GravidanzaOnLine: il Forum

Buon giorno ragazze..scusate sperando di aver postato giusto per chi se ne intende.. ho bisogno di un consiglio...
sono mesi che ricevo lo stipendio quando capita... aspetto un bimbo da 15 settimane e il mio compagno è disoccupato..
ogni giorno mi umilio a chiedere quanto mi è dovuto... e non so come muovermi perchè la risposta dei capi è sempre su x giu la stessa.. riassumendo...

- la ditta è in difficoltà
- non vengo pagata da mesi nonostante le continue promesse magari prendo una paga adesso poi niente per due mesi..avanzo ancora il 730dell'anno scorso...
- faccio il lavoro di 4 persone perchè i miei colleghi che si sono mossi tramite sindacati e sono riusciti a riavere i soldi o si sono licenziati o hanno litigato col capo e quindi spesso si danno malati
-oggettivamente non ci sono le condizioni per lavorare in sicurezza, tipo lavoro l'inverno al freddo e d'estate sembra l'africa
di mettermi in anticipata sempre che il dottore me l'accetti mi preoccupa che cmq non mi vengan dati i soldi che loro percepiscono dall'inps...
e stando bene vorrei lavorare fino all'ottavo se possibile...

qualcuna ha qualche consiglio che non implichi "rischiare" di perdere questo posto di lavoro che x quanto squallido e triste.. è sempre un posto di lavoro?

i tuoi capi sanno che sei incinta?
gli stipendi ai colleghi vengono pagati regolarmente?

si lo sanno..quasi da subito xè gli è arrivata voce..quindi tipo dovevo far ancora la prima visita...

cè chi si è rivolto al sindacato... e ha avuto tutto.. ed è indietro di una/due paghe..chi avanza piu di me...
su x giù siamo sulla stessa barca...

a me spaventa il rivolgermi a un sindacato..spaventa perchè è comunque una ditta a conduzione familiare e cè un tipo di rapporto..spaventa perchè già siamo in crisi.. e non vorrei peggiorare la situazione..
ma di contro..i soldi che non ho ancora percepito ..mi servono .. a volte mi sembra di chieder la carità e quello ke mi viene dato sembra un mi fai peccato ok ti do..

parla con i tuoi capi sinceramente.
spiega che a te i soldi servono, che non vuoi fare casini, che non vuoi andare dai sindati, ma che se loro non si mettono in regola con gli stipendi dovrai metterti in maternità anticipata, perchè questa situazione fonte di eccessivo stress ed è pesante per te e per il bambino.
calca la mano sul fatto che tu al lavoro ci tieni e anche alla ditta ed è per questo che non vai per vie legali.

Mah, io al dialogo costruttivo con certi datori di lavoro credo molto poco.
Comunque, secondo me fai bene se ti rivolgi ad un sindacato. Vieni "protetta" ed assistita adeguatamente. Ti prendi la maternità anticipata. Per un anno dopo la nascita del piccolo non possono licenziarti e intanto ti cerchi un'altra soluzione lavorativa. Il fatto che non ti paghino lo stipendio può nascondere anche il non pagamento dei contributi dovuti. Quindi fatti tutelare e verifica che la tua posizione previdenziale, assicurativa ecc sia in regola con l'inps.
I forti han sempre vinto mettendo paura ai più deboli.

corallina io sono impiegata amministrativa in un'azienda che paga in ritardo e so che dietro certe situazioni non c'è cattiva volontà.
e so anche che se si mettono in mezzo i sindacati i costi per l'azienda lievitano e in un periodo come questo certe azioni possono rappresentare il colpo di grazia per un'azienda portando alla chiusura con conseguente perdita di lavoro per tutti i dipendenti.
per questo consigliavo la mediazione prima di tutto.

i contributi sono ok...li ho controllati... e anche i versamenti a fondo previdenziale...

Corallina ha scritto:Mah, io al dialogo costruttivo con certi datori di lavoro credo molto poco.
Comunque, secondo me fai bene se ti rivolgi ad un sindacato. Vieni "protetta" ed assistita adeguatamente. Ti prendi la maternità anticipata. Per un anno dopo la nascita del piccolo non possono licenziarti e intanto ti cerchi un'altra soluzione lavorativa. Il fatto che non ti paghino lo stipendio può nascondere anche il non pagamento dei contributi dovuti. Quindi fatti tutelare e verifica che la tua posizione previdenziale, assicurativa ecc sia in regola con l'inps.
I forti han sempre vinto mettendo paura ai più deboli.

Quoto tutto.
Il sindacato ti consiglia sulle soluzioni più opportune anche tenendo conto dell'atteggiamento che vuoi tenere nei confronti dell'azienda.
E può anche aiutarti a capire se la situazione dell'azienda è veramente così disastrosa.
Se chi si è ricolto al sindacato ha ricevuto gli arretrati qualche risorsa ce l'hanno.

Non so com'è il rapporto con i tuoi colleghi, ma se faceste gruppo e con il supporto del sindacato riusciste a trovare una soluzione che soddisfa tutti sarebbe meglio.
Mi spiego.

Fermo restando che ti è dovuto lo stipendio pieno, se siete tutti in accordo potete accettare di lavorare per un periodo di tempo a paga ridotta ma garantita nell'attesa che la situazione migliori.
A tutti un po' e non a chi va dal sindacato tutto e agli altri ciccia ....
Una volta usciti dalle cattive acque vi verranno dati gli arretrati.

abbiam già provato ad andar a parlare..e io sono stata una delle prime a come si dice tirar il cu*o indietro..
sempre per il timore di metter ancora di piu in ginocchio l'azienda..
per la paga ridotta non so...chi è già andato dal sindacato è già tutelato e cmq si lamenta sempre che i soldi non bastano...
premetto che non sono qui a far la vittima e non scrivo x aver pacche sulle spalle anche se magari questo è quello ke sembra..
forse sono a chiedere magari se qualcuno ha un'idea diversa una strada diversa che non preveda l'intervento di terzi che metterebbero in ginocchio un'attività già in crisi.. piu di quello ke è ...
forse questa strada non cè...
io non sono immobile io non è che vengo a lavorare e non chiedo non spiego non provo a proporre una soluzione.. non è che dico son il salvatore della patria e faccio tutto io espongo che fra 4mesi me ne starò a casa.. che non cè nessuno che mi sostitusce e il mio lavoro non si impara in 2giorni ..che prima di quella data voglio quello ke mi spetta..ke la mia famiglia la mantengo io x il momento perchè lui è disoccupato..e questa è la mia sola entrata...non aspettare che una bella mattina si alzino e mi dicano .. oh guarda qua un'assegno da 12mila euro tienilo è tuo ma allo stesso tempo nonvoglio sbagliando magari danneggiarli piu di quello che già si sono danneggiati da soli perchè la nostra crisi si è frutto del periodo ma anche di cattiva gestione....

Yele,

a me è chiarissima la tua posizione. Ma dal sindacato puoi andare anche solo per farti consigliare su cosa proporre e come muoverti. Non è che per forza devi farti rappresentare da solo e devi metterli in mezzo in modo attivo.

Onestamente con la crisi che c'è oggi, è difficile dare dei consigli non conoscendo direttamente la realtà aziendale.

Più che dire fatevi consigliare su cosa potete proporre, fate gruppo e sedetevi al tavolo per cercare insieme all'azienda una soluzione non penso si possa fare.

Nella migliore delle ipotesi torni dalla maternità e ti staccano l'assegno di tutti gli arretrati, ma nella peggiore potresti anche non trovare più il tuo posto di lavoro e gli arretrati.

Va bene non voler mettere in ginocchio l'azienda, ci mancherebbe.
Ma per il bene di tutti voi, per tutti i motivi che esprimi sarebbe più utile il consiglio di chi tratta abitualmente situazioni di questo genere (es. il sindacato) e soprattutto che agiate insieme verso l'azienda (che non vuol dire contro).

Quoto Mastina, nel senso che altre soluzioni "di compromesso" non ne vedo francamente...dici di averci parlato e riparlato e che non è cambiato niente...cosa significa che avanzi il 730 dell'anno scorso? se lo sono tenuti loro?
a me francamente non pare un atteggiamento molto rispettoso della tua persona; io capisco gli scrupoli che tu ti fai verso di loro, ma non mi pare che dall'altra parte se ne facciano altrettanti.
E tu sei incinta, con una sola entrata...
io sinceramente nella situazione in cui sei cercherei di appurare che la maternità (anticipata o obbligatoria) ti venga pagata e che l'azienda non possa "intascarsela" e poi me ne starei a casa a cercare altro.

A me non pare che tu stia facendo la vittima. Piuttosto leggo tra le righe un tentativo di salvataggio morale dell'azienda. Devi pensare a te stessa e non all'azienda. La crisi dell'azienda è affar suo. Anche tu sei in crisi economica e sei la sola a reggere la baracca. Giusto? Non giustificare il problema del datore di lavoro. Il fatto che non ti paghi è già di per sè un danno per te. C'è pure differenza tra te e chi s'è rivolto al sindacato.
E' vero come ti han detto: andare dal sindacato serve ad aprirti un mondo, a sentirti protetta, ad avere consigli, supporti, non necessariamente a piantar grane a priori. Secondo me devi razionalizzare la questione e vederla tutta dalla tua parte senza badare alle lacrime altrui. Capisco che c'è una difficoltà dell'azienda ma anche dalla tua barricata c'è difficoltà. Tu hai bisogno di soldini e quelli ti pagano e non ti pagano. E che si fa?

Io non ho capito perchè ti vuoi mettere in anticipata, se stai bene.
Posto questo, dato che se io avessi paura di perdere il lavoro manco per il cavolo me ne andrei in anticipata, ma anzi approfittando del marito disoccupato farei solo i 5 mesi, proprio per non mettermi a rischio di essere licenziata (si sa bene che chi va arrosto perde il posto), parlerei invece chiaro ai miei datori di lavoro sui ritardi nel pagamento di stipendio, proponendo una rateizzazione (che so, 200 euro al mese) degli arretrati che ti devono approfittando anche del fatto che per 5 mesi ti paga l'INPS, ma avvisandoli per iscritto che se ci fosse d'ora in avanti un ritardo anche solo di pochi gg nel pagamento dello stipendio andrai per vie legali, spiegando loro che ti tuteli perchè fino ad ora hai tirato la cinghia tu, ma con un bambino non puoi più permetterti di farlo perchè gli devi pure dare da mangiare.
Se in conseguenza di questo perdessi il lavoro, nel primo anno del bambino hai comunque la disoccupazione anche se ti dovessi licenziare tu, e è un segno mi sembra evidente che il lavoro prima o poi lo avresti perso lo stesso...

Corallina ha scritto:Devi pensare a te stessa e non all'azienda. La crisi dell'azienda è affar suo. Anche tu sei in crisi economica e sei la sola a reggere la baracca.

io sono totalmente in disaccordo con questo modo di ragionare (pur essendo io stessa dipendente e figlia di un sindacalista).
secondo me la crisi dell'azienda è affare di tutti quelli che ci lavorano, altroché!!
e non dico che il datore di lavoro si debba approfittare della situazione, ma nemmeno che i lavoratori in generale possano permettersi di pensare che se l'azienda per la quale lavorano è in crisi se ne possano disinteressare come sa la cosa non li riguardasse.

Yele aggiungo una cosa che mi è venuta in mente rileggendo i tuoi commenti.

La ditta è a conduzione familiare e magari non sono tanto preparati nell'affrontare questa crisi. Nel senso che stanno solo lì a reagire alle sollecitazioni (ti mando la lettera del sindacato e quindi tu mi paghi) ma non si stanno ponendo nell'ottica giusta per tutelare in maniera corretta e coerente sia i dipendenti sia l'attività.

Avere un gruppo di lavoratori opportunamente supportati nell'ottica dell'affrontare la crisi insieme e di trovare una soluzione che salvaguardi tutti mi sembrerebbe un aiuto anche per loro.

E' un'ipotesi.

Comunque concordo con Corallina che nei tuoi confronti, proprio perché non rompi troppo le scatole, non si stanno comportando correttamente.

Ari in questo caso Yele dal canto suo è molto tollerante, ma dal canto del datore di lavoro non c'è pensiero di proporre un passo verso di lei; rateizzazioni appunto o altre forme di tutela della lavoratrice. Si sono attivati solo a favore di coloro che si sono rivolti a sindacati, ma lei che è tanto quieta potrebbe restare con un pugno di mosche.

Corallina ha scritto:Ari in questo caso Yele dal canto suo è molto tollerante, ma dal canto del datore di lavoro non c'è pensiero di proporre un passo verso di lei; rateizzazioni appunto o altre forme di tutela della lavoratrice. Si sono attivati solo a favore di coloro che si sono rivolti a sindacati, ma lei che è tanto quieta potrebbe restare con un pugno di mosche.

lei però parla di azienda a conduzione familiare e nella mia esperienza quando l'azienda è di questo tipo può essere molto più proficuo cercare un dialogo con i titolari.
per questo la invitavo a far presente la situazione direttamente a loro.

poi forse io sono "viziata" da ciò che vivo in prima persona nell'azienda in cui lavoro, ma qui da noi, pur pagando in maniera non del tutto regolare, se uno chiede ai titolari spiegando i problemi che ha gli viene data la precedenza rispetto agli altri e appena c'è un po' di liquidità gli si fa un bonifico.

eccomi..ragazze grazie per i molteplici consigli...io rimango sempre su che faccio..anche xè oggi quello ke è già andato dal sindacato tempo addietro almeno una paga l'ha presa quindi resta indietro solo di maggio...

rateizzare a 200euro al mese..vorrebbe dire trascinarla x 5anni...

è una brutta situazione in cui non vedo chiaro... e con un cucciolo in arrivo mi mette tanta ansia...