Barbara, una volta che avete raggiunto
un accordo sul prezzo, io mi farei dare una copia
dell'atto di proprietà dai venditori (quello con cui
loro hanno comprato). Sull'atto ci sono tutti i dati
relativi all'unità immobiliare (dati del catasto, concessione edilizia, certificazioni varie, pesi o ipoteche pendenti, ecc. ecc.). Poi andrei al catasto a richiedere
la pianta ufficiale dell'appartamento (sempre che non te la diano i venditori) e da lì si vedono eventuali lavori interni fatti od eventuali
abusi edilizi non sanati. Se sono sanati devi farti dare dai proprietari
anche gli atti di condono. Se sono abusivi, la compravendita è nulla.
Una volta che hai verificato che queste "scartoffie" sono in regola,
farei una "proposta d'acquisto" scritta ai venditori e gli lascerei un minimo di soldi (anche solo 1.000 euro) per garantirti che si impegnino
a vendere a te nei modi e nei tempi che stabilirete (a volte capita che
i proprietari trovino qualcuno che gli offre di più e si tirano indietro!).
Dopo un certo tempo,stabilisci di fare il "contratto preliminare di compravendita (compromesso), al quale di solito viene dato ai venditori
il 10-20% del prezzo a titolo di caparra (mi raccomando che sia ben
specificata la formula "a titolo di caparra comfirmatoria"): se voi non
comprate più, perdete la caparra; se non vendono più loro, vi devono restituire il doppio di quanto percepito.
Dopo qualche mese (5-6 mesi) dal compromesso si fa l'atto definitivo dal
notaio e si da il resto dei soldi.
Dopodichè.....champagne!!!! E ci inviti tutte a casa nuova a cena!!!
