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Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

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Re: R: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Dionaea » 7 dic 2015, 18:08

Di zweig avevo letto una biografia. Magellano. Se non faccio confusione. Scrittura scorrevole nonostante non sia amante del genere.

Ldm di dicembre letto ma commento domani o dopo da pc. Cmq niente di esaltante x quanto mi riguarda.

Ldm di novembre "ce la sto per fando". Si legge volentieri ma tempo zero e stanchezza tanta per cui vado a rilento.
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Topillo » 8 dic 2015, 18:38

LA GEMELLA SILENZIOSA
libro inquietante. Non l'ho votato perchè si capiva dalla trama che non era il mio genere, ma l'ho letto ugualmente e confermo che .... no, non è il mio genere. Gli do la sufficienza perchè è comunque scorrevole e coinvolgente, però a me le storie così cupe e "paranormali", soprattutto se ci sono bambini, non piacciono. Amando il genere, lo spunto è buono, ma ci sono troppe cose che non stanno in piedi. 6 stiracchiato.
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Topillo » 8 dic 2015, 18:41

Nel frattempo ho letto anche Il giardino delle rose e delle pesche, di Joanne Harris, l'autrice di Chocolat, che narra il ritorno di Vianne a Lansquenet. Il libro non è riuscito come Chocolat, ma è gradevole. Ci sono elementi interessanti, narrati però con un po' troppa leggerezza, che a volte è quasi superficialità. La Harris indugia nel "magico" anche quando non sarebbe il caso e a volte scade nell'infantilismo. Però è godibile e rilassante.
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Dionaea » 8 dic 2015, 19:04

LDM NOVEMBRE -quello che non ti ho mai detto.
Un bel libro, tiene incollati alle pagine perché i personaggi si delineano riga dopo riga e sono tutti ben definiti, compresa Hannah che si concretizza attraverso l'assenza e l'invisibilità in cui è relegata dalla nascita. Concordo che il vero colpevole non è il razzismo, che ha fatto sicuramente meno danni rispetto alle aspettative genitoriali che prevaricano sull'individualità e sull'autodeterminazione dei figli. È sicuramente un libro che al di là della trama, obbliga a riflettere su quale sia il limite fra assecondare una predisposizione dei figli È il plasmare giorno dopo giorno in modo che le aspettative dei genitori diventino le predisposizioni dei bambini, in un circolo vizioso di cui è difficile trovare l'inizio. Lo stile è scorrevole e per nulla pesante nonostante la pacatezza della narrazione, che con uno stile diverso avrebbe rischiato di diventare noiosa. Bello il lieto fine, forse poco probabile nella realtà ma io l'ho apprezzato. 7,5


LDM.ottobre - la gemella silenziosa
Nulla di che. È partito bene, intrigante nella tragicità dello scambio o presunto tale, agghiacciante nella ricostruzione dell'incidente e dei sensi di colpa materni. Però poi ha preso una piega decisamente troppo surreale e a me personalmente piacciono poco i libri in cui non si capisce più cosa è realtà e cosa immaginazione/sogno/allucinazione. Avevo letto "la lettrice bugiarda" (di altra autrice) e non mi era piaciuto per lo stesso motivo. Si legge in un soffio perché la voglia di scoprire come si dipaneranno i dubbi sull'identità delle bambine è tanta, ma il finale è deludente. Anche le dinamiche fra i genitori mi sono parse completamente falsate rispetto a ciò che potrebbe succedere realmente in una situazione così dolorosa. La rimozione della madre poi, mi sembra tirata per i capelli giusto per mandare avanti il libro. 5,5
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Topillo » 8 dic 2015, 20:51

proposta per LDM di gennaio:

La cucina color zafferano di Yasmin Crowther
In una Londra autunnale, due tragici eventi concatenati imprimono una svolta improvvisa e radicale all'esistenza di Maryam Mazar, iraniana di nascita: la morte della sorella a Teheran e la dolorosa interruzione della gravidanza della figlia Sara aprono uno squarcio nell'apparente tranquillità della sua vita e del suo matrimonio. Rinnegata in gioventù dalla famiglia d'origine per un peccato non commesso, la donna decide di tornare nella terra che è stata costretta ad abbandonare per affrontare i fantasmi del passato e cercare così di ricomporre una trama le cui lacerazioni non possono essere rimarginate dalle premure dell'ignaro marito inglese. Sarà il piccolo paese in cui è cresciuta, incastonato fra i paesaggi montani che Maryam ha conservato, immutati, nella memoria, lo scenario del riavvicinamento alla figlia. Nel tentativo di riannodare i vincoli delle loro vite, di svelare le radici di tanta inquietudine e di riconciliare due culture profondamente diverse, Sara segue la madre in Iran e scopre quale terribile prezzo Maryam ha dovuto pagare per la libertà.
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Topillo » 8 dic 2015, 20:54

Non lo so.... è vero che la base della scomparsa della figlia sono le aspettative dei genitori, ma PERCHE' i genitori hanno quelle aspettative? Cosa li muove? Il razzismo e il sessismo della società perbenista americana. Soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, quando i Giapponesi erano il nemico, le comunità cinesi hanno passato davvero dei brutti momenti.
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da FrancescaS » 13 dic 2015, 1:20

:yeee PROPOSTE LDM GENNAIO 2016 :yeee

L' ora di pietra di Margherita Oggero
I suoi primi tredici anni Immacolata, per tutti Imma, li ha vissuti dove è nata, in un paese del profondo Sud, non lontano da Napoli, dove la legge è quella dettata dal boss locale e le donne sono costrette a chinare il capo di fronte al volere - o al rifiuto - dei loro uomini. Già segnata da un grande dolore durante l'infanzia e testimone, non vista, di un terribile delitto, Imma cresce cercando di dominare la propria indole selvatica e indipendente: ma quando, in seguito a un suo gesto di coraggiosa ribellione, la famiglia decide di mandarla al Nord, nascondendola a casa di una zia che lei quasi non conosce, Imma si trova all'improvviso a fare i conti con se stessa, con la ragazza che ancora quasi non si era accorta di essere, con la donna che vuole diventare...
Le lunghe ore solitarie tra le mura dell'appartamento della "zia scaduta" diventano per Imma la sfida più grande. Ferma dietro la finestra che è il suo solo contatto col mondo, aspetta la magica "ora di pietra", in cui per la strada non passa nessuno, le foglie degli alberi sono immobili e nessuna scia solca il cielo, l'ora in cui tutto sembra fermarsi e la verità delle cose si rivela nel silenzio. Ma la vita reale non si ferma mai, e solo violando la prigione che le è stata imposta Imma potrà conoscere il giovane venditore di libri usati che le offrirà la più meravigliosa delle evasioni: seguendo con trepidazione le vicende di Anna Frank, quelle di Michele Amitrano - protagonista di Io non ho paura - o di Oliver Twist, Imma supererà la nostalgia delle sue campagne assolate e assassine e troverà ancora una volta il coraggio per uno slancio di libertà.
Margherita Oggero ha scritto un romanzo di formazione delicato e forte, che ha il ritmo incalzante di un giallo ed è percorso dallo sguardo acuto di chi sa scavare sotto la superficie delle parole e dei gesti per raggiungere il cuore pulsante dei desideri, delle speranze, della libertà. È, questo, un libro che parla di altri libri, di come parole nate per raccontare storie lontane possano rivelarsi miracolosamente vicine alla nostra, e possano essere lievito segreto e forte per una vita nuova.

Volevo essere Lady Oscar di Marie-Renée Lavoie
Il suo nome è Hélène, ma si fa chiamare Joe e vuole essere trattata come un maschio per assomigliare a Lady Oscar, l'eroina del suo cartone animato preferito. Come lei, vorrebbe vivere in un'epoca leggendaria e compiere grandi gesta eroiche con i capelli al vento, perché ha un animo romantico e una fantasia avida di drammi epici. Per sua sfortuna, vive però negli anni Ottanta, in un quartiere popolare di Québec in cui si aggirano molti ex pazienti di un istituto psichiatrico (più che alla corte di Versailles, assomiglia a una corte dei miracoli) e dove l'unica grande impresa alla sua portata è la consegna dei giornali all'alba. Dopotutto, ha solo otto anni, anche se finge di averne dieci. Il suo mondo è fatto di tre sorelle, un padre molto occupato a essere malinconico e una madre dal pugno di ferro. E poi c'è Monsieur Roger, il vicino ottantenne che passa le giornate a fumare, bere birra e imprecare, mentre aspetta con impazienza che giunga la sua ora. Contro ogni aspettativa, a furia di battibeccare, tra la ragazzina impertinente e il vecchio scorbutico nasce un'amicizia indissolubile, e Roger diventa per Hélène un improbabile angelo custode: pronto a guidarla tra le piccole avventure quotidiane in quelle strade di periferia e a vegliare su di lei quando si ritroverà smarrita. Perché crescere è anche conoscere le prime delusioni: sentire arrivare – come Lady Oscar – quel vento della rivoluzione che spazza via il mondo come l'abbiamo sempre conosciuto. Grande o piccolo che sia. "Volevo essere Lady Oscar" è una storia tenerissima e divertente che ha tutto il calore di un'amicizia speciale, tutta la grinta degli eroi dei cartoni che ci hanno fatto sognare, tutta la poesia di un'infanzia semplice eppure indimenticabile. Un imperdibile «come eravamo» che parla al cuore di chi è diventato grande prima dell'epoca 2.0 (e, sotto sotto, ne va un po' fiero).

Ines dell'anima mia di Isabel Allende
lnés de Suàrez nasce all'inizio del Cinquecento in Spagna. lnés sposa, contro la volontà della famiglia, Juan de Malaga, che presto la abbandona per cercare fortuna nel Nuovo Mondo. La giovane non si dà per vinta e, con i soldi guadagnati ricamando, si imbarca anche lei. Giunta in Perù, cerca invano il marito, morto in battaglia; riprende a lavorare come sarta fin quando incontra Pedro Valvidia, un seducente hidalgo, fuggito da un matrimonio deludente e venuto a combattere per la Corona spagnola. La passione infiamma lnés e Pedro che si mettono alla guida di pochi volontari attraverso un deserto infernale, combattono indigeni incattiviti e giungono infine nella valle paradisiaca dove fondano la città di Santiago. Non senza il malcontento di alcuni coloni, cresce la sua autorità a fianco di Pedro, divenuto governatore.

Volevo solo averti accanto di Ronald Balson
Anche quello che sembrava un fratello può tramutarsi nel tuo peggior nemico…È la sera della prima al grande teatro dell’Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All’improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l’Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un’impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità. Perché nessuno, in questa storia, è quello che sembra. Volevo solo starti accanto è un caso editoriale fulminante. Pubblicato in proprio dall’autore, ha venduto in poche settimane oltre 100.000 copie solo negli Stati Uniti. Le recensioni dei lettori e il traffico crescente in rete hanno suscitato l’interesse delle case editrici che si sono sfidate in un’asta infuocata per acquisirne i diritti. Pubblicato ora da uno degli editori americani più importanti, sta scalando tutte le classifiche di vendita. Un romanzo sconvolgente, che risveglia le coscienze e ci ricorda che. perché l’orrore non si ripeta, non si deve dimenticare. Mai.

La cucina color zafferano di Yasmin Crowther
In una Londra autunnale, due tragici eventi concatenati imprimono una svolta improvvisa e radicale all'esistenza di Maryam Mazar, iraniana di nascita: la morte della sorella a Teheran e la dolorosa interruzione della gravidanza della figlia Sara aprono uno squarcio nell'apparente tranquillità della sua vita e del suo matrimonio. Rinnegata in gioventù dalla famiglia d'origine per un peccato non commesso, la donna decide di tornare nella terra che è stata costretta ad abbandonare per affrontare i fantasmi del passato e cercare così di ricomporre una trama le cui lacerazioni non possono essere rimarginate dalle premure dell'ignaro marito inglese. Sarà il piccolo paese in cui è cresciuta, incastonato fra i paesaggi montani che Maryam ha conservato, immutati, nella memoria, lo scenario del riavvicinamento alla figlia. Nel tentativo di riannodare i vincoli delle loro vite, di svelare le radici di tanta inquietudine e di riconciliare due culture profondamente diverse, Sara segue la madre in Iran e scopre quale terribile prezzo Maryam ha dovuto pagare per la libertà.

L'eco lontana delle onde del nord di Corina Bomann
Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel cerca di ripartire trasferendosi sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, con le sue bianche scogliere di gesso e le lunghe spiagge incontaminate. In una magnifica casa sulla costa, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul fianco: "La Rosa delle Tempeste". Un nome che suscita in lei un'attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè sull'acqua, Annabel si imbatte nell'affascinante Christian Merten, anche lui interessato all'acquisto per ragioni piuttosto oscure. La scoperta di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, proprio su quella barca, era fuggita dalla Germania Est. Ma Annabel non può immaginare che nella Rosa delle Tempeste è sepolto un segreto che ha segnato tragicamente la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro.

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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da mammakoala » 13 dic 2015, 3:18

Uh Frà! !! Sempre interessanti le tue proposte.
Ho un affetto famigliare di lunga dato per l'isola di Rügen e appena ho letto l'ultima proposta ho quasi avuto un tuffo al cuore...
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da mammakoala » 13 dic 2015, 3:19

Domanda di servizio, visto che con TT faccio fatica a scorrere le pagine, eri riuscita a raggruppare anche i commenti di "Non chiedere perché"? In caso affermativo ci aggiungo anche il mio.
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Yashodara » 13 dic 2015, 4:34

Topillo magnifica proposta. La voterò con tutto il cuore.

Secondo me il fatto è che il papà nel libro della Ng non ha mai vissuto in una "comunità cinese". Era un povero in una scuola di ricchi, da lì parte il suo problema. E sarebbe stato identico se fosse stato bianco. I suoi complessi l'hanno poi accompagnato nel trasferimento nel sud e sono stati trasmessi ai figli. Attenzione non è che il razzismo non abbia un ruolo, ma questo non è necessariamente quello principale. Quello principale è l'assenza di comunicazione e le aspettative, troppo alte e per di più contraddittorie, dei genitori verso la figlia. Secondo me eh! ;)
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Re: R: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Dionaea » 13 dic 2015, 8:29

Anche io mi trovo di più nel punto di vista di Yasho. Poi per carità, non si può dire che il razzismo non ci sia. Però il papà da ragazzino si vergognava di far sapere che la mamma lavorava in mensa, e non credo sarebbe stato molto diverso se anziché "muso giallo" fosse stato un bianco. Avrebbe solo avuto più chance di mimetizzarsi ma sarebbe rimasto un povero in mezzo ai ricchi.
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da FrancescaS » 13 dic 2015, 22:17

mammakoala, purtroppo credo di aver raggruppato i commenti da Il diario di velluto cremisi o addirittura dal successivo, sorry...

Ti ringrazio per l'interesse per la mia proposta :bacio : in realtà spero di trovare nei titoli della Bomann le stesse atmosfere al femminile di Lucy Dillon e/o trame che allacciano passato e presente come nei romanzi di Kate Morton :sorrisoo .

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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Focus21 » 14 dic 2015, 12:26

aggiungo qualcosa....però se ne abbiamo troppi...li posso anche proporre poi per febbraio...lascio a voi la scelta...

:yeee PROPOSTE LDM GENNAIO 2016 :yeee

L' ora di pietra di Margherita Oggero
I suoi primi tredici anni Immacolata, per tutti Imma, li ha vissuti dove è nata, in un paese del profondo Sud, non lontano da Napoli, dove la legge è quella dettata dal boss locale e le donne sono costrette a chinare il capo di fronte al volere - o al rifiuto - dei loro uomini. Già segnata da un grande dolore durante l'infanzia e testimone, non vista, di un terribile delitto, Imma cresce cercando di dominare la propria indole selvatica e indipendente: ma quando, in seguito a un suo gesto di coraggiosa ribellione, la famiglia decide di mandarla al Nord, nascondendola a casa di una zia che lei quasi non conosce, Imma si trova all'improvviso a fare i conti con se stessa, con la ragazza che ancora quasi non si era accorta di essere, con la donna che vuole diventare...
Le lunghe ore solitarie tra le mura dell'appartamento della "zia scaduta" diventano per Imma la sfida più grande. Ferma dietro la finestra che è il suo solo contatto col mondo, aspetta la magica "ora di pietra", in cui per la strada non passa nessuno, le foglie degli alberi sono immobili e nessuna scia solca il cielo, l'ora in cui tutto sembra fermarsi e la verità delle cose si rivela nel silenzio. Ma la vita reale non si ferma mai, e solo violando la prigione che le è stata imposta Imma potrà conoscere il giovane venditore di libri usati che le offrirà la più meravigliosa delle evasioni: seguendo con trepidazione le vicende di Anna Frank, quelle di Michele Amitrano - protagonista di Io non ho paura - o di Oliver Twist, Imma supererà la nostalgia delle sue campagne assolate e assassine e troverà ancora una volta il coraggio per uno slancio di libertà.
Margherita Oggero ha scritto un romanzo di formazione delicato e forte, che ha il ritmo incalzante di un giallo ed è percorso dallo sguardo acuto di chi sa scavare sotto la superficie delle parole e dei gesti per raggiungere il cuore pulsante dei desideri, delle speranze, della libertà. È, questo, un libro che parla di altri libri, di come parole nate per raccontare storie lontane possano rivelarsi miracolosamente vicine alla nostra, e possano essere lievito segreto e forte per una vita nuova.

Volevo essere Lady Oscar di Marie-Renée Lavoie
Il suo nome è Hélène, ma si fa chiamare Joe e vuole essere trattata come un maschio per assomigliare a Lady Oscar, l'eroina del suo cartone animato preferito. Come lei, vorrebbe vivere in un'epoca leggendaria e compiere grandi gesta eroiche con i capelli al vento, perché ha un animo romantico e una fantasia avida di drammi epici. Per sua sfortuna, vive però negli anni Ottanta, in un quartiere popolare di Québec in cui si aggirano molti ex pazienti di un istituto psichiatrico (più che alla corte di Versailles, assomiglia a una corte dei miracoli) e dove l'unica grande impresa alla sua portata è la consegna dei giornali all'alba. Dopotutto, ha solo otto anni, anche se finge di averne dieci. Il suo mondo è fatto di tre sorelle, un padre molto occupato a essere malinconico e una madre dal pugno di ferro. E poi c'è Monsieur Roger, il vicino ottantenne che passa le giornate a fumare, bere birra e imprecare, mentre aspetta con impazienza che giunga la sua ora. Contro ogni aspettativa, a furia di battibeccare, tra la ragazzina impertinente e il vecchio scorbutico nasce un'amicizia indissolubile, e Roger diventa per Hélène un improbabile angelo custode: pronto a guidarla tra le piccole avventure quotidiane in quelle strade di periferia e a vegliare su di lei quando si ritroverà smarrita. Perché crescere è anche conoscere le prime delusioni: sentire arrivare – come Lady Oscar – quel vento della rivoluzione che spazza via il mondo come l'abbiamo sempre conosciuto. Grande o piccolo che sia. "Volevo essere Lady Oscar" è una storia tenerissima e divertente che ha tutto il calore di un'amicizia speciale, tutta la grinta degli eroi dei cartoni che ci hanno fatto sognare, tutta la poesia di un'infanzia semplice eppure indimenticabile. Un imperdibile «come eravamo» che parla al cuore di chi è diventato grande prima dell'epoca 2.0 (e, sotto sotto, ne va un po' fiero).

Ines dell'anima mia di Isabel Allende
lnés de Suàrez nasce all'inizio del Cinquecento in Spagna. lnés sposa, contro la volontà della famiglia, Juan de Malaga, che presto la abbandona per cercare fortuna nel Nuovo Mondo. La giovane non si dà per vinta e, con i soldi guadagnati ricamando, si imbarca anche lei. Giunta in Perù, cerca invano il marito, morto in battaglia; riprende a lavorare come sarta fin quando incontra Pedro Valvidia, un seducente hidalgo, fuggito da un matrimonio deludente e venuto a combattere per la Corona spagnola. La passione infiamma lnés e Pedro che si mettono alla guida di pochi volontari attraverso un deserto infernale, combattono indigeni incattiviti e giungono infine nella valle paradisiaca dove fondano la città di Santiago. Non senza il malcontento di alcuni coloni, cresce la sua autorità a fianco di Pedro, divenuto governatore.

Volevo solo averti accanto di Ronald Balson

Anche quello che sembrava un fratello può tramutarsi nel tuo peggior nemico…È la sera della prima al grande teatro dell’Opera di Chicago. Morbide stole e sete fruscianti si scostano per far largo al vecchio Elliot Rosenzweig, il più ricco e importante mecenate della città. All’improvviso tra la folla appare un uomo anziano in uno smoking fuori moda. Tra le mani stringe convulsamente una pistola che punta alla testa di Rosenzweig. La voce trema per la rabbia, ma lo sguardo è risoluto quando lo accusa di essere in realtà Otto Piatek, il Macellaio di Zamość, feroce criminale nazista. Ma nessuno sparo riecheggia tra i cristalli e gli specchi del sontuoso atrio. E Ben Solomon, un ebreo scampato ai campi di sterminio, viene atterrato dalla sicurezza e trascinato in prigione. Nessuno crede alle sue accuse, nessuno vuole ascoltarlo. Tranne Catherine Lockhart, una giovane avvocatessa alle prese con una scelta difficile della sua vita. Catherine conosce l’Olocausto esclusivamente dai libri di scuola, eppure solo lei riesce a leggere la forza della verità negli occhi velati di Ben, solo lei è disposta ad ascoltare la sua storia. Una storia che la porta a un freddo inverno nella Polonia degli anni Trenta, a un bambino tedesco tremante e con le scarpe di cartone che viene accolto e curato come un figlio nella ricca casa della famiglia ebrea dei Solomon. Ma anche agli occhi ambrati di una ragazza coraggiosa e a una storia di amore, amicizia e gelosia che affonda le radici del suo segreto in un passato tragico. Difendere Ben Solomon sembra un’impresa impossibile, Rosensweig è per tutti un sopravvissuto di Auschwitz, un filantropo potente e rispettato. Catherine però non vuole arrendersi, deve trovare la verità. Perché nessuno, in questa storia, è quello che sembra. Volevo solo starti accanto è un caso editoriale fulminante. Pubblicato in proprio dall’autore, ha venduto in poche settimane oltre 100.000 copie solo negli Stati Uniti. Le recensioni dei lettori e il traffico crescente in rete hanno suscitato l’interesse delle case editrici che si sono sfidate in un’asta infuocata per acquisirne i diritti. Pubblicato ora da uno degli editori americani più importanti, sta scalando tutte le classifiche di vendita. Un romanzo sconvolgente, che risveglia le coscienze e ci ricorda che. perché l’orrore non si ripeta, non si deve dimenticare. Mai.

La cucina color zafferano di Yasmin Crowther
In una Londra autunnale, due tragici eventi concatenati imprimono una svolta improvvisa e radicale all'esistenza di Maryam Mazar, iraniana di nascita: la morte della sorella a Teheran e la dolorosa interruzione della gravidanza della figlia Sara aprono uno squarcio nell'apparente tranquillità della sua vita e del suo matrimonio. Rinnegata in gioventù dalla famiglia d'origine per un peccato non commesso, la donna decide di tornare nella terra che è stata costretta ad abbandonare per affrontare i fantasmi del passato e cercare così di ricomporre una trama le cui lacerazioni non possono essere rimarginate dalle premure dell'ignaro marito inglese. Sarà il piccolo paese in cui è cresciuta, incastonato fra i paesaggi montani che Maryam ha conservato, immutati, nella memoria, lo scenario del riavvicinamento alla figlia. Nel tentativo di riannodare i vincoli delle loro vite, di svelare le radici di tanta inquietudine e di riconciliare due culture profondamente diverse, Sara segue la madre in Iran e scopre quale terribile prezzo Maryam ha dovuto pagare per la libertà.

L'eco lontana delle onde del nord di Corina Bomann
Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel cerca di ripartire trasferendosi sull'isola di Rügen, nel Mar Baltico, con le sue bianche scogliere di gesso e le lunghe spiagge incontaminate. In una magnifica casa sulla costa, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul fianco: "La Rosa delle Tempeste". Un nome che suscita in lei un'attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè sull'acqua, Annabel si imbatte nell'affascinante Christian Merten, anche lui interessato all'acquisto per ragioni piuttosto oscure. La scoperta di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian sulle tracce di una donna che, oltre trent'anni prima, proprio su quella barca, era fuggita dalla Germania Est. Ma Annabel non può immaginare che nella Rosa delle Tempeste è sepolto un segreto che ha segnato tragicamente la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro.

LA LETTRICE CHE PARTÌ INSEGUENDO UN LIETO FINE di KATARINA BIVALD

Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una certa Amy, sessantacinquenne americana che le invia – dalla propria vastissima biblioteca personale – un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide di ricambiare la gentilezza iniziandoli al piacere sconosciuto della lettura. Proprio lei, che ha sempre preferito i libri alle persone, in quella città di poche anime ma dal cuore grande troverà amicizia, amore ed emozioni da vivere sulla pelle: finalmente da vera protagonista della propria vita.

Il mercante di libri maledetti di Simoni Marcello
Anno del Signore 1205. Padre Vivïen de Narbonne viene braccato da un manipolo di cavalieri che indossano strane maschere. Il monaco possiede un libro molto prezioso, che non vuole cedere agli inseguitori. Tentando di fuggire, precipita in un burrone. Tredici anni dopo Ignazio da Toledo, di ritorno da un esilio in Terrasanta, viene convocato a Venezia da un facoltoso patrizio per compiere una missione: dovrà recuperare un libro molto raro intitolato "Uter Ventorum", lo stesso libro posseduto da Vivïen. Il manoscritto in questione conterrebbe precetti derivati dalla cultura talismanica caldaico-persiana e sembrerebbe in grado di evocare gli angeli, per poter partecipare della loro sapienza. Ignazio si metterà alla ricerca del libro, che secondo le indicazioni è tenuto in custodia nella Chiusa di San Michele presso Torino. Ma alla Chiusa di San Michele, anziché trovare il libro, Ignazio si imbatte in un mistero: l'"Uter Ventorum" è stato smembrato in quattro parti nascoste in Linguadoca e in Castiglia. La curiosità di scoprire il contenuto di quelle pagine lo sprona a proseguire nella ricerca, nonostante il pericolo. Riuscirà svelare tutti gli enigmi che il libro contiene e a evocare gli angeli e la loro sapienza?
Rita
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da FrancescaS » 14 dic 2015, 19:01

Focus, io sarei per tenere entrambe le tue proposte e anche per incoraggiare le altre a proporre i loro titoli: perché abbiamo perso la sana abitudine di scegliere tra tante opzioni, ma qualche anno fa era così.
Sì, è vero che magari che così si mette tanta carne al fuoco, ma questo non mi sembra un male, anzi!!! Offre l'opportunità per le altre Biblios di sbirciare tra titoli e sonossi che altrimenti non sarebbero stati presi in considerazione :ok

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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Yashodara » 15 dic 2015, 4:35

Anche io sono per tenere tutti i titoli.

In ogni caso so già cosa voterò :).

Allora, in vacanza ho letto parecchio (calcolando che erano solo 4 giorni):


Alfredo, lo "specchio" de Il rumore dei tuoi passi (punto di vista dell'altro protegonista). È OK, si legge in un attimo, ma meno bello del precedente.

First they killed my father di Loung Ung, è un libro sul genocidio cambogiano scritto da una sopravvissuta che all'epoca era una bambina. L'ho letto perchè consigliato da un sito come lettura accompagnatoria di un viaggio in Cambogia (dove appunto ero), e non ha deluso. Forte e crudo, ma bello. Penso che leggerò anche il seguito.

Ti amo anima mia, di Najaa (un nick suppongo). Una storia di violenza domestica, niente di che nè come scrittura nè come pathos. Letto in un pomeriggio, perlomeno è corto :risatina: .

E ora sto leggendo Ambassador between life and survival, libro comprato in Cambogia scritto da Beat Richner, un medico svizzero che negli ultimi 18 anni ha messo in piedi una rete di ospedali gratuiti per bambini. Ogni sabato fa un concerto di violoncello per i turisti a Siem Reap e ci siamo andate, lì ho comprato il libro che mi sta piacendo e a tratti divertendo parecchio perchè conosco molte delle persone citate.
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da Yashodara » 15 dic 2015, 4:39

L'ldm di dicembre lo commento quando rimettono il quote :bomba :martello :argh (a chi si possono indrizzare reclami? È odiosa sta storia che lo continuano a togliere)
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da FrancescaS » 15 dic 2015, 13:09

Quoto Yasho!!! Cioè... Lo farei se si potesse :bomba !
Mi chiedo se gli amministratori siano informati di questo malfunzionamento, oltre che del fastidio delle pubblicità che si aprono a tutta pagina :pistole .

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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da SteSi » 17 dic 2015, 17:18

Ciao a tutte!

Sto ancora aspettando il LDM di dicembre.L'ho richiesto già da un po' ma, ad oggi, ho 50 prenotazioni prima di me :urka1
Ho visto che per ora non ha riscosso molto successo fra di voi e, nonostante anche io l'abbia votato, non so più se vale la pena aspettare fino a febbraio :pensieroso
Alcune delle proposte di gennaio sono molto interessanti e sono indecisa su quali 2 votare visto che me ne piacciono di più, spero solo che la biblioteca abbia quello che vincerà :incrocini

Per adesso sto leggendo la trilogia di James Dashner " Maze runner" e mi sta piacendo nonostante io non sia amante dei libri di fantascienza, anzi! probabilmente sono i primi che leggo.
Ho finito i primi due e mi accingo a leggere il terzo.
Il primo " Il labirinto" ed il secondo "La fuga" li ho trovati molto belli, senza parti noiose e scritti bene. Un susseguirsi di eventi dove ai personaggi ne capitano di tutti i colori.
Certamente dei libri da leggere dal primo all'ultimo altrimenti non si capisce molto.
Il finale di ogni libro mi ha lasciato aperte troppe domande, speriamo che con il terzo "La rivelazione" si abbiano quasi tutte le risposte. Dico quasi perché poi viene anche il prequel "La mutazione", quindi...
Io l'ho appena richiesto e, ovviamente, ho davanti 20 prenotazioni :nonegiusto
Inaspettatamente...H. La principessa! 18 dicembre 2018
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da mammakoala » 17 dic 2015, 18:47

Io passo per metter il mio commento al voto di Di Mare, non sto ora a raccogliere tutti quelli precedenti, ma lo metto in un post separato. Nel frattempo ho iniziato LDM di dicembre perchè quest'anno, forse per la prima volta, voglio fare l'en plein!
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Re: Sull'impero BIBLIOS non tramonta mai il sole!

Messaggio da mammakoala » 17 dic 2015, 18:52

LDM "Non chiedere perché - Franco Di Mare commento e voto finale

Il libro che per quest'anno vince la palma di migliore tra gli LDM. Non lo avevo aperto a suo tempo, in parte perchè presa dai mille impegni del trasferimento, in parte perché la guerra in Bosnia mi suscita sempre emozioni molto forti e fatico ad affrontarle. Per fortuna ho superato questa mia reticenza. E' una bella narrazione da parte del protagonista, sia della sua vita come inviato durante il conflitto, sia della sua personale storia d'amore.Ha rischiato ad un certo punto di cadere nello sdolcinato, ma per fortuna non ne è rimasto invischiato, avrebbe rovinato il libro secondo me.
Voto: 9
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