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una preghiera per noi aspiranti

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sissys
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Re: una preghiera per noi aspiranti

Messaggio da sissys » 23 ott 2007, 14:19

ragazze vorei ricordare che sta per finire questo mese,mese dedicato al Santo Rosario,questa dolce catena che ci unisce a Gesu' attraverso Maria,Sua e nostra Madre.

vorrei inoltre condividere 2 messaggi della Regina della pace sull'importanza di recitare il Rosario e il link per chi nn sapesse come farlo.
Aiutiamo la Madonna ad aiutarci ragazze ,come dice Padre Livio di Radio Maria,affidiamo a Lei tutte le nostre cose spirituali e materiali e facciamolo con la gioia di essere sue figlie "se sapeste quanto vi amo piangereste di gioia" riuniamoci nel suo nome ed invochiamo Lei ,la Madre ,la Regina,l'Avvocata Nostra ,la Nostra Stella
. :cuore


http://www.santorosario.net/rosario1b.htm

Cari figli, oggi come mai prima vi invito alla preghiera. Che la vostra preghiera sia preghiera per la pace. Satana é forte e desidera distruggere non solo la vita umana ma anche la natura e il pianeta su cui vivete. Perciò, cari figli, pregate per poter essere protetti attraverso la preghiera con la benedizione della pace di Dio. Dio mi ha mandato tra voi per aiutarvi. Se volete, afferrate il Rosario; già solo il Rosario può fare i miracoli nel mondo e nella vostra vita. Io vi benedico e rimango con voi finché Dio lo vuole. Grazie perché non tradirete la mia presenza qui. Grazie perché la vostra risposta serve al bene e alla pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Messaggio del 25 gennaio 1991

Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera. Figlioli, la preghiera fa miracoli. Quando siete stanchi e malati e non sapete il senso della vostra vita, prendete il Rosario e pregate, pregate finché la preghiera diventi per voi un incontro gioioso con il vostro Salvatore. Sono con voi e intercedo e prego per voi figlioli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
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Re: una preghiera per noi aspiranti

Messaggio da sissys » 23 ott 2007, 14:21

conni ha scritto:
sissys ha scritto:Buon giorno ragazze :bacio
vorrei condividere con voi una metafora a proposito del persistere nella preghiera e dei tempi di Dio che non sono i
nostri ,metafora che ha usato uno dei sacerdoti quando sono stata a Medjugorje.

Dio è come una mamma che sta preparando il pranzo e vuole che che tutto sia
buono e cotto a dovere, noi siamo come i bambini quando cominciano ad avere fame
e vedono il momento di sedersi a tavola ancora lontano.
Cominciamo allora a chiedere alla mamma con insistenza di fare in fretta e di
darci qualcosa subito, la fame si fa sentire e la voglia di aspettare viene
meno.
Ma quale mamma darebbe delle pietanze non cucinate a dovere o ancora crude solo
per assecondare l'impazienza di un figlio rischiando poi di farlo stare male?

Così è Dio, egli non è sordo ai nostri richiami e alle nostre preghiere, aspetta
solo che tutto sia pronto e perfetto per concederci ciò di cui abbiamo bisogno.
Egli conosce i tempi di "cottura" non noi
Grazie, è proprio bella :cuore

figurati cara :bacio
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Re: una preghiera per noi aspiranti

Messaggio da sissys » 25 ott 2007, 8:56

ragazze oggi 25 è giorno del messaggio della Regina della pace ,ecco una bella testimonianza di una mamma.

eccovi la testimonianza sull´esperienza di mio figlio Stefano Schneider scomparso per leucemia il 18 giugno 1989, a 27 anni, circa due mesi dopo la sua straordinaria "conversione" avvenuta per grazia di Maria a Medjugorje.


Mio figlio Stefano si ammalò di leucemia a 16 anni. E la diagnosi fu subito delle più gravi. Era un ragazzo sensibile e amante della vita, capace di amicizia sincera e generosa, ma anche di volontà caparbia nel perseguire ciò che si prefiggeva. Fin da ragazzino aveva nutrito una forte devozione alla Vergine Maria, da quando si era recato a Lourdes con la nonna, però negli anni dell´adolescenza, e poi in seguito alla grave malattia, la sua fede subì una profonda crisi. Sopportava con coraggio e pazienza ammirevoli grandi sofferenze, per esigenza della terapia… a quel tempo ancora molto "invasiva" soprattutto per le punture lombari di controllo, cui veniva mensilmente sottoposto. Passarono anni di inferno e di sofferenze di ogni genere per lui e per noi, anche se con intervalli di remissione della malattia. Desiderava fare un´esperienza di vita in America. Infatti vi andò a vent´anni quasi… scappando di casa. E vi rimase per un lungo periodo, ma quell´esperienza lo segnò profondamente nell´anima e nelle abitudini di vita, così che pur vivendo in famiglia diventava sempre più difficile (soprattutto per me) comunicare con lui che voleva ormai vivere la sua vita in modo indipendente… direi quasi "trasgressivo". Infatti si trasferì a Milano dove trovò lavoro. Pur rimanendo nel suo intimo legato a valori interiori profondi Stefano non viveva più la fede, come un vero rapporto con Dio, bensì piuttosto come un interrogativo, sempre più tormentato e ribelle sul …"perché" lui dovesse soffrire tanto! Poco dopo la morte del padre, nel 1986 - dopo quattro anni di remissione - ricadde pesantemente nella malattia. Aveva ormai ventiquattro anni. A questo punto iniziò il calvario. In ospedale vi passammo quasi tre anni e per tre volte la Pasqua in un´alternanza di spaventi e di speranza di ripresa. Andò in fin di vita tre volte per altrettante polmoniti per immunodeficenza, ma lui combatteva sempre, con volontà disperata, quasi rabbiosa… di farcela, e attaccandosi sempre di più alla vita e a quello che le poteva offrire. Tutto… purché non gli si parlasse di spiritualità o di accettazione della sofferenza, senza capire che senso avesse tutto questo. A marzo dell´ 89, aveva ormai 27 anni, dopo una ennesima terapia andata a vuoto decise che non avrebbe più accettato altre cure. I medici non insistettero, sapevano infatti che per il trapianto di midollo, che cominciava ad essere praticato anche in Italia, per lui era troppo tardi. Io però continuavo a pregare Maria incessantemente chiedendole che se mio figlio non poteva guarire, non permettesse che lui continuasse a vivere così disperato, pieno di livore dentro e con un rifiuto tanto caparbio nei confronti di Dio. A questo punto accadde l´imprevedibile: degli amici svizzeri della Vito viaggi di Mendrisio - con i quali io aveva fatto già alcuni pellegrinaggi a Medjugorje, anche per motivi di lavoro (infatti lavoravo alla radio svizzera italiana, come redattrice ed ero stata tra le prime a portare a quella radio dei servizi giornalistici sui fatti di Medjugorje, già nell´87) - apprese le condizioni disperate di mio figlio gli offrirono un viaggio gratuito a Medjugorje, in aereo (a quei tempi costava ancora molto ed io non potevo più permettermelo). Lui ne fu sorpreso: ma in un primo momento rifiutò. Erano i primi di marzo dell´89, si trovava ancora in ospedale, martoriato e pieno di piaghe per i postumi della chemio. Io non insistetti… ma compresa la grandezza di questo "dono provvidenziale" pregavo sempre più forte Maria che mi aiutasse a portarglielo, se questo invito era davvero il suo! Per un mese non se ne parlò più. Tornato a casa inaspettatamente, una mattina, mi chiese lui stesso di andare a Medjugorje. Spiegò poi che era sua intenzione andare a parlare con i "veggenti" perché chiedessero alla Madonna… il perché lui dovesse soffrire tanto! Gli amici svizzeri si dichiararono pronti a portarlo a Medjugorje in aereo, … ma i medici ai quali chiesi un parere, penso che mi ritennero pazza. Aveva continuo bisogno di trasfusioni e se avesse preso anche solo un raffreddore non avrebbe potuto farcela. Lui però era ormai sicuro e determinato a voler andare a Medjugorje! Ci arrivammo con un tempo bruttissimo: col freddo e l´umido lui rischiava una polmonite subito (stava morendo letteralmente in piedi e si reggeva solo con quella volontà rabbiosa di farcela). Da quel momento… iniziò una sorta di "carosello" - di cui ho perso in parte la memoria per gli spaventi subiti - ma mi ricordo il viaggio in macchina, la sera alle 22 verso Tihailina (dove allora si trovava padre Jozo) sotto una pioggia torrenziale, stipati in una piccola macchina di qualcuno che avevano trovato per accompagnarci. Infatti, visto il suo caso, Stefania (la nostra guida) aveva ottenuto di portargli il ragazzo a quell´ora tarda per incontrarlo. Lui entrò dal padre, e noi attendemmo fuori… io non facevo che piangere e pregare. Passò un tempo che mi parve interminabile, ma quando Stefano uscì accompagnato da padre Jozo che lo teneva per le spalle salutandolo con un gesto affettuoso, … non credetti ai miei occhi: Stefano piangeva silenziosamente, come un bambino, raccolto in se stesso… dapprima non disse nulla, poi mi disse: "Guarda mamma che domani mattina io devo essere in chiesa alle 7,30 perché padre Jozo, durante la Messa, mi darà una benedizione particolare. E io voglio esserci". L´indomani, seppur debolissimo, Stefano era in chiesa. Padre Jozo disse che avrebbe pregato su Stefano con tutti noi, ma che lui avrebbe dovuto essere pronto a portare la croce con coraggio, accettando la volontà del Signore: e mio figlio disse di si!

Vedo ancora padre Jozo e Stefano proprio ai piedi della statua della madonnina (ora nota in tutto il mondo), mentre con una tenerezza infinita fa passare, indugiando lentamente, le sue mani sul capo e su tutto il corpo di mio figlio, pregando intensamente a voce sommessa, con tutto il nostro gruppo che partecipava commosso, pregando. Io in quel momento ebbi la percezione esatta che il cielo si stesse aprendo per accogliere in un materno abbraccio di misericordia il cuore martoriato di mio figlio "prodigo", sì… ma tanto purificato dalla sua sofferenza, accettata con tanta dignità! Da quel momento ho perso… si può dire il controllo su di lui. So solo che è uscito da quella chiesa trasformato e da quel momento mi è parso di vivere una sorta di filmato "fantastico" in cui io ero distrutta… ma lui lo vedevo muoversi come una persona totalmente nuova e trasformata, con una carica di energia e di gioia di cui non si poteva non rimanere stupefatti! Rimanemmo a Medjugorje quattro giorni, ma io con precisione non so dire cosa lui fece, dove andò e con chi… perché lui si muoveva libero, con altre persone che lo portarono poi anche da Vicka, in visita personale, ed anche questo incontro fu per lui determinante (me lo disse lui stesso) perché lo sbloccò letteralmente di un "groppo di oppressione" che si sentiva dentro e da quel momento fu sommerso da un´onda d´amore e di pace che non l´abbandonò più. Io l´ho sempre in mente mentre ritorna da solo dalla chiesa come camminando… sulle nuvole, col rosario in mano. Sorrideva e per la prima volta dopo anni in cui io ero stata il suo "capro espiatorio" mi abbracciò.

Era il 25 aprile 1989. L´indomani ripartimmo e lui non stava più in se dalla gioia. Già in viaggio mi disse deciso che avrebbe voluto riprendere a lavorare. Stefano non nascondeva ai suoi amici più cari ciò che gli era accaduto a Medjugorje… anzi il suo più grande progetto era di convincere altri giovani a ritornare con lui laggiù già in giugno soprattutto con una sua giovane amica, Sabrina (malata come lui di leucemia). Visse così, tra Varese e Milano dove andava a lavorare in treno la mattina alle 6, per quasi due mesi, mentre gli esami clinici continuavano a peggiorare. Ma lui si sentiva bene, era sempre contento e innamorato di Maria, immerso nella lettura dei suoi messaggi e di un libricino, "Il segreto di Maria", donatogli da padre Jozo. Talvolta alla sera, si sedeva vicino a me e mi guardava coi suoi occhi azzurri - sempre più trasparenti - ma carichi di un affetto che non avevo più conosciuto da anni e mi diceva: "Mamma, diciamo il rosario?". Questo era per me già un miracolo così grande, da non osare di chiedere altro a Maria, io glielo affidavo pienamente qualunque fosse stata la volontà del Signore… purché lui non conoscesse più la disperazione che aveva vissuto per anni. La crisi sopraggiunse rapidissima. a metà giugno, e fu costretto a tornare in ospedale, accettò suo malgrado di sottoporsi alle cure necessarie. Sul suo comodino c´erano il rosario e i libretti di Medjugorje… A me lui disse, quasi per consolarmi: "Mamma, stai tranquilla perché io domenica sicuramente torno a casa"! Era la domenica del cuore misericordioso di Gesù, il 18 giugno 1989, all´ora del vespro… e Stefano scivolava via lieve lieve, senza quasi accorgersi, senza più soffrire, come io avevo tanto chiesto a Maria! Sabrina la sua amica tanto cara che gli era vicina anche nel momento in cui ci lasciò, lo raggiungeva solo pochi mesi dopo. Aveva 19 anni. La grazia che operò in mio figlio coinvolse anche lei che arrivò a scrivere dopo la morte di Stefano: "La vicinanza di Stefano mi ha fatto riflettere molto. Prima di conoscerlo non vivevo che di illusioni; conducevo una vita mondana, facile, molto egoistica. Solo ora, grazie a voi, ho capito che l´unica cosa importante nella vita è raggiungere il Signore, non lasciarci ingannare da tutto ciò che di fasullo (anche se può sembrarci bello) ci circonda. Grazie a lei e a Stefi cercherò di avvicinarmi sempre più a Lui e quindi alla vera gioia. Ringrazio anche Dio per avermi regalato la leucemia che è stato l´unico mezzo (per me) di capire tutto ciò".
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Re: una preghiera per noi aspiranti

Messaggio da sissys » 26 ott 2007, 10:03

Messaggio del 25 ottobre 2007


"Cari figli,

Dio mi ha mandato tra voi per amore per condurvi verso la via della salvezza. In molti avete aperto i vostri cuori e avete accettato i miei messaggi, ma molti si sono persi su questa strada e non hanno mai conosciuto con tutto il cuore il Dio d’amore. Perciò vi invito, siate voi amore e luce dove è tenebra e peccato. Sono con voi e vi benedico tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
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Re: una preghiera per noi aspiranti

Messaggio da sissys » 1 nov 2007, 10:31

Buona santa festa a tutte!!!!preghiamo il santo patrono del nostro nome di pregare per noi!

"Gesù, divino modello di santità, che con l’esempio Tuo, prima ancora che con la parola, ci hai indicato, quale meta, la perfezione del Padre, qui raccolti ai Tuoi piedi noi vogliamo oggi rimeditare e il Tuo invito all’amore e il nostro dovere di corrispondervi. E che altro se non amore fu la Tua vita, dalla povertà della grotta alla nudità della Croce? Ma tutto questo sopportasti, Signore, affinché noi comprendessimo cosa significhi amore e ricordassimo insieme che in esso sta la essenza della perfezione. E numerose volte a questa umanità smarrita hai ripetuto che solo in Te è pace vera. Tu solo infatti sei fonte viva di acqua divina, che disseta e consola, fino a diventare in noi polla che zampilla alla vita eterna. Che noi l’abbiamo con abbondanza questa acqua, è il Tuo desiderio più vivo, fino al punto da soffrire sulla croce una sete martoriante. E lo facesti in espiazione di tanti che pensano potersi dissetare all’acqua del peccato o che amano contentarsi di poche gocce di quell’acqua che Tu hai invece preparato larghissima per le anime nostre. Signore, in questo giorno sacro al ricordo della nostra vocazione alla santità, noi non possiamo passare indifferenti accanto a Te che ci inviti alla perfezione e ad attingere con bbondanza alle fonti della grazia. Ci costa fatica, lo confessiamo, il correggere i nostri passi inclini alla mediocrità e seguire le orme del Tuo eroismo fino a tendere alla perfezione del Padre, ma se questo fu l’impegno primo del nostro Battesimo noi non possiamo né vogliamo tradirlo. Rinunciare a Satana, vivere la Tua grazia, tendere con tutte le nostre forze verso la santità: ecco il Tuo desiderio ed è anche la nostra promessa che oggi di cuore Ti rinnoviamo. E Tu, Vergine Immacolata, vivo modello di ogni santità, dona a noi e a tutti i figli tuoi ferma fiducia e volontà costante di diventare santi. E cosi sia."

Servo di Dio Mons.Guglielmo Giaquinta
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Re: una preghiera per noi aspiranti

Messaggio da PIPPI70 » 2 nov 2007, 17:14

sissys ha scritto:Buon giorno ragazze :bacio
vorrei condividere con voi una metafora a proposito del persistere nella preghiera e dei tempi di Dio che non sono i
nostri ,metafora che ha usato uno dei sacerdoti quando sono stata a Medjugorje.

Dio è come una mamma che sta preparando il pranzo e vuole che che tutto sia
buono e cotto a dovere, noi siamo come i bambini quando cominciano ad avere fame
e vedono il momento di sedersi a tavola ancora lontano.
Cominciamo allora a chiedere alla mamma con insistenza di fare in fretta e di
darci qualcosa subito, la fame si fa sentire e la voglia di aspettare viene
meno.
Ma quale mamma darebbe delle pietanze non cucinate a dovere o ancora crude solo
per assecondare l'impazienza di un figlio rischiando poi di farlo stare male?

Così è Dio, egli non è sordo ai nostri richiami e alle nostre preghiere, aspetta
solo che tutto sia pronto e perfetto per concederci ciò di cui abbiamo bisogno.
Egli conosce i tempi di "cottura" non noi
Grazie :cuore
Pietro 11/04/11 4,3 kg - 54 cm di pura e semplice felicità
Finalmente sono mamma e la sarò fino a quando esalerò l'ultimo respiro

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Re: una preghiera per noi aspiranti

Messaggio da Berta73 » 4 nov 2007, 17:15

sissys :cuore

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Re: una preghiera per noi aspiranti

Messaggio da ANGELAS » 8 giu 2008, 10:16

come mai non si prega più?

PER CHIEDERE IL DONO DELLA SPERANZA

O Padre,
come il sole illumina la terra e le dà calore e vita,
così il tuo amore ravviva in noi la tua presenza,
nella quale noi viviamo, ci muoviamo ed esistiamo.

Come nel passato sei stato fra noi nel momento della difficoltà,
ora continua a beneficarci con il tuo santo aiuto.

Ora ti prego, Signore,
guarda con bontà quello che si sta compiendo per il mio bene.

Guida con sapienza i medici
e tutti coloro che si prendono cura di me.

Infondi, con la tua grazia,
la tua forza guaritrice,
perché ritornino in me la salute e la forza.

Ed io innalzerò un rendimento di grazie
per la tua misericordia senza limiti.
Amen.
:cuore :cuore :cuore
SARO' MAMMA ME LO SENTO, SE DIO VUOLE , ma mi sa che non vuole
A volte quando si perde si vince

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Re: una preghiera per noi aspiranti

Messaggio da pikolastellina » 8 giu 2008, 10:23

Ciao :bacio anche io ogni giorno recito la preghiera a santa maria Francesca...che ho trovato in un sito... :cuore :cuore

SE DIO TI PERMETTE DI SOFFRIRE E' PERCHE' TI STA PREPARANDO UNA GIOIA PIU GRANDE.... :cuore
Sei parte di noi dal 22/03/2009 e hai rapito i cuori di mamma e papà per sempre ♥♥♥♥♥♥♥ scimmietta/aprilina09

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