io sarò una voce fuori dal coro, ma in 2 anni e mezzo, le occasioni in cui sono stati soli si contano sulle dita di una mano e si sono create per necessità organizzative e non per doverli separare.
probabilmente sono fortunata e so che scrivendo quello che sto per scrivere oggi me la faranno pagare (come quando da piccoli dicevo che dormivano tutta la notte filata e poi passavo la notte in bianco!)
i miei è molto raro che litighino, ancora più raro che si picchino o tirino i capelli....solo Francesco ogni tanto, per reazione alla sorella che è molto furba e tenta di infinocchiarlo come può, reagisce spingendo o qualche volta tentando di morderla.
fino a pochi mesi fa io ero molto presente, anzi, molto è riduttivo, ero sempre presente. e se stavano con la tata lei lo era altrettanto. secondo me non erano in grado di gestire da soli i loro giochi e i loro spazi, così io o chi per me, intervenivo perchè tutto filasse liscio. credo che questo li abbia aiutati a capire il rispetto dell'altro, il fatto che si debba ASPETTARE il proprio turno, concetto che inizialmente sembrava impossibile da fargli intendere. ad esempio Vittoria gioca con un gioco che interessa anche a Francesco, l'istinto di F sarebbe di levarglielo dalle mani, ma a forza di insistere ora lui si mette accanto e dice..."ora tocca a me" e lei dopo poco glielo porge. Dobbiamo lavarci le mani e salire sulla panchetta, il primo che arriva se le lava, il secondo si mette e aspetta. così come quando scappa la cacca o la pipì, che ovviamente scappa sempre in stereo, il primo che la chiede si siede sul wc, l'altro dice che aspetta e stringe il culetto.
ora che hanno capito a rispettarsi a vicenda il mio intervento non serve più, se non in poche occasioni.
io continuo comunque ad essere molto presente, nel senso che ci sono, se mi chiamano per giocare gioco, altrimenti resto nelle vicinanze e controllo a distanza che tutto fili liscio e intervengo solo in caso di effettivo bisogno.
capita che qualcuno dei due mi chieda di giocare o voglia essere coccolato. se l'altro non è interessanto a coccole o giochi o alla chiacchiera continua a fare quello che sta facendo, altrimenti si unisce al gruppo. nessuno dei due ha mai mostrato forme di gelosia nei confronti della mamma o del babbo, probabilmente perchè non ha mai avuto la paura o la sensazione di avere meno attenzioni dell'altro o bisogno di essere considerato di più.
credo che nonostante stiano sempre insieme ognuno ha comunque ben spiccata la propria personalità ed è consapevole dei propri spazi. se hanno dei giochi personali se li prestano, ma sanno di chi sono.
oggi mangiavano le caramelle di zucchero, le ginevrine. stravedono per queste caramelle. Francesco era con mio marito che le stava prendendo dal barattolo. lui ha chiesto una caramella per sè e una per la sorella che era in cucina con me a farmi compagnia mentre pranzavo. lei l'ha presa e gli ha detto grazie, lui ha risposto "prego. io sono gentile!"
credo come voi nell'importanza di uno spazio personale e indipendente, ma credo che questo possa essere realizzato anche in presenza dell'altro.
non so se sia carattere, se anche senza il mio intervento sarebbero stati così, ma devo essere sincera, ho lavorato molto perchè riuscissero a rispettare lo spazio e i tempi dell'altro....lo riconosco, è stato un mio limite a spingermi a farlo....io non sopporto capricci e litigi, tutt'ora sopporto molto male le rare lagne di Vittoria quando cerca di ottere le cose giocando sul vittimismo, quindi sono corsa ai ripari prima di dover andare fuori di testa!