Ok, semplifichiamo al massimo.
Per assumere una colf/badante in regola non importa il numero di ore che svolge, la procedura è la stessa.
L'assunzione si fa collegandosi al sito dell'inps e più precisamente a questa pagina:
http://www.inps.it/home/default.asp?sID ... efault.htm" onclick="window.open(this.href);return false;
Questa è la sezione dedicata ai lavoratori domestici il cui rapporto di lavoro, ricordo, è regolamentato da un apposito C.C.N.L. che trovate facilmente anche in rete usando i più comuni motori di ricerca.
Il rapporto di lavoro domestico può essere a tempo determinato o indeterminato, a tempo pieno o part time (orizzontale o verticale) proprio come qualsiasi altro rapporto di lavoro dipendente.
Ci sono però alcune sostanziali differenze:
- il datore di lavoro (cioé voi) non è sostituto d'imposta cioé non è tenuto a versare alcun tributo per conto del lavoratore domestico;
- il lavoro domestico è uno dei pochissimi casi in cui è consentito il recesso ad nutum cioé immediato salvo il preavviso contrattuale;
- il lavoro domestico è esentato dalla normativa inerente il Libro Unico del Lavoro (semplificando: la busta paga). Non è obbligatorio consegnare al dipendente una busta paga ma io consiglio sempre di preparare almeno un prospetto in excel da far firmare per ricevuta.
Per il resto il lavoratore domestico ha diritto a ferie, malattia (anche se con modalità particolari e disciplinate dal CCNL), infortunio, TFR, tredicesima, ecc.
I contributi si calcolano in base a tabelle INPS (reperibili sul link che vi ho messo all'inizio) e l'importo varia a seconda di quante ore settimanali svolge, alla retribuzione oraria effettiva (che, batate bene, NON è la retribuzione oraria) e all'assoggettamento o meno a contributo CUAF. I contributi si versano trimestralmente ogni 10 aprile (per il primo trimestre), 10 luglio (per il secondo trimestre), 10 ottobre (per il terzo trimestre) e 10 gennaio (per il quarto trimestre) di ogni anno e si versano tramite bollettini di c/c che l'INPS invia direttamente a casa del datore di lavoro.
Come per tutti i lavori dipendenti, il CCNL del lavoro domestico disciplina l'inquadramento dei lavoratori che si differenzia a seconda, non solo delle mansioni, ma anche se il lavoro prevede il godimento di vitto ed alloggio.
Nel caso di lavoratore extracomunitario è necessario predisporre anche il contratto di soggiorno da inviare allo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura tranne nei casi espressamente previsti (es. permesso o carta di soggiorno per motivi familiari e/o ricongiungimento).
La gestione di un lavoratore domestico non è complessa ma, comunque, richiede un minimo di conscenze specifiche e spesso, per comodità e soprattutto per non avere problemi in caso di controversie, ci si affida a qualcuno di esterno per la tenuta della varia documentazione. Solo a titolo informativo, due anni fa, so che il sindacato qui da noi chiedeva una cifra complessiva di 300 € annui per la gestione di un lavoratore domestico.
Potete fare tutto voi ma....siete in grado di calcolare il TFR o la retribuzione effettiva oraria comprensiva di tutti i ratei?
Tenete conto anche di questo quando e se decidete di gestire autonomamente il rapporto di lavoro.
Ho cercato di essere più generica e sintetica possibile, per qualsiasi altra informazione tecnica potete inviarmi un mp o, meglio, inviare il quesito direttamente alla rubrica de "l'esperto risponde" dalla home page di gravidanzaonline.it
