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La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

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Fioriblu
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Fioriblu » 30 ott 2018, 16:07

:intellettuale: Recensione LDM Marzo 2018 :intellettuale:

I CORAGGIOSI SARANNO PERDONATI
di Chris Cleave


MariPi82: libro dal tema (temI) assolutamente importante, ma secondo me scritto in una maniera poco poco 'coinvolgente'...i personaggi! niente, non sono riuscita ad amare NESSUNO di loro: nessuna empatia, neppure per Alistair, il migliore dei quattro secondo me, che però (per fare un esempio) si innamora PERDUTAMENTE di Mary (tanto bella ed intelligente quanto giovane ed insopportabile!) dopo averla vista mezza volta...e i dialoghi! che dialoghi....inconsistenti, forzatamente humorous...insomma, nonostante tutto a me è piaciuto poco: una fatica!
Voto: 6

Topillo: Ho trovato il libro un po' troppo "lungo", nel senso di "inutilmente lungo", ma ben scritto. L'autore rende molto bene l'effetto della guerra anche su chi non la combatte in campo. La desolazione, il dolore, le ferite, lo sconvolgimento della routine quotidiana.
I personaggi si approfondiscono tramite pochi tratti e pochi dialoghi, ma emergono dalle pagine come persone reali. Nessuno è del tutto negativo, nessuno è del tutto positivo. Sono giovani, toccati dalla guerra in vari modi. A me è piaciuta Hilda, la ritengo il personaggio meglio delineato. Anche la fine è in linea col resto del libro.
Non do un voto altissimo perchè davvero alcuni passaggi li ho trovati proprio troppo prolissi.
Voto: 7

Ciuk: io mi trovo molto in linea col commento di Maripi. Sono riuscita a leggerlo velocemente, senza difficoltà ma mi è sembrato piatto. Anche se l'autore ha provato a mettere qualche stralcio che avrebbe dovuto scuotere il lettore (le varie morti, tutte "esplose" in momenti in cui meno uno se lo aspetta), si è trattato di guizzi veloci e subito superati. Tra l'altro, ok una volta... due, poi basta.
Idem lo humor: forzato, nel senso che tutti, in qualsiasi situazione avevano lo stesso stile ironico... Hilda, Mary, Tom, Alistair, Simonson... ammazza, una gang di fini umoristi.
E' stata messa tanta, tantissima carne al fuoco ma mi è sembrato inconcludente.
E la fine, intesa non tanto come conclusione della storia, quanto come frase conclusiva del libro, io non l'ho capita.
SPOILER
"Lo shock improvviso e accecante del sole fra le nuvole e l'orizzonte orientale: qualcosa di inimmaginabile, pensò Mary, una vita. Come svitare le placche d'ottone brunito. Una tessera sfuggita allo schema. Aria che si poteva ancora respirare, se chi era perdonato fosse stato coraggioso"

MA CHE VOR DI'????
Voto 6

Yasho
Non c'è molto da aggiungere... non è un brutto libro, ma sicuramente i margini di miglioramento sarebbero ampi. La storia è interessante - ma certo non inedita quindi o la rendi un po' intrigante (non necessariamente con più fatti, ma scrivendo in modo coinvolgente) oppure sa di trito e ritrito. Ho apprezzato un'attenzione abbastanza spiccata per i sentimenti e la descrizione, un ritmo lento non è necessariamente un male, ma in questo caso alla fine (o anche molto prima della fine) risulta tedioso. Per altro la descrizione di come è nato il libro non lo assolve, anzi - dell'intento iniziale non è rimasto nulla e avrebbe fatto meglio a sorvolare.
Voto: 6.5

Fioriblu
Bah!! Interessante la descrizione di come la città di Londra ha vissuto la prima guerra mondiale… ma tutto il resto mi ha lasciata molto perplessa. Personaggi sempre sopra le righe, un’ironia continua e irritante, episodi narrati in maniera tale da doverli rileggere più volte per capirne il senso.
No, se la trama poteva essere interessante la narrazione l’ha, a mio parere, uccisa.
Voto: 5,5


VOTANO: Mari 6, Topillo 7, Ciuk 6, Yasho 6.5, Fioriblu 5,5
Media: 6,2

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Fioriblu » 30 ott 2018, 16:15

:intellettuale: Recensione LDM Febbraio 2018 :intellettuale:

CHIAMATE LA LEVATRICE
di Jennifer Worth


MariPi82: insomma, finora un inforcata di ldm ottima quest'anno! mi è piaciuto tantissimo questo libro e, sebbene io NON ami assolutamente le raccolte di racconti (e questo lo è, in un certo modo...lo salva il filo conduttore!), questo l'ho trtovato molto interessante e ben scritto! leggerò sicuramente il continuo!
Voto: 8

Topillo: non sono assolutamente d'accordo sul fatto che possa essere considerato una raccolta di racconti (non mi sarebbe mai venuto in mente), ma concordo sul fatto che è un bellissimo libro. Mi piace molto perchè dà uno spaccato di vita reale che fa comunque riflettere su come sia cambiata la società in pochissimo tempo, da un lato e su come invece certe cose restino sempre uguali. Non gli do più di 8 perchè comunque ha il difetto che ho riscontrato spesso nei libri che raccontano esperienze vere: troppo "fredda" la narrazione, poco pathos.
Voto: 8

Mammakoala:
Un libro che non mi ha entusiasmata come è invece successo ad altre tra noi. Una delle cause del suo "insuccesso" con me forse è proprio per la mancanza di pathos e di calore nei racconti,così come ha detto Topillo, un'altra è per il senso di angoscia che questi mi lasciavano. Le atmosfere dickensiane, ancora a metà dello scorso secolo mi hanno scossa,gli abbrutimenti, la povertà morale, la grettezza di alcuni dei coprotagonisti mi hanno lasciato addosso delle pessime senzazioni. Questo non significa che il libro non sia bello, la stessa cosa la potrei dire dei racconti di Verga, che certo non si possono però definire mediocri; è proprio soltanto quello che fanno risuonare in me che non mi rende gradevole la lettura e mi suggerisce un voto non altissimo.
Ho trovato esilarante uno degli ultimi capitoli, quello del pranzo domenicale e del siparietto della suora più anziana con il presunto giornalista Alan e invece dolcissimo il capitolo dedicato all'ultima nascita di Conchita.
Voto: 7

Ciuk, concordo con Topillo, anche io non credo si tratti assolutamente di un libro di racconti (che tra l'altro a me non piacciono molto). Io l'ho adorato e divorato con piacere. Sarà anche che ho visto la serie TV e nonostante il bruttume che purtroppo permeava la vita negli slums (e che quindi si legge in questo libro), a me è passato un messaggio positivo, un fondo di bellezza: l'amore, la fede, la cura delle ostetriche apparentemente molto meno asettica di quanto magari possa essere ora, la forza di volontà, la tenacia....
La serie tv trattava molti più casi penosi, nel libro è quasi sempre tutto a lieto fine, tra l'altro.
Inoltre, il mio voto alto è dovuto anche al fatto che mi immedesimo sempre molto di più nel testi che trattano di storie vere, seppur ovviamente riviste in chiave romanzata.
Voto 9

Titti
No, aspettate un attimo, non ho detto che è un libro di racconti. Ma, dopo aver finito la trilogia, quello che mi ha lasciato è la sensazione di aver letto una serie di episodi della vita lavorativa dell'autrice, che possono essere presi come episodi (non a caso, vista la serie) quasi, e sottolineo quasi, slegati tra loro. A parte questo, il primo libro della trilogia mi è piaciuto moltissimo. Già da piccola leggevo l'enciclopedia medica come se fosse un romanzo coinvolgente e appassionante, quindi non potevo che non amare questo LDM, anche se ha più dettagli medici che emotivi (altra piccola pecca, a mio avviso). La lettura risale a qualche mese fa, mi piacerebbe vedere la serie TV che, mi dicono, merita.
Voto: 8,5

Yasho
Bellissimo libro che ho molto apprezzato in tutti i suoi aspetti, l'ho letto con grande piacere e ho già pronto il secondo sul kindle. Secondo me non è un libro di racconti, ma poco importa, se vogliamo dire che lo sia, ok è un libro di racconti bello :ok . Per altro ci fa ricordare che poco più di mezzo secolo fa in una città moderna e sviluppata come Londra esistevano situazioni di povertà comparabili a quelle delle città del terzo mondo oggi, consapevolezza che non fa male tener presente quando analizziamo l'attualità.
Voto: 9

chiara
Ho letto tutti e tre i libri l'anno scorso e mi sono piaciuti tutti. Non lo definirei racconti, ma appunto "episodi", alcuni di una dolcezza disarmante come quello di Conchita. Stupende le descrizioni della Londra del dopoguerra, ti sembra di esserci. Mi hanno ricordato i racconti della mia nonna sulla vita nelle case di ringhiera della Milano del dopoguerra e poi verso gli anni 56/60
Io non ho trovato "freddezza" nelle descrizioni dei casi clinici, solo un voler raccontare lasciando al lettore la possibilità di giudicare. Aggiungo, come ciuk ci ho visto un grande messaggio positivo e speranza in (quasi) tutti i capitoli
Devo però dire che questo é uno dei pochi casi in cui la rappresentazione televisiva ha superato il libro
Voto 8.5

Fioriblu:
Libro letto e riletto per quanto mi è piaciuto. Ho amato tutto: lo stile narrativo (ma io adoro gli scrittori inglesi), i personaggi, gli episodi riportati con delicatezza, ironia, realismo, comicità, il contesto storico sempre ben illustrato e spiegato.
Personalmente non l'ho trovato per niente freddo né gli episodi mi sono sembrati carichi di grettezza o povertà morale, ma spaccati di vita di quell'epoca in un contesto molto povero.
Ho letto anche i due libri successivi e nel complesso descrivono con molta chiarezza una società ormai svanita, con le sue luci e le sue ombre, riportandola in vita per il lettore.
Voto: 9,5

VOTANO: Mari 8, Topillo 8, Mammakoala 7, Ciuk 9, Titti 8,5, Yasho 9, Chiara 8,5, Fioriblu 9,5
Media: 8,43

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Fioriblu » 30 ott 2018, 16:40

:sommersa: PROPOSTE PER LDM DI DICEMBRE :sommersa:

La casa della Moschea di Kader Abdollah
Da secoli la famiglia di Aga Jan, ricco mercante di tappeti e capo del bazar, ha legato i suoi destini alla moschea di Senjan, nel cuore della Persia. La dimora adiacente alla moschea è pervasa da miti e antiche tradizioni, immagine armoniosa di una società che sta per essere attraversata dagli sconvolgimenti del presente, come fa presagire la massa di formiche che invade il cortile della casa nell'incipit del romanzo. Il piccolo centro religioso di Senjan rischia di rimanere lontano sia dalla modernizzazione filo-occidentale imposta dallo scià che dall'intransigente reazione oscurantista che si prepara nella roccaforte degli ayatollah di Qom. Proprio da Qom arriva un giorno il giovane imam Ghalghal, per prendere in moglie Seddiq, figlia dell'imam Alsaberi e, quando questi muore accidentalmente sarà lui a sostituirlo. Se dapprima sembra che la moschea abbia finalmente trovato una guida forte, all'entusiasmo succede presto lo sgomento: le sue parole si fanno sempre più arroganti e tentano di sfociare nell'azione violenta, quando Farah Diba, moglie dello scià e immagine dell'emancipazione femminile, arriva in città per inaugurare un cinema e si trova assediata da una folla sobillata da Ghalghal, che dopo la mancata sommossa, sfugge alla polizia e raggiunge Khomeini per preparare la rivoluzione dall'esilio. Sospesa tra un mitico passato e un drammatico presente, il romanzo è un cuore pulsante di vite e di storia, da cui si osservano gli eventi che cambieranno il volto dell'Iran.

Il club degli incorreggibili ottimisti di Jean-Michel Guenassia
PRIX GONCOURT DES LYCÉENS 2009
Parigi, 1959. Sono anni vertiginosi: la Seconda guerra mondiale è finita da troppo poco tempo per essere Storia, la guerra d’Algeria segna le vite dei francesi d’oltremare. Michel Marini, undici anni, figlio di immigrati italiani, esce dall’infanzia e si affaccia a un’adolescenza inquieta e piena di emozioni.Vagabonda per il quartiere, si ritrova con gli amici a giocare a calcio balilla; un giorno entra in un bistrò, il Balto. È attratto da una stanza sul retro dove si ritrova un gruppo di uomini, che parlano un francese a volte approssimativo e portano dentro di sé storie e passioni sconosciute. Sono profughi dei Paesi dell’Est, uomini traditi dalla Storia, ma visionari che ancora credono nel comunismo. Incorreggibili ottimisti. Frequentare il Balto vuol dire scoprire il mondo. Michel cresce con Igor, Leonid, Imré, Pavel, Tibor, Sasha; impara a conoscere l’amicizia, l’amore, la complessità degli ideali. Nel retro di un bistrò si litiga, si beve, si gioca a scacchi, si raccontano barzellette su Stalin, si offre se stessi e le proprie storie, storie terribili di esilio che si intrecciano sullo sfondo di un decennio epocale, tra filosofia e rock’n’roll, Sartre e Kessel, la conquista dello spazio e l’inizio della Guerra fredda. Nella tradizione del grande romanzo francese, un affresco indimenticabile di un’epoca. Un libro di cui, una volta iniziato, non si può più fare a meno, capace di trascinare e di suscitare emozioni intense, e che lascia pieni di nostalgia per i suoi eroi.

Basilicò di Giulio Macaione
Un affresco familiare raccontato dal punto di vista dei figli di una matriarca siciliana, costruito intorno alle ricette di famiglia, che intervallano i capitoli e si possono copiare e cucinare veramente. Lampi di flashback seppia punteggiano il bianco e nero della narrazione, disegnando una Sicilia per sempre sospesa tra antico e moderno, bellissima e dolorosa, che Giulio Macaione racconta splendidamente.

Via col vento di Margaret Mitchell
Ambientato nel Sud degli Stati Uniti nel periodo della Guerra Civile, Via col vento apparve nel 1936, quando il ricordo del sanguinoso evento era ancora ben vivo nella coscienza di molti americani. Rossella O'Hara, la giovane capricciosa e viziata protagonista del romanzo, affronta le avversità con spirito di conquista; incapace come il suo popolo di "riconoscere la sconfitta anche quando se la trova di fronte", si appresta ad andare incontro al futuro pensando che "dopo tutto, domani è un altro giorno". La società americana che si stava risollevando dalla profonda crisi economica iniziata dopo il crollo della borsa del 1929 accolse con un entusiasmo senza precedenti il messaggio del romanzo, facendolo entrare a buon diritto, anche grazie alla memorabile trasposizione cinematografica con Clark Gable e Vivian Leigh, tra i classici della letteratura contemporanea.

Restare vive di Victoria Redel
Le «Vecchie Amiche»: è cosí che in prima media Anna, Helen, Caroline, Molly e Ming hanno ribattezzato la loro alleanza. All'epoca quella definizione sembrava un ossimoro, il nome di un gruppo rock, il titolo di una serie poliziesca. Oggi, a diversi decenni di distanza, è la pura e semplice verità. Le cinque amiche hanno attraversato insieme una vita intera: figli, amori, sfide professionali. E quando Anna arriva all'ultima stagione di una malattia contro cui non vuole piú combattere, le altre le si stringono intorno per parlare, ridere e condividere scampoli di normalità sullo sfondo della sua casa tra le colline del Massachusetts. Consapevoli che anche dentro i finali piú tristi può celarsi una grazia inaspettata. Calibrando con maestria una scrittura precisa e vivissima, Victoria Redel prende le nostre paure piú grandi per trasformarle in speranza, consegnandoci, in forma di romanzo, un canto alla vita e al potere insondabile dell'amicizia.

La ballata di Adam Henry di Ian McEwan
"Divino distacco, diabolica perspicacia": cosi si mormora negli ambienti giudiziari londinesi a proposito di Fiona Maye, giudice dell'Alta Corte britannica in servizio presso la litigiosa Sezione Famiglia. Sposata da trentacinque anni con lo stesso uomo e senza figli, il giudice Maye ha dedicato tutta la sua carriera alla composizione di dissidi sanguinosi spesso giocati nella carne di chi un tempo si è amato. Battaglie feroci per l'affidamento di figli non più condivisi, baruffe patrimoniali, esplosioni d'irrazionalità cui il giudice Maye oppone un paziente esercizio di misura e sobrietà nella convinzione di "poter restituire ragionevolezza a situazioni senza speranza". I casi su cui è chiamata a pronunciarsi popolano i giorni e ossessionano le notti di Fiona, calcandone la coscienza. Forse la rendono più sfuggente, distratta. Sarà dunque a questo che si deve l'oltraggiosa richiesta di suo marito Jack? "Ho bisogno di una bella storia passionale", un "ultimo giro" extraconiugale con la ventottenne Melanie, esperta di statistica. Umiliata, ferita, "abbandonata agli albori della vecchiaia", Fiona cerca rifugio, come d'abitudine, nel caso successivo. È quello di Adam Henry, violinista dilettante, poeta in erba, diciassette anni e nove mesi, troppo pochi per decidere autonomamente della propria vita o della propria morte. Adam è affetto da una forma aggressiva di leucemia che richiede trattamento immediato.

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Ciuk » 30 ott 2018, 16:48

Fiori che brava!!!! Che bello leggere tutte le vostre recensioni!
Ora ti manca JackRabbit!!
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Fioriblu » 3 nov 2018, 6:38

Ciuk ha scritto:Fiori che brava!!!! Che bello leggere tutte le vostre recensioni!
Ora ti manca JackRabbit!!
Mi spiace ma JackRabbit lo passo... non mi ispira proprio e dai commenti di chi lo sta leggendo la mia opinione è confermata!
Ma quello di novembre lo leggerò e mi impegno a commentarlo subito :ok

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da MariPi82 » 3 nov 2018, 9:00

Fioriblu ha scritto:
Ciuk ha scritto:Fiori che brava!!!! Che bello leggere tutte le vostre recensioni!
Ora ti manca JackRabbit!!
Mi spiace ma JackRabbit lo passo... non mi ispira proprio e dai commenti di chi lo sta leggendo la mia opinione è confermata!
Ma quello di novembre lo leggerò e mi impegno a commentarlo subito :ok
Fioriiiiii!!!!!! Noooooooo!!!!! Stavo aspettando proprio il commento al coniglio!!!!!

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Yashodara » 3 nov 2018, 17:13

Salve a tutte.

Vi ho lette e posto per salvarmi il nuovo topic. Domani se riesco, secondo quanto c‘è da fare al lavoro, passo ad aggiornare anche io (grazie fiori per aver ripescato tutte le recensioni, mi ero scordata di recensire La lettera... ). Purtroppo sono ferma con gli ldm perchè un po‘ ho poco tempo, un po‘ sto leggendo una saga che voglio finire prima di passare ad altro.


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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da MariPi82 » 6 nov 2018, 10:00

Yasho!!! :hi hi hi hi :hi hi hi hi :hi hi hi hi dicci che saga è! non ci lasciare cosìììììì!!!!!!

io intanto sto leggendo un mattonazzo in ogni senso: "Futu.re"....600 pagine di noia....sbuff, maledette offerte lampo :uaua :che_dici
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Ciuk » 6 nov 2018, 21:32

A me le offerte lampo non ispirano mai. In genere, a parte gli LDM, mi faccio molto attrarre dai consigli di chi ha gusti di cui mi fido
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da MariPi82 » 7 nov 2018, 10:03

in realtà devo dire che ho trovato delle chicche mica male con le offerte lampo! per esempio "player one", ma anche quasi tutti i libri della serie de "l'Allieva"......e tanti altri! certo, poi ci sono anche le sole.....taaaaante sole, vabbè. :sorrisoo
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Yashodara » 11 nov 2018, 14:45

Eccoci qua meglio tardi che mai dicono... :fischia :hi hi hi hi
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Yashodara » 11 nov 2018, 14:48

MariPi82 ha scritto:Yasho!!! :hi hi hi hi :hi hi hi hi :hi hi hi hi dicci che saga è! non ci lasciare cosìììììì!!!!!!

io intanto sto leggendo un mattonazzo in ogni senso: "Futu.re"....600 pagine di noia....sbuff, maledette offerte lampo :uaua :che_dici
La saga è Inshallah di Gilbert Sinoué: https://www.amazon.fr/Inch-Allah-Intégr ... 2290100463 . Non so se c'è in italiano, ma forse sì perchè ho saputo da titti che esisteva. Comunque il libro è abbastanza bello, il problema sono io che ho proprio poco tempo.
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Yashodara » 11 nov 2018, 14:53

LDM SETTEMBRE: Room. Stanza, letto, armadio, specchio di Emma Donoghue

Ciuk:
con questa recensione vado ad eleggere E. Donoghue come una delle scoperte migliori degli ultimi anni. Anche Room è all'altezza (forse un mezzo gradino più su) di Il prodigio. Una storia non banale, una trama che, nella sua semplicità e linearità, tiene comunque alta l'attenzione, uno stile piacevole. In alcuni momenti le frasi del piccolo Jack mi hanno trafitto il cuore e messo le lacrime agli occhi. Sarò ben contenta di aggiungerlo fra i libri "regalabili".

SPOILER
Mi ha fatto tanto pensare la sensazione che per Jack la Stanza fosse meglio del Fuori... Come cambiano le prospettive sulle varie situazioni in base a chi le vive. Anche a me, a tratti, mancavano l'intimità e la tenerezza, la purezza del rapporto e della vita di Jack e Mà quando erano soli, pur nella disperazione. Un rapporto delicato e semplice non contaminato dalla freneticità della modernità e del Cosmo.

Mi disgustava invece immensamente ogni volta che Jack racconta di succhiare Dente... Che schifo!
FINE SPOILER

Adesso vorrei vedermi il film. Si trova in streaming?
Voto: 9

MariPi82: concordo con Ciuck: Emma Donoghue, insieme alla bravissima Atwood, è diventata di diritto una di quelle scrittrici di cui non mi farò mai più scappare nulla!
Libro OTTIMO. Ottimamente scritto, descritto e magistralmente diretto.
Molto molto duro....di una durezza per me sconvolgente. Diverse volte ho empatizzato talmente con Jack da provare sofferenza fisica!
a differenza di Ciuck NON voglio assolutamente vedere il film, per due motivi: primo perchè ho paura che non sia all'altezza del libro; e secondo perchè ho paura che, se fosse all'altezza del libro, mi sarebbe insopportabile la visione :risatina:
Voto: 8


Chiara: concordo con Ciuk e maripi: Emma Donoghue, insieme alla bravissima Atwood, è diventata di diritto una di quelle scrittrici di cui non mi farò mai più scappare nulla!. Anzi copio direttamente questa parte perché davvero non potrei essere più d'accordo
MERAVIGLIOSO. La descrizione claustrofobica della vita di Ma e Jack, mi si stringeva il cuore a leggere.
Realistico, coinvolgente, scritto in modo che non puoi fare a meno di soffrire con i prigionieri.
Concordo poi con la parte del dente, anche a me ha disgustato parecchio.
Per quanto riguarda il film, non mi precludo nulla quindi probabilmente lo vedrò
Voto: 9

Tittiale: ho fatto fatica a leggere la prima parte del libro, ma poi, quando la situazione cambia, quando il mondo si stravolge, non riuscivo a staccarmene. Perché ci si concentra sempre sul "durante" delle situazioni difficili, ma poco sul "dopo" che invece Jack ci dimostra essere a volte difficile quasi come il "durante". E il racconto di cosa succede una volta liberi è stato quasi più un pugno nello stomaco della descrizione della prigionia. "Il prodigio" rimane il mio preferito (per le atmosfere e per la storia che tiene col fiato sospeso), ma mi stupisce questa scrittrice, di come sia riuscita a cambiare completamente contesto e storia e a restare comunque credibile e coinvolgente.
Ah, letto un po' di tempo fa, ho rinfrescato la memoria con la visione del film. Che merita. Non come il libro (ma raramente preferisco il film al libro), ma comunque rende bene ciò che mi ero immaginata. E mi ha aiutato a ricordare.
VOTO: 9

Fioriblu: Tema molto duro e lacerante trattato in maniera molto delicata. Come una situazione crudele possa trasformarsi grazie agli occhi di un bambino… e attraverso il suo punto di vista il mondo intero diventa qualcosa di nuovo da scoprire.
Il libro si divide in due parti. La prima dentro la stanza, in cui per me emerge la forza della ragazza nell’affrontare l’inferno, costruendosi un mondo di amore per questo bambino, difendendolo, cercando di dargli una serenità e normalità inimmaginabili. E questo la aiuta a sopravvivere.
La seconda parte è fuori dalla stanza. E l’autrice è davvero brava a trasmettere la curiosità e insieme la paura per il mondo che questo bambino prova, con lo stupore di fronte a cose per noi normali ma anche in situazioni di relazioni personali che noi affrontiamo crescendo ma in cui lui si trova catapultato da un giorno all’altro… quasi da fargli preferire la precedente prigionia.
Toccante, molto toccante e ben scritto.
VOTO: 9

Yasho Room mi è piaciuto molto, sia lo stile che il tema, interessante e non scontato. Per qualche ragione l'ho preferito a Il prodigio, e non ho avuto difficoltâ con la prima parte probabilmente perchè mi sono fatta prendere dalla descrizione del mondo di Jack e dalle sue emozioni. Duro emozionalmente, e claustrofobico, ma molto molto bello. Bella idea, ottima elaborazione.
VOTO: 9

Votano: MariPi 8, Ciuk 9, Chiara 9, Tittiale: 9, Fioriblu 9, Yasho 9
Media: 8,85
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Yashodara » 11 nov 2018, 14:56

[quote="Fioriblu"] :intellettuale: Recensione LDM Maggio 2018 :intellettuale:

LA LETTERA
di Kathryn Hughes


MariPi82: secondo me libro che parte male: pieno zeppo di clichè, storie lette e rilette, si è ripreso dai due terzi della storia (quando compare William) in poi, non convincendomi però mai del tutto (TROPPE, TROPPE coincidenze fantascientifiche!!!!!). Nonostante la storia si presti molto perchè che il lettore empatizzi con i personaggi, a me non è successo perchè, a mio parere, i personaggi sono veramente poco poco approfonditi e descritti. Il libro si legge comunque velocemente, scorrendo bene.
Insomma: bene ma non benissimo.
Voto: 6.5

Fioriblu:
Ben lontano dal grande romanzo, come viene pubblicizzato, è un libro di piacevole lettura, che tratta temi già visti con schemi narrativi già visti… Sicuramente la storia coinvolge e punta una luce sulla triste questione delle nascite illegittime in Irlanda dell’ultimo secolo, da poco emersa.
Come sempre gioca un ruolo di suspance questa alternanza tra passato e presente, che mette in parallelo situazioni in cui le donne sono protagoniste, attive o passive, della loro vicenda.
Voto: 7

Yasho L'ho letto anche io!!! E pensavo anche di averlo recensito. Diciamo che evidentemente ho velocemente rimosso tutto di questo libro. Peccato perchè mi ispirava, l'idea era buona. Ma si è invece rivelato abbastanza scontato e non eccessivamente intrigante. OK per svagarsi un po', ma nulla di memorabile.
Voto: 6.5

VOTANO: Mari 6.5, Fioriblu: 7, Yasho 6.5
Media: 6,6
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Ciuk
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Ciuk » 26 nov 2018, 13:03

:sommersa: PROPOSTE PER LDM DI DICEMBRE :sommersa:

La casa della Moschea di Kader Abdollah
Da secoli la famiglia di Aga Jan, ricco mercante di tappeti e capo del bazar, ha legato i suoi destini alla moschea di Senjan, nel cuore della Persia. La dimora adiacente alla moschea è pervasa da miti e antiche tradizioni, immagine armoniosa di una società che sta per essere attraversata dagli sconvolgimenti del presente, come fa presagire la massa di formiche che invade il cortile della casa nell'incipit del romanzo. Il piccolo centro religioso di Senjan rischia di rimanere lontano sia dalla modernizzazione filo-occidentale imposta dallo scià che dall'intransigente reazione oscurantista che si prepara nella roccaforte degli ayatollah di Qom. Proprio da Qom arriva un giorno il giovane imam Ghalghal, per prendere in moglie Seddiq, figlia dell'imam Alsaberi e, quando questi muore accidentalmente sarà lui a sostituirlo. Se dapprima sembra che la moschea abbia finalmente trovato una guida forte, all'entusiasmo succede presto lo sgomento: le sue parole si fanno sempre più arroganti e tentano di sfociare nell'azione violenta, quando Farah Diba, moglie dello scià e immagine dell'emancipazione femminile, arriva in città per inaugurare un cinema e si trova assediata da una folla sobillata da Ghalghal, che dopo la mancata sommossa, sfugge alla polizia e raggiunge Khomeini per preparare la rivoluzione dall'esilio. Sospesa tra un mitico passato e un drammatico presente, il romanzo è un cuore pulsante di vite e di storia, da cui si osservano gli eventi che cambieranno il volto dell'Iran.

Il club degli incorreggibili ottimisti di Jean-Michel Guenassia
PRIX GONCOURT DES LYCÉENS 2009
Parigi, 1959. Sono anni vertiginosi: la Seconda guerra mondiale è finita da troppo poco tempo per essere Storia, la guerra d’Algeria segna le vite dei francesi d’oltremare. Michel Marini, undici anni, figlio di immigrati italiani, esce dall’infanzia e si affaccia a un’adolescenza inquieta e piena di emozioni.Vagabonda per il quartiere, si ritrova con gli amici a giocare a calcio balilla; un giorno entra in un bistrò, il Balto. È attratto da una stanza sul retro dove si ritrova un gruppo di uomini, che parlano un francese a volte approssimativo e portano dentro di sé storie e passioni sconosciute. Sono profughi dei Paesi dell’Est, uomini traditi dalla Storia, ma visionari che ancora credono nel comunismo. Incorreggibili ottimisti. Frequentare il Balto vuol dire scoprire il mondo. Michel cresce con Igor, Leonid, Imré, Pavel, Tibor, Sasha; impara a conoscere l’amicizia, l’amore, la complessità degli ideali. Nel retro di un bistrò si litiga, si beve, si gioca a scacchi, si raccontano barzellette su Stalin, si offre se stessi e le proprie storie, storie terribili di esilio che si intrecciano sullo sfondo di un decennio epocale, tra filosofia e rock’n’roll, Sartre e Kessel, la conquista dello spazio e l’inizio della Guerra fredda. Nella tradizione del grande romanzo francese, un affresco indimenticabile di un’epoca. Un libro di cui, una volta iniziato, non si può più fare a meno, capace di trascinare e di suscitare emozioni intense, e che lascia pieni di nostalgia per i suoi eroi.

Basilicò di Giulio Macaione
Un affresco familiare raccontato dal punto di vista dei figli di una matriarca siciliana, costruito intorno alle ricette di famiglia, che intervallano i capitoli e si possono copiare e cucinare veramente. Lampi di flashback seppia punteggiano il bianco e nero della narrazione, disegnando una Sicilia per sempre sospesa tra antico e moderno, bellissima e dolorosa, che Giulio Macaione racconta splendidamente.

Via col vento di Margaret Mitchell
Ambientato nel Sud degli Stati Uniti nel periodo della Guerra Civile, Via col vento apparve nel 1936, quando il ricordo del sanguinoso evento era ancora ben vivo nella coscienza di molti americani. Rossella O'Hara, la giovane capricciosa e viziata protagonista del romanzo, affronta le avversità con spirito di conquista; incapace come il suo popolo di "riconoscere la sconfitta anche quando se la trova di fronte", si appresta ad andare incontro al futuro pensando che "dopo tutto, domani è un altro giorno". La società americana che si stava risollevando dalla profonda crisi economica iniziata dopo il crollo della borsa del 1929 accolse con un entusiasmo senza precedenti il messaggio del romanzo, facendolo entrare a buon diritto, anche grazie alla memorabile trasposizione cinematografica con Clark Gable e Vivian Leigh, tra i classici della letteratura contemporanea.

Restare vive di Victoria Redel
Le «Vecchie Amiche»: è cosí che in prima media Anna, Helen, Caroline, Molly e Ming hanno ribattezzato la loro alleanza. All'epoca quella definizione sembrava un ossimoro, il nome di un gruppo rock, il titolo di una serie poliziesca. Oggi, a diversi decenni di distanza, è la pura e semplice verità. Le cinque amiche hanno attraversato insieme una vita intera: figli, amori, sfide professionali. E quando Anna arriva all'ultima stagione di una malattia contro cui non vuole piú combattere, le altre le si stringono intorno per parlare, ridere e condividere scampoli di normalità sullo sfondo della sua casa tra le colline del Massachusetts. Consapevoli che anche dentro i finali piú tristi può celarsi una grazia inaspettata. Calibrando con maestria una scrittura precisa e vivissima, Victoria Redel prende le nostre paure piú grandi per trasformarle in speranza, consegnandoci, in forma di romanzo, un canto alla vita e al potere insondabile dell'amicizia.

La ballata di Adam Henry di Ian McEwan
"Divino distacco, diabolica perspicacia": cosi si mormora negli ambienti giudiziari londinesi a proposito di Fiona Maye, giudice dell'Alta Corte britannica in servizio presso la litigiosa Sezione Famiglia. Sposata da trentacinque anni con lo stesso uomo e senza figli, il giudice Maye ha dedicato tutta la sua carriera alla composizione di dissidi sanguinosi spesso giocati nella carne di chi un tempo si è amato. Battaglie feroci per l'affidamento di figli non più condivisi, baruffe patrimoniali, esplosioni d'irrazionalità cui il giudice Maye oppone un paziente esercizio di misura e sobrietà nella convinzione di "poter restituire ragionevolezza a situazioni senza speranza". I casi su cui è chiamata a pronunciarsi popolano i giorni e ossessionano le notti di Fiona, calcandone la coscienza. Forse la rendono più sfuggente, distratta. Sarà dunque a questo che si deve l'oltraggiosa richiesta di suo marito Jack? "Ho bisogno di una bella storia passionale", un "ultimo giro" extraconiugale con la ventottenne Melanie, esperta di statistica. Umiliata, ferita, "abbandonata agli albori della vecchiaia", Fiona cerca rifugio, come d'abitudine, nel caso successivo. È quello di Adam Henry, violinista dilettante, poeta in erba, diciassette anni e nove mesi, troppo pochi per decidere autonomamente della propria vita o della propria morte. Adam è affetto da una forma aggressiva di leucemia che richiede trattamento immediato.
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Ciuk » 26 nov 2018, 13:03

Dobbiamo votareeeeeeeeeeeeeeeee :temeno: :temeno: :temeno: :temeno:
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da MariPi82 » 26 nov 2018, 13:16

:fischia confesso di non aver ancora iniziato il ldm di novembre....per lo meno: iniziato, lette due pagine e mollato. ooooops. :vvvia:
Pietro Roberto 02-01-2013

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Ciuk » 26 nov 2018, 17:06

Anche io devo ancora iniziarlo... Ho tanti libri iniziati, da finire.
Col fatto che vado meno a Milano, poco treno, poca metro, poca lettura... Sono ferma.
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da Ciuk » 26 nov 2018, 17:07

:sommersa: VOTAZIONI PER LDM DI DICEMBRE :sommersa:

La casa della Moschea di Kader Abdollah Ciuk
Il club degli incorreggibili ottimisti di Jean-Michel Guenassia Ciuk
Basilicò di Giulio Macaione
Via col vento di Margaret Mitchell
Restare vive di Victoria Redel
La ballata di Adam Henry di Ian McEwan

Hanno votato: Ciuk
Non votano:
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolt

Messaggio da MariPi82 » 26 nov 2018, 17:18

:sommersa: VOTAZIONI PER LDM DI DICEMBRE :sommersa:

La casa della Moschea di Kader Abdollah Ciuk
Il club degli incorreggibili ottimisti di Jean-Michel Guenassia Ciuk
Basilicò di Giulio Macaione
Via col vento di Margaret Mitchell MariPi82
Restare vive di Victoria Redel
La ballata di Adam Henry di Ian McEwan MariPi82

Hanno votato: Ciuk, MariPi82
Non votano:
Pietro Roberto 02-01-2013

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