Beh, però chi sceglie una soluzione di co-housing dovrebbe anche essere qualcuno con uno spirito già pronta a far funzionanre la cosa, insomma, ci dovrebbe essere un po' di autoselezione.
secondo me no invece.chi decide di fare una scelta molto importante di questo tipo sa benissimo che cosa comporta
perchè?pem ha scritto:secondo me no invece.chi decide di fare una scelta molto importante di questo tipo sa benissimo che cosa comporta
credo che ci siano un buon numero di persone che si tirano indietro alla prima difficiltà.
non è facile vivere in comunità.
io ne avevo già sentito parlare, e la cosa, x certi versi, mi interesserebbe.
No. Non entri in contatto con le persone, ci dividi lo spazio vitale. E' diverso.pem ha scritto:perchè condididere ti da la possibiltà di entrare in contatto con le persone.
perchè trovo più sensato avere una lavatrice professione e un'asciugabianceria nello scantinato che una microlavartice nel mio buco di casa.
perchè in fondo è come si è sempre vissuto nelle cascine lombarde fino a 30 anni fa...non è certo l'invenzione del secolo.
perchè una mano lava l'altra e si fatica meno.
basta?
certo, ci sono molti gradi di coabitazione...non sarei capace di spingermi agli estremi (tipo kibbutz)
Ma così non si può girare nudi in giardino, per esempio. O fare l'amore in piscina, se ci gira.peffa ha scritto:A me pure un po' piacerebbe, limitatamente appunto alla lavanderia, allo spazio gioco e hobby per adulti, giardino, cose così. Sarebbe bello se ci fossero altre famiglia con bambini, organizzare attività comuni anche d'inverno e non solo d'estate quando si va tutti al parco. Ma anche fare giardinaggio insieme, per esempio, sarebbe molto più bello.
Io lo vedo come un ottimo modo sia per socializzare sia per insegnare ai miei figli le regole della convivenza allargata.
Tra l'altro, io vivo in un quartiere di anziani, bambini nella mia via non ce n'è. D'estate si esce al parco con i compagni di asilo, ma d'inverno siamo troppi per poter stare a casa di uno o dell'altro.
Io sento molto la differenza rispetto al quartiere dove sono cresciuta, pieno di famiglie con bambini della stessa età. E un po' mi pesa, anche se ci sono altri aspetti positivi.
Ma mica sei in un'unica grande casa tipo vichingo. Hai la tua casa e poi alcuni spazi in comune (vedi la lavanderia). negli stati uniti è la norma che ci sia la lavanderia comune ad esempiio. Io ho usato una lavanderia a gettoni finchè io e il socio stavamo in un monolocale e sinceramente non mi sono mai ammalata nè ho avuto candida o similari.Topillo ha scritto:No. Non entri in contatto con le persone, ci dividi lo spazio vitale. E' diverso.pem ha scritto:perchè condididere ti da la possibiltà di entrare in contatto con le persone.
perchè trovo più sensato avere una lavatrice professione e un'asciugabianceria nello scantinato che una microlavartice nel mio buco di casa.
perchè in fondo è come si è sempre vissuto nelle cascine lombarde fino a 30 anni fa...non è certo l'invenzione del secolo.
perchè una mano lava l'altra e si fatica meno.
basta?
certo, ci sono molti gradi di coabitazione...non sarei capace di spingermi agli estremi (tipo kibbutz)
E poi a me fa un po' schifo che dei perfetti estranei lavino le loro mutande dove io lavo le mie, tanto per fare un esempio.
Già a volte si fa fatica a convivere con il marito, i figli e i parenti stretti, figuriamoci con persone che non conosco.
Secondo me si basa su dei principi talmente utopici che capisco perchè non funziona.
non avendo nè giardino nè piscina mi resta difficile anche senza cohousing farlo.Ma così non si può girare nudi in giardino, per esempio. O fare l'amore in piscina, se ci gira.
ecco già mi tradiscipem ha scritto:peffa coausiamo inieme?
E' lo stesso. Non mi va. Io veramente sono molto gelosa della mia solitudine. Sapere che non posso cavarmi le mutande e metterle in diretta nella lavatrice perchè potrebbe entrare qualcun altro mi irrita.ishetta ha scritto:Ma mica sei in un'unica grande casa tipo vichingo. Hai la tua casa e poi alcuni spazi in comune (vedi la lavanderia). negli stati uniti è la norma che ci sia la lavanderia comune ad esempiio. Io ho usato una lavanderia a gettoni finchè io e il socio stavamo in un monolocale e sinceramente non mi sono mai ammalata nè ho avuto candida o similari.Topillo ha scritto:No. Non entri in contatto con le persone, ci dividi lo spazio vitale. E' diverso.pem ha scritto:perchè condididere ti da la possibiltà di entrare in contatto con le persone.
perchè trovo più sensato avere una lavatrice professione e un'asciugabianceria nello scantinato che una microlavartice nel mio buco di casa.
perchè in fondo è come si è sempre vissuto nelle cascine lombarde fino a 30 anni fa...non è certo l'invenzione del secolo.
perchè una mano lava l'altra e si fatica meno.
basta?
certo, ci sono molti gradi di coabitazione...non sarei capace di spingermi agli estremi (tipo kibbutz)
E poi a me fa un po' schifo che dei perfetti estranei lavino le loro mutande dove io lavo le mie, tanto per fare un esempio.
Già a volte si fa fatica a convivere con il marito, i figli e i parenti stretti, figuriamoci con persone che non conosco.
Secondo me si basa su dei principi talmente utopici che capisco perchè non funziona.
In fondo se vai al ristorante metti in bocca la forchetta che ha usato qualcun altro.
Ma per me non c'è il problema. Quanti residence hanno la piscina? Quante palazzine al lago?Topillo ha scritto:E poi un conto è condividere per tempi brevi spazi che sono PUBBLICI. Un conto è comprare una casa con la piscina, per esempio, sapendo che è come una piscina pubblica.
