per stare insieme e superare un lutto)
- La locanda degli amori diversi di Ito Ogawa (Una famiglia giapponese tra modernità e tradizione)
- Aria sottile di Jon Kraukauer (Analisi oggettiva di una conquista "turistica" e tragica dell'Everest)
- Venivamo tutte per mare di Julie Otsuka (Racconto corale delle spose giapponesi che arrivavano in America nella prima metà del XX secolo)
- A spasso con Bob di James Bowen (Racconto autobiografico di un giovane problematico e del gatto che gli ha cambiato la vita)
NARRATIVA LEGGERA/DI SVAGO
- La mia vita non proprio perfetta di Sophie Kinsella (Sempre lei, né di più né di meno)
ROMANZI STORICI
- Longbourn House di Jo Baker (Orgoglio e pregiudizio visto dagli occhi della servitù)
- Amy Snow di Tracy Rees (Non proprio realistico ma accattivante. Storia di una ragazza a metà ottocento tra nobiltà, convenzioni e misteri da scoprire)
- L'ultima fuggitiva di Tracy Chevalier (I quaccheri e la schiavitù visti da una ragazza inglese fuggita in America)
ROMANZI DI FANTASCIENZA
- Sopravvissuto - The martian di Andy Weir (Al di là della vicenda che mi sembra ricostruita in maniera dettagliata e realistica, offre una riflessione su quanto ogni elemento della vita sulla terra sia considerato scontato ma in realtà è eccezionale)
SAGGI
- Usa e getta. Le follie dell'obsolescienza programmata di Serge Latouche (Chiaro, analitico, completo… non parla solo di rifiuti ma di società in generale)
- San Pietro. Segreti e meraviglie in un racconto lungo duemila anni di Alberto Angela (un piccolo approfondimento su un monumento che racchiude mille e più tesori)
CLASSICI
- Lady Susan - I Watson - Sanditon di Jane Austen (Lady Susan da solo è un piccolo capolavoro!)
- Un giorno di gloria per Miss Pettigrew di Winifred Watson (uno spaccato direttamente dalla Londra degli anni Trenta, in cui i ruoli sociali e di genere sono in cambiamento, con un pizzico di humor inglese)
E infine due piccole chicche…
- La famiglia Trapp di Maria Augusta Trapp (per chi ha amato TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE)
- Tesori tra la neve di Patricia M. St. John (per chi ha amato LÀ SUI MONTI CON ANNETTE…)
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Bene, mi sono rimessa un po' in carreggiata con commenti, consigli e proposte...
Dato che siamo ormai a 49 pagine propongo anche qualche titolo per il topic nuovo
- CALDA È L'ESTATE MA LE NOSTRE LETTURE NON SONO MAI TERMINATE
- CON LE BIBLIOS NON TI ANNOI, TROVI SEMPRE LIBRI NUOVI
- ECCO IL MOTTO DELLE BIBLIOS: "CON I LIBRI SEMPRE PATHOS"
- LETTO UN LIBRO AVANTI UN ALTRO, PER LA BIBLIOS È UN GRANDE VANTO
A presto e buona lettura!
Dato che siamo ormai a 49 pagine propongo anche qualche titolo per il topic nuovo
- CALDA È L'ESTATE MA LE NOSTRE LETTURE NON SONO MAI TERMINATE
- CON LE BIBLIOS NON TI ANNOI, TROVI SEMPRE LIBRI NUOVI
- ECCO IL MOTTO DELLE BIBLIOS: "CON I LIBRI SEMPRE PATHOS"
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A presto e buona lettura!
- Ciuk
- Silver~GolGirl®
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- Iscritto il: 5 mar 2007, 22:28
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Io voto l'ultimo titolo.
A livello di letture, sono arenata su Miss Pettigrew. Ma prima o poi arrivo...
A livello di letture, sono arenata su Miss Pettigrew. Ma prima o poi arrivo...
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- MariPi82
- Gold~GolGirl®
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- Iscritto il: 21 ott 2013, 14:32
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
RECENSIONE LDM DI AGOSTO: Una stanza piena di gente di Daniel Keyes
MariPi82: lo avevo già letto, anni e anni fa (almeno una quindicina), e lo avevo trovato interessante. La seconda lettura ha confermato l'impressione passata. Tante cose non le ricordavo più, ed è stato piacevole rileggerlo: una storia vera, molto molto interessante; mi ha fatto venir voglia di scoprire di più su Billy e su quello che gli è accaduto dopo la pubblicazione del libro (ho quindi scoperto, tra le altre cose, che è morto in libertà nel 2014 per un tumore al cervello che ha deciso di NON farsi curare).
Lo stile della scrittura non mi è molto piaciuto: è una sorta di saggio "romanzato", ed io lo avrei preferito meno romanzo e più saggio.
VOTO: 6.5
Hanno votato: Mari 6.5
MariPi82: lo avevo già letto, anni e anni fa (almeno una quindicina), e lo avevo trovato interessante. La seconda lettura ha confermato l'impressione passata. Tante cose non le ricordavo più, ed è stato piacevole rileggerlo: una storia vera, molto molto interessante; mi ha fatto venir voglia di scoprire di più su Billy e su quello che gli è accaduto dopo la pubblicazione del libro (ho quindi scoperto, tra le altre cose, che è morto in libertà nel 2014 per un tumore al cervello che ha deciso di NON farsi curare).
Lo stile della scrittura non mi è molto piaciuto: è una sorta di saggio "romanzato", ed io lo avrei preferito meno romanzo e più saggio.
VOTO: 6.5
Hanno votato: Mari 6.5
Pietro Roberto 02-01-2013
- MariPi82
- Gold~GolGirl®
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- Iscritto il: 21 ott 2013, 14:32
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
ciao ragazze!
io invece voto il secondo tituuuuuulo
sto leggendo (sono a metà) "the time machine"....caruccio, ma non quel grande libro fantascientifico che mi aspettavo di trovare dalle recensioni lette qua e là
....voi l'avete letto?
buona giornata
io invece voto il secondo tituuuuuulo

sto leggendo (sono a metà) "the time machine"....caruccio, ma non quel grande libro fantascientifico che mi aspettavo di trovare dalle recensioni lette qua e là

buona giornata
Pietro Roberto 02-01-2013
- Ciuk
- Silver~GolGirl®
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- Iscritto il: 5 mar 2007, 22:28
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Buondì donne!
No Maripi, non conosco il libro.
No Maripi, non conosco il libro.
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- Ciuk
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- Iscritto il: 5 mar 2007, 22:28
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Ci siete?
Pensavo di aprire il nuovo topic oggi, visto che sono in ufficio ma ho poco da fare
Sto per finire LDM di Luglio (Pettigrew), sul quale mi sono arenata per settimane. Poi inizierà La stanza, che ho già a casa (uno dei libri ricevuti in regalo per il compleanno).


Pensavo di aprire il nuovo topic oggi, visto che sono in ufficio ma ho poco da fare

Sto per finire LDM di Luglio (Pettigrew), sul quale mi sono arenata per settimane. Poi inizierà La stanza, che ho già a casa (uno dei libri ricevuti in regalo per il compleanno).
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- Ciuk
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- Iscritto il: 5 mar 2007, 22:28
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely