

Qui tutto bene, non sto per partorire, non sono ancora ai livelli di stress a cui potrei arrivare a breve... Però un pochino son scocciata. Alcune discussioni sul fronte volontariato (della serie quello che fai non basta mai, come lo fai è sempre soggetto a critiche, e io lo so di avere le mie colpe ma porca miseria avrei anche il diritto di mandare tutti a spendere....), e poi ho una sensazione strana a seguito della puntata di oggi.
Cioè, ho l'impressione che ci stiano mettendo un po' su un piedistallo e non mi piace granché. Abbiamo detto cose che pensiamo, senza fare gli eroi (sia in tema di lavoro e precariato, mettere su famiglia anche se non si hanno tutte le certezze economiche, donazione del cordone...) e in un paio di occasioni c'è stato l'applauso del pubblico, i commentatori che dicevano "scelte coraggiose" ecc ecc. Insomma, ok, ma forse era meglio sdrammatizzare un po', essere più spensierati e divertenti...?

Perché a me le famiglie di "perfettini" mi stanno pure un po' sulle scatole, non è meglio farci vedere come persone normali con i nostri difetti e i nostri lati buffi... boh.

Ciao Gianna!!! Vero, Miriam ha 5 anni e in tante cose vuole essere grande, adesso non va più a letto al pomeriggio quando è a casa, e il bavaglino a tavola il 99% delle volte non se lo vuole mettere (e noi non insistiamo).gz ha scritto:HO SOLO DUE CURIOSITA': PERCHE' A MIRIAM METTI ANCORA BAVAGLINO E USI PASSEGGINO??? HA GIA 5 ANNI NO???
Però in altre cose la presenza di suo fratello influisce un sacco, siccome abbiamo il passeggino doppio (e Diego si addormenta dentro) non posso dire a Miriam "tu vai a piedi perché sei grande", e neanche possiamo prendere solo il passeggino singolo perché significa portare in braccio uno dei due se si stanca...

Tieni conto che in molte situazioni Miriam e Diego hanno dei comportamenti o dei meccanismi simili a due gemelli, ma con l'età spostata verso il basso... il bimbo più piccolo o più coccolato fa "invidia" e la grande chiede di essere trattata allo stesso modo. Il contrario invece è raro, perché Diego è pigro e raramente fa "il grande" guardando sua sorella....
A proposito, oggi siamo andati dalla neuropsichiatra con Diego. Ha detto che nell'osservazione in classe ha visto Diego partecipativo, attento ai suoi compagni, reattivo a tutti gli stimoli... Insomma molto bene.

Nei giochi / test che gli ha proposto, Diego è stato molto bravo in tutto ciò che non coinvolgeva la parola. Ha dato prova di abilità, comprensione, intelligenza... però con il linguaggio è sicuramente indietro e forse dal prossimo mese inizieremo percorso con logopedista. La dottoressa dice che non penso siano problemi di pronuncia o altro, è proprio il fatto che lui solo di recente ha iniziato a capire che è necessario esprimersi verbalmente, e noi dobbiamo insistere anche quando capiamo quello che dice, ripetendogli la parola pronunciata bene e la frase intera (esempio: "ieno!" - "Diego vuoi il treno? Ecco, prendi il treno...") ecc.
Ha detto che Diego secondo lei è in un momento importante di crescita ed è fondamentale "non perderlo", perché per stanchezza noi potremmo lasciarlo molto tempo da solo, senza cercarlo o dargli stimoli (tipo, c'è un gioco che ti assorbe per un'oretta, o un film che ti piace, io riesco a fare i lavori di casa...) perché è importante invece cercarlo e fare in modo che sia costantemente coinvolto nella relazione con gli altri...

E poi l'altra cosa che ha detto è che (anche in riferimento al fatto che non è pronto per togliere il pannolino) il bambino non ha avuto fino ad oggi una chiara percezione di dove finisse il suo corpo e il suo "mondo" rispetto agli altri.


Come facciamo? I bambini hanno accesso a tutta casa, abbiamo una camera sola in comune, e forse abbiamo sbagliato noi a non essere più severi e non dare regole più rigide, ma a parte spostare in alto o mettere fuori portata le cose delicate / pericolose, non c'è nessun angolo della casa che sia totalmente "off limits" per i bimbi.
Ho sempre pensato che in questo modo noi dimostrassimo totale accoglienza, i bimbi sono molto sicuri di sé e "dominano" lo spazio, siamo noi che ci siamo sacrificati. Possibile che invece questo atteggiamento sia sbagliato e che possa avere conseguenze negative sulla percezione dei bimbi?

Quello che pare chiaro è che sarebbe fondamentale sia per il nostro equilibrio psico-fisico e familiare, sia per la crescita dei bambini avere una "camera dei bimbi" e una "camera dei genitori", abituandoli all'idea che il fratellino piccolo dormirà con noi, e loro invece che sono grandi avranno la loro "tana" ... Ma i lavori al piano di sopra se va tutto bene li faremo quest'estate! Nel frattempo che faccio?!?!
