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Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

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mammakoala
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da mammakoala » 5 feb 2016, 20:19

Titti, stessa esperienza tua con la Fallaci, anche io letta da liceale e credo che l'immagine raccapricciante di Insciallah che ci si è fissata nella memoria sia la stessa...da mamma ancora più terribile.

"Ho sposato una vegana" l'ho giusto adocchiato oggi pensando "interessante" (anche perché ho un collega cui potrei regalarlo

:D )

Ammaniti non pervenuto.

Pensavo invece giusto ieri a quanto scrive bene anche la Rowling. C'è una frase nell'ultimo libro letto, che pur solo stampata e nemmeno ascoltata con audiolibro, mi fa rizzare i peli sul collo anche solo a ricordarla. Tanto riesce a farti vivere quello che stanno vivendo i suoi personaggi.
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FrancescaS
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da FrancescaS » 6 feb 2016, 10:22

MariPi82 ha scritto:ciao!!!!! ma si può votare a posteriori?????
perchè io "Fiore di Fulmine", "In cerca di ALice" e "Quello che non ti ho mai detto" li ho letti! mentre.....vi spiavo :spiteful: :spiteful: :spiteful: :fischia
MariPi, scrivi pure i voti che vorresti attribuire alle letture del mese passate e, "cita" permettendo, aggiorno la media :ok.

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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da tittiale » 6 feb 2016, 10:30

Voi mi tentate.... e io propongo!
Ho sposato una vegana. Una storia vera, purtroppo.
Le tragicomiche avventure di un onnivoro perdutamente innamorato di una donna con abitudini alimentari che lui pensava destinate solo ai ruminanti. Un libro divertente e affettuoso su una delle ossessioni della borghesia moderna: il cibo sano e morale.

Sposare una vegana ha conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l’erba da un vaso sul terrazzo, e sentirti in colpa per tutte le telline mangiate nella tua «crudele» vita precedente. Seguire questa dieta, scopri inoltre, comporta un grande dispendio di energie e – chissà perché? – di denaro. Roba da diventare nervosi per davvero, ancor piú quando, dopo mesi di torture, con sorpresa e quasi fastidio, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici sono, per la prima volta, perfetti. A ogni modo, la storia di Fausto e Claudia ha un lieto fine, nel senso che Claudia vince (stravince, sarebbe piú corretto dire) e Fausto si arrende (senza nemmeno l’onore delle armi). Le cose vanno bene. Solo che, proprio sui titoli di coda, spunta una complicazione: l’imminente arrivo di una figlia. Avrà cuore, Fausto, di farne un’erbivora fin dalla nascita?
`·.,¸¸,.·´¯ Titti&Ale con Manuel *15/2/2007, Sofia *27/1/2009, Mirco *20/1/2012 e Nicolò *27/3/2015¯`·.,¸¸,.·´

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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da FrancescaS » 6 feb 2016, 10:35

Ecco, volevo raccogliere le proposte in un post e aggiungere la mia, ma il "cita" è già scomparso :strilli .
Che fastidio!!! (Ma non era stato risposto a MK che avrebbero risolto il problema dopo Natale? Tra un po' si scarta l'uovo di Pasqua!)

James Harriott e Torey Hayden non li conosco, ma li aggiungo volentieri alla TRL.
Riguardo Ammanniti invece mi trovo d'accordo con Yasho: la sua scrittura, che tratti argomenti splatter o meno, è comunque molto efficace e le sue trame sono sempre interessanti. Certo, magari va preso a piccole dosi e alternato a altre letture; ma la stessa cosa secondo me vale un po' per tutti quegli autori che sappiano lasciare un'impronta fortemente personale nei loro libri.

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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Topillo » 6 feb 2016, 14:23

A me ha dato l'impressione di voler essere disgustoso. Non ai fini della trama, ma proprio per compiacimento.
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da FrancescaS » 6 feb 2016, 17:47

:palloncino PROPOSTE PER LDM DI MARZO :palloncino

Il genio e il Golem di Helen Wecker
È un giorno del 1899 quando Otto Rotfield si inoltra nel folto del bosco di Konin, un paesino a sud di Danzica, e varca la soglia della catapecchia di Yehudah Schaalman. Rabbino dall’oscura fama – a Konin si sussurra che sia stato posseduto da un dybbuq, uno spirito maligno che gli avrebbe conferito poteri soprannaturali –, Schaalman è solito ricevere nel cuore della notte la visita di ragazze di campagna alla ricerca di filtri d’amore o di donne sterili che, grazie alle sue arti cabalistiche, restano incinte poco tempo dopo.
Figlio di un fabbricante di mobili, trentenne così inetto e arrogante che in meno di cinque anni ha mandato in rovina l’azienda di famiglia, Rotfield non è a caccia di incantesimi o magiche pozioni. Vuole da Schaalman molto di più: un golem che passi per umano, un golem-femmina che gli faccia da moglie docile e ubbidiente e lo accompagni verso la nuova terra promessa: l’America.
Disposto, in cambio di denaro, a offrire ogni sorta di servigi, Schaalman si cimenta nel compito e crea dall’argilla una splendida golem, pronta a seguire e proteggere il suo padrone e, insieme, a scatenare la sua potente forza distruttiva.
Rotfield si imbarca con la sua creatura sul Baltika, il piroscafo addetto alla rotta Danzica-New York, ma, subito dopo averle dato vita con la formula trascrittagli dal rabbino, per un malore a lungo trascurato muore. Sola, la golem sbarca a New York e si aggira, stordita e totalmente alla deriva, per le strade rumorose della metropoli della fine del XIX secolo.
Non lontano dai suoi passi, nella zona di Lower Manhattan chiamata Little Syria, Butros Arbeely, uno stagnino cattolico maronita, è alacremente al lavoro nella sua officina in cui fabbrica o rappezza tazze e piatti, pentole e padelle, ditali e candelabri.
È alle prese con un vecchio fiasco di rame malconcio appartenuto da tempo immemorabile a una famiglia siriana, quando viene attraversato da una scossa potentissima e spinto via lontano dal suo tavolo di lavoro. Il tempo di riprendersi e riaprire gli occhi che scorge davanti a sé un uomo nudo, dai tratti del volto di una perfezione inquietante, i capelli scurissimi e un bracciale di metallo al polso destro: un genio, da lui accidentalmente liberato, uno di quei genii potenti e intelligenti, la cui forma reale, inconsistente come un soffio d’aria e invisibile all’occhio umano, può radunare i venti del deserto e cavalcarli, e assumere le sembianze di qualsiasi essere vivente…
Romanzo che, attraverso lo sguardo di due affascinanti figure della mitologia araba ed ebraica, illumina la New York di inizio Novecento, città di immigrati e di grandi trasformazioni sociali, di culture che si mescolano e grandi solitudini, di millenarie conoscenze e avveniristiche innovazioni, Il genio è il golem è uno dei romanzi più attesi dell’ultima stagione letteraria americana.

Tre Anime di Janie Chang: “Abbiamo tre anime, o almeno così mi èstato detto. Ma solo morendo ho scoperto che è vero.”
Mentre la giovane Leiyin assiste al proprio funerale dall’alto, in bilico tra due mondi, scopre che l’unico modo per uscire dal limbo in cui è rimasta intrappolata è rivivere una a una le proprie colpe. In un doloroso viaggio tra i ricordi, Leiyin rivede la sua adolescenza privilegiata, trascorsa in un’elegante villa tra l’amore per i libri e le speranze di un avvenire dorato, mentre fuori la Cina è sconvolta dalla guerra civile. Fino all’incontro con l’affascinante Hanchin, poeta e militante comunista, che la seduce al primo sguardo, la corteggia regalandole una copia del romanzo proibito Anna Karenina e la istiga a sfidare il padre, pur di inseguire quell’amore illecito. La punizione avrà conseguenze durissime: un matrimonio non voluto, una maternità difficile, persino la morte di Leiyin. Perché lei per quell’amore è stata disposta a tutto. Persino a un tradimento terribile, che ora, forse, è venuto il momento di espiare.
Sospesa tra l’affresco di una Cina ruvida, esotica e pericolosa e i sogni di una donna forte e coraggiosa, pronta alla ribellione pur di inseguire il proprio destino, Tre anime è una storia epica di tradimenti, seduzione e libertà che incanta ed emoziona a ogni pagina.

L'allegria degli angoli di Marco Presta
Lorenzo è un geometra, ma ha imparato a proprie spese che di geometrico a questo mondo c'è veramente poco. Le rette parallele, nella realtà, finiscono spesso per incontrarsi, e il quadrato costruito sull'ipotenusa, probabilmente in modo abusivo, non equivale mai alla somma dei quadrati costruiti sui cateti. Vive con la madre, circondato da un piccolo gruppo di amici, tra cui Massimo, pervaso da un'insana passione per gli articoli da bagno, e Fabio, detto "Il Tranquillizzatore" per la sua capacità di confortare tutti con prevedibili ma graditissime frasi di rito. Lorenzo è serenamente disperato, perché gli manca una cosa fondamentale: il lavoro. Così si piega a fare di tutto, persino la statua vivente in una piccola piazza del centro. Trasformandosi da mite geometra a faraone immobile, dal suo angolo comincerà a vedere il mondo. Osserverà il microcosmo che gli sfila davanti: turisti euforici, connazionali annoiati e un cane bruttissimo, ad esempio. E s'innamorerà, molto, di una ragazza che non fa proprio per lui, d'altra parte "all'interno d'ogni amore deve esserci un circuito stampato, fragile e complicato, che lo rende unico e incomprensibile". Piloterà nell'ombra qualche vita che gli è cara, nel frattempo. Ma soprattutto, alla fine, lui, proprio lui, messo all'angolo e spalle al muro, farà un gesto imprevisto che ha la forza di un'esplosione: uno di quei gesti che possono inaugurare una nuova vita.

Ho sposato una vegana di Fausto Brizzi
Le tragicomiche avventure di un onnivoro perdutamente innamorato di una donna con abitudini alimentari che lui pensava destinate solo ai ruminanti. Un libro divertente e affettuoso su una delle ossessioni della borghesia moderna: il cibo sano e morale.
Sposare una vegana ha conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l’erba da un vaso sul terrazzo, e sentirti in colpa per tutte le telline mangiate nella tua «crudele» vita precedente. Seguire questa dieta, scopri inoltre, comporta un grande dispendio di energie e – chissà perché? – di denaro. Roba da diventare nervosi per davvero, ancor piú quando, dopo mesi di torture, con sorpresa e quasi fastidio, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici sono, per la prima volta, perfetti. A ogni modo, la storia di Fausto e Claudia ha un lieto fine, nel senso che Claudia vince (stravince, sarebbe piú corretto dire) e Fausto si arrende (senza nemmeno l’onore delle armi). Le cose vanno bene. Solo che, proprio sui titoli di coda, spunta una complicazione: l’imminente arrivo di una figlia. Avrà cuore, Fausto, di farne un’erbivora fin dalla nascita?

La vita sessuale dei nostri antenati di Bianca Pitzorno
"Cara Lauretta, cara cugina come me orfana e come me allevata dalla inflessibile nonna nel culto della nostra nobilissima stirpe, perdonerai mai all'autrice di avere scritto questo libro sui nostri antenati? Di averne rivelato i segreti e i peccati più insospettabili a partire dal lontano Cinquecento, quando una firma del Viceré su una pergamena rese blu il nostro sangue che prima era rosso come quello di tutti gli altri abitanti di Ordalè e di Donora? Adesso che abbiamo quasi quarant'anni, che abbiamo vissuto la liberazione sessuale e le sfrenatezze del Sessantotto, che abbiamo messo la testa a partito, non ci dovrebbe risultare così difficile accettare che anche i nostri antenati, e specie le antenate, abbiano avuto le loro storie di letto, e non sempre esemplari. Lo so che per chiunque è difficile pensare che i propri genitori hanno avuto una vita sessuale, e che se così non fosse noi non saremmo qui... E i nostri nonni, come immaginarli a rotolarsi peccaminosamente tra le lenzuola? Ma con i bisnonni non dovrebbe essere così impossibile, specie se sappiamo che hanno messo al mondo quindici figli. Per non parlare dei trisnonni e dei quadrisnonni. Senza l'attività sessuale dei nostri antenati il genere umano si sarebbe estinto. Eppure tu, Lauretta, quando accenno a questo argomento ti turi le orecchie e strilli: "Bisogna essere proprio dei maniaci sessuali per pensare a certe cose"...

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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Dionaea » 6 feb 2016, 18:04

Oddio..non saprei cosa scegliere :ahah
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da FrancescaS » 6 feb 2016, 18:27

Che poi mi son scordata di includere i due titoli che passano di diritto alle prossime votazioni: se qualcuna ha il cita, può fare un collage?

La lettrice che partì inseguendo un lieto fine di Katarina Bivald
Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una certa Amy, sessantacinquenne americana che le invia – dalla propria vastissima biblioteca personale – un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide di ricambiare la gentilezza iniziandoli al piacere sconosciuto della lettura. Proprio lei, che ha sempre preferito i libri alle persone, in quella città di poche anime ma dal cuore grande troverà amicizia, amore ed emozioni da vivere sulla pelle: finalmente da vera protagonista della propria vita.

9 giorni di Gilly Macmillan
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?

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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da MariPi82 » 8 feb 2016, 18:31

:fischia :fischia :fischia :fischia :fischia :fischia
scusate.......
io sto ldm in modi NON canonici......NON lo trovo (non vi dico cosa trovo al posto dello scritto della Allende.....non serve, vero? :x: però ho trovato un pdf in spagnolo :che_dici).....c'è mica qualche anima pia che invece ce l'ha fatta?????
Pietro Roberto 02-01-2013

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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da FrancescaS » 8 feb 2016, 21:08

MariPi82, scrivimi in mp il tuo indirizzo email :hi hi hi hi

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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Simona77 » 10 feb 2016, 15:58

Buongiorno biblie belle!!!

Passo x aprire le danze...commento x prima l'LDM

L'amante giapponese di Isabel Allende
Io più lo leggevo più mi veniva in mente un termine: DELICATO.
Scorrevole, fluido a volte un pò prosaico ma assai piacevole. Tocca, a volte sfiora, argomenti delicati come: amicizia, amore (anche diverso), tenerezza...passando per la tristezza della condizione forzata di alcuni personaggi e la loro forza per riprendersi dignità e libertà.
Personaggi vari e diversi tra loro, ben delineati e strutturati, intrecciano le loro vite fino a fonderle nel bene e nel male.
Mi ha conquistato e catturato. Libro che consiglierei vivamente.
Il mio voto è: 7


Ho cercato di non spoilerare...spero di esserci riuscita...
03\11\2012 Oscar, Tartarugo di mamma.

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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Simona77 » 10 feb 2016, 16:06

Ora passo a raccontarvi le mie ultime letture:

L’eco lontana delle onde del nord di Corina Bomann
Era un libro candidato dei mesi scorsi...mi ha incuriosito la quarta di copertina che parlava di barche, una vecchia lettera e un mistero da scoprire.
Pensavo ad un giallo...nulla di più sbagliato.
Una bella storia di eroi nacosti al tempo della divisione della Germania in EST e OVEST, a cavallo della caduta del muro e oltre...
Bella l'ambientazione, personaggi principli ben struttyurati ma alcuni trascurati.
Complessivamente mi è piaciuto, mi sento di poterlo consigliare x una lettura scorrevole e fluida.


Ti ricordi di me di Kinsella Sophie
Ok...non propriamente una lettura impegnativa ma un ottimo diversivo.
A volte mi ha dato un pò sui nervi il comportamento di alcuni personaggi verso la protagonista ma giustifica la trama e i vari risvolti personali dei personaggi.
Era il primo libro di questa autrice e credo che la terrò x i momenti in cui non ho voglia di letture impegnative.
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Dionaea » 10 feb 2016, 16:15

Ciao!!

Io sono quasi fuori dal tunnel..se tutto va bene con settimana prossima ho finito. Questa sera prenoto una sfilza di libri fra kindle e biblio perché l'ultimo mese lo voglio passare sul divano a leggere :caduta_sedia:
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Simona77 » 10 feb 2016, 16:16

Ed ora rimangono gli audiolibri che tanto mi fanno compagnia in auto.

[color=#008000]Il buio oltre la siepe di Harper Lee
letto da ragazza in età scolare mi ricordo che allora lo avevo adorato, tanto che ho ritrovato la vecchia narrativa della scuola in fondo alla libreria dietro a tutto.
Ricordavo bene!! Libro di contenuti profondi e di valori profondi.
Ho amato ancora una volta i personaggi: Atticus x primo, Scaut e Jem subito dopo e che dire dei personaggi di sfondo: uno più pittoresco dell'altro.
Ammetto di aver preso l'audiolibro x pigrizia e per rinfrescarmi la memoria in vista del seguito "Và, metti una sentinella" che sarà una delle mie prossime letture.

Il cane giallo di George Simenon
un classico di Maigret...giallo d'autore, classico della letteratura.
Non dico altro...

Un filo di fumo di Andrea Camilleri
Letto da Fiorello...non si può sentire!!!
Storia ambientata nel 1800 non è il solito Montalbano. Fiorello la fa sembrare una parodia del siciliano medio...non l'ho apprezzato x niente!![/color]

Ecco qua le mie ultime "fatiche" :prr

Ora mi appresto a leggere "Và, metti una sentinella" di Harper Lee...in attesa de prossimo LDM.

:byeee ...a presto!!!
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Dionaea » 10 feb 2016, 16:18

Simona.. come era il primo libro della kinsella?? :urka
Che imperdonabile lacuna!!! :prr
Non hai letto nessuno dei vari "i love shopping"?
Per i momenti di "ho bisogno di qualcosa di leggero", sono ottimi. Oddio..i primi due ok..poi diventano un po' troppo ripetitivi. Restano comunque libricini carini!
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Simona77 » 10 feb 2016, 16:19

Vai Dionaea...goditela a più non posso!!!! :ok ...e riposati però :buonanotte
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Simona77 » 10 feb 2016, 16:20

Giuro che era il primo di Kinsella :che_dici ...ma non sarà l'ultimo :spiteful:
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da FrancescaS » 10 feb 2016, 19:07

:palloncino PROPOSTE PER LDM DI MARZO :palloncino

La lettrice che partì inseguendo un lieto fine di Katarina Bivald
Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una certa Amy, sessantacinquenne americana che le invia – dalla propria vastissima biblioteca personale – un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide di ricambiare la gentilezza iniziandoli al piacere sconosciuto della lettura. Proprio lei, che ha sempre preferito i libri alle persone, in quella città di poche anime ma dal cuore grande troverà amicizia, amore ed emozioni da vivere sulla pelle: finalmente da vera protagonista della propria vita.

9 giorni di Gilly Macmillan
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?

Il genio e il Golem di Helen Wecker
È un giorno del 1899 quando Otto Rotfield si inoltra nel folto del bosco di Konin, un paesino a sud di Danzica, e varca la soglia della catapecchia di Yehudah Schaalman. Rabbino dall’oscura fama – a Konin si sussurra che sia stato posseduto da un dybbuq, uno spirito maligno che gli avrebbe conferito poteri soprannaturali –, Schaalman è solito ricevere nel cuore della notte la visita di ragazze di campagna alla ricerca di filtri d’amore o di donne sterili che, grazie alle sue arti cabalistiche, restano incinte poco tempo dopo.
Figlio di un fabbricante di mobili, trentenne così inetto e arrogante che in meno di cinque anni ha mandato in rovina l’azienda di famiglia, Rotfield non è a caccia di incantesimi o magiche pozioni. Vuole da Schaalman molto di più: un golem che passi per umano, un golem-femmina che gli faccia da moglie docile e ubbidiente e lo accompagni verso la nuova terra promessa: l’America.
Disposto, in cambio di denaro, a offrire ogni sorta di servigi, Schaalman si cimenta nel compito e crea dall’argilla una splendida golem, pronta a seguire e proteggere il suo padrone e, insieme, a scatenare la sua potente forza distruttiva.
Rotfield si imbarca con la sua creatura sul Baltika, il piroscafo addetto alla rotta Danzica-New York, ma, subito dopo averle dato vita con la formula trascrittagli dal rabbino, per un malore a lungo trascurato muore. Sola, la golem sbarca a New York e si aggira, stordita e totalmente alla deriva, per le strade rumorose della metropoli della fine del XIX secolo.
Non lontano dai suoi passi, nella zona di Lower Manhattan chiamata Little Syria, Butros Arbeely, uno stagnino cattolico maronita, è alacremente al lavoro nella sua officina in cui fabbrica o rappezza tazze e piatti, pentole e padelle, ditali e candelabri.
È alle prese con un vecchio fiasco di rame malconcio appartenuto da tempo immemorabile a una famiglia siriana, quando viene attraversato da una scossa potentissima e spinto via lontano dal suo tavolo di lavoro. Il tempo di riprendersi e riaprire gli occhi che scorge davanti a sé un uomo nudo, dai tratti del volto di una perfezione inquietante, i capelli scurissimi e un bracciale di metallo al polso destro: un genio, da lui accidentalmente liberato, uno di quei genii potenti e intelligenti, la cui forma reale, inconsistente come un soffio d’aria e invisibile all’occhio umano, può radunare i venti del deserto e cavalcarli, e assumere le sembianze di qualsiasi essere vivente…
Romanzo che, attraverso lo sguardo di due affascinanti figure della mitologia araba ed ebraica, illumina la New York di inizio Novecento, città di immigrati e di grandi trasformazioni sociali, di culture che si mescolano e grandi solitudini, di millenarie conoscenze e avveniristiche innovazioni, Il genio è il golem è uno dei romanzi più attesi dell’ultima stagione letteraria americana.

Tre Anime di Janie Chang: “Abbiamo tre anime, o almeno così mi èstato detto. Ma solo morendo ho scoperto che è vero.”
Mentre la giovane Leiyin assiste al proprio funerale dall’alto, in bilico tra due mondi, scopre che l’unico modo per uscire dal limbo in cui è rimasta intrappolata è rivivere una a una le proprie colpe. In un doloroso viaggio tra i ricordi, Leiyin rivede la sua adolescenza privilegiata, trascorsa in un’elegante villa tra l’amore per i libri e le speranze di un avvenire dorato, mentre fuori la Cina è sconvolta dalla guerra civile. Fino all’incontro con l’affascinante Hanchin, poeta e militante comunista, che la seduce al primo sguardo, la corteggia regalandole una copia del romanzo proibito Anna Karenina e la istiga a sfidare il padre, pur di inseguire quell’amore illecito. La punizione avrà conseguenze durissime: un matrimonio non voluto, una maternità difficile, persino la morte di Leiyin. Perché lei per quell’amore è stata disposta a tutto. Persino a un tradimento terribile, che ora, forse, è venuto il momento di espiare.
Sospesa tra l’affresco di una Cina ruvida, esotica e pericolosa e i sogni di una donna forte e coraggiosa, pronta alla ribellione pur di inseguire il proprio destino, Tre anime è una storia epica di tradimenti, seduzione e libertà che incanta ed emoziona a ogni pagina.

L'allegria degli angoli di Marco Presta
Lorenzo è un geometra, ma ha imparato a proprie spese che di geometrico a questo mondo c'è veramente poco. Le rette parallele, nella realtà, finiscono spesso per incontrarsi, e il quadrato costruito sull'ipotenusa, probabilmente in modo abusivo, non equivale mai alla somma dei quadrati costruiti sui cateti. Vive con la madre, circondato da un piccolo gruppo di amici, tra cui Massimo, pervaso da un'insana passione per gli articoli da bagno, e Fabio, detto "Il Tranquillizzatore" per la sua capacità di confortare tutti con prevedibili ma graditissime frasi di rito. Lorenzo è serenamente disperato, perché gli manca una cosa fondamentale: il lavoro. Così si piega a fare di tutto, persino la statua vivente in una piccola piazza del centro. Trasformandosi da mite geometra a faraone immobile, dal suo angolo comincerà a vedere il mondo. Osserverà il microcosmo che gli sfila davanti: turisti euforici, connazionali annoiati e un cane bruttissimo, ad esempio. E s'innamorerà, molto, di una ragazza che non fa proprio per lui, d'altra parte "all'interno d'ogni amore deve esserci un circuito stampato, fragile e complicato, che lo rende unico e incomprensibile". Piloterà nell'ombra qualche vita che gli è cara, nel frattempo. Ma soprattutto, alla fine, lui, proprio lui, messo all'angolo e spalle al muro, farà un gesto imprevisto che ha la forza di un'esplosione: uno di quei gesti che possono inaugurare una nuova vita.

Ho sposato una vegana di Fausto Brizzi
Le tragicomiche avventure di un onnivoro perdutamente innamorato di una donna con abitudini alimentari che lui pensava destinate solo ai ruminanti. Un libro divertente e affettuoso su una delle ossessioni della borghesia moderna: il cibo sano e morale.
Sposare una vegana ha conseguenze imprevedibili. Puoi ritrovarti a brucare l’erba da un vaso sul terrazzo, e sentirti in colpa per tutte le telline mangiate nella tua «crudele» vita precedente. Seguire questa dieta, scopri inoltre, comporta un grande dispendio di energie e – chissà perché? – di denaro. Roba da diventare nervosi per davvero, ancor piú quando, dopo mesi di torture, con sorpresa e quasi fastidio, sei costretto ad ammettere che i tuoi esami medici sono, per la prima volta, perfetti. A ogni modo, la storia di Fausto e Claudia ha un lieto fine, nel senso che Claudia vince (stravince, sarebbe piú corretto dire) e Fausto si arrende (senza nemmeno l’onore delle armi). Le cose vanno bene. Solo che, proprio sui titoli di coda, spunta una complicazione: l’imminente arrivo di una figlia. Avrà cuore, Fausto, di farne un’erbivora fin dalla nascita?

La vita sessuale dei nostri antenati di Bianca Pitzorno
"Cara Lauretta, cara cugina come me orfana e come me allevata dalla inflessibile nonna nel culto della nostra nobilissima stirpe, perdonerai mai all'autrice di avere scritto questo libro sui nostri antenati? Di averne rivelato i segreti e i peccati più insospettabili a partire dal lontano Cinquecento, quando una firma del Viceré su una pergamena rese blu il nostro sangue che prima era rosso come quello di tutti gli altri abitanti di Ordalè e di Donora? Adesso che abbiamo quasi quarant'anni, che abbiamo vissuto la liberazione sessuale e le sfrenatezze del Sessantotto, che abbiamo messo la testa a partito, non ci dovrebbe risultare così difficile accettare che anche i nostri antenati, e specie le antenate, abbiano avuto le loro storie di letto, e non sempre esemplari. Lo so che per chiunque è difficile pensare che i propri genitori hanno avuto una vita sessuale, e che se così non fosse noi non saremmo qui... E i nostri nonni, come immaginarli a rotolarsi peccaminosamente tra le lenzuola? Ma con i bisnonni non dovrebbe essere così impossibile, specie se sappiamo che hanno messo al mondo quindici figli. Per non parlare dei trisnonni e dei quadrisnonni. Senza l'attività sessuale dei nostri antenati il genere umano si sarebbe estinto. Eppure tu, Lauretta, quando accenno a questo argomento ti turi le orecchie e strilli: "Bisogna essere proprio dei maniaci sessuali per pensare a certe cose"...

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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Yashodara » 12 feb 2016, 1:06

Buongiorno da Singapore.

Io procedo con l'ldm. Un po' lentamente perchè il tempo è quello che è, ma vorrei finirlo al massimo domani sul ferry per l'Indonesia.

La Kinsella a me piace. Ma li ho letti quasi tutti in inglese, così mi sentivo meno in colpa ;)
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Dionaea » 15 feb 2016, 22:09

Eccomi!!
Con oggi ho ufficialmente finito gli esami! Posso tornare più attiva. Almeno per qualche settimana :ahah

Nel pomeriggio ho scaricato qualche ebook sul kindle.

Stasera ho letto /"Quel ragazzo all'ultimo banco"/ secondo romanzo di Luigi Cerciello, ventiduenne napoletano. Romanzo onestamente mi è sembrata una definizione un po' azzardata.. è un libricino, poco più di un racconto lungo, in parte costituito da oagine di diario del protagonista, in parte dal suo racconto di ciò che succede. Nulla di che nè come trama nè come stile, la scrittura è estremamente scolastica, una frequenza esagerata di coordinate o al limite subordinate con "giacché" e "in quanto". Poco probabili alcune situazioni, comunque troppo lineari, scontate. Ne ha da migliorare se vuole sfondare.


Poi per un esame ho letto
/"Vedere voci. Un viaggio nel mondo dei sordi"/ di Oliver Sacks. Non è certo un testo di narrativa e non è nemmeno recentissimo, quindi alcune informazioni sono oramai superate, però è interessante e offre buoni spunti di riflessione.


Chissà se sa Tapatalk sono riuscita a mettere il codice giusto per il verde.

L'LDM dovrebbe arrivare a breve in biblioteca, risulta in transito. Così leggo quello corrente e poi recupero quello passato.
Sei arrivata per cambiare tutta una vita 2016 e 2019

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