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Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
- mammakoala
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Dioanea, SUPER PERDONATA!!
e super brava direi!
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- Ciuk
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Ciao. Intanto SUPER-BRAVA a Dioanea!!!
Poi, grazie a Simo, sono contenta che il libro ti sia piaciuto!!!
Non faccio proposte per LDM, anche perchè ci sono già bellissime proposte, tra cui è difficile scegliere.
Buonanotte
Poi, grazie a Simo, sono contenta che il libro ti sia piaciuto!!!
Non faccio proposte per LDM, anche perchè ci sono già bellissime proposte, tra cui è difficile scegliere.
Buonanotte
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- Yashodara
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Io scusate ma una proposta la faccio... ho voglia di thriller serio da mesi e quelli che promettevano di esserlo alla fine non lo erano... quindi, ripropongo:
9 giorni, di Gilly Macmillan
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?
Scusate ora non ho tempo di aggiungerlo al postone, lo faccio domani o provo dopo da tt.
9 giorni, di Gilly Macmillan
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?
Scusate ora non ho tempo di aggiungerlo al postone, lo faccio domani o provo dopo da tt.
Amo un fiore che si schiude lentamente
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- FrancescaS
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Yashodara, ho inserito la tua proposta modificando il mio post di ieri !
Che bello che ci siano di nuovo tutte queste proposte!!!
A proposito di thriller, pensavo di averne trovato uno originalissimo. E in effetti l'idea di fondo lo è davvero. Però poi si annacqua in inutili lungaggini e perde di ritmo e intensità.
Il titolo è Nei luoghi oscuri e è di Gillian Flynn, l'autrice di L'amore bugiardo (LDM di qualche tempo fa): se avete voglia di un romanzo morboso, macabro e cinico non rimarrete deluse.
La mia mamma mi fa scompisciare: quando le dico che leggo horror e thriller mi guarda costernata e mi chiede perché non legga qualcosa di più tranquillo ...
Che bello che ci siano di nuovo tutte queste proposte!!!
A proposito di thriller, pensavo di averne trovato uno originalissimo. E in effetti l'idea di fondo lo è davvero. Però poi si annacqua in inutili lungaggini e perde di ritmo e intensità.
Il titolo è Nei luoghi oscuri e è di Gillian Flynn, l'autrice di L'amore bugiardo (LDM di qualche tempo fa): se avete voglia di un romanzo morboso, macabro e cinico non rimarrete deluse.
La mia mamma mi fa scompisciare: quando le dico che leggo horror e thriller mi guarda costernata e mi chiede perché non legga qualcosa di più tranquillo ...
- Ciuk
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Bambino di 8 anni che sparisce... credo che... per ora no...
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- mammakoala
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Invece a me stranamente intriga la proposta di Yasho, nonostante non ami i thriller in genere. Pero` caspita...ce ne sono tante altre così belle di proposte che...
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- Yashodara
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- Iscritto il: 10 apr 2011, 16:13
Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Anche a me piace che ci siano tante proposte. Ad ogni modo niente impedisce di poi leggerli comunque I libri che ispirano e che non passano.
...apriamo le danze???
...apriamo le danze???
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- Topillo
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Recensioni LDM di Gennaio: LA CUCINA COLOR ZAFFERANO di Yasmin Crowther
SIMONA77
Libro toccante, con realtà talmente lontane dal mio quotidiano da non averle mai prese in considerazione.
Un libro duro ma anche dolce...dal finale giusto.
I personaggi sono ben presentati, Maryam soprattutto e si può dire che il libro è la sua storia...una storia crudele, dura e difficile da portarsi sulle spalle come bagaglio in un paese tanto diverso da quello di origine.
Ho pianto e mi sono commossa...Il mio voto è: 7
STESI
Si dice che "se sei stanco di Londra sei stanco della vita", oppure, più recentemente "se non ti piace il mio paese, tornatene nel tuo". Comunque, a parte gli scherzi, partendo da una fin troppo abbruttita Londra, che trovo una bellissima città, la storia ci porta, attraverso i profumi e i colori nell'esotico Iran. Qui, le vicende familiari delle protagoniste hanno per sfondo una cultura controversa, dove il ritmo della vita, ancora godibile, contrasta con una mentalità a tratti ottusa.
Una madre e una figlia divise dal loro passato e dal loro presente, cresciute in luoghi così diversi, dovranno imparare a conoscersi veramente, nel profondo.
Una storia interessante ma non molto originale, con un finale prevedibile.
VOTO 7
MK
Un capolavoro. L'ho letto in lingua originale e non so se questo, costringendomi a concentrarmi di più su ogni singola parola, ha aiutato a farmi apprezzare particolarmente la ricchezza del linguaggio, la sfumatura di ogni frase, la precisa delicatezza con cui la terribile vicenda di Maryam viene svelata pian piano fino alla rivelazione finale.
Un libro che tocca moltissimi temi e tutti in modo profondo: il perdere le proprie radici, mantendole però saldamente ancorate nel proprio vissuto, il soffrire nel non poter condividere le proprie memorie con le persone che si amano,perchè non conoscono i profumi della nostra storia, la nostalgia di uno sguardo che basta per capirsi e però la gratidudine per un luogo che ci ha resi liberi ed un amore che ci ha ridato una tana, la libertà, che si dona e che si cerca, che è ricchezza, ma ci rende soli, l'amore materno e filiale, l'amore coniugale. Il personaggio di Edward, che poteva valere dei semplici tocchi di colore ha invece un suo spessore finemente cesellato.
VOTO 9
TOPILLO
Libro per me stupendo, scritto con sensibilità, intelligenza ed empatia. E' un libro che apre nuove prospettive su un paese che suscita così tante idee contrastanti, che, senza giudizi, si apre a culture differenti senza sminuirne nessuna.
VOTO 9
SIMONA77
Libro toccante, con realtà talmente lontane dal mio quotidiano da non averle mai prese in considerazione.
Un libro duro ma anche dolce...dal finale giusto.
I personaggi sono ben presentati, Maryam soprattutto e si può dire che il libro è la sua storia...una storia crudele, dura e difficile da portarsi sulle spalle come bagaglio in un paese tanto diverso da quello di origine.
Ho pianto e mi sono commossa...Il mio voto è: 7
STESI
Si dice che "se sei stanco di Londra sei stanco della vita", oppure, più recentemente "se non ti piace il mio paese, tornatene nel tuo". Comunque, a parte gli scherzi, partendo da una fin troppo abbruttita Londra, che trovo una bellissima città, la storia ci porta, attraverso i profumi e i colori nell'esotico Iran. Qui, le vicende familiari delle protagoniste hanno per sfondo una cultura controversa, dove il ritmo della vita, ancora godibile, contrasta con una mentalità a tratti ottusa.
Una madre e una figlia divise dal loro passato e dal loro presente, cresciute in luoghi così diversi, dovranno imparare a conoscersi veramente, nel profondo.
Una storia interessante ma non molto originale, con un finale prevedibile.
VOTO 7
MK
Un capolavoro. L'ho letto in lingua originale e non so se questo, costringendomi a concentrarmi di più su ogni singola parola, ha aiutato a farmi apprezzare particolarmente la ricchezza del linguaggio, la sfumatura di ogni frase, la precisa delicatezza con cui la terribile vicenda di Maryam viene svelata pian piano fino alla rivelazione finale.
Un libro che tocca moltissimi temi e tutti in modo profondo: il perdere le proprie radici, mantendole però saldamente ancorate nel proprio vissuto, il soffrire nel non poter condividere le proprie memorie con le persone che si amano,perchè non conoscono i profumi della nostra storia, la nostalgia di uno sguardo che basta per capirsi e però la gratidudine per un luogo che ci ha resi liberi ed un amore che ci ha ridato una tana, la libertà, che si dona e che si cerca, che è ricchezza, ma ci rende soli, l'amore materno e filiale, l'amore coniugale. Il personaggio di Edward, che poteva valere dei semplici tocchi di colore ha invece un suo spessore finemente cesellato.
VOTO 9
TOPILLO
Libro per me stupendo, scritto con sensibilità, intelligenza ed empatia. E' un libro che apre nuove prospettive su un paese che suscita così tante idee contrastanti, che, senza giudizi, si apre a culture differenti senza sminuirne nessuna.
VOTO 9
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille
- FrancescaS
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Esatto, Yasho!!! Viva le camionate di proposte! (... e la wannaread list che si allunga inesorabilmente! )Yashodara ha scritto:Anche a me piace che ci siano tante proposte. Ad ogni modo niente impedisce di poi leggerli comunque I libri che ispirano e che non passano.
...apriamo le danze???
Per aprire le votazioni aspetterei il 21: chissà che qualcuna non stia tenendo in caldo un titolo sensazionale fino all'ultimo... (io no, eh!? Ci sono già due libri proposti da me nella rosa dei papabili; però ho un'ideuzza per marzo -che addirittura potrebbe ritirare nel giro pure Ciuk -.)
- SteSi
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Ciao a tutte,
ho controllato, e nel 2015 ho letto 58 libri tra romanzi e vari manuali (disegno e pittura, fotografia, scrittura creativa, botanica..).
Dopo il LDM di gennaio ho letto anche:
Alex Cross-La memoria del killer di James Patterson
Solito genere poliziesco, trama avvincente con personaggi ben delineati. Avevo già visto l'omonimo film e devo dire che il libro, oltre ad essere molto meglio, ha una trama totalmente diversa. Questa cosa mi ha lasciato molto perplessa.
Seppellitemi dietro il battiscopa di Pavel Sanaev
La storia di un bambino che vive con i nonni. Le sue avventure e disavventure ed il rapporto con i vari familiari, dalla nonna, al nonno, alla madre. Un libro pieno di tristezza ma a tratti quasi sarcastico. I personaggi lasciano aperte varie interpretazioni sulle loro personalità ed il finale è dolce-amaro. Mi è piaciuto abbastanza.
Aspettando che si aprano le votazioni per il LDM di febbraio, inizio a leggere "Central Park" di G. Musso o "Notte buia, niente stelle" di S. King.
ho controllato, e nel 2015 ho letto 58 libri tra romanzi e vari manuali (disegno e pittura, fotografia, scrittura creativa, botanica..).
Dopo il LDM di gennaio ho letto anche:
Alex Cross-La memoria del killer di James Patterson
Solito genere poliziesco, trama avvincente con personaggi ben delineati. Avevo già visto l'omonimo film e devo dire che il libro, oltre ad essere molto meglio, ha una trama totalmente diversa. Questa cosa mi ha lasciato molto perplessa.
Seppellitemi dietro il battiscopa di Pavel Sanaev
La storia di un bambino che vive con i nonni. Le sue avventure e disavventure ed il rapporto con i vari familiari, dalla nonna, al nonno, alla madre. Un libro pieno di tristezza ma a tratti quasi sarcastico. I personaggi lasciano aperte varie interpretazioni sulle loro personalità ed il finale è dolce-amaro. Mi è piaciuto abbastanza.
Aspettando che si aprano le votazioni per il LDM di febbraio, inizio a leggere "Central Park" di G. Musso o "Notte buia, niente stelle" di S. King.
Inaspettatamente...H. La principessa! 18 dicembre 2018
"Beauty is something you see. Love is something you feel" S. Tate
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- Yashodara
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
VOTAZIONI LDM FEBBRAIO 2016
BUCHI NELLA SABBIA di Marco Malvaldi
L'AMANTE GIAPPONESE di Isabel Allende
DONA FLOR E I SUOI DUE MARITI di Jorge Amado
VOLEVO ESSERE LADY OSCAR di Marie-Renée Lavoie
9 GIORNI di Gilly Macmillan
VOLEVO SOLO AVERTI ACCANTO di Ronald Balson
L'ECO LONTANA DELLE ONDE DEL NORD di Corina Bomann
LA LETTRICE CHE PARTÌ INSEGUENDO UN LIETO FINE di Katarina Bivald
HANNO VOTATO:
NON VOTANO:
BUCHI NELLA SABBIA di Marco Malvaldi
L'AMANTE GIAPPONESE di Isabel Allende
DONA FLOR E I SUOI DUE MARITI di Jorge Amado
VOLEVO ESSERE LADY OSCAR di Marie-Renée Lavoie
9 GIORNI di Gilly Macmillan
VOLEVO SOLO AVERTI ACCANTO di Ronald Balson
L'ECO LONTANA DELLE ONDE DEL NORD di Corina Bomann
LA LETTRICE CHE PARTÌ INSEGUENDO UN LIETO FINE di Katarina Bivald
HANNO VOTATO:
NON VOTANO:
Amo un fiore che si schiude lentamente
Margherita c'è dal 1.5.2011
Matilde c'è dal 30.5.2014
Margherita c'è dal 1.5.2011
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- Yashodara
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
PROPOSTE PER LDM DI FEBBRAIO 2012
Buchi nella sabbia di Marco Malvaldi
Malvaldi è uno dei migliori giallisti italiani. Punto.
I suoi gialli fatti di personaggi storici e di storie vere romanzate sono un vero piacere della lettura.
Ernesto Ragazzoni avrebbe voluto che sulla propria tomba fosse scritto: “D’essere stato vivo non gli importa”. Poeta dei buchi nella sabbia e delle “pagine invisibilissime”, è in un certo senso il testimone di questo “dramma giocoso in tre atti”. Come grottesco contrappasso, accanto a lui, bohémien anarchicheggiante e antimilitarista, agirà come in duetto un rigido ufficiale dei regi carabinieri.
Siamo nel 1901, tempo di attentati, e a Pisa, al Teatro Nuovo si aspetta il nuovo re, per una rappresentazione della Tosca di Giacomo Puccini. Le autorità sono in ansia: il tenore della compagnia “Arcadia Nomade”, i cavatori di marmo carrarini convocati per alcuni lavori, gli stessi tecnici del teatro, sono tutti internazionalisti e quindi sospetti. Fatalmente l’omicidio avviene, proprio sul palcoscenico e al culmine del melodramma, e non resta che scoprire se sia un complotto reazionario o un atto dimostrativo di rivoluzionari. O un banale assassinio…
L'amante giapponese di Isabel Allende
Alma Belasco, affascinante pluriottantenne, colta e facoltosa, decide di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Lark house, una residenza per anziani nei pressi di San Francisco. In questa struttura stringe amicizia con Irina, giovane infermiera moldava, di cui presto si innamorerà il nipote Seth Belasco. Ed è ai due giovani che Alma inizierà a raccontare la sua vita, in particolare la sua grande storia d'amore clandestina, quella con il giapponese Ichi, figlio del giardiniere dell'aristocratica dimora in cui ha vissuto, nonché compagno di giochi sin dalla più tenera infanzia. Sullo sfondo di un paese attraversato dalla seconda guerra mondiale, con le taglienti immagini di una storia minore - quella dei giapponesi deportati nei campi di concentramento -, si snoda un amore fatto di tempi sbagliati, orgoglio malcelato e ferite da curare, ma al tempo stesso indistruttibile.
Dona Flor e i suoi due mariti di Jorge Amado
Dona Flor e i suoi due mariti è uno dei capolavori di Jorge Amado: la ricchezza verbale, la perfetta architettura narrativa, lo humour e il contagioso amore per la vita sono quelli dei grandi classici della narrativa sudamericana. Nella moltitudine dei personaggi, nel delicato mormorare delle comari, nelle inquietudini di Flor, inseguita dal desiderio, la miseria e la grandezza degli abitanti di Bahia hanno la loro celebrazione. Il romanzo ruota attorno alla vedovanza di dona Flor e al suo lutto stretto, vissuto nel ricordo di Vadinho, delle loro ambizioni, del fidanzamento e dello sposalizio. Coglie l'intimità della giovane vedova, il suo riserbo, le sue notti insonni e la sua insoddisfazione. E racconta di come arrivò onorata al suo secondo matrimonio, quando il fardello del defunto cominciava a pesare sulle sue spalle, e di come visse in pace e armonia, senza dispiaceri né soprassalti, col suo bravo secondo marito, nel mondo della farmacologia e della musica. Mentre lei brilla nei salotti e il coro dei vicini le ricorda la sua felicità, Vadinho, nel suo corpo astrale, la visita, la corteggia, le elargisce gioie eccezionali e consigli formidabili.
9 giorni di Gilly Macmillan
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?
Volevo essere Lady Oscar di Marie-Renée Lavoie
Il suo nome è Hélène, ma si fa chiamare Joe e vuole essere trattata come un maschio per assomigliare a Lady Oscar, l'eroina del suo cartone animato preferito. Come lei, vorrebbe vivere in un'epoca leggendaria e compiere grandi gesta eroiche con i capelli al vento, perché ha un animo romantico e una fantasia avida di drammi epici. Per sua sfortuna, vive però negli anni Ottanta, in un quartiere popolare di Québec in cui si aggirano molti ex pazienti di un istituto psichiatrico (più che alla corte di Versailles, assomiglia a una corte dei miracoli) e dove l'unica grande impresa alla sua portata è la consegna dei giornali all'alba. Dopotutto, ha solo otto anni, anche se finge di averne dieci. Il suo mondo è fatto di tre sorelle, un padre molto occupato a essere malinconico e una madre dal pugno di ferro. E poi c'è Monsieur Roger, il vicino ottantenne che passa le giornate a fumare, bere birra e imprecare, mentre aspetta con impazienza che giunga la sua ora. Contro ogni aspettativa, a furia di battibeccare, tra la ragazzina impertinente e il vecchio scorbutico nasce un'amicizia indissolubile, e Roger diventa per Hélène un improbabile angelo custode: pronto a guidarla tra le piccole avventure quotidiane in quelle strade di periferia e a vegliare su di lei quando si ritroverà smarrita. Perché crescere è anche conoscere le prime delusioni: sentire arrivare – come Lady Oscar – quel vento della rivoluzione che spazza via il mondo come l'abbiamo sempre conosciuto. Grande o piccolo che sia. "Volevo essere Lady Oscar" è una storia tenerissima e divertente che ha tutto il calore di un'amicizia speciale, tutta la grinta degli eroi dei cartoni che ci hanno fatto sognare, tutta la poesia di un'infanzia semplice eppure indimenticabile. Un imperdibile «come eravamo» che parla al cuore di chi è diventato grande prima dell'epoca 2.0 (e, sotto sotto, ne va un po' fiero).
Volevo solo averti accanto di Ronald Balson
Anche quello che sembrava un fratello può tramutarsi nel tuo peggior nemico…È la sera della prima al grande teatro dell’Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All’improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l’Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un’impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità. Perché nessuno, in questa storia, è quello che sembra. Volevo solo starti accanto è un caso editoriale fulminante. Pubblicato in proprio dall’autore, ha venduto in poche settimane oltre 100.000 copie solo negli Stati Uniti. Le recensioni dei lettori e il traffico crescente in rete hanno suscitato l’interesse delle case editrici che si sono sfidate in un’asta infuocata per acquisirne i diritti. Pubblicato ora da uno degli editori americani più importanti, sta scalando tutte le classifiche di vendita. Un romanzo sconvolgente, che risveglia le coscienze e ci ricorda che. perché l’orrore non si ripeta, non si deve dimenticare. Mai.
L'eco lontana delle onde del nord di Corina Bomann
Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel cerca di ripartire trasferendosi sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, con le sue bianche scogliere di gesso e le lunghe spiagge incontaminate. In una magnifica casa sulla costa, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul fianco: "La Rosa delle Tempeste". Un nome che suscita in lei un'attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè sull'acqua, Annabel si imbatte nell'affascinante Christian Merten, anche lui interessato all'acquisto per ragioni piuttosto oscure. La scoperta di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, proprio su quella barca, era fuggita dalla Germania Est. Ma Annabel non può immaginare che nella Rosa delle Tempeste è sepolto un segreto che ha segnato tragicamente la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro.
La lettrice che partì inseguendo un lieto fine di Katarina Bivald
Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una certa Amy, sessantacinquenne americana che le invia – dalla propria vastissima biblioteca personale – un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide di ricambiare la gentilezza iniziandoli al piacere sconosciuto della lettura. Proprio lei, che ha sempre preferito i libri alle persone, in quella città di poche anime ma dal cuore grande troverà amicizia, amore ed emozioni da vivere sulla pelle: finalmente da vera protagonista della propria vita.
Buchi nella sabbia di Marco Malvaldi
Malvaldi è uno dei migliori giallisti italiani. Punto.
I suoi gialli fatti di personaggi storici e di storie vere romanzate sono un vero piacere della lettura.
Ernesto Ragazzoni avrebbe voluto che sulla propria tomba fosse scritto: “D’essere stato vivo non gli importa”. Poeta dei buchi nella sabbia e delle “pagine invisibilissime”, è in un certo senso il testimone di questo “dramma giocoso in tre atti”. Come grottesco contrappasso, accanto a lui, bohémien anarchicheggiante e antimilitarista, agirà come in duetto un rigido ufficiale dei regi carabinieri.
Siamo nel 1901, tempo di attentati, e a Pisa, al Teatro Nuovo si aspetta il nuovo re, per una rappresentazione della Tosca di Giacomo Puccini. Le autorità sono in ansia: il tenore della compagnia “Arcadia Nomade”, i cavatori di marmo carrarini convocati per alcuni lavori, gli stessi tecnici del teatro, sono tutti internazionalisti e quindi sospetti. Fatalmente l’omicidio avviene, proprio sul palcoscenico e al culmine del melodramma, e non resta che scoprire se sia un complotto reazionario o un atto dimostrativo di rivoluzionari. O un banale assassinio…
L'amante giapponese di Isabel Allende
Alma Belasco, affascinante pluriottantenne, colta e facoltosa, decide di trascorrere gli ultimi anni della sua vita a Lark house, una residenza per anziani nei pressi di San Francisco. In questa struttura stringe amicizia con Irina, giovane infermiera moldava, di cui presto si innamorerà il nipote Seth Belasco. Ed è ai due giovani che Alma inizierà a raccontare la sua vita, in particolare la sua grande storia d'amore clandestina, quella con il giapponese Ichi, figlio del giardiniere dell'aristocratica dimora in cui ha vissuto, nonché compagno di giochi sin dalla più tenera infanzia. Sullo sfondo di un paese attraversato dalla seconda guerra mondiale, con le taglienti immagini di una storia minore - quella dei giapponesi deportati nei campi di concentramento -, si snoda un amore fatto di tempi sbagliati, orgoglio malcelato e ferite da curare, ma al tempo stesso indistruttibile.
Dona Flor e i suoi due mariti di Jorge Amado
Dona Flor e i suoi due mariti è uno dei capolavori di Jorge Amado: la ricchezza verbale, la perfetta architettura narrativa, lo humour e il contagioso amore per la vita sono quelli dei grandi classici della narrativa sudamericana. Nella moltitudine dei personaggi, nel delicato mormorare delle comari, nelle inquietudini di Flor, inseguita dal desiderio, la miseria e la grandezza degli abitanti di Bahia hanno la loro celebrazione. Il romanzo ruota attorno alla vedovanza di dona Flor e al suo lutto stretto, vissuto nel ricordo di Vadinho, delle loro ambizioni, del fidanzamento e dello sposalizio. Coglie l'intimità della giovane vedova, il suo riserbo, le sue notti insonni e la sua insoddisfazione. E racconta di come arrivò onorata al suo secondo matrimonio, quando il fardello del defunto cominciava a pesare sulle sue spalle, e di come visse in pace e armonia, senza dispiaceri né soprassalti, col suo bravo secondo marito, nel mondo della farmacologia e della musica. Mentre lei brilla nei salotti e il coro dei vicini le ricorda la sua felicità, Vadinho, nel suo corpo astrale, la visita, la corteggia, le elargisce gioie eccezionali e consigli formidabili.
9 giorni di Gilly Macmillan
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?
Volevo essere Lady Oscar di Marie-Renée Lavoie
Il suo nome è Hélène, ma si fa chiamare Joe e vuole essere trattata come un maschio per assomigliare a Lady Oscar, l'eroina del suo cartone animato preferito. Come lei, vorrebbe vivere in un'epoca leggendaria e compiere grandi gesta eroiche con i capelli al vento, perché ha un animo romantico e una fantasia avida di drammi epici. Per sua sfortuna, vive però negli anni Ottanta, in un quartiere popolare di Québec in cui si aggirano molti ex pazienti di un istituto psichiatrico (più che alla corte di Versailles, assomiglia a una corte dei miracoli) e dove l'unica grande impresa alla sua portata è la consegna dei giornali all'alba. Dopotutto, ha solo otto anni, anche se finge di averne dieci. Il suo mondo è fatto di tre sorelle, un padre molto occupato a essere malinconico e una madre dal pugno di ferro. E poi c'è Monsieur Roger, il vicino ottantenne che passa le giornate a fumare, bere birra e imprecare, mentre aspetta con impazienza che giunga la sua ora. Contro ogni aspettativa, a furia di battibeccare, tra la ragazzina impertinente e il vecchio scorbutico nasce un'amicizia indissolubile, e Roger diventa per Hélène un improbabile angelo custode: pronto a guidarla tra le piccole avventure quotidiane in quelle strade di periferia e a vegliare su di lei quando si ritroverà smarrita. Perché crescere è anche conoscere le prime delusioni: sentire arrivare – come Lady Oscar – quel vento della rivoluzione che spazza via il mondo come l'abbiamo sempre conosciuto. Grande o piccolo che sia. "Volevo essere Lady Oscar" è una storia tenerissima e divertente che ha tutto il calore di un'amicizia speciale, tutta la grinta degli eroi dei cartoni che ci hanno fatto sognare, tutta la poesia di un'infanzia semplice eppure indimenticabile. Un imperdibile «come eravamo» che parla al cuore di chi è diventato grande prima dell'epoca 2.0 (e, sotto sotto, ne va un po' fiero).
Volevo solo averti accanto di Ronald Balson
Anche quello che sembrava un fratello può tramutarsi nel tuo peggior nemico…È la sera della prima al grande teatro dell’Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All’improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l’Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un’impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità. Perché nessuno, in questa storia, è quello che sembra. Volevo solo starti accanto è un caso editoriale fulminante. Pubblicato in proprio dall’autore, ha venduto in poche settimane oltre 100.000 copie solo negli Stati Uniti. Le recensioni dei lettori e il traffico crescente in rete hanno suscitato l’interesse delle case editrici che si sono sfidate in un’asta infuocata per acquisirne i diritti. Pubblicato ora da uno degli editori americani più importanti, sta scalando tutte le classifiche di vendita. Un romanzo sconvolgente, che risveglia le coscienze e ci ricorda che. perché l’orrore non si ripeta, non si deve dimenticare. Mai.
L'eco lontana delle onde del nord di Corina Bomann
Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel cerca di ripartire trasferendosi sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, con le sue bianche scogliere di gesso e le lunghe spiagge incontaminate. In una magnifica casa sulla costa, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul fianco: "La Rosa delle Tempeste". Un nome che suscita in lei un'attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè sull'acqua, Annabel si imbatte nell'affascinante Christian Merten, anche lui interessato all'acquisto per ragioni piuttosto oscure. La scoperta di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, proprio su quella barca, era fuggita dalla Germania Est. Ma Annabel non può immaginare che nella Rosa delle Tempeste è sepolto un segreto che ha segnato tragicamente la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro.
La lettrice che partì inseguendo un lieto fine di Katarina Bivald
Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una certa Amy, sessantacinquenne americana che le invia – dalla propria vastissima biblioteca personale – un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide di ricambiare la gentilezza iniziandoli al piacere sconosciuto della lettura. Proprio lei, che ha sempre preferito i libri alle persone, in quella città di poche anime ma dal cuore grande troverà amicizia, amore ed emozioni da vivere sulla pelle: finalmente da vera protagonista della propria vita.
Amo un fiore che si schiude lentamente
Margherita c'è dal 1.5.2011
Matilde c'è dal 30.5.2014
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- Yashodara
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Recensioni LDM di Gennaio: LA CUCINA COLOR ZAFFERANO di Yasmin Crowther
SIMONA77
Libro toccante, con realtà talmente lontane dal mio quotidiano da non averle mai prese in considerazione.
Un libro duro ma anche dolce...dal finale giusto.
I personaggi sono ben presentati, Maryam soprattutto e si può dire che il libro è la sua storia...una storia crudele, dura e difficile da portarsi sulle spalle come bagaglio in un paese tanto diverso da quello di origine.
Ho pianto e mi sono commossa...Il mio voto è: 7
STESI
Si dice che "se sei stanco di Londra sei stanco della vita", oppure, più recentemente "se non ti piace il mio paese, tornatene nel tuo". Comunque, a parte gli scherzi, partendo da una fin troppo abbruttita Londra, che trovo una bellissima città, la storia ci porta, attraverso i profumi e i colori nell'esotico Iran. Qui, le vicende familiari delle protagoniste hanno per sfondo una cultura controversa, dove il ritmo della vita, ancora godibile, contrasta con una mentalità a tratti ottusa.
Una madre e una figlia divise dal loro passato e dal loro presente, cresciute in luoghi così diversi, dovranno imparare a conoscersi veramente, nel profondo.
Una storia interessante ma non molto originale, con un finale prevedibile.
VOTO 7
MK
Un capolavoro. L'ho letto in lingua originale e non so se questo, costringendomi a concentrarmi di più su ogni singola parola, ha aiutato a farmi apprezzare particolarmente la ricchezza del linguaggio, la sfumatura di ogni frase, la precisa delicatezza con cui la terribile vicenda di Maryam viene svelata pian piano fino alla rivelazione finale.
Un libro che tocca moltissimi temi e tutti in modo profondo: il perdere le proprie radici, mantendole però saldamente ancorate nel proprio vissuto, il soffrire nel non poter condividere le proprie memorie con le persone che si amano,perchè non conoscono i profumi della nostra storia, la nostalgia di uno sguardo che basta per capirsi e però la gratidudine per un luogo che ci ha resi liberi ed un amore che ci ha ridato una tana, la libertà, che si dona e che si cerca, che è ricchezza, ma ci rende soli, l'amore materno e filiale, l'amore coniugale. Il personaggio di Edward, che poteva valere dei semplici tocchi di colore ha invece un suo spessore finemente cesellato.
VOTO 9
TOPILLO
Libro per me stupendo, scritto con sensibilità, intelligenza ed empatia. E' un libro che apre nuove prospettive su un paese che suscita così tante idee contrastanti, che, senza giudizi, si apre a culture differenti senza sminuirne nessuna.
VOTO 9
YASHODARA
Libro molto bello, intimo e profondo. Scritto molto bene, lasciando una piccola suspence fino alla fine, presenta personaggi pieni con tutti i loro sentimenti. In alcuni punti (soprattutto la storia dell'aborto) leggermente irrealistico a mio avviso, ma comunque godibile e affascinante, soprattutto le parti in Iran. A questo proposito, ritengo un po' difficile da capire l'ambientazione temporale: a tratti sembrerebbe che la storia di Maryam sedicenne avvenga appena prima della rivoluzione, mentre a volte si intuisce che deve essere stato parecchi anni prima, soprattutto se Sara se ne ricorda. Secondo me da questo punto di vista l'autrice si è un po' persa via, o forse sono io che non ho colto tutti i riferimenti. In ogni caso, si merita un
VOTO 8
SIMONA77
Libro toccante, con realtà talmente lontane dal mio quotidiano da non averle mai prese in considerazione.
Un libro duro ma anche dolce...dal finale giusto.
I personaggi sono ben presentati, Maryam soprattutto e si può dire che il libro è la sua storia...una storia crudele, dura e difficile da portarsi sulle spalle come bagaglio in un paese tanto diverso da quello di origine.
Ho pianto e mi sono commossa...Il mio voto è: 7
STESI
Si dice che "se sei stanco di Londra sei stanco della vita", oppure, più recentemente "se non ti piace il mio paese, tornatene nel tuo". Comunque, a parte gli scherzi, partendo da una fin troppo abbruttita Londra, che trovo una bellissima città, la storia ci porta, attraverso i profumi e i colori nell'esotico Iran. Qui, le vicende familiari delle protagoniste hanno per sfondo una cultura controversa, dove il ritmo della vita, ancora godibile, contrasta con una mentalità a tratti ottusa.
Una madre e una figlia divise dal loro passato e dal loro presente, cresciute in luoghi così diversi, dovranno imparare a conoscersi veramente, nel profondo.
Una storia interessante ma non molto originale, con un finale prevedibile.
VOTO 7
MK
Un capolavoro. L'ho letto in lingua originale e non so se questo, costringendomi a concentrarmi di più su ogni singola parola, ha aiutato a farmi apprezzare particolarmente la ricchezza del linguaggio, la sfumatura di ogni frase, la precisa delicatezza con cui la terribile vicenda di Maryam viene svelata pian piano fino alla rivelazione finale.
Un libro che tocca moltissimi temi e tutti in modo profondo: il perdere le proprie radici, mantendole però saldamente ancorate nel proprio vissuto, il soffrire nel non poter condividere le proprie memorie con le persone che si amano,perchè non conoscono i profumi della nostra storia, la nostalgia di uno sguardo che basta per capirsi e però la gratidudine per un luogo che ci ha resi liberi ed un amore che ci ha ridato una tana, la libertà, che si dona e che si cerca, che è ricchezza, ma ci rende soli, l'amore materno e filiale, l'amore coniugale. Il personaggio di Edward, che poteva valere dei semplici tocchi di colore ha invece un suo spessore finemente cesellato.
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YASHODARA
Libro molto bello, intimo e profondo. Scritto molto bene, lasciando una piccola suspence fino alla fine, presenta personaggi pieni con tutti i loro sentimenti. In alcuni punti (soprattutto la storia dell'aborto) leggermente irrealistico a mio avviso, ma comunque godibile e affascinante, soprattutto le parti in Iran. A questo proposito, ritengo un po' difficile da capire l'ambientazione temporale: a tratti sembrerebbe che la storia di Maryam sedicenne avvenga appena prima della rivoluzione, mentre a volte si intuisce che deve essere stato parecchi anni prima, soprattutto se Sara se ne ricorda. Secondo me da questo punto di vista l'autrice si è un po' persa via, o forse sono io che non ho colto tutti i riferimenti. In ogni caso, si merita un
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- Yashodara
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
VOTAZIONI LDM FEBBRAIO 2016
BUCHI NELLA SABBIA di Marco Malvaldi
L'AMANTE GIAPPONESE di Isabel Allende
DONA FLOR E I SUOI DUE MARITI di Jorge Amado
VOLEVO ESSERE LADY OSCAR di Marie-Renée Lavoie
9 GIORNI di Gilly Macmillan Yashodara
VOLEVO SOLO AVERTI ACCANTO di Ronald Balson Yashodara
L'ECO LONTANA DELLE ONDE DEL NORD di Corina Bomann
LA LETTRICE CHE PARTÌ INSEGUENDO UN LIETO FINE di Katarina Bivald
HANNO VOTATO: Yashodara
NON VOTANO:
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- FrancescaS
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Yashodara ha scritto: VOTAZIONI LDM FEBBRAIO 2016
BUCHI NELLA SABBIA di Marco Malvaldi
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Ma com'è che Francesca ha il tasto "cita" e io no????
Comunque, buongiorno Biblie belle!!!
Passavo x votare ma...che faccio copio e incollo??
Comunque, buongiorno Biblie belle!!!
Passavo x votare ma...che faccio copio e incollo??
03\11\2012 Oscar, Tartarugo di mamma.
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. O. Wilde
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- Simona77
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Graze Fra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
03\11\2012 Oscar, Tartarugo di mamma.
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- tittiale
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
Buongiorno, non riesco a quotare nemmeno io...
Voto come Yasho
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`·.,¸¸,.·´¯ Titti&Ale con Manuel *15/2/2007, Sofia *27/1/2009, Mirco *20/1/2012 e Nicolò *27/3/2015¯`·.,¸¸,.·´
- FrancescaS
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!
FrancescaS ha scritto: VOTAZIONI LDM FEBBRAIO 2016
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Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille