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Purtroppo non so come funziona in caso di fallimento...ma in caso di cambiamento di ragione sociale assolutamente no...
Mentre ero in maternità per il mio cucciolo la mia azienda ha cambiato ragione sociale venendo inglobata da una più grande...quindi la mia piccolina è proprio stata chiusa.....e io automaticamente sono passata,firmando un contratto di variazione ragione sociale,alla nuova azienda...
Per legge il posto rimane tuo e credo sia obbligatorio rimanere anche nella stessa posizione.....

Però purtroppo non so cosa dirti in caso di fallimento perchè nelle due aziende precedenti(fallite entrambe) sono riuscita a scappare prima e a prendere tutta la liquidazione prima del botto serio!!

Tanti

Se l'azienda fallisce, i titolari dell'azienda non possono aprire facilmente una nuova azienda a loro nome appunto perchè sono falliti.
Quindi in quel caso, se l'azienda si scioglie e non si "riforma" non hai nessuna tutela.
L'unica cosa che avrai garantita sarà la mobilità e la disoccupazione e la maternità erogata dall'inps.
Se invece sciolgono la società e ne fondano una nuova hai già + diritti proprio perchè fino a che sei in maternità e il bimbo non ha compiuto un anno non possono licenziarti nè metterti in CIG.

Salve,
mi attacco a questo topic perchè sono in una situazione simile.

Il mio secondogenito è nato il 3 d'Agosto.
Quindi sono in maternità obbligatoria fino al 2 o 3 (non ho ancora capito) di Novembre.
La società per cui lavoro ha deciso di chiudere (verrà messa in liquidazione) dopo il mio rientro dalla maternità e comunque entro la fine dell'anno.
So per certo ce continueranno a seguire i vecchi clienti tramite partita iva personale. Questa può essere considerata come una nuova società?
Avrò qualche tutela in più o solo la disoccupazione ordinaria?

grazie

Scusami ho pochissimo tempo e per economizzarlo ti copio e incollo la risposta che ho dato tempo fa ad un quesito identico al tuo:
Gentile utente, la messa in liquidazione di un’azienda è la chiusura e la trasformazione del patrimonio della stessa, in danaro, che servirà per pagare debiti contratti dalla società, non necessariamente per uno stato di insolvenza, ma molto più spesso per il raggiungimento dell’oggetto sociale, pertanto non vi sono variazioni dei suoi diritti nei confronti della stessa e degli istituti previdenziali ed assistenziali. Se la nuova azienda vorrà assumerla e Lei si troverà ancora a beneficiare dell’allattamento, potrà continuare a richiederne la prestazione all’INPS.
Quanto al divieto di licenziamento della lavoratrice fino al compimento di età del bambino art 54 D. Lgs n° 151 del 2001 al comma 3 lettera b spiega che il divieto non si applica nel caso di cessazione dell’attività dell’azienda. Nel Suo caso l’azienda sarà data in affitto, e la dottrina e la giurisprudenza si sono lungamente interrogate a riguardo.
La direttiva n° 50/98/CE ha dettato delle regole in materia di modifica dei posti di lavoro in situazioni analoghe a quelle da Lei citata, ammettendone la modifica in circostanze ben determinate, imponendo spesso all’acquirente l’obbligo di conservare il personale dell’impresa ceduta; mentre in base alla nostra legislazione le imprese in crisi non sono tenute a conservare il personale. Pertanto la Sua situazione sarà meglio valutabile conoscendo nello specifico l’evolversi del processo di chiusura della stessa. Cordiali saluti.

Se non ti è chiaro qualche passaggio chiedi pure, cmq la maternità è sempre tutelata, se ti trovassi in condizioni da dover usufruire della maternità anticipata sarai pagata dall'Inps invece che da datore di lavoro

grazie