Quanto costa l'Adozione
Inviato: 20 ago 2007, 11:20
Lo scorso anno su 7.000 famiglie dichiarate idonee solo 1.470 sono riuscite ad avere un bambino. Ucraina al primo posto nella classifica delle nazioni preferite
Troppo care le adozioni all'estero, il governo taglia le tariffe
Verrà fissato un tetto per ogni Paese? Inaccettabili le parcelle imposte da enti o avvocati, le coppie costrette a rinunciare o a indebitarsi?
ROMA - Ancora troppo costoso adottare un bimbo straniero. Una giungla di prezzi che oscillano tra 5-8 mila euro mila euro, limite ragionevole, con punte esose fino a 25 mila euro. L'unico arbitro non pu? essere il mercato, cos? ? scattata un?iniziativa calmieratrice. Proprio ieri gli enti autorizzati dal governo a gestire le pratiche per conto delle famiglie hanno ricevuto l?indicazione di tagliare le tariffe. Una tabella propone il tetto massimo di spesa. Le cifre variano a seconda dei Paesi di provenienza dei piccoli. Qualche esempio. Non pi? di 6.300 euro per un ucraino, 4.700 per un albanese, circa 9.000 per un ungherese o un polacco, 4.200 per un haitiano, 5.600 altrettanti per un marocchino. Per abbracciare un orfano della Moldavia, la terra pi? povera d?Europa, bisogner? sborsare 7.600 euro. E cos? via. Malgrado il taglio, molti prezzi ribassati appaiono eccessivi. Specie nell?Est europeo dove operano avvocati non proprio seri che richiedono onorari esagerati.
Melita Cavallo, presidente della Commissione adozioni internazionali, non ammette scuse: ?Abbiamo svolto un?indagine molto accurata presso le nostre ambasciate all?estero e le sedi diplomatiche straniere in Italia per conoscere le parcelle per traduzioni, avvocati, interpreti, accompagnatori. Intervistate coppie che avevano ricevuto l?autorizzazione a realizzare l?adozione per conto proprio. Ne risulta che gli enti chiedono cifre inaccettabili specie per le spese generali, come affitto, segreteria, utenze, personale. Si va da un minimo di 155 euro a un massimo di 3.600. Credo che ci siano diversi spazi per ridurre?.
La relazione che introduce le tabelle descrive una situazione di sofferenza per gli aspiranti genitori. I prezzi sono ?spesso eccessivi? e l?effetto ? quello di ?discriminare le coppie meno abbienti che invece dal punto di vista affettivo sono molto valide e accettano pi? facilmente i bambini grandicelli o con problemi di salute?. Nel 2001 sono state dichiarate idonee dai tribunali per i minorenni ben 7.041 coppie ma solo in 1.470 sono riuscite a coronare il loro sogno ?ed ? legittimo ritenere che il motivo economico sia stato uno degli ostacoli. ? giunta notizia di genitori che hanno contratto mutui, venduto oggetti preziosi, chiesto prestiti a parenti, ottenuto dalle banche mutui agevolati?.
E pensare che uno dei motivi per cui, dal novembre del 2000, fu stabilito che le adozioni fossero realizzate solo attraverso gli enti iscritte ad un albo (la fine del fai da te) ? stato quello di evitare il caro-adozioni. Secondo la relazione ?le modalit? operative seguite dagli enti non sono sempre rispettose del principio dell?economicit? e sobriet? che si addicono ad organizzazioni non lucrative. Possono essere individuate aree di risparmio?. Indice puntato sulle parcelle dei referenti all?estero (avvocati, intermediari) che sempre pi? spesso pretendono 4000 euro per le loro prestazioni anche se i livelli di reddito dei Paesi sono bassi. La Cavallo raccomanda agli enti di non cedere al ricatto, di ?mantenere una deontologia professionale? e di non tollerare il ?malcostume?.
Da novembre 2000 allo scorso marzo sono entrati in Italia 2.595 stranieri. Nella classifica dei Paesi di origine, al primo posto svetta l?Ucraina con 636 bimbi presi dagli istituti, il 24% del totale, Seguono Colombia, Bulgaria, Russia, Romania e India, quindi Brasile, Bielorussia. La parte del leone ? interpretata dall?Est europeo. A giugno sono state per? bloccate le pratiche con l?Ucraina. Mancavano garanzie di trasparenza circa il meccanismo di assegnazione degli inconsapevoli ospiti degli orfanotrofi. Odioso mercanteggiare. Il decreto di sospensione dipinge una triste realt?: ?le coppie sono chiamate a scegliere il bambino su cataloghi con foto sfocate e di vecchia data?.
[email protected]
Margherita De Bac
LA SCHEDA - I COSTI
I PIU? CARI Ungheria e Polonia
Adottare un bambino in questi due Paesi costa ora, la commissione internazionale, 9 mila euro. Ed ? questa la ?tariffa? pi? alta
I PIU? POVERI
In Moldavia
Per abbracciare un orfano della Moldavia, il Paese pi? povero d?Europa, occorre versare 7.600 euro
I PIU? NUMEROSI
Dall?Ucraina
Dei 2595 bambini arrivati in Italia nel 2000, 636 erano ucraini, il 24 per cento. Per adottarne uno occorrono ora 6.300 euro
LE PIU? DIFFICILI
Dalla Romania
L?adozione di un bimbo romeno costa 7400 euro, ma dall?indagine risulta che in questo Paese le pratiche sono spesso bloccate dallo Stato per problemi legati proprio alle tariffe
I PIU? ONEROSI
In Bulgaria
E? il Paese dove avvocati ed enti hanno costi fra i pi? alti. Per la commissione adottare un bimbo in Bulgaria dovrebbe costare 8100 euro.
COSA DICE LA LEGGE
LA LEGGE Trasparenza
Secondo una legge del ?98, operativa dal novembre di due anni fa, le pratiche di adozione internazionale devono essere gestite da enti senza fini di lucro che abbiano avuto l?autorizzazione del governo. L?obiettivo ? evitare speculazioni e abbassare i costi per le famiglie
I COSTI
Fino a 25 mila euro
I costi sono rimasti in certi casi eccessivi. Alle coppie vengono chiesti da 5 mila a 25 mila euro. Molte famiglie hanno dovuto rinunciare all?adozione di un bambino, oppure richiedono mutui e vendono gli oggetti preziosi
TARIFFARIO
Nuove regole
La Commissione adozioni internazionali ? intervenuta proponendo agli enti un tariffario da rispettare che a sensibilmente abbassato quelle fin qui applicate. Le cifre variano a seconda del Paese di provenienza del bambino.
I costi dei servizi in Italia
Con la messa a punto dei tetti di spesa per l'adozione internazionale (un lavoro realizzato insieme alla Commissione e agli enti autorizzati), gli aspiranti genitori hanno ora a disposizione un punto di riferimento che permetterà loro di non perdersi nel mare magnum dei costi, finora del tutto senza controllo. Agli enti che non rispettano i tetti massimi stabiliti potrà essere revocata l'autorizzazione a lavorare all'estero.
Per i costi interni, quelli cioè necessari in Italia per l'avvio e il disbrigo delle pratiche, sono state fissate tre fasce che si basano sui servizi forniti. La fascia A (servizi essenziali) prevede un massimo di spesa pari a 1.360 Euro, la fascia B (servizi di base più integrativi) 2.231,62 Euro, la fascia C (servizi che mirano ad un ulteriore supporto della coppia) 3.596,32 Euro.
I costi burocratici e di assistenza all’estero
Per le spese all'estero, la direttiva distingue i costi burocratici da quelli dell’assistenza offerta dagli enti autorizzati. Il documento comprende quattro tabelle riferite a quattro continenti, all’interno delle quali sono poi indicati i costi Paese per Paese. Ecco nel dettaglio i parametri massimi contemplati.
Africa - Camerun 6.100 euro; Madagascar 5.270; Marocco 3.493,88.
America Latina ed America Centrale - Bolivia 7.167,13 euro; Brasile 6.571,36; Cile 6.963,11; Cile forfettario 5.739; Colombia 8.596,59; Costa Rica 4.584; Ecuador 5.473,28; El Salvador 7.311,45; Guatemala 8.250; Haiti 5.605,15; Honduras 9.200; Messico 5.061,90; Peru' 6.689,91; Venezuela 6.434,44.
Asia - Cambogia 6.352,21; Filippine 6.285,63; India 6.736,27; Nepal 7.585,57; Pakistan 5.452; Sri Lanka 5.454,53; Thailandia 4.038,45; Vietnam 8.015,59. –
Europa dell’Est- Albania 5.276,27; Bielorussia forfettario 1.900; Bulgaria 7.247,80; Moldavia 4.581,20; Polonia 6.100; Romania 4.131,90; Russia 9.453,16; Russia Mosca forfettario 7.800; Russia S. Pietroburgo forfettario 6.900; Ucraina 5.223,18.
clickando qui http://www.pariopportunita.gov.it troverete informazioni su come ottenere il rimborso delle spese sostenute per l'adozione
Troppo care le adozioni all'estero, il governo taglia le tariffe
Verrà fissato un tetto per ogni Paese? Inaccettabili le parcelle imposte da enti o avvocati, le coppie costrette a rinunciare o a indebitarsi?
ROMA - Ancora troppo costoso adottare un bimbo straniero. Una giungla di prezzi che oscillano tra 5-8 mila euro mila euro, limite ragionevole, con punte esose fino a 25 mila euro. L'unico arbitro non pu? essere il mercato, cos? ? scattata un?iniziativa calmieratrice. Proprio ieri gli enti autorizzati dal governo a gestire le pratiche per conto delle famiglie hanno ricevuto l?indicazione di tagliare le tariffe. Una tabella propone il tetto massimo di spesa. Le cifre variano a seconda dei Paesi di provenienza dei piccoli. Qualche esempio. Non pi? di 6.300 euro per un ucraino, 4.700 per un albanese, circa 9.000 per un ungherese o un polacco, 4.200 per un haitiano, 5.600 altrettanti per un marocchino. Per abbracciare un orfano della Moldavia, la terra pi? povera d?Europa, bisogner? sborsare 7.600 euro. E cos? via. Malgrado il taglio, molti prezzi ribassati appaiono eccessivi. Specie nell?Est europeo dove operano avvocati non proprio seri che richiedono onorari esagerati.
Melita Cavallo, presidente della Commissione adozioni internazionali, non ammette scuse: ?Abbiamo svolto un?indagine molto accurata presso le nostre ambasciate all?estero e le sedi diplomatiche straniere in Italia per conoscere le parcelle per traduzioni, avvocati, interpreti, accompagnatori. Intervistate coppie che avevano ricevuto l?autorizzazione a realizzare l?adozione per conto proprio. Ne risulta che gli enti chiedono cifre inaccettabili specie per le spese generali, come affitto, segreteria, utenze, personale. Si va da un minimo di 155 euro a un massimo di 3.600. Credo che ci siano diversi spazi per ridurre?.
La relazione che introduce le tabelle descrive una situazione di sofferenza per gli aspiranti genitori. I prezzi sono ?spesso eccessivi? e l?effetto ? quello di ?discriminare le coppie meno abbienti che invece dal punto di vista affettivo sono molto valide e accettano pi? facilmente i bambini grandicelli o con problemi di salute?. Nel 2001 sono state dichiarate idonee dai tribunali per i minorenni ben 7.041 coppie ma solo in 1.470 sono riuscite a coronare il loro sogno ?ed ? legittimo ritenere che il motivo economico sia stato uno degli ostacoli. ? giunta notizia di genitori che hanno contratto mutui, venduto oggetti preziosi, chiesto prestiti a parenti, ottenuto dalle banche mutui agevolati?.
E pensare che uno dei motivi per cui, dal novembre del 2000, fu stabilito che le adozioni fossero realizzate solo attraverso gli enti iscritte ad un albo (la fine del fai da te) ? stato quello di evitare il caro-adozioni. Secondo la relazione ?le modalit? operative seguite dagli enti non sono sempre rispettose del principio dell?economicit? e sobriet? che si addicono ad organizzazioni non lucrative. Possono essere individuate aree di risparmio?. Indice puntato sulle parcelle dei referenti all?estero (avvocati, intermediari) che sempre pi? spesso pretendono 4000 euro per le loro prestazioni anche se i livelli di reddito dei Paesi sono bassi. La Cavallo raccomanda agli enti di non cedere al ricatto, di ?mantenere una deontologia professionale? e di non tollerare il ?malcostume?.
Da novembre 2000 allo scorso marzo sono entrati in Italia 2.595 stranieri. Nella classifica dei Paesi di origine, al primo posto svetta l?Ucraina con 636 bimbi presi dagli istituti, il 24% del totale, Seguono Colombia, Bulgaria, Russia, Romania e India, quindi Brasile, Bielorussia. La parte del leone ? interpretata dall?Est europeo. A giugno sono state per? bloccate le pratiche con l?Ucraina. Mancavano garanzie di trasparenza circa il meccanismo di assegnazione degli inconsapevoli ospiti degli orfanotrofi. Odioso mercanteggiare. Il decreto di sospensione dipinge una triste realt?: ?le coppie sono chiamate a scegliere il bambino su cataloghi con foto sfocate e di vecchia data?.
[email protected]
Margherita De Bac
LA SCHEDA - I COSTI
I PIU? CARI Ungheria e Polonia
Adottare un bambino in questi due Paesi costa ora, la commissione internazionale, 9 mila euro. Ed ? questa la ?tariffa? pi? alta
I PIU? POVERI
In Moldavia
Per abbracciare un orfano della Moldavia, il Paese pi? povero d?Europa, occorre versare 7.600 euro
I PIU? NUMEROSI
Dall?Ucraina
Dei 2595 bambini arrivati in Italia nel 2000, 636 erano ucraini, il 24 per cento. Per adottarne uno occorrono ora 6.300 euro
LE PIU? DIFFICILI
Dalla Romania
L?adozione di un bimbo romeno costa 7400 euro, ma dall?indagine risulta che in questo Paese le pratiche sono spesso bloccate dallo Stato per problemi legati proprio alle tariffe
I PIU? ONEROSI
In Bulgaria
E? il Paese dove avvocati ed enti hanno costi fra i pi? alti. Per la commissione adottare un bimbo in Bulgaria dovrebbe costare 8100 euro.
COSA DICE LA LEGGE
LA LEGGE Trasparenza
Secondo una legge del ?98, operativa dal novembre di due anni fa, le pratiche di adozione internazionale devono essere gestite da enti senza fini di lucro che abbiano avuto l?autorizzazione del governo. L?obiettivo ? evitare speculazioni e abbassare i costi per le famiglie
I COSTI
Fino a 25 mila euro
I costi sono rimasti in certi casi eccessivi. Alle coppie vengono chiesti da 5 mila a 25 mila euro. Molte famiglie hanno dovuto rinunciare all?adozione di un bambino, oppure richiedono mutui e vendono gli oggetti preziosi
TARIFFARIO
Nuove regole
La Commissione adozioni internazionali ? intervenuta proponendo agli enti un tariffario da rispettare che a sensibilmente abbassato quelle fin qui applicate. Le cifre variano a seconda del Paese di provenienza del bambino.
I costi dei servizi in Italia
Con la messa a punto dei tetti di spesa per l'adozione internazionale (un lavoro realizzato insieme alla Commissione e agli enti autorizzati), gli aspiranti genitori hanno ora a disposizione un punto di riferimento che permetterà loro di non perdersi nel mare magnum dei costi, finora del tutto senza controllo. Agli enti che non rispettano i tetti massimi stabiliti potrà essere revocata l'autorizzazione a lavorare all'estero.
Per i costi interni, quelli cioè necessari in Italia per l'avvio e il disbrigo delle pratiche, sono state fissate tre fasce che si basano sui servizi forniti. La fascia A (servizi essenziali) prevede un massimo di spesa pari a 1.360 Euro, la fascia B (servizi di base più integrativi) 2.231,62 Euro, la fascia C (servizi che mirano ad un ulteriore supporto della coppia) 3.596,32 Euro.
I costi burocratici e di assistenza all’estero
Per le spese all'estero, la direttiva distingue i costi burocratici da quelli dell’assistenza offerta dagli enti autorizzati. Il documento comprende quattro tabelle riferite a quattro continenti, all’interno delle quali sono poi indicati i costi Paese per Paese. Ecco nel dettaglio i parametri massimi contemplati.
Africa - Camerun 6.100 euro; Madagascar 5.270; Marocco 3.493,88.
America Latina ed America Centrale - Bolivia 7.167,13 euro; Brasile 6.571,36; Cile 6.963,11; Cile forfettario 5.739; Colombia 8.596,59; Costa Rica 4.584; Ecuador 5.473,28; El Salvador 7.311,45; Guatemala 8.250; Haiti 5.605,15; Honduras 9.200; Messico 5.061,90; Peru' 6.689,91; Venezuela 6.434,44.
Asia - Cambogia 6.352,21; Filippine 6.285,63; India 6.736,27; Nepal 7.585,57; Pakistan 5.452; Sri Lanka 5.454,53; Thailandia 4.038,45; Vietnam 8.015,59. –
Europa dell’Est- Albania 5.276,27; Bielorussia forfettario 1.900; Bulgaria 7.247,80; Moldavia 4.581,20; Polonia 6.100; Romania 4.131,90; Russia 9.453,16; Russia Mosca forfettario 7.800; Russia S. Pietroburgo forfettario 6.900; Ucraina 5.223,18.
clickando qui http://www.pariopportunita.gov.it troverete informazioni su come ottenere il rimborso delle spese sostenute per l'adozione