Decreto Brunetta e malattie croniche
Inviato: 21 apr 2009, 18:44
Sono affetta da una malattia cronica (diabete insulino-dipendente in terapia con pompa insulinica) che mi impone continui controlli tra visite specialistiche, analisi del sangue e check up di vario tipo.
Sono allo stesso tempo un dipendente pubblico e pertanto per le assenze per malattia sul lavoro mi trovo assoggettata al nuovo decreto Brunetta. In breve la cosa si traduce non solo in un danno economico per ogni giornata di lavoro persa (sono minimo 10 i giorni all'anno di assenza per controlli sul mio stato di salute), ma soprattutto in una complicazione burocratica di richieste di strutture pubbliche e altro dalle quali non riesco a uscirmene facilmente.
Vorrei sapere se qualcuna di voi sa come un malato cronico può districarsi facilmente nel marasma della legge Brunetta. So che nel comparto scuola le malattie croniche hanno avuto una disciplina "agevolata", ma non so nelle altre amministrazioni come si è proceduto. Nalla mia (università) dicono che non c'è nessuna agevolazione prevista, ma la cosa mi suona troppo strana. Se così fosse noi malati cronici non siamo incentivati a controllarci, anzi evitiamo i controlli con la conseguenza di pesare maggiormente sulle casse dello Stato per l'aggravamento del nostro stato di salute (maggiori ospedalizzazioni, più medicinali, ecc...).
Ringrazio in anticipo chi sa fornirmi delucidazioni in materia.
Sono allo stesso tempo un dipendente pubblico e pertanto per le assenze per malattia sul lavoro mi trovo assoggettata al nuovo decreto Brunetta. In breve la cosa si traduce non solo in un danno economico per ogni giornata di lavoro persa (sono minimo 10 i giorni all'anno di assenza per controlli sul mio stato di salute), ma soprattutto in una complicazione burocratica di richieste di strutture pubbliche e altro dalle quali non riesco a uscirmene facilmente.
Vorrei sapere se qualcuna di voi sa come un malato cronico può districarsi facilmente nel marasma della legge Brunetta. So che nel comparto scuola le malattie croniche hanno avuto una disciplina "agevolata", ma non so nelle altre amministrazioni come si è proceduto. Nalla mia (università) dicono che non c'è nessuna agevolazione prevista, ma la cosa mi suona troppo strana. Se così fosse noi malati cronici non siamo incentivati a controllarci, anzi evitiamo i controlli con la conseguenza di pesare maggiormente sulle casse dello Stato per l'aggravamento del nostro stato di salute (maggiori ospedalizzazioni, più medicinali, ecc...).
Ringrazio in anticipo chi sa fornirmi delucidazioni in materia.