PER TUTTTE LE ASPIRANTI, LE QUASI MAMME E LE MAMME
Inviato: 10 gen 2017, 20:45
Partiamo dagli inizi, da quando eravamo ancora due giovani e spensierate ragazze ignare di cosa ci avrebbe riservato la maternità.
Prima di diventare mamme non avevamo idea di quanto le madri potessero essere giudicanti e cattive fra loro, è una cosa che nessuno ti spiega. Nella nostra immaginazione (ah, beata ignoranza) tutte le mamme erano amiche perché unite da un comune destino: quello, appunto, di essere Madri.
E invece no.
Si inizia già dalla gravidanza.
Ci sarà sempre una mamma più magra di te che ti farà notare di entrare ancora nella taglia 40, una mamma con i piedi meno gonfi dei tuoi che al nono mese ti chiederà come mai non indossi delle belle scarpe col tacco che slanciano ma cammini in infradito accentuando ulteriormente le tue rotondità, una mamma che sentendoti accennare al fatto che potresti voler usare la parto-analgesia ti ammonisce, dicendo che le nostre nonne non avevano tutte queste cose, loro soffrivano e basta (se poi fossero così tanto felici di soffrire bisognerebbe chiederlo a loro, però!).
Insomma, siamo sincere: arrivi al parto che già ne hai piene le palle.
Ancora non sai, però, che la situazione peggiorerà inesorabilmente una volta che il tuo bimbo sarà nato.
Inizieranno dibattiti infiniti su:
- allattamento artificiale (vade retro Satana) o materno (forse piange perché non hai abbastanza latte? Se lo attacchi sempre si vizia!)
- svezzamento tradizionale (oddio, dai gli omogeneizzati?!) autosvezzamento (guarda che soffoca senza denti!)
- passeggino (guarda che le nostre nonne ((aridaje)) non avevano passeggini) o marsupio ergonomico/non ergonomico/fascia elastica/fascia rigida (beh, non hai i soldi per comprarti una carrozzina?)
- nanna nel lettone (guarda che poi a 18 anni te lo ritrovi ancora lì eh) o nanna nella culla (siamo mammiferi e i mammiferi non dormono lontano dai cuccioli!)
- pannolini lavabili (hippie che non sei altro) pannolini usa e getta (inquini il mondo e te ne freghi pure!)
- mamma casalinga (guarda che fare la mamma non è un lavoro, sei solo una mantenuta!) o mamma lavoratrice (te ne freghi dei tuoi figli e li parcheggi al nido, che li hai fatti a fare allora?)
Insomma, chi più ne ha più ne metta.
Alcune settimane fa è accaduto un episodio che mi ha particolarmente toccata e che è stata la molla che mi ha definitivamente aperto gli occhi su questo tema. Una mamma, sapendo che non avevo allattato al seno ma senza conoscermi e senza conoscere le motivazioni che mi hanno portata a ciò, mi ha praticamente etichettata come ''madre a basso contatto e pure stronza'' e, a causa di questo, ha deciso di non voler avere niente a che fare con me.
Dopo un po' di sana autocritica ho realizzato che io stessa, da quando sono diventata mamma, ho etichettato per mesi le altre mamme e che, più in generale, il dividerci in gruppi e darci, appunto, delle etichette, è un fenomeno molto diffuso tra di noi.
Da qui è partita la mia (nostra) battaglia contro le etichette e abbiamo deciso di fondare questa pagina. La domanda che ci siamo poste è: ''perché dobbiamo ridurci ad essere delle etichette e non possiamo essere semplicemente delle Mamme?''
Faccio un esempio: io ho scelto di non allattare al seno ma amo il babywearing e, se capita che mia figlia abbia voglia, non le nego di dormire nel lettone.
Secondo i miei calcoli (basso contatto per il non allattamento al seno + alto contatto per la fascia + medio contatto per il mezzo co-sleeping) dovrei essere una madre a... Medio contatto?! Insomma né basso né alto dato che non rientro in nessuna delle due etichette!
Capite cosa intendo? Non ha senso etichettarci.
Siamo tutte mamme diverse l'una dall'altra, mamme con alle spalle esperienze diverse che ci portano a fare scelte diverse e siamo anche mamme con esigenze diverse, perché ciò che va bene a me può non andare bene ad un'altra.
Siamo sincere amiche: essere mamme è un privilegio, è un dono enorme ed è bellissimo, ma è anche terribilmente stancante e faticoso, quindi, perché aggiungere ulteriori ostacoli ad un cammino che già di per sé ne ha tantissimi?
Cerchiamo di supportarci, di esserci sempre l'una per l'altra, che sia un caffè preso di fretta ed interrotto 20 volte dai bimbi che urlano o una parola di conforto su un social network, poco importa.
Confrontiamoci riguardo le nostre diversità e usiamo il confronto come spunto di crescita e miglioramento, invece che di giudizio.
Vogliamoci bene care mamme, solo così saremo in grado di insegnare ai nostri figli ad amare il prossimo.
il thread intero FONTE THREAD no, non è farina del mio sacco, ma questa pagina non è malissimo e sono stata autorizzata a prelevare il contenuto (ebbene si, chiedo l'autorizzazione pure io! :P )
Prima di diventare mamme non avevamo idea di quanto le madri potessero essere giudicanti e cattive fra loro, è una cosa che nessuno ti spiega. Nella nostra immaginazione (ah, beata ignoranza) tutte le mamme erano amiche perché unite da un comune destino: quello, appunto, di essere Madri.
E invece no.
Si inizia già dalla gravidanza.
Ci sarà sempre una mamma più magra di te che ti farà notare di entrare ancora nella taglia 40, una mamma con i piedi meno gonfi dei tuoi che al nono mese ti chiederà come mai non indossi delle belle scarpe col tacco che slanciano ma cammini in infradito accentuando ulteriormente le tue rotondità, una mamma che sentendoti accennare al fatto che potresti voler usare la parto-analgesia ti ammonisce, dicendo che le nostre nonne non avevano tutte queste cose, loro soffrivano e basta (se poi fossero così tanto felici di soffrire bisognerebbe chiederlo a loro, però!).
Insomma, siamo sincere: arrivi al parto che già ne hai piene le palle.
Ancora non sai, però, che la situazione peggiorerà inesorabilmente una volta che il tuo bimbo sarà nato.
Inizieranno dibattiti infiniti su:
- allattamento artificiale (vade retro Satana) o materno (forse piange perché non hai abbastanza latte? Se lo attacchi sempre si vizia!)
- svezzamento tradizionale (oddio, dai gli omogeneizzati?!) autosvezzamento (guarda che soffoca senza denti!)
- passeggino (guarda che le nostre nonne ((aridaje)) non avevano passeggini) o marsupio ergonomico/non ergonomico/fascia elastica/fascia rigida (beh, non hai i soldi per comprarti una carrozzina?)
- nanna nel lettone (guarda che poi a 18 anni te lo ritrovi ancora lì eh) o nanna nella culla (siamo mammiferi e i mammiferi non dormono lontano dai cuccioli!)
- pannolini lavabili (hippie che non sei altro) pannolini usa e getta (inquini il mondo e te ne freghi pure!)
- mamma casalinga (guarda che fare la mamma non è un lavoro, sei solo una mantenuta!) o mamma lavoratrice (te ne freghi dei tuoi figli e li parcheggi al nido, che li hai fatti a fare allora?)
Insomma, chi più ne ha più ne metta.
Alcune settimane fa è accaduto un episodio che mi ha particolarmente toccata e che è stata la molla che mi ha definitivamente aperto gli occhi su questo tema. Una mamma, sapendo che non avevo allattato al seno ma senza conoscermi e senza conoscere le motivazioni che mi hanno portata a ciò, mi ha praticamente etichettata come ''madre a basso contatto e pure stronza'' e, a causa di questo, ha deciso di non voler avere niente a che fare con me.
Dopo un po' di sana autocritica ho realizzato che io stessa, da quando sono diventata mamma, ho etichettato per mesi le altre mamme e che, più in generale, il dividerci in gruppi e darci, appunto, delle etichette, è un fenomeno molto diffuso tra di noi.
Da qui è partita la mia (nostra) battaglia contro le etichette e abbiamo deciso di fondare questa pagina. La domanda che ci siamo poste è: ''perché dobbiamo ridurci ad essere delle etichette e non possiamo essere semplicemente delle Mamme?''
Faccio un esempio: io ho scelto di non allattare al seno ma amo il babywearing e, se capita che mia figlia abbia voglia, non le nego di dormire nel lettone.
Secondo i miei calcoli (basso contatto per il non allattamento al seno + alto contatto per la fascia + medio contatto per il mezzo co-sleeping) dovrei essere una madre a... Medio contatto?! Insomma né basso né alto dato che non rientro in nessuna delle due etichette!
Capite cosa intendo? Non ha senso etichettarci.
Siamo tutte mamme diverse l'una dall'altra, mamme con alle spalle esperienze diverse che ci portano a fare scelte diverse e siamo anche mamme con esigenze diverse, perché ciò che va bene a me può non andare bene ad un'altra.
Siamo sincere amiche: essere mamme è un privilegio, è un dono enorme ed è bellissimo, ma è anche terribilmente stancante e faticoso, quindi, perché aggiungere ulteriori ostacoli ad un cammino che già di per sé ne ha tantissimi?
Cerchiamo di supportarci, di esserci sempre l'una per l'altra, che sia un caffè preso di fretta ed interrotto 20 volte dai bimbi che urlano o una parola di conforto su un social network, poco importa.
Confrontiamoci riguardo le nostre diversità e usiamo il confronto come spunto di crescita e miglioramento, invece che di giudizio.
Vogliamoci bene care mamme, solo così saremo in grado di insegnare ai nostri figli ad amare il prossimo.
il thread intero FONTE THREAD no, non è farina del mio sacco, ma questa pagina non è malissimo e sono stata autorizzata a prelevare il contenuto (ebbene si, chiedo l'autorizzazione pure io! :P )