Ma, come spesso mi capita, quando poi arriva il giorno fatidico dell'ineluttabile supplizio divento stranamente calma.... come se la prova che devo affrontare sia alla fine per qualcun'altra.
Stamattina alle 8 mi sono alzata, preparata, avevo deciso non di non prendere del caffè per non agitarmi, poi mi sono detta che in fondo il male non lo aumentava un caffè, per cui perchè privarsene? Alle 10 ero davanti all'ospedale, che è proprio al centro di Ancona, per cui un casino con i parcheggi, c'erano pure i vigili urbani di pattuglia. Ma fortunatamente abbiamo trovato subito posto. Sono andata al reparto radiologia: un caos totale. Pieno di bimbi urlanti (visto che il Salesi è un ospedale pediatrico), mamme innervosite dalla fila, stranieri....... mi è caduto il cuore in mezzo alle gambe. Invece poco dopo fatta l'accettazione mi hanno mandato altrove, in un'ala più tranquilla, dove poco dopo minuti mi hanno fatto accomodare in una saletta per prepararmi. L'infermiera è stata gentilissima e quando un dott. del reparto della fecondazione assistita ha accompagnato una sua paziente senza appuntamento per imbucarla a fare l'esame e anche prima di me, c'è stata una sommossa.......l'infermiera si è inc*****a come una volpe e gli ha detto insieme alla dott., che poi ho scoperto che era la mia Smemorina, che se proprio dovevano imbucarla, doveva aspettare che almeno finissi io, visto che avevo l'appuntamento e non era giusto avermi preparato e fatto stare in ansia per rimandarmi in sala d'attesa.
Insomma camice con nente sotto, scarpette azzurre e flebo. Anche stavolta è stata un'agonia farmi prendere le vene, ma la solita infermiera è stata bravissima. Mi hanno poi portato nella sala dell'esame: un lettino per le lastre con le staffe giù in fondo. Mi hanno detto di sccomodarmi di mettermi in posizione.... erano tutte estremamente gentili e soprattutto serene, di quel sereno molto onesto e sincero che ti mette pace dentro. La dott.ssa molto giovane mi ha chiesto il perchè di quell'esame e mi ha speigato cosa avremo fatto, mi ha detto che per farmi stare tranquilla mi avrebbe spiegato passo passo cosa avrebbe fatto, che l'esame sarebbe durato pochissimo e che avrei avuto male, il male tipico delle mestruazioni.
Poi il tutto è iniziato: speculum (che palle), disinfezione della cervice, cateterino da 8 (ce n'era anche uno da 6
Lei mi dice tutto ok.
E io :"Bene, la sinistra è ok? La destra non è ristretta, vero, è solo persa?
E lei: "Come persa? Pervietà bilaterale chiara e limpida! Il suo dott. ha fatto un lavoro perfetto."
L'avrei abbracciata: in meno di 4 minuti e con un dolore che mi augurerei ogni volta che ho il ciclo ho avuto la notizia che ha posto fine a 6 mesi di peso e di ansia.
Ora sto aspettando di trovare il gine, per ringraziarlo del lavoro che ha fatto, e per chiedergli "ADESSO?"
Che dire?
Solo che vi ringrazio per l'appoggio e per il fatto che vi ho sentito molto vicine, tutte, come tante sorelle trepidanti che mi aspettavano appena fuori la porta.



