
sono in ballo con una situazione da circa un anno.
Vi spiego: a dicembre 2009 ho trovato un appartamento in affitto, la proprietaria mi ha chiesto se si poteva aspettare qualche tempo per registrare il contratto e darle modo di sbrigare alcune pratiche inerenti l'appartamento.
Abbiamo fissato il canone a 400 compreso il condominio (la pulizia delle scale viene fatta da noi inquilini a turno senza problemi).
Le utenze (luce e gas) sarebbero rimaste intestate a lei fino alla stesura del contratto, cosa che non è mai avvenuta.
Dal momento che mi arrivavano fatture maggiorate del 30% ho cominciato a lamentarmi ovviamente.
Abbiamo richiesto le ricevute dei pagamenti del canone e ci ha risposto picche.
Le ho detto che non avremmo più pagato se non ci tornava le ricevute. Niente.
In data dicembre 2011 ci ha mandato una lettera dal suo legale dove ci invitava a lasciare l'appartamento libero entro 15 giorni.

Siamo andati a fare la denuncia alla guardia di finanza e recati presso l'agenzia delle entrate per fare la registrazione forzata che non è avvenuta perchè abbiamo scoperto che l'immobile in questione non appartiene a chi pensavamo bensì ai genitori che sono deceduti dal '92 e che gli eredi non hanno mai effettuato la successione

Ora il 25 abbiamo un'udienza perchè la sedicente proprietaria ci ha accusati di trovarci in casa per comodato d'uso e di non aver mai pagato i consumi, condominio etc.
Ha già dichiarato il falso dal momento che l'appartamento non è suo.
Sono riuscita a rintracciare l'inquilino precedente a dimostrazione che l'immobile è occupato in affitto da tempo.
Chiedo alle espertissime: secondo voi come si può risolvere la questione?
posso richiedere un contratto ai tre intestari eredi?