La mia esperienza con ************
Inviato: 31 ott 2010, 13:15
Scrivo per raccontare l’esperienza mia e di mio marito, coppia che cerca un figlio che non arriva. Anticipo che siamo davvero stati molto sfortunati. Io ho una ginecologa che mi chiede di mandarle gli sms per ricordarsi di controllaregli esami e che per sms mi risponde che "sono pessimi"... Ma la situazione più dolorosa è stata quella col prof. **************. Dopo circa un anno di tentativi, iniziamo qualche controllo. Da parte mia pare non ci siano problemi macroscopici e decidiamo di vedere un urologo/andrologo. Uno specialista accurato ma un po’ interventista diagnostica un varicocele di grado medio da operare immediatamente. Mio marito, famiglia di medici, viene spronato a sentire un altro parere, visto che ha 40 anni e non 18… Il nome di ******** è ovviamente il primo.
Prima visita, privata, gennaio 2010. Entriamo dopo oltre un’ora di anticamera. Il Professore è accomodato su uno scranno di qualche secolo fa in legno scolpito. Accanto a lui, appollaiato su uno sgabello di acciaio senza spalliera, un assistente. Non ci guarda, saluta a malapena, dice “si spogli e si stenda”. Guarda, tocca. Scorre le mie analisi(io, per la cronaca, problemi ovarici rilevanti). Si risiede e, con un solenne cenno a mio marito fa capire di vestirsi e con un altro, gomito posato sul tavolo e mano volteggiante nell’aere, al suo assistente di scrivere. Il responso è: nessun intervento-anche se il varicocele c’è- ma tanti esami da fare. Domandiamo come mai per lui non va operato ma otteniamo un secco e infastidito: “Non ce ne è bisogno. Se c’è stato finora anche toglierlo non risolve”. Il tutto in 11 MINUTI contati. Usciamo e, mentre paghiamo i 230€ di onorario, ci spiegano che: tutti gli esami prescritti sarebbero mutuabili però, per via pubblica, alcuni richiederebbero oltre un mese di attesa a farla breve, mentre loro avrebbero un centro che, se noi ovviamente preferissimo, in due giorni farebbe tutto. Ora, chi ha avuto figli senza problemi non lo sa, ma loro sì: sanno quanto dilatata è l’estensione temporale per chi aspetta un figlio che non arriva rispetto a tutto il resto della gente, e con questa consapevolezza ti rassicurano attirandoti in strutture dove pensi di trovare calore, professionalità e attenzioni ancora maggiori rispetto al pubblico ma dove, parlo alla luce della nostra esperienza, non rappresenti altro che una banconota che cammina. Mio marito giustamente non vuole sentirsi dire tra un mese che le analisi fatte fuori non vanno bene e accetta una full immersion di due giorni nel Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’Ospedale di Padova. Arriviamo una mattina presto, ai primi di febbraio. Uomini impacciati e con un sorrisino nervoso fanno la spola tra il laboratorio e la porta del bagno(il solo del piano) che dà su un angusto fine corridoio adibito a sala di attesa buio, con poche e scomode sedie, persone appoggiate ai muri o al corrimani delle scale. Cerco di prenderla a ridere per sdrammatizzare l’umore di mio marito, fortemente imbarazzato. Ad ogni modo, cominciamo. Elaborazione dello spermiogramma effettuato dai medici dell’equipe. Analisi del sangue compiute da altri medici dell’equipe, ecografia eseguita da altri medici ancora dell’equipe. Dopo tutto questo e ore ed ore di attesa(s’è fatto pomeriggio), il giudizio finale spetta al Professore. “Beh, sono perfetti ma un po’ pochi questi spermatozoi! E poi c’è una leggera infiammazione ai testicoli. Allora, tre mesi di ormoni e cortisone”. Azzardo un “ormoni e cortisone… professore… per tre mesi…?! Ma ….” “Signora, ci rivediamo tra un mese e stia tranquilla”. Ok, ci provo e razionalizzo: lui è famosissimo, lo paghiamo, siamo in un centro iperspecializzato… ma su, vuoi che facciano le cure in batteria come ai polli?! Saprà lui cosa fare per ogni singolo caso, no? Ehi, è **********…
Ci vogliono anche un po’ di numeri, però, perché la nostra storia non è solo quella di una coppia alle prese con un luminare giustamente costoso. Quelli che riferisco sono i dati che secondo me hanno qualche valore, perché da gennaio a settembre nessuno ci ha spiegato come interpretare uno spermiogramma…
Primo spermiogramma, febbraio 2010, senza alcuna terapia. Spermatozoi:15,2 - Spermatozoi tot 38,0: A )progr rap 18; B) progr 31; C) non progr 18; D)assente 32 - Vitalità 90% - Forme tipiche 20% - Atipiche 80%Che vuol dire, Professore, parametri di riferimento OMS o Kruger? Ne leggiamo così tante…Mi pareva che l’OMS stabilisse a 40mln la “dotazione media” di un uomo per un normale concepimento. Questo spermiogramma, senza cure, ne dà 38mln. Insomma, a me non pare una cosa tragica, ma lei è il Professor ************… Paghiamo 328,19 € per visita e –crediamo – esami, e iniziamo questa cura, di farmaci costosissimi, erogati in cinque minuti dalla Farmacia Ospedaliera, in scatola frigo e con estrema gentilezza, di sabato mattina anche se teoricamente sarebbero chiusi ma è il solo giorno in cui noi possiamo andare e loro “capiscono la situazione”. Una delle poche volte che ringrazio di essere italiana anche se comunque mi domando se 3.000 € di farmaci a spese di parenti e amici siano necessari...
Dopo un mese, al controllo, identica trafila della volta precedente per arrivare al Giudizio Finale. “Oh, 69mln… sono troppi… deve diminuire gli ormoni” .“Professore, ma se in questo periodo noi non…”. Gomito sul tavolo e mano regale danzante segnano la fine del tempo a nostra disposizione. Non riesco a chiedergli cosa succede se in questi tre mesi non resto incinta, quanto durino gli effetti di questa cura… Insomma, siamo due ragazzi, non riusciamo ad avere un bambino, qualcuno vuole darci almeno una spiegazione, un chiarimento, una carezza sulla testa?
Secondo spermiogramma marzo 2010. Spermatozoi:17,3 - Spermatozoi tot 69,5: A) progr rap 34; B) progr 16; C)non progr 16; D)assente 34 - Vitalità 90% - Forme tipiche 8% - Atipiche 92%Chissà cosa sono le forme atipiche, che sono così aumentate… Vabbè, paghiamo altri 228,19 €, che tanto non sono un sacrificio, e vediamo come và.
La terza volta ci informiamo su cosa comporti il non farsi seguire più privatamente. Un quasi scandalizzato assistente ci spiega che il Professore non segue nel pubblico( ma non è il Direttore del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’Azienda Ospedaliera di Padova?!?) quindi non avremmo più il consulto finale con lui e saremmo seguiti dalla sua equipe. Io e mio marito ci guardiamo e visto che sono esattamente gli stessi che ci hanno seguito fino ad ora, passiamo al pubblico.
Già pagando la situazione era pessima, figuriamoci dopo. Tre visite successive e mai uno stesso medico. Mai uno che, almeno prima che entrassimo, avesse letto le carte o conoscesse la nostra storia, eravamo noi a dover ripetere gli esiti degli esami fatti. Per quanto ne sapevano di me, poi, io avrei potuto non avere l’utero… Nel frattempo la mia ginecologa aveva prescritto ad entrambi una lunga serie di indagini dalle quali si rileva la presenza nel mio siero di anticorpi antispermatozoi, facciamo entrambi il cariotipo e io porto tutto al Centro di Crioconservazione. Ma nessuno legge, a nessuno viene in mente di prendere nota, di appuntare qualche dato. Addirittura, a Ottobre ci chiederanno di fare il cariotipo. Comunque, almeno ci è costato solo 36,15 €…
Terzo spermiogramma aprile 2010.
Spermatozoi:5,0 - Spermatozoi tot 12,5: A)progr rap 2; B)progr 28; C)non progr 20; D)assente 50 - Vitalità 86% - Forme tipiche 20% - Atipiche 80%Questo dottore pare soddisfatto. A tra un altro mese. Noi avremmo delle perplessità… cos’è la progressiva rapida che è così scesa e l’assente che è così aumentata…?! Un muro di gomma recepirebbe meglio la nostra voce e i nostri sguardi bisognosi di spiegazioni.
Va bene, a tra un mese.
Nel frattempo scopriamo che non c’era stato detto cosa fosse compreso o meno nelle somme che avevamo pagato e che abbiamo ancora 357€ di esami, prontamente saldati
Quarto spermiogramma, maggio 2010
Spermatozoi:22,0 - Spermatozoi tot 59,4; A)progr rap 4; B)progr 34; C)non progr 6; D)assente 56 - Vitalità 16% - Forme tipiche 84% - Atipiche 80%.Questo dottore nuovo non è molto contento. Dice che sono lenti(non erano solo pochini ma perfetti?!) e prescrive quello che ci presenta come un INTEGRATORE ALIMENTARE* -alla stregua del Polase, immaginiamo- che invece scopriamo essere un FARMACO**, lo Zibren(per altro usato nelle palestre e credo nemmeno troppo ben visto fino a poco tempo fa).
Sono ormai furiosa: non so se sanno che ho gli anticorpi antispermatozoi; la cura ormonale è finita e non sono rimasta incinta; non so quanto durino gli effetti di questa cura. Ma va bene, l’estate è prossima, si faccia questi tre mesi di integratore(farmaco!) e vediamo a settembre.
Ultimo spermiogramma Settembre 2010
Spermatozoi:2,0 - Spermatozoi tot 7,0: A)progr rap 0; B)progr 8; C)non progr 4; D)assente 88 - Vitalità 70% - Forme tipiche 6% - Atipiche 94%“Beh, a questo punto io le consiglio la Fivet”
“Con mia moglie avevamo pensato di iniziare con la IUI…”
“Con questi valori?! Ve la sconsiglio. Guardi, già con la Fivet le speranze sono basse, ma una IUI in queste condizioni… Arrivederci e auguri”
Ora. Io non starò a dire di pianti, dolori, dubbi e domande di chi cerca figli che non arrivano. Sono cose così personali che anche se provassi non tutti capirebbero. Qualcuno addirittura parlerebbe di pietismi. Non mi dilungherò nemmeno nel dire che il terreno è così delicato e accidentale che un supporto umano e personale aiuterebbero e faciliterebbero quegli aspetti psicologici così tanto influenti nell’arcano processo della riproduzione. Io parlerò per dati oggettivi e con la razionalità di un paziente istruito e di media intelligenza. Non ci è mai stata comunicata una linea di intervento, non ci sono mai state date notizie non solo sul perché di scelte terapeutiche sostanzialmente imposte, ma nemmeno su pro, contro od eventuali alternative. Non si è dato spazio né risposta ai nostri dubbi, non ci siamo sentiti seguiti né informati, non ci è mai stato presentato uno sviluppo della terapia. Non abbiamo saputo perché imbottirsi di ormoni per tre mesi, né se sarebbe servito e né in che percentuale. Nei nove mesi(curiosa coincidenza!) durante i quali ci siamo affidati al Prof. ***********, alla sua Equipe e al suo Centro di Crioconservazione dei GamentiMaschili è stata data una veloce scorsa alla mia cartella clinica, ma nessuno ha mai chiesto A ME di fare qualche esame e quelli fatti fare dalla mia ginecologa non hanno nemmeno ritenuto utile vederli. Gli unici amari dati di fatto rimangono: lo sconsolante bilancio economico, 1.300€ centinaio più centinaio meno, l’ancor più sconfortante raffronto tra primo e ultimo spermiogramma prima e dopo una cura che EVIDENTEMENTE non solo non è servita ma è stata peggiorativa e per la quale nessuno si è assunto responsabilità o ci ha spiegato motivi:
4 Febbraio 2010 prima della cura
spermatozoi:15,2
Spermatozoi tot 38,0
A)progr rap 18
B)progr 31
C)non progr 18
D)assente 32
vitalità 90%
forme tipiche 20%
atipiche 80%
3 Settembre 2010 dopo la cura
spermatozoi:2,0
Spermatozoi tot 7,0
A) progr rap 0
E)progr 8
F)non progr 4
G)assente 88
vitalità 70%
forme tipiche 6%
atipiche 94%
e infine domande, dubbi, rimpianti e la consapevolezza che forse, ad un certo livello, ai professionisti, non interessa più della pletora di pazienti con un medesimo medio problema che ormai gestiscono in forma standardizzata e cieca, ma si dedicano al caso particolare, di studio e di scuola, la cui risoluzione porta lustro e fama, più che soddisfazione personale e per il paziente.
E, così, per inciso, rimane che non abbiamo un bambino, e nessuno ha nemmeno provato a spiegarci perché.
*integratore: prodotto alimentare destinato ad arricchire la comune dieta, costituito da una fonte concentrata di sostanze nutritive o aventi effetto nutritivo o fisiologico, quali vitamine, minerali, fibre, estratti di origine vegetale, etc.
**farmaco: sostanza atta a prevenire o curare una malattia umana o animale, somministrata allo scopo di effettuare una diagnosi medica, oppure per ripristinare, correggere o modificare una funzione fisiologica
Prima visita, privata, gennaio 2010. Entriamo dopo oltre un’ora di anticamera. Il Professore è accomodato su uno scranno di qualche secolo fa in legno scolpito. Accanto a lui, appollaiato su uno sgabello di acciaio senza spalliera, un assistente. Non ci guarda, saluta a malapena, dice “si spogli e si stenda”. Guarda, tocca. Scorre le mie analisi(io, per la cronaca, problemi ovarici rilevanti). Si risiede e, con un solenne cenno a mio marito fa capire di vestirsi e con un altro, gomito posato sul tavolo e mano volteggiante nell’aere, al suo assistente di scrivere. Il responso è: nessun intervento-anche se il varicocele c’è- ma tanti esami da fare. Domandiamo come mai per lui non va operato ma otteniamo un secco e infastidito: “Non ce ne è bisogno. Se c’è stato finora anche toglierlo non risolve”. Il tutto in 11 MINUTI contati. Usciamo e, mentre paghiamo i 230€ di onorario, ci spiegano che: tutti gli esami prescritti sarebbero mutuabili però, per via pubblica, alcuni richiederebbero oltre un mese di attesa a farla breve, mentre loro avrebbero un centro che, se noi ovviamente preferissimo, in due giorni farebbe tutto. Ora, chi ha avuto figli senza problemi non lo sa, ma loro sì: sanno quanto dilatata è l’estensione temporale per chi aspetta un figlio che non arriva rispetto a tutto il resto della gente, e con questa consapevolezza ti rassicurano attirandoti in strutture dove pensi di trovare calore, professionalità e attenzioni ancora maggiori rispetto al pubblico ma dove, parlo alla luce della nostra esperienza, non rappresenti altro che una banconota che cammina. Mio marito giustamente non vuole sentirsi dire tra un mese che le analisi fatte fuori non vanno bene e accetta una full immersion di due giorni nel Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’Ospedale di Padova. Arriviamo una mattina presto, ai primi di febbraio. Uomini impacciati e con un sorrisino nervoso fanno la spola tra il laboratorio e la porta del bagno(il solo del piano) che dà su un angusto fine corridoio adibito a sala di attesa buio, con poche e scomode sedie, persone appoggiate ai muri o al corrimani delle scale. Cerco di prenderla a ridere per sdrammatizzare l’umore di mio marito, fortemente imbarazzato. Ad ogni modo, cominciamo. Elaborazione dello spermiogramma effettuato dai medici dell’equipe. Analisi del sangue compiute da altri medici dell’equipe, ecografia eseguita da altri medici ancora dell’equipe. Dopo tutto questo e ore ed ore di attesa(s’è fatto pomeriggio), il giudizio finale spetta al Professore. “Beh, sono perfetti ma un po’ pochi questi spermatozoi! E poi c’è una leggera infiammazione ai testicoli. Allora, tre mesi di ormoni e cortisone”. Azzardo un “ormoni e cortisone… professore… per tre mesi…?! Ma ….” “Signora, ci rivediamo tra un mese e stia tranquilla”. Ok, ci provo e razionalizzo: lui è famosissimo, lo paghiamo, siamo in un centro iperspecializzato… ma su, vuoi che facciano le cure in batteria come ai polli?! Saprà lui cosa fare per ogni singolo caso, no? Ehi, è **********…
Ci vogliono anche un po’ di numeri, però, perché la nostra storia non è solo quella di una coppia alle prese con un luminare giustamente costoso. Quelli che riferisco sono i dati che secondo me hanno qualche valore, perché da gennaio a settembre nessuno ci ha spiegato come interpretare uno spermiogramma…
Primo spermiogramma, febbraio 2010, senza alcuna terapia. Spermatozoi:15,2 - Spermatozoi tot 38,0: A )progr rap 18; B) progr 31; C) non progr 18; D)assente 32 - Vitalità 90% - Forme tipiche 20% - Atipiche 80%Che vuol dire, Professore, parametri di riferimento OMS o Kruger? Ne leggiamo così tante…Mi pareva che l’OMS stabilisse a 40mln la “dotazione media” di un uomo per un normale concepimento. Questo spermiogramma, senza cure, ne dà 38mln. Insomma, a me non pare una cosa tragica, ma lei è il Professor ************… Paghiamo 328,19 € per visita e –crediamo – esami, e iniziamo questa cura, di farmaci costosissimi, erogati in cinque minuti dalla Farmacia Ospedaliera, in scatola frigo e con estrema gentilezza, di sabato mattina anche se teoricamente sarebbero chiusi ma è il solo giorno in cui noi possiamo andare e loro “capiscono la situazione”. Una delle poche volte che ringrazio di essere italiana anche se comunque mi domando se 3.000 € di farmaci a spese di parenti e amici siano necessari...
Dopo un mese, al controllo, identica trafila della volta precedente per arrivare al Giudizio Finale. “Oh, 69mln… sono troppi… deve diminuire gli ormoni” .“Professore, ma se in questo periodo noi non…”. Gomito sul tavolo e mano regale danzante segnano la fine del tempo a nostra disposizione. Non riesco a chiedergli cosa succede se in questi tre mesi non resto incinta, quanto durino gli effetti di questa cura… Insomma, siamo due ragazzi, non riusciamo ad avere un bambino, qualcuno vuole darci almeno una spiegazione, un chiarimento, una carezza sulla testa?
Secondo spermiogramma marzo 2010. Spermatozoi:17,3 - Spermatozoi tot 69,5: A) progr rap 34; B) progr 16; C)non progr 16; D)assente 34 - Vitalità 90% - Forme tipiche 8% - Atipiche 92%Chissà cosa sono le forme atipiche, che sono così aumentate… Vabbè, paghiamo altri 228,19 €, che tanto non sono un sacrificio, e vediamo come và.
La terza volta ci informiamo su cosa comporti il non farsi seguire più privatamente. Un quasi scandalizzato assistente ci spiega che il Professore non segue nel pubblico( ma non è il Direttore del Centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’Azienda Ospedaliera di Padova?!?) quindi non avremmo più il consulto finale con lui e saremmo seguiti dalla sua equipe. Io e mio marito ci guardiamo e visto che sono esattamente gli stessi che ci hanno seguito fino ad ora, passiamo al pubblico.
Già pagando la situazione era pessima, figuriamoci dopo. Tre visite successive e mai uno stesso medico. Mai uno che, almeno prima che entrassimo, avesse letto le carte o conoscesse la nostra storia, eravamo noi a dover ripetere gli esiti degli esami fatti. Per quanto ne sapevano di me, poi, io avrei potuto non avere l’utero… Nel frattempo la mia ginecologa aveva prescritto ad entrambi una lunga serie di indagini dalle quali si rileva la presenza nel mio siero di anticorpi antispermatozoi, facciamo entrambi il cariotipo e io porto tutto al Centro di Crioconservazione. Ma nessuno legge, a nessuno viene in mente di prendere nota, di appuntare qualche dato. Addirittura, a Ottobre ci chiederanno di fare il cariotipo. Comunque, almeno ci è costato solo 36,15 €…
Terzo spermiogramma aprile 2010.
Spermatozoi:5,0 - Spermatozoi tot 12,5: A)progr rap 2; B)progr 28; C)non progr 20; D)assente 50 - Vitalità 86% - Forme tipiche 20% - Atipiche 80%Questo dottore pare soddisfatto. A tra un altro mese. Noi avremmo delle perplessità… cos’è la progressiva rapida che è così scesa e l’assente che è così aumentata…?! Un muro di gomma recepirebbe meglio la nostra voce e i nostri sguardi bisognosi di spiegazioni.
Va bene, a tra un mese.
Nel frattempo scopriamo che non c’era stato detto cosa fosse compreso o meno nelle somme che avevamo pagato e che abbiamo ancora 357€ di esami, prontamente saldati
Quarto spermiogramma, maggio 2010
Spermatozoi:22,0 - Spermatozoi tot 59,4; A)progr rap 4; B)progr 34; C)non progr 6; D)assente 56 - Vitalità 16% - Forme tipiche 84% - Atipiche 80%.Questo dottore nuovo non è molto contento. Dice che sono lenti(non erano solo pochini ma perfetti?!) e prescrive quello che ci presenta come un INTEGRATORE ALIMENTARE* -alla stregua del Polase, immaginiamo- che invece scopriamo essere un FARMACO**, lo Zibren(per altro usato nelle palestre e credo nemmeno troppo ben visto fino a poco tempo fa).
Sono ormai furiosa: non so se sanno che ho gli anticorpi antispermatozoi; la cura ormonale è finita e non sono rimasta incinta; non so quanto durino gli effetti di questa cura. Ma va bene, l’estate è prossima, si faccia questi tre mesi di integratore(farmaco!) e vediamo a settembre.
Ultimo spermiogramma Settembre 2010
Spermatozoi:2,0 - Spermatozoi tot 7,0: A)progr rap 0; B)progr 8; C)non progr 4; D)assente 88 - Vitalità 70% - Forme tipiche 6% - Atipiche 94%“Beh, a questo punto io le consiglio la Fivet”
“Con mia moglie avevamo pensato di iniziare con la IUI…”
“Con questi valori?! Ve la sconsiglio. Guardi, già con la Fivet le speranze sono basse, ma una IUI in queste condizioni… Arrivederci e auguri”
Ora. Io non starò a dire di pianti, dolori, dubbi e domande di chi cerca figli che non arrivano. Sono cose così personali che anche se provassi non tutti capirebbero. Qualcuno addirittura parlerebbe di pietismi. Non mi dilungherò nemmeno nel dire che il terreno è così delicato e accidentale che un supporto umano e personale aiuterebbero e faciliterebbero quegli aspetti psicologici così tanto influenti nell’arcano processo della riproduzione. Io parlerò per dati oggettivi e con la razionalità di un paziente istruito e di media intelligenza. Non ci è mai stata comunicata una linea di intervento, non ci sono mai state date notizie non solo sul perché di scelte terapeutiche sostanzialmente imposte, ma nemmeno su pro, contro od eventuali alternative. Non si è dato spazio né risposta ai nostri dubbi, non ci siamo sentiti seguiti né informati, non ci è mai stato presentato uno sviluppo della terapia. Non abbiamo saputo perché imbottirsi di ormoni per tre mesi, né se sarebbe servito e né in che percentuale. Nei nove mesi(curiosa coincidenza!) durante i quali ci siamo affidati al Prof. ***********, alla sua Equipe e al suo Centro di Crioconservazione dei GamentiMaschili è stata data una veloce scorsa alla mia cartella clinica, ma nessuno ha mai chiesto A ME di fare qualche esame e quelli fatti fare dalla mia ginecologa non hanno nemmeno ritenuto utile vederli. Gli unici amari dati di fatto rimangono: lo sconsolante bilancio economico, 1.300€ centinaio più centinaio meno, l’ancor più sconfortante raffronto tra primo e ultimo spermiogramma prima e dopo una cura che EVIDENTEMENTE non solo non è servita ma è stata peggiorativa e per la quale nessuno si è assunto responsabilità o ci ha spiegato motivi:
4 Febbraio 2010 prima della cura
spermatozoi:15,2
Spermatozoi tot 38,0
A)progr rap 18
B)progr 31
C)non progr 18
D)assente 32
vitalità 90%
forme tipiche 20%
atipiche 80%
3 Settembre 2010 dopo la cura
spermatozoi:2,0
Spermatozoi tot 7,0
A) progr rap 0
E)progr 8
F)non progr 4
G)assente 88
vitalità 70%
forme tipiche 6%
atipiche 94%
e infine domande, dubbi, rimpianti e la consapevolezza che forse, ad un certo livello, ai professionisti, non interessa più della pletora di pazienti con un medesimo medio problema che ormai gestiscono in forma standardizzata e cieca, ma si dedicano al caso particolare, di studio e di scuola, la cui risoluzione porta lustro e fama, più che soddisfazione personale e per il paziente.
E, così, per inciso, rimane che non abbiamo un bambino, e nessuno ha nemmeno provato a spiegarci perché.
*integratore: prodotto alimentare destinato ad arricchire la comune dieta, costituito da una fonte concentrata di sostanze nutritive o aventi effetto nutritivo o fisiologico, quali vitamine, minerali, fibre, estratti di origine vegetale, etc.
**farmaco: sostanza atta a prevenire o curare una malattia umana o animale, somministrata allo scopo di effettuare una diagnosi medica, oppure per ripristinare, correggere o modificare una funzione fisiologica