e' una fase che potrebbe arrivare, non necessariamente, ma potrebbe. Ma appunto una fase. io credo sia importate che V continui a sentire me che le parlo in italiano anche se, in caso succeda, lei mi rispondera' in olandese. Ma come dicevo passa.yoga ha scritto:Bilinguismo: i libri/articoli che sto leggendo sono d'accordo nel dire che non basta per un bambino sentire la mamma o il papa' che parlano un'altra lingua ma bisogna tenere vivo l'interesse per la lingua e la cultura di minoranza in diversi modi e che quando il bambino comincia ad andare a scuola questo e' sempre piu' difficile anche perche' e' sottoposto alla peer pressure e potrebbe essere imbarazzato quando gli si parla l'altra lingua e rifiutarsi di parlarla. Anche se Enrico e' piccolo io mi sto gia' ponendo questo tipo di problema, per esempio quando siamo al parco e ci sono altri bambini che "giocano" con lui io gli parlo sempre in italiano, e gli altri bambini mi guardano come se fossi un'aliena...temo che quando lui sara' piu' grande sara' conscio di questo, si sentira' diverso e non so quale sia il modo migliore di prevenire un suo rifiuto.
in piu' calcola che questa cosa era piu' vera per le vecchie generazioni di immigrati.....(come e' vera ora piu' per certi tipi di immigrazione, purtroppo).
E una seconda lingua e ora vista dai piu', spt dai tipi di persone che frequentiamo, come un plus rather than motivo di scherno o altro.