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Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lettura
- Ciuk
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Qualcuna ha altre proposte per LDM di dicembre? So che è presto... eh... ma fremo dalla voglia di conoscere titoli nuovi 

JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- Yashodara
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Buongiorno, passo svelto prima di uscire dall'ufficio visto che ho qualche minuto... anche io non so se leggerò l'ldm di novembre, non so, intanto l'ho messo sul kindle poi si vedrà.
Non mi ricordo se avevo detto che sto leggendo la serie de L'amica geniale della Ferrante, ho finito ieri il terzo libro. Ora purtroppo devo aspettare 10 giorni prima di iniziare il quarto siccome me li presta mia mamma, ho quasi voglia di comprare l'ebook ma cercherò di resistere. Qualcuna di voi l'ha letta? A me piace devo dire, i personaggi, anche se anche qui non molti mi stanno simpatici, non sono odiosi come la protagonista de La figlia oscura, e la storia scorre molto. Sul mistero intorno all'autrice non mi esprimo, qualcuno di Napoli mi aveva detto che secondo lui/lei (non mi ricordo chi fosse) non è napoletana, non ha trovato la città fedelmente descritta... non so. Comunque sia, scrive bene.
Non mi ricordo se avevo detto che sto leggendo la serie de L'amica geniale della Ferrante, ho finito ieri il terzo libro. Ora purtroppo devo aspettare 10 giorni prima di iniziare il quarto siccome me li presta mia mamma, ho quasi voglia di comprare l'ebook ma cercherò di resistere. Qualcuna di voi l'ha letta? A me piace devo dire, i personaggi, anche se anche qui non molti mi stanno simpatici, non sono odiosi come la protagonista de La figlia oscura, e la storia scorre molto. Sul mistero intorno all'autrice non mi esprimo, qualcuno di Napoli mi aveva detto che secondo lui/lei (non mi ricordo chi fosse) non è napoletana, non ha trovato la città fedelmente descritta... non so. Comunque sia, scrive bene.
Amo un fiore che si schiude lentamente
Margherita c'è dal 1.5.2011
Matilde c'è dal 30.5.2014
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- chiarasole
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
RECENSIONE LDM DI OTTOBRE: L'USIGNOLO di Kristin Hannah:
Topillo: mamma quanto ho pianto.
Libro meravigliosamente coinvolgente, emozionante, doloroso, intenso, dalla scrittura pulita, mai urlata, emozionante. Ogni parola fa risuonare il cuore e la mente e immedesimarsi in una o nell'altra protagonista è immediato. Narra le vicende di due sorelle durante il secondo conflitto mondiale, in Francia. I terribili avvenimenti di quell'epoca, già da soli, basterebbero a colmare di dolorosa commozione il racconto, ma quello che davvero smuove le corde dell'anima e mi ha fatta piangere, è l'amore che pervade il romanzo. Amore tra sorelle, amore di padre, amore di madre, amore tra giovani, tra bambini. Un amore che rende i personaggi vividi e reali e fa vivere e soffrire con loro.
MariPi82: ehhhhh, che dire. già dalla sinossi sapevo che mi sarebbe piaciuto. un tema a me, che sono cresciuta con i racconti dell'internamento di un nonno coraggioso mai conosciuto, con una stella al valor civile e militare che rimane per ricordare, un tema, dicevo, caro. la guerra non si fa solo al fronte. quella guerra, poi, è stata la violazione delle anime di tutti noi: ognuno dovrebbe leggere, informarsi, sentire e provare la paura che c'era, e ammirare il coraggio di tanti, tantissimi, che hanno fatto qualcosa, sempre grande seppur piccolo, perchè la dignità di ogni persona valesse la pena, anche quando violata. un tema giusto da affrontare, sempre. e qui scritto, anche, meravigliosamente.
voto: 9
Dionaea - SPOILER
Stupendo. Stupendo e terribile al tempo stesso. È scritto in modo magistrale, lo stile è coinvolgente, semplice e lindo, ti trascina nel racconto mischiando narrazione e descrizione in modo molto ben dosato. Non ci sono descrizioni lunghe e noiose ma al tempo stesso ogni persona e ogni ambiente è descritta in modo approfondito. È molto commovente, la consapevolezza che quello che racconta è vero è pervasiva e rende tutto molto doloroso. Oltre al dolore, alla disperazione e alla sofferenza, di pervasivo c'è l'amore. Sofferto, taciuto, negato, respinto, agognato, lacerante.
Bellissimo libro davvero, quanto piangere. Sono anche caduta nel "tranello", ho pensato che l'anziana fosse Isabelle e non Vianne.
Ho molto apprezzato, da un punto di vista storico oltre che narrativo, il mettere in luce il ruolo delle donne durantela guerra, troppo spesso taciuto. Fossi una prof di storia alla scuole superiori, partirei da questo testo e ricostruirei intorno ad esso le fasi militari e politiche della guerra, assieme agli studenti. Sicuramente la storia della IIGM rimarrebbe più impressa.
Ciuk, SPOILER
Un libro a mio parere scritto in modo impeccabile: non ho notato sbavature, momenti di calo di interesse, mancanze o eccessi. L'attenzione è mantenuta costante, ad un livello alto. Il tema trattato è sempre attuale e ho amato il punto di vista "femminile" sulle vicende. Mi sono immedesimata ora in Vianne e ora in isabelle, poi in Sophie e in Rachel... Impossibile giudicare i comportamenti delle sorelle, difficile criticarne le scelte. La seconda guerra mondiale, così come tutte le guerre, spoglia chi la vive di ogni cosa, materiale e non. Solo la forza di volontà, l'amore, la voglia di rimanere per chi si ama riesce a far sopravvivere chi rimane e deve portare il fardello di un passato che, pur volendo, non si dimentica. Nel bene e nel male. In ciò che la guerra toglie ma anche dà: parlo di Julien, della scena finale alla giornata commemorativa sull'usignolo con tutte le famiglie delle persone salvate, parlo del legame tra Vianne e Sophie, parlo di Isabelle - figlia di Gaetan...
Parlando della voce narrante al presente: io oscillavo, a volte pensavo fosse Isabelle (per la carta d'identità falsa), altre volte Vianne (per il figlio)...
Aggiungo: mi è piaciuta anche la figura di Beck, perchè i volti della guerra sono molti e la disperazione, la paura, l'angoscia e le colpe non stanno da una sola parte.
Libro consigliatissimo!
VOTO 9
Simona77
Bhè...cosa aggiungere??
Avete scritto tutto voi...libro scritto magistralmente, con personaggi talmente vividi e vivi da lasciare il segno.
Chiaramente il periodo storico non è un segreto...ma sono rimasta molto colpita emotivamente.
Per me è stato un libro emozionalmente pesante e duro, quando terminavo le "sessioni" di lettura avevo mal di testa e la schiena irrigidita dalla tensione. Spesso pensavo che non vedevo l'ora di finirlo x evitarmi tutta sta sofferenza.
Comunque bello...mi sono sentita di consigliarlo ad amici.
Nonostante il mio "problema" emotivo con: la storia, il periodo storico e le atrocità commese; la tensione x salvare i propri cari, episodi combattuti intimamente di amore-odio tra famigliari e anche tra francesi ed invasori (Vianne-Beck) e la storia, così diversa ma nello stesso tempo così simile, delle sorelle mi hanno attanagliato al racconto e me lo hanno fatto amare!
Il mio voto è: 9
Yasho (SPOILER)
Questo libro ha molti pregi. È scritto molto bene, coinvolgente, parla di sentimenti forti e complicati, non si abbandona a qualunquismi e facili giudizi ma presenta la storia nella sua interezza, le persone nella loro complessità. Come molte di noi, ho al mio attivo una certa bibliografia sulla Seconda guerra mondiale, e questa è stata una valida aggiunta.
Devo però dire che ho trovato qualche difetto che ha leggermente urtato la lettura, in modo non decisivo, certo, ma mi impedisce di dare un voto altissimo. Per prima cosa, l'uso della lingua francese secondo me fatto male, indice chiaro che l'autrice non è francofona, forse il francese manco lo sa (non mi stupirei). Non è grave e non toglie niente alla storia, ma io sono una rompiballe puntigliosa su queste cose e mi ha dato fastidio. La seconda cosa è il ruolo di Isabelle come partigiana: mi sembra poco credibile che portasse i fuggitivi da Parigi fino in Spagna, valicando le montagne malgrado il fatto che ci fosse un passatore (Eduardo). Perchè mai avrebbe dovuto farlo? Forse la prima volta, ma come si spiega anche nello stesso libro i movimenti partigiani erano basati su incastri tra vari attivisti che spesso non sapevano nemmeno nulla degli altri ingranaggi, per sicurezza. Lei era l'unica a sapere, e fare, tutto. Mah. Mi è sembrato tirato per i capelli.
Ciò detto, il libro resta veramente bello e merita un voto 8.
Chiarasole
Un libro che mi sono dovuta centellinare perché era troppo. Troppe emozioni, troppa tensione e troppe lacrime che volevano uscire... Ma nello stesso tempo non riuscivo a smettere
Sono sempre stata molto sensibile al tema dell'Olocausto durante la seconda guerra mondiale. Non sono riuscita a leggere il diario di Anna Frank perché da ragazzina ci stavo male, ho poi visitato la sua casa e non ho dormito per giorni dall'angoscia. In seconda o terza media abbiamo fatto un lavoro tra più materie con storia, francese, religione ed educazione civica partendo dal film au revoir Les enfants che parla appunto dei ragazzini ebrei nascosti durante l'occupazione nazisti in Francia (tra l'altro una storia vera che é stata vissuta dal regista Louis Malle) e i miei genitori ancora si ricordano le mie urla e gli incubi di notte. Questo per farvi capire come ho affrontato la lettura del libro. Che mi ha toccato, commossa, lasciato senza fiato per tutto il tempo. L'ho trovato pieno di amore, scritto con una delicatezza estrema. Che mi ha fatto riflettere su quanto fosse difficile stare dalle parte sbagliata. E che fa riflettere su come la seconda mondiale guerra é stata una grande tragedia perché ha lasciato il fronte per incedere le città, i paesi e le campagne. Nulla era sicuro.
Una sola pecca, avrei voluto sapere perché vianne dopo la guerra va in America.
Voto 9 e 1/2
VOTO: Topillo 10; MariPi 9, DIONAEA 10, Ciuk 9, Simona77 9, Yasho 8, chiara 9 e 1/2
Topillo: mamma quanto ho pianto.
Libro meravigliosamente coinvolgente, emozionante, doloroso, intenso, dalla scrittura pulita, mai urlata, emozionante. Ogni parola fa risuonare il cuore e la mente e immedesimarsi in una o nell'altra protagonista è immediato. Narra le vicende di due sorelle durante il secondo conflitto mondiale, in Francia. I terribili avvenimenti di quell'epoca, già da soli, basterebbero a colmare di dolorosa commozione il racconto, ma quello che davvero smuove le corde dell'anima e mi ha fatta piangere, è l'amore che pervade il romanzo. Amore tra sorelle, amore di padre, amore di madre, amore tra giovani, tra bambini. Un amore che rende i personaggi vividi e reali e fa vivere e soffrire con loro.
MariPi82: ehhhhh, che dire. già dalla sinossi sapevo che mi sarebbe piaciuto. un tema a me, che sono cresciuta con i racconti dell'internamento di un nonno coraggioso mai conosciuto, con una stella al valor civile e militare che rimane per ricordare, un tema, dicevo, caro. la guerra non si fa solo al fronte. quella guerra, poi, è stata la violazione delle anime di tutti noi: ognuno dovrebbe leggere, informarsi, sentire e provare la paura che c'era, e ammirare il coraggio di tanti, tantissimi, che hanno fatto qualcosa, sempre grande seppur piccolo, perchè la dignità di ogni persona valesse la pena, anche quando violata. un tema giusto da affrontare, sempre. e qui scritto, anche, meravigliosamente.
voto: 9
Dionaea - SPOILER
Stupendo. Stupendo e terribile al tempo stesso. È scritto in modo magistrale, lo stile è coinvolgente, semplice e lindo, ti trascina nel racconto mischiando narrazione e descrizione in modo molto ben dosato. Non ci sono descrizioni lunghe e noiose ma al tempo stesso ogni persona e ogni ambiente è descritta in modo approfondito. È molto commovente, la consapevolezza che quello che racconta è vero è pervasiva e rende tutto molto doloroso. Oltre al dolore, alla disperazione e alla sofferenza, di pervasivo c'è l'amore. Sofferto, taciuto, negato, respinto, agognato, lacerante.
Bellissimo libro davvero, quanto piangere. Sono anche caduta nel "tranello", ho pensato che l'anziana fosse Isabelle e non Vianne.
Ho molto apprezzato, da un punto di vista storico oltre che narrativo, il mettere in luce il ruolo delle donne durantela guerra, troppo spesso taciuto. Fossi una prof di storia alla scuole superiori, partirei da questo testo e ricostruirei intorno ad esso le fasi militari e politiche della guerra, assieme agli studenti. Sicuramente la storia della IIGM rimarrebbe più impressa.
Ciuk, SPOILER
Un libro a mio parere scritto in modo impeccabile: non ho notato sbavature, momenti di calo di interesse, mancanze o eccessi. L'attenzione è mantenuta costante, ad un livello alto. Il tema trattato è sempre attuale e ho amato il punto di vista "femminile" sulle vicende. Mi sono immedesimata ora in Vianne e ora in isabelle, poi in Sophie e in Rachel... Impossibile giudicare i comportamenti delle sorelle, difficile criticarne le scelte. La seconda guerra mondiale, così come tutte le guerre, spoglia chi la vive di ogni cosa, materiale e non. Solo la forza di volontà, l'amore, la voglia di rimanere per chi si ama riesce a far sopravvivere chi rimane e deve portare il fardello di un passato che, pur volendo, non si dimentica. Nel bene e nel male. In ciò che la guerra toglie ma anche dà: parlo di Julien, della scena finale alla giornata commemorativa sull'usignolo con tutte le famiglie delle persone salvate, parlo del legame tra Vianne e Sophie, parlo di Isabelle - figlia di Gaetan...
Parlando della voce narrante al presente: io oscillavo, a volte pensavo fosse Isabelle (per la carta d'identità falsa), altre volte Vianne (per il figlio)...
Aggiungo: mi è piaciuta anche la figura di Beck, perchè i volti della guerra sono molti e la disperazione, la paura, l'angoscia e le colpe non stanno da una sola parte.
Libro consigliatissimo!
VOTO 9
Simona77
Bhè...cosa aggiungere??
Avete scritto tutto voi...libro scritto magistralmente, con personaggi talmente vividi e vivi da lasciare il segno.
Chiaramente il periodo storico non è un segreto...ma sono rimasta molto colpita emotivamente.
Per me è stato un libro emozionalmente pesante e duro, quando terminavo le "sessioni" di lettura avevo mal di testa e la schiena irrigidita dalla tensione. Spesso pensavo che non vedevo l'ora di finirlo x evitarmi tutta sta sofferenza.
Comunque bello...mi sono sentita di consigliarlo ad amici.
Nonostante il mio "problema" emotivo con: la storia, il periodo storico e le atrocità commese; la tensione x salvare i propri cari, episodi combattuti intimamente di amore-odio tra famigliari e anche tra francesi ed invasori (Vianne-Beck) e la storia, così diversa ma nello stesso tempo così simile, delle sorelle mi hanno attanagliato al racconto e me lo hanno fatto amare!
Il mio voto è: 9
Yasho (SPOILER)
Questo libro ha molti pregi. È scritto molto bene, coinvolgente, parla di sentimenti forti e complicati, non si abbandona a qualunquismi e facili giudizi ma presenta la storia nella sua interezza, le persone nella loro complessità. Come molte di noi, ho al mio attivo una certa bibliografia sulla Seconda guerra mondiale, e questa è stata una valida aggiunta.
Devo però dire che ho trovato qualche difetto che ha leggermente urtato la lettura, in modo non decisivo, certo, ma mi impedisce di dare un voto altissimo. Per prima cosa, l'uso della lingua francese secondo me fatto male, indice chiaro che l'autrice non è francofona, forse il francese manco lo sa (non mi stupirei). Non è grave e non toglie niente alla storia, ma io sono una rompiballe puntigliosa su queste cose e mi ha dato fastidio. La seconda cosa è il ruolo di Isabelle come partigiana: mi sembra poco credibile che portasse i fuggitivi da Parigi fino in Spagna, valicando le montagne malgrado il fatto che ci fosse un passatore (Eduardo). Perchè mai avrebbe dovuto farlo? Forse la prima volta, ma come si spiega anche nello stesso libro i movimenti partigiani erano basati su incastri tra vari attivisti che spesso non sapevano nemmeno nulla degli altri ingranaggi, per sicurezza. Lei era l'unica a sapere, e fare, tutto. Mah. Mi è sembrato tirato per i capelli.
Ciò detto, il libro resta veramente bello e merita un voto 8.
Chiarasole
Un libro che mi sono dovuta centellinare perché era troppo. Troppe emozioni, troppa tensione e troppe lacrime che volevano uscire... Ma nello stesso tempo non riuscivo a smettere
Sono sempre stata molto sensibile al tema dell'Olocausto durante la seconda guerra mondiale. Non sono riuscita a leggere il diario di Anna Frank perché da ragazzina ci stavo male, ho poi visitato la sua casa e non ho dormito per giorni dall'angoscia. In seconda o terza media abbiamo fatto un lavoro tra più materie con storia, francese, religione ed educazione civica partendo dal film au revoir Les enfants che parla appunto dei ragazzini ebrei nascosti durante l'occupazione nazisti in Francia (tra l'altro una storia vera che é stata vissuta dal regista Louis Malle) e i miei genitori ancora si ricordano le mie urla e gli incubi di notte. Questo per farvi capire come ho affrontato la lettura del libro. Che mi ha toccato, commossa, lasciato senza fiato per tutto il tempo. L'ho trovato pieno di amore, scritto con una delicatezza estrema. Che mi ha fatto riflettere su quanto fosse difficile stare dalle parte sbagliata. E che fa riflettere su come la seconda mondiale guerra é stata una grande tragedia perché ha lasciato il fronte per incedere le città, i paesi e le campagne. Nulla era sicuro.
Una sola pecca, avrei voluto sapere perché vianne dopo la guerra va in America.
Voto 9 e 1/2
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F 15-08-2006 E 6-03-2008
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- Ciuk
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Chiara, secondo me va in America per lasciarsi indietro una serie di brutti ricordi. Infatti non vuole nemmeno andare alla serata, dopo aver ricevuto la lettera d'invito.
Però sono supposizioni.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Io me lo sono chiesta durante la lettura e pensavo ci fosse andata per seguire da lontano il figlio di Rachel. Però si incontrano solo alla fine della serata quindi ipotesi sbagliata.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Oggi mi sono caricata LDM su ebook reader, vediamo se lo leggerò... intanto è lì.


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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Ragazze....scusate se faccio la maestrina, ma......avvisate degli spoiler
mettete i commenti in rosso, così non si leggono per sbaglio
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Scusa MK, ero convinta che tutte quelle che passano da GOL l'avessero finito.



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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Io pensavo di essere stata l'ultima ad averlo finito
Chiedo scusa :-(
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Intanto, finito Wildwood, ho iniziato LDM.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett


Numero undici di J. Coe
L'undicesimo romanzo di Jonathan Coe è una storia dei nostri tempi: dal suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva rivelato le bugie sulla guerra in Iraq, agli anni austeri della Gran Bretagna che conosciamo oggi. È un romanzo su quell'infinità di piccole connessioni tra la sfera pubblica e quella privata, e su come queste connessioni finiscano per toccarci, tutti. È un romanzo sui lasciti della guerra e sulla fine dell'innocenza. È un romanzo su come spettacolo e politica si disputino la nostra attenzione, e su come alla fine probabilmente è lo spettacolo ad avere la meglio. È un romanzo su come 140 caratteri possono fare di tutti noi degli zimbelli. È un romanzo su cosa significhi vivere in una città dove i banchieri hanno bisogno di cinema nelle loro cantine e altri di banche del cibo all'angolo della strada. È un romanzo in cui Coe sfodera tutta la sua ingegnosità, il suo acuto senso della satira e la sua capacità di osservazione per mostrarci, come in uno specchio, il nuovo, assurdo e inquietante mondo in cui viviamo.
Figlie sagge di Angela Carter
È il 23 aprile – data di nascita di Shakespeare – e le gemelle Dora e Nora, attrici e ballerine di seconda categoria, si apprestano a festeggiare i loro settantacinque anni. Suonano alla porta: su un cartoncino bianco arriva l’invito alla festa del padre, il celebre attore Melchior Hazard, che nello stesso giorno di anni ne compie cento, e che di riconoscerle non ne ha mai voluto sapere. C’è da decidere cosa indossare! Così si apre Figlie sagge, la storia di due donne libere ed eternamente giovani che, nate nel lato sbagliato della città, quello più misero, sono sempre state attratte dal bagliore del mondo dello spettacolo. Dall’infanzia anticonvenzionale, alla strampalata carriera, fino ai vibranti settant’anni, la vita delle due gemelle è un susseguirsi di episodi grotteschi: fra identità scambiate, fidanzati presi in prestito, spettacoli improvvisati e feste che culminano in incendi, quello di Dora e Nora è un mondo dove le regole non sono ammesse e la spregiudicatezza regna sovrana. Un mondo popolato di personaggi improbabili, con l’ingombrante presenza di una bizzarra famiglia allargata: una compagine di teatranti dalle alterne fortune, in cui le coppie di gemelli si moltiplicano in maniera inestricabile e spesso incestuosa. Un romanzo dalle mille sfaccettature: un libro intriso di grande letteratura, di amore per l’arte e di un senso dell’umorismo pungente, un’ardita provocazione contro il tabù sessuale e la distinzione fra legittimo e illegittimo, ma soprattutto un inno alla spensieratezza, al piacere, alla gioia di vivere.
Il primo fiore di zafferano di Laila Ibrahim
Nella Virginia delle grandi piantagioni e degli schiavi, la piccola Lisbeth Wainwright, primogenita di una ricca famiglia, è affidata fin dalla nascita alla balia Mattie, la schiava di colore costretta a separarsi dal figlioletto per accudire la neonata dei padroni. Tra le due si instaura un rapporto di grande affetto e complicità, che permette alla bambina di crescere nell’amore che i genitori non sono in grado di darle.
Mr. Wainwright è un padre insensibile e un convinto schiavista, Mrs. Ann è una madre fredda e attenta solo alle convenzioni sociali. Saranno Mattie e gli altri schiavi a colmare il vuoto affettivo della piccola Lisbeth, a mostrarle il vero valore delle cose e delle persone.
Mattie accompagna Lisbeth nella propria maturazione personale – da piccola di casa a giovane debuttante – e nella scoperta delle bellezze e dei dolori del mondo. Ma un legame talmente forte tra due realtà così diverse non sarà immune dai pericoli di un’epoca segnata dall’ingiustizia. Se Mattie dovrà affrontare fino in fondo la crudeltà dello schiavismo, Lisbeth imparerà a conoscere un senso della vita che le farà sfidare le convenzioni di quegli anni.
Il primo fiore di zafferano è la storia di queste due donne che sfidano il proprio tempo e lottano per la conquista della propria libertà e della dignità.
GLI EREDI DELLA TERRA di Ildefonso Falcones
Barcellona, 1387. Arnau Estanyol, dopo le mille traversie che hanno segnato la sua vita e la costruzione della grandiosa Cattedrale del Mare, è ormai uno dei più stimati notabili di Barcellona. Giunto in città ancora in fasce e stretto tra le braccia del padre, un misero bracciante, nessuno sa meglio di lui quanto Barcellona possa essere dura e ingiusta con gli umili. Tanto che oggi è amministratore del Piatto dei Poveri, un'istituzione benefica della Cattedrale del Mare che offre sostegno ai più bisognosi mediante le rendite di vigneti, palazzi, botteghe e tributi, ma anche grazie alle elemosine che lo stesso Arnau si incarica di raccogliere per le strade. Sembra però che la città pretenda da lui il sacrificio estremo. Ed è proprio dalla chiesa tanto cara ad Arnau a giungere il segnale d'allarme. Le campane di Santa Maria del Mar risuonano in tutto il quartiere della Ribera: rintocchi a lutto, che annunciano la morte di re Pietro... Ad ascoltare quei suoni con particolare attenzione c'è un ragazzino di soli dodici anni. Si chiama Hugo Llor, è figlio di un uomo che ha perso la vita in mare, e ha trovato lavoro nei cantieri navali grazie al generoso interessamento di Arnau. Ma i suoi sogni di diventare un maestro d'ascia e costruire le splendide navi che per ora guarda soltanto dalla spiaggia si infrangono contro una realtà spietata. Tornano in città i Puig, storici nemici di Arnau: finalmente hanno l'occasione di mettere in atto una vendetta che covano da anni, tanto sanguinosa quanto ignobile...
03\11\2012 Oscar, Tartarugo di mamma.
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. O. Wilde
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- Simona77
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Ciao Biblie belle...passo x lasciare la mia proposta...l'ultimo di Falcones che si riallaccia alla "Cattedrale del mare"
Ora mi aggiorno e poi, tempo permettendo, lascio la mia recensione all'LDM del mese.
Ora mi aggiorno e poi, tempo permettendo, lascio la mia recensione all'LDM del mese.
03\11\2012 Oscar, Tartarugo di mamma.
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- Simona77
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Ok mi sono aggiuornata.
Yasho io sto "audioleggendo" la quadrilogia della Ferrante, ho finito "L'amica geniale" e ho iniziato "Storia del nuovo cognome". Devo dire che a primo impatto mi annoiava, avevo quasi deciso di riportarlo in biblio...poi però mi sono lasciata catturare dalla storia e dai personaggi. Ho intenzione di audioleggerli tutti in fila...poi passerò ad ascoltare altro.
Scrive molto bene la Ferrante realistica, naturale, scorrevole... e letto da Anna Bonaiuto da un tocco emozionele in più, sa mettere un pò di cadenza dialettale quando serve dare realtà alla narrazione.
Ora recupero la recensione dell'LDM e lascio la mia...
Yasho io sto "audioleggendo" la quadrilogia della Ferrante, ho finito "L'amica geniale" e ho iniziato "Storia del nuovo cognome". Devo dire che a primo impatto mi annoiava, avevo quasi deciso di riportarlo in biblio...poi però mi sono lasciata catturare dalla storia e dai personaggi. Ho intenzione di audioleggerli tutti in fila...poi passerò ad ascoltare altro.
Scrive molto bene la Ferrante realistica, naturale, scorrevole... e letto da Anna Bonaiuto da un tocco emozionele in più, sa mettere un pò di cadenza dialettale quando serve dare realtà alla narrazione.
Ora recupero la recensione dell'LDM e lascio la mia...
03\11\2012 Oscar, Tartarugo di mamma.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
RECENSIONI LDM DI NOVEMBRE
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso
MariPi82: libro senza infamia e senza lode. narra di una ghost writer, che sa molto di 'infallibile anti eroina' dalle numerose e incredibili capacità intellettive, che viene coinvolta nel mistero della sparizione di un'autrice di libri new-age multi milionaria (a cui lei stessa sta scrivendo un libro). Vani si butterà capofitto (fregandosene comunque ASSAI, precisiamolo!) nelle indagini, aiutando l'unico personaggio che di questo libro mi risulti simpatico (il commissario nonmiricordocomesichiama) tra drammi adolescenziali ed exploit e crisi amorose. godibile, ma decisamente dimenticabile.
voto: 6.5
Simona77
Uff...non certo un capolavoro. Incastrato male tra un giallo, un triller, un ironico romanzo...carino giusto per le battute simpatiche ma un pò forzate, lo trovo un mezzo scopiazzamento, o meglio: un pescare idee un pò qui e un pò là x mettere insieme un libro. Il personaggio principale deliberatamente ispirato alla estetica di Lisbet Salander (lo scrive anche le scrittrice), lo stile ironico simil-Alessia Gazzola, il commissario stereotipo scopiazzatao da un comunissimo giallo, storia senza mordente e senza suspance; morale: non mi lascia proprio niente questo libro...di buono è che si legge molto velocemente.
Come scrive MariPi82: decisamente dimenticabile!
Voto: 5,5
VOTI: Mari 6.5, Simona 5,5
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso
MariPi82: libro senza infamia e senza lode. narra di una ghost writer, che sa molto di 'infallibile anti eroina' dalle numerose e incredibili capacità intellettive, che viene coinvolta nel mistero della sparizione di un'autrice di libri new-age multi milionaria (a cui lei stessa sta scrivendo un libro). Vani si butterà capofitto (fregandosene comunque ASSAI, precisiamolo!) nelle indagini, aiutando l'unico personaggio che di questo libro mi risulti simpatico (il commissario nonmiricordocomesichiama) tra drammi adolescenziali ed exploit e crisi amorose. godibile, ma decisamente dimenticabile.
voto: 6.5
Simona77
Uff...non certo un capolavoro. Incastrato male tra un giallo, un triller, un ironico romanzo...carino giusto per le battute simpatiche ma un pò forzate, lo trovo un mezzo scopiazzamento, o meglio: un pescare idee un pò qui e un pò là x mettere insieme un libro. Il personaggio principale deliberatamente ispirato alla estetica di Lisbet Salander (lo scrive anche le scrittrice), lo stile ironico simil-Alessia Gazzola, il commissario stereotipo scopiazzatao da un comunissimo giallo, storia senza mordente e senza suspance; morale: non mi lascia proprio niente questo libro...di buono è che si legge molto velocemente.
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03\11\2012 Oscar, Tartarugo di mamma.
A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. O. Wilde
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- Dionaea
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- Iscritto il: 13 gen 2010, 9:53
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Mi scuso anche io 

Sei arrivata per cambiare tutta una vita 2016 e 2019
- Topillo
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
RECENSIONI LDM DI NOVEMBRE
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso
MariPi82: libro senza infamia e senza lode. narra di una ghost writer, che sa molto di 'infallibile anti eroina' dalle numerose e incredibili capacità intellettive, che viene coinvolta nel mistero della sparizione di un'autrice di libri new-age multi milionaria (a cui lei stessa sta scrivendo un libro). Vani si butterà capofitto (fregandosene comunque ASSAI, precisiamolo!) nelle indagini, aiutando l'unico personaggio che di questo libro mi risulti simpatico (il commissario nonmiricordocomesichiama) tra drammi adolescenziali ed exploit e crisi amorose. godibile, ma decisamente dimenticabile.
voto: 6.5
Simona77
Uff...non certo un capolavoro. Incastrato male tra un giallo, un triller, un ironico romanzo...carino giusto per le battute simpatiche ma un pò forzate, lo trovo un mezzo scopiazzamento, o meglio: un pescare idee un pò qui e un pò là x mettere insieme un libro. Il personaggio principale deliberatamente ispirato alla estetica di Lisbet Salander (lo scrive anche le scrittrice), lo stile ironico simil-Alessia Gazzola, il commissario stereotipo scopiazzatao da un comunissimo giallo, storia senza mordente e senza suspance; morale: non mi lascia proprio niente questo libro...di buono è che si legge molto velocemente.
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Voto: 5,5
Topillo
Io mi sono divertita a leggerlo. Sicuramente non è il libro dell'anno, però tra i tanti romanzi leggeri dalla Kinsella che scrive quasi sempre solo roba romantica o incentrata sullo shopping, a Vitali che, anche se mi piace, scrive solo "gialli" ambientati sul lago, io l'ho trovato piacevole. E poi la protagonista secondo me mi assomiglia, quindi, anche solo per questo, prende la sufficienza... e un pezzetto in più.
Voto: 6,5
VOTI: Mari 6.5, Simona 5,5, Topillo 6,5
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso
MariPi82: libro senza infamia e senza lode. narra di una ghost writer, che sa molto di 'infallibile anti eroina' dalle numerose e incredibili capacità intellettive, che viene coinvolta nel mistero della sparizione di un'autrice di libri new-age multi milionaria (a cui lei stessa sta scrivendo un libro). Vani si butterà capofitto (fregandosene comunque ASSAI, precisiamolo!) nelle indagini, aiutando l'unico personaggio che di questo libro mi risulti simpatico (il commissario nonmiricordocomesichiama) tra drammi adolescenziali ed exploit e crisi amorose. godibile, ma decisamente dimenticabile.
voto: 6.5
Simona77
Uff...non certo un capolavoro. Incastrato male tra un giallo, un triller, un ironico romanzo...carino giusto per le battute simpatiche ma un pò forzate, lo trovo un mezzo scopiazzamento, o meglio: un pescare idee un pò qui e un pò là x mettere insieme un libro. Il personaggio principale deliberatamente ispirato alla estetica di Lisbet Salander (lo scrive anche le scrittrice), lo stile ironico simil-Alessia Gazzola, il commissario stereotipo scopiazzatao da un comunissimo giallo, storia senza mordente e senza suspance; morale: non mi lascia proprio niente questo libro...di buono è che si legge molto velocemente.
Come scrive MariPi82: decisamente dimenticabile!
Voto: 5,5
Topillo
Io mi sono divertita a leggerlo. Sicuramente non è il libro dell'anno, però tra i tanti romanzi leggeri dalla Kinsella che scrive quasi sempre solo roba romantica o incentrata sullo shopping, a Vitali che, anche se mi piace, scrive solo "gialli" ambientati sul lago, io l'ho trovato piacevole. E poi la protagonista secondo me mi assomiglia, quindi, anche solo per questo, prende la sufficienza... e un pezzetto in più.
Voto: 6,5
VOTI: Mari 6.5, Simona 5,5, Topillo 6,5
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille
- MariPi82
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- Iscritto il: 21 ott 2013, 14:32
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
ciao a tutte!
per il mese prossimo volevo fare milioni di proposte!
ma ho letto che al massimo posso proporne 2, quindi dovrò contenermi!
sono indecisa tra "il tè nel deserto" e "il paziente inglese"....entrambi film che mi sono piaciuti molto, molto, moltissimo!, ma del "tè" ho letto anni e anni fà il libro, quindi propongo "il paziente", che non ho mai letto. l'altro lo proporrò il mese dopo!!!!
e poi, un libro di Anita Nair, autrice che ho scoperto per caso con "cuccette per signora" (forse l'ho letto perchè visto proposto qui?!?!), in una veste.....diversa!
per il mese prossimo volevo fare milioni di proposte!

sono indecisa tra "il tè nel deserto" e "il paziente inglese"....entrambi film che mi sono piaciuti molto, molto, moltissimo!, ma del "tè" ho letto anni e anni fà il libro, quindi propongo "il paziente", che non ho mai letto. l'altro lo proporrò il mese dopo!!!!
e poi, un libro di Anita Nair, autrice che ho scoperto per caso con "cuccette per signora" (forse l'ho letto perchè visto proposto qui?!?!), in una veste.....diversa!

Pietro Roberto 02-01-2013
- MariPi82
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- Iscritto il: 21 ott 2013, 14:32
Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett


Numero undici di J. Coe
L'undicesimo romanzo di Jonathan Coe è una storia dei nostri tempi: dal suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva rivelato le bugie sulla guerra in Iraq, agli anni austeri della Gran Bretagna che conosciamo oggi. È un romanzo su quell'infinità di piccole connessioni tra la sfera pubblica e quella privata, e su come queste connessioni finiscano per toccarci, tutti. È un romanzo sui lasciti della guerra e sulla fine dell'innocenza. È un romanzo su come spettacolo e politica si disputino la nostra attenzione, e su come alla fine probabilmente è lo spettacolo ad avere la meglio. È un romanzo su come 140 caratteri possono fare di tutti noi degli zimbelli. È un romanzo su cosa significhi vivere in una città dove i banchieri hanno bisogno di cinema nelle loro cantine e altri di banche del cibo all'angolo della strada. È un romanzo in cui Coe sfodera tutta la sua ingegnosità, il suo acuto senso della satira e la sua capacità di osservazione per mostrarci, come in uno specchio, il nuovo, assurdo e inquietante mondo in cui viviamo.
Figlie sagge di Angela Carter
È il 23 aprile – data di nascita di Shakespeare – e le gemelle Dora e Nora, attrici e ballerine di seconda categoria, si apprestano a festeggiare i loro settantacinque anni. Suonano alla porta: su un cartoncino bianco arriva l’invito alla festa del padre, il celebre attore Melchior Hazard, che nello stesso giorno di anni ne compie cento, e che di riconoscerle non ne ha mai voluto sapere. C’è da decidere cosa indossare! Così si apre Figlie sagge, la storia di due donne libere ed eternamente giovani che, nate nel lato sbagliato della città, quello più misero, sono sempre state attratte dal bagliore del mondo dello spettacolo. Dall’infanzia anticonvenzionale, alla strampalata carriera, fino ai vibranti settant’anni, la vita delle due gemelle è un susseguirsi di episodi grotteschi: fra identità scambiate, fidanzati presi in prestito, spettacoli improvvisati e feste che culminano in incendi, quello di Dora e Nora è un mondo dove le regole non sono ammesse e la spregiudicatezza regna sovrana. Un mondo popolato di personaggi improbabili, con l’ingombrante presenza di una bizzarra famiglia allargata: una compagine di teatranti dalle alterne fortune, in cui le coppie di gemelli si moltiplicano in maniera inestricabile e spesso incestuosa. Un romanzo dalle mille sfaccettature: un libro intriso di grande letteratura, di amore per l’arte e di un senso dell’umorismo pungente, un’ardita provocazione contro il tabù sessuale e la distinzione fra legittimo e illegittimo, ma soprattutto un inno alla spensieratezza, al piacere, alla gioia di vivere.
Il primo fiore di zafferano di Laila Ibrahim
Nella Virginia delle grandi piantagioni e degli schiavi, la piccola Lisbeth Wainwright, primogenita di una ricca famiglia, è affidata fin dalla nascita alla balia Mattie, la schiava di colore costretta a separarsi dal figlioletto per accudire la neonata dei padroni. Tra le due si instaura un rapporto di grande affetto e complicità, che permette alla bambina di crescere nell’amore che i genitori non sono in grado di darle.
Mr. Wainwright è un padre insensibile e un convinto schiavista, Mrs. Ann è una madre fredda e attenta solo alle convenzioni sociali. Saranno Mattie e gli altri schiavi a colmare il vuoto affettivo della piccola Lisbeth, a mostrarle il vero valore delle cose e delle persone.
Mattie accompagna Lisbeth nella propria maturazione personale – da piccola di casa a giovane debuttante – e nella scoperta delle bellezze e dei dolori del mondo. Ma un legame talmente forte tra due realtà così diverse non sarà immune dai pericoli di un’epoca segnata dall’ingiustizia. Se Mattie dovrà affrontare fino in fondo la crudeltà dello schiavismo, Lisbeth imparerà a conoscere un senso della vita che le farà sfidare le convenzioni di quegli anni.
Il primo fiore di zafferano è la storia di queste due donne che sfidano il proprio tempo e lottano per la conquista della propria libertà e della dignità.
GLI EREDI DELLA TERRA di Ildefonso Falcones
Barcellona, 1387. Arnau Estanyol, dopo le mille traversie che hanno segnato la sua vita e la costruzione della grandiosa Cattedrale del Mare, è ormai uno dei più stimati notabili di Barcellona. Giunto in città ancora in fasce e stretto tra le braccia del padre, un misero bracciante, nessuno sa meglio di lui quanto Barcellona possa essere dura e ingiusta con gli umili. Tanto che oggi è amministratore del Piatto dei Poveri, un'istituzione benefica della Cattedrale del Mare che offre sostegno ai più bisognosi mediante le rendite di vigneti, palazzi, botteghe e tributi, ma anche grazie alle elemosine che lo stesso Arnau si incarica di raccogliere per le strade. Sembra però che la città pretenda da lui il sacrificio estremo. Ed è proprio dalla chiesa tanto cara ad Arnau a giungere il segnale d'allarme. Le campane di Santa Maria del Mar risuonano in tutto il quartiere della Ribera: rintocchi a lutto, che annunciano la morte di re Pietro... Ad ascoltare quei suoni con particolare attenzione c'è un ragazzino di soli dodici anni. Si chiama Hugo Llor, è figlio di un uomo che ha perso la vita in mare, e ha trovato lavoro nei cantieri navali grazie al generoso interessamento di Arnau. Ma i suoi sogni di diventare un maestro d'ascia e costruire le splendide navi che per ora guarda soltanto dalla spiaggia si infrangono contro una realtà spietata. Tornano in città i Puig, storici nemici di Arnau: finalmente hanno l'occasione di mettere in atto una vendetta che covano da anni, tanto sanguinosa quanto ignobile...
IL PAZIENTE INGLESE di Michael Ondaatje
Sul finire del secondo conflitto mondiale, tre uomini e una donna si rifugiano in una villa semidevastata sulle colline di Firenze. In una stanza del piano superiore giace, gravemente ustionato in un incidente d’aereo, premurosamente accudito dall’infermiera Hana, il misterioso «paziente inglese». Dai suoi racconti allucinati dalla morfina riemergono l’amore travolgente per Katharine e le avventurose peregrinazioni nel deserto. Intorno alla sua convalescenza s’intrecciano le vicende degli altri abitatori della villa: Hanam Caravaggio, un ladro che lavora per i servizi segreti, e Kip, un sikh, abile artificiere. La memoria, i miti e le leggende personali dei quattro protagonisti, lacerati e turbati dall’esperienza della guerra, ripercorrono la storia di un’epoca, e ci permettono di giudicarla. Ma Il paziente inglese è soprattutto una grande storia d’amore, un sogno emozionante, animato da una trascinante tensione lirica, ambientato in un fragile Eden, troppo vicino all’Apocalisse.
L'IRA DEGLI INNOCENTI di Anita Nair
Dopo una notte agitata, immerso in incubi post sbornia, l’ispettore Borei Gowda viene chiamato sulla scena di un crimine: un avvocato di successo, il dottor Sanjay Rathore, è stato trovato con il cranio sfondato nella sua lussuosa abitazione. Non ci sono segni di effrazione, quindi probabilmente la vittima conosceva il suo assassino.
Parte da qui una complessa indagine che conduce Gowda e i suoi colleghi – compreso il fido sottoispettore Santosh, tornato dopo la violenta aggressione che l’aveva quasi ucciso in un precedente caso – ad investigare nei bassifondi di Bangalore, tra prostituzione minorile, rapimenti e sfruttatori senza scrupoli, cercando legami tra questo mondo orribile e quello luccicante e apparentemente pulito dell’avvocato. Potrebbe esserci un collegamento tra l’omicidio e altri fatti, tra cui il rapimento della piccola Nandita, la figlia dodicenne della domestica di Gowda, o le richieste particolari che riceve la studentessa Rekha dal suo fidanzato? Gowda, uomo dai tanti difetti, ma dotato di grande intuito, in precario equilibrio tra cinismo e dolcezza anche nella vita privata, si troverà a fronteggiare alcuni tra i criminali più subdoli e spietati che abbia mai incontrato, in una corsa contro il tempo per cercare di scovare l’assassino di Rathore e salvare la piccola e quello che resta della sua infanzia.
Pietro Roberto 02-01-2013
- Ciuk
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
Saaaaaaalve
Ho finito l'LDM di novembre.
Poi lo recensisco.
Nel frattempo ho iniziato Orange is the new black. Da Manhattan al carcere: il mio anno dietro le sbarre. Libro da cui è stata tratta l'omonima serie (che ho visto).
Mi sta piacendo, forse perchè lo collego alla serie che mi è piaciuta anche se è stata molto più romanzata e arricchita.
MariPi anche io ho adorato Il the nel deserto, il film! Però non ho mai letto il libro. Merita?
Ho finito l'LDM di novembre.
Poi lo recensisco.
Nel frattempo ho iniziato Orange is the new black. Da Manhattan al carcere: il mio anno dietro le sbarre. Libro da cui è stata tratta l'omonima serie (che ho visto).
Mi sta piacendo, forse perchè lo collego alla serie che mi è piaciuta anche se è stata molto più romanzata e arricchita.
MariPi anche io ho adorato Il the nel deserto, il film! Però non ho mai letto il libro. Merita?
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- Ciuk
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett
RECENSIONI LDM DI NOVEMBRE
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso
MariPi82: libro senza infamia e senza lode. narra di una ghost writer, che sa molto di 'infallibile anti eroina' dalle numerose e incredibili capacità intellettive, che viene coinvolta nel mistero della sparizione di un'autrice di libri new-age multi milionaria (a cui lei stessa sta scrivendo un libro). Vani si butterà capofitto (fregandosene comunque ASSAI, precisiamolo!) nelle indagini, aiutando l'unico personaggio che di questo libro mi risulti simpatico (il commissario nonmiricordocomesichiama) tra drammi adolescenziali ed exploit e crisi amorose. godibile, ma decisamente dimenticabile.
voto: 6.5
Simona77
Uff...non certo un capolavoro. Incastrato male tra un giallo, un triller, un ironico romanzo...carino giusto per le battute simpatiche ma un pò forzate, lo trovo un mezzo scopiazzamento, o meglio: un pescare idee un pò qui e un pò là x mettere insieme un libro. Il personaggio principale deliberatamente ispirato alla estetica di Lisbet Salander (lo scrive anche le scrittrice), lo stile ironico simil-Alessia Gazzola, il commissario stereotipo scopiazzatao da un comunissimo giallo, storia senza mordente e senza suspance; morale: non mi lascia proprio niente questo libro...di buono è che si legge molto velocemente.
Come scrive MariPi82: decisamente dimenticabile!
Voto: 5,5
Topillo
Io mi sono divertita a leggerlo. Sicuramente non è il libro dell'anno, però tra i tanti romanzi leggeri dalla Kinsella che scrive quasi sempre solo roba romantica o incentrata sullo shopping, a Vitali che, anche se mi piace, scrive solo "gialli" ambientati sul lago, io l'ho trovato piacevole. E poi la protagonista secondo me mi assomiglia, quindi, anche solo per questo, prende la sufficienza... e un pezzetto in più.
Voto: 6,5
Ciuk
MammaSaura che urendume!!!
Antipatica la protagonista, anche se temo che l'idea dell'autrice fosse quella di rappresentare una ragazza tosta e simpaticissima (alla quale ovviamente non frega niente!!); un mix di stili e generi; infarcito di banalità e digressioni sul nulla; battute a volte carine a volte tirate per i capelli e piazzate lì perchè la tipa DEVE essere simpatica.
Ci mancava solo l'intervista all'autrice in fondo al libro (io ho l'ebook, non so se c'è anche nel cartaceo) e abbiamo fatto scopa. Tra l'altro, la stessa scrittrice dice di aver preso diverse idee, gusti suoi e spunti vari mettendoli insieme tutti in uno stesso libro. Detto ciò ho piantato la lettura dell'intervista a metà perchè mi annoiava e non dava nulla di più al libro... anzi ne sottolineava la mediocrità, secondo me.
Non do 3 solo perchè si legge velocemente e, come accennato, qualche battuta era anche ben assestata. Ma per il resto... un volo fuori dalla finestra.
Voto 5
VOTI: Mari 6.5, Simona 5,5, Topillo 6,5, Ciuk 5
L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome di Alice Basso
MariPi82: libro senza infamia e senza lode. narra di una ghost writer, che sa molto di 'infallibile anti eroina' dalle numerose e incredibili capacità intellettive, che viene coinvolta nel mistero della sparizione di un'autrice di libri new-age multi milionaria (a cui lei stessa sta scrivendo un libro). Vani si butterà capofitto (fregandosene comunque ASSAI, precisiamolo!) nelle indagini, aiutando l'unico personaggio che di questo libro mi risulti simpatico (il commissario nonmiricordocomesichiama) tra drammi adolescenziali ed exploit e crisi amorose. godibile, ma decisamente dimenticabile.
voto: 6.5
Simona77
Uff...non certo un capolavoro. Incastrato male tra un giallo, un triller, un ironico romanzo...carino giusto per le battute simpatiche ma un pò forzate, lo trovo un mezzo scopiazzamento, o meglio: un pescare idee un pò qui e un pò là x mettere insieme un libro. Il personaggio principale deliberatamente ispirato alla estetica di Lisbet Salander (lo scrive anche le scrittrice), lo stile ironico simil-Alessia Gazzola, il commissario stereotipo scopiazzatao da un comunissimo giallo, storia senza mordente e senza suspance; morale: non mi lascia proprio niente questo libro...di buono è che si legge molto velocemente.
Come scrive MariPi82: decisamente dimenticabile!
Voto: 5,5
Topillo
Io mi sono divertita a leggerlo. Sicuramente non è il libro dell'anno, però tra i tanti romanzi leggeri dalla Kinsella che scrive quasi sempre solo roba romantica o incentrata sullo shopping, a Vitali che, anche se mi piace, scrive solo "gialli" ambientati sul lago, io l'ho trovato piacevole. E poi la protagonista secondo me mi assomiglia, quindi, anche solo per questo, prende la sufficienza... e un pezzetto in più.
Voto: 6,5
Ciuk
MammaSaura che urendume!!!
Antipatica la protagonista, anche se temo che l'idea dell'autrice fosse quella di rappresentare una ragazza tosta e simpaticissima (alla quale ovviamente non frega niente!!); un mix di stili e generi; infarcito di banalità e digressioni sul nulla; battute a volte carine a volte tirate per i capelli e piazzate lì perchè la tipa DEVE essere simpatica.
Ci mancava solo l'intervista all'autrice in fondo al libro (io ho l'ebook, non so se c'è anche nel cartaceo) e abbiamo fatto scopa. Tra l'altro, la stessa scrittrice dice di aver preso diverse idee, gusti suoi e spunti vari mettendoli insieme tutti in uno stesso libro. Detto ciò ho piantato la lettura dell'intervista a metà perchè mi annoiava e non dava nulla di più al libro... anzi ne sottolineava la mediocrità, secondo me.
Non do 3 solo perchè si legge velocemente e, come accennato, qualche battuta era anche ben assestata. Ma per il resto... un volo fuori dalla finestra.
Voto 5
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JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely