art. 46 D.Lgs 276/03: trasformazione da tempo pieno a part time
Inviato: 13 ott 2010, 15:44
Salve a tutte, e anticipatamente grazie e tutte coloro che vorranno darmi una risposta.
Vorrei cercare di ottenere una riduzione dell'orario di lavoro che a suo tempo non mi fu concessa "per non creare sperequazioni" e senza tenere minimamente in conto la mia situazione personale... (operata per un tumore al polmone, no terapie, in follow up oncologico, esiti di lobectomia polmonare, deficit respiratorio, un bimbo all’epoca sotto l’anno di età, ora 18 mesi).
Vorrei semplicemente una riduzione d’orario da 40 a 35 ore settimanali, non un part time al 50% per non rimetterci troppo economicamente….
Qui non valgono il buon senso e l'umanità, bisogna far valere il diritto!
Ho fatto la visita per il riconoscimento dell'invalidità civile, ma anche se ancora la risposta ufficiale non ce l'ho, credo che mi sia stata riconosciuta un'invalidità di circa 70% con handicap ma senza lo stato di gravità.
Riporto qui di seguito uno stralcio di una pubblicazione dell'Istituto Italiano di Medicina Sociale (IIMS) e dell'Associazione Italiana Malati di Cancro (AIMaC) per cercare di capire se ci sono i presupposti perché io possa avvalermi di quanto previsto dalla legge Biagi sul lavoro.
Se qualcuna di voi è competente in materia mi sarebbe molto utile il suo aiuto….
l'art. 46 del decreto legislativo 276/03, ha poi recentemente previsto
una particolare regolamentazione nella disciplina del lavoro a tempo
parziale. Detta disciplina persegue una maggiore e più efficace
valorizzazione del contratto di lavoro a tempo parziale quale
strumento efficace per adeguare le esigenze di competitività delle
imprese con le istanze di tutela del lavoratore, secondo gli
obbiettivi della Circolare del Ministero del Lavoro 9/04. L'articolo
46 del decreto legislativo 276/03, aggiungendo l'articolo 12 bis alla
legge 61/00, prevede in capo ai lavoratori affetti da patologie
oncologiche, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa,
anche a causa degli effetti invalidanti delle terapie salvavita, il
diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in
lavoro a tempo parziale verticale o orizzontale. Il diritto del
lavoratore o della lavoratrice a richiedere la trasformazione del
contratto è un diritto soggettivo che mira a tutelarne, unitamente
alla salute, la professionalità e la partecipazione al lavoro come
importante strumento di integrazione sociale e di permanenza nella
vita attiva. Per tali ragioni, nonché in considerazione del rango
primario dell'interesse alla tutela della salute cui è principalmente
finalizzata la norma, il legislatore lo configura come una potestà che
non può essere negata sulla base di contrastanti esigenze aziendali. A
tali esigenze, e all'accordo tra le parti, è invece rimessa la
quantificazione dell'orario ridotto nonché la scelta tra modalità
orizzontali oppure verticali di organizzazione dello stesso. In
considerazione della ratio dell'istituto, nonché del carattere
soggettivo del diritto, l'organizzazione del tempo di lavoro dovrà in
ogni caso essere pianificata tenendo prioritariamente in
considerazione le esigenze individuali specifiche del lavoratore o
della lavoratrice.
Il rapporto di lavoro a tempo parziale dovrà poi essere trasformato
nuovamente in rapporto di lavoro a tempo pieno a richiesta del
lavoratore, quando lo stato di salute lo renderà possibile.
Art. 12-bis (Ipotesi di trasformazione del rapporto di lavoro a
tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale).
- 1. I lavoratori affetti da patologie oncologiche, per i quali
residui una ridotta capacita' lavorativa, anche a causa degli effetti
invalidanti di terapie salvavita, accertata da una commissione
medica istituita presso l'azienda unita' sanitaria locale
territorialmente competente, hanno diritto alla trasformazione del
rapporto di lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale
verticale od orizzontale. Il
rapporto di lavoro a tempo parziale deve essere trasformato
nuovamente in rapporto di lavoro a tempo pieno a richiesta del
lavoratore. Restano in ogni caso salve disposizioni piu' favorevoli
per il prestatore di lavoro.».
Vorrei cercare di ottenere una riduzione dell'orario di lavoro che a suo tempo non mi fu concessa "per non creare sperequazioni" e senza tenere minimamente in conto la mia situazione personale... (operata per un tumore al polmone, no terapie, in follow up oncologico, esiti di lobectomia polmonare, deficit respiratorio, un bimbo all’epoca sotto l’anno di età, ora 18 mesi).
Vorrei semplicemente una riduzione d’orario da 40 a 35 ore settimanali, non un part time al 50% per non rimetterci troppo economicamente….
Qui non valgono il buon senso e l'umanità, bisogna far valere il diritto!
Ho fatto la visita per il riconoscimento dell'invalidità civile, ma anche se ancora la risposta ufficiale non ce l'ho, credo che mi sia stata riconosciuta un'invalidità di circa 70% con handicap ma senza lo stato di gravità.
Riporto qui di seguito uno stralcio di una pubblicazione dell'Istituto Italiano di Medicina Sociale (IIMS) e dell'Associazione Italiana Malati di Cancro (AIMaC) per cercare di capire se ci sono i presupposti perché io possa avvalermi di quanto previsto dalla legge Biagi sul lavoro.
Se qualcuna di voi è competente in materia mi sarebbe molto utile il suo aiuto….
l'art. 46 del decreto legislativo 276/03, ha poi recentemente previsto
una particolare regolamentazione nella disciplina del lavoro a tempo
parziale. Detta disciplina persegue una maggiore e più efficace
valorizzazione del contratto di lavoro a tempo parziale quale
strumento efficace per adeguare le esigenze di competitività delle
imprese con le istanze di tutela del lavoratore, secondo gli
obbiettivi della Circolare del Ministero del Lavoro 9/04. L'articolo
46 del decreto legislativo 276/03, aggiungendo l'articolo 12 bis alla
legge 61/00, prevede in capo ai lavoratori affetti da patologie
oncologiche, per i quali residui una ridotta capacità lavorativa,
anche a causa degli effetti invalidanti delle terapie salvavita, il
diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in
lavoro a tempo parziale verticale o orizzontale. Il diritto del
lavoratore o della lavoratrice a richiedere la trasformazione del
contratto è un diritto soggettivo che mira a tutelarne, unitamente
alla salute, la professionalità e la partecipazione al lavoro come
importante strumento di integrazione sociale e di permanenza nella
vita attiva. Per tali ragioni, nonché in considerazione del rango
primario dell'interesse alla tutela della salute cui è principalmente
finalizzata la norma, il legislatore lo configura come una potestà che
non può essere negata sulla base di contrastanti esigenze aziendali. A
tali esigenze, e all'accordo tra le parti, è invece rimessa la
quantificazione dell'orario ridotto nonché la scelta tra modalità
orizzontali oppure verticali di organizzazione dello stesso. In
considerazione della ratio dell'istituto, nonché del carattere
soggettivo del diritto, l'organizzazione del tempo di lavoro dovrà in
ogni caso essere pianificata tenendo prioritariamente in
considerazione le esigenze individuali specifiche del lavoratore o
della lavoratrice.
Il rapporto di lavoro a tempo parziale dovrà poi essere trasformato
nuovamente in rapporto di lavoro a tempo pieno a richiesta del
lavoratore, quando lo stato di salute lo renderà possibile.
Art. 12-bis (Ipotesi di trasformazione del rapporto di lavoro a
tempo pieno in rapporto di lavoro a tempo parziale).
- 1. I lavoratori affetti da patologie oncologiche, per i quali
residui una ridotta capacita' lavorativa, anche a causa degli effetti
invalidanti di terapie salvavita, accertata da una commissione
medica istituita presso l'azienda unita' sanitaria locale
territorialmente competente, hanno diritto alla trasformazione del
rapporto di lavoro a tempo pieno in lavoro a tempo parziale
verticale od orizzontale. Il
rapporto di lavoro a tempo parziale deve essere trasformato
nuovamente in rapporto di lavoro a tempo pieno a richiesta del
lavoratore. Restano in ogni caso salve disposizioni piu' favorevoli
per il prestatore di lavoro.».