Perchè adottare con bambini propri?

[ciao78]

La mia non è una domanda polemica, infatti mi riguarda.
Ho una bimba di 2 anni e mezzo e un bimbo di 3 mesi. Li adoro.
Perchè ho questo grilletto nella testa da anni che mi dice che vorrei adottare un bimbo? Non capisco quanto ci sia di narcisistico e quanto di buono. ANche con i bimbi "naturali" credo ci sia un po' di narcisismo, si carica un po' delle nostre aspettative la gravidanza e la genitorialità, ma mi stupisco a pensare a volere adottare un bimbo, perchè ho paura di pensarci come un'esperienza per me e non per il bimbo che eventualmente arriverebbe. D'altra parte ovviamente deve esserci anche questo ma non so quanto sulla bilancia pesi di più io e quanto di più l'eventuale bimbo.

Poi io so che vedo la cosa complicata perchè ho due bimbi e penso anche a loro a come potrebbe influire nella loro vita. Sono pensieri che riguardano anche la nascita di un eventuale fratellino biologico, ma li sento più forti se mi immedesimo in questa situazione. Tempo fa ho letto in internet delle storie di ex bimbi adottati ed era presente la ferita dell'abbandono anche i bimbi adottati a 2 mesi. Io so che ogni bimbo, adottato o no, porta con se tante sorprese belle e tante sorprese che rendono difficile il "lavoro" di genitore. Un po' mi spaventa il fatto che un bimbo adottato porti in se le proprie sorprese belle e difficili più quelle dell'esperienza dell'adozione, mi spaventa molto nei confronti dei miei bimbi dei quali ho già la responsabilità.

So che l'adozione se sarà non sarà di sicuro una cosa che intraprenderemo ora, Andrea, il mio compagno, non è molto d'accordo proprio perchè si sente insicuro nei confronti dei nostri bimbi, però io ci penso lo stesso.

[renna]

ANche con i bimbi "naturali" credo ci sia un po' di narcisismo, si carica un po' delle nostre aspettative la gravidanza e la genitorialità, ma mi stupisco a pensare a volere adottare un bimbo, perchè ho paura di pensarci come un'esperienza per me e non per il bimbo che eventualmente arriverebbe. D'altra parte ovviamente deve esserci anche questo ma non so quanto sulla bilancia pesi di più io e quanto di più l'eventuale bimbo.

Secondo me questo ragionamento è giustissimo. Però vale sempre e per tutti, sia per chi ha già bambini biologici sia per chi non può avere figli e ricorre quindi all'adozione per rispondere a un proprio bisogno (prima che a quello del bambino).
E questo secondo me vale per qualunque "buona azione", l'altruismo serve in primis a noi stessi, la solidarietà esiste per rispondere a delle esigenze proprie.
Comunque, al di là di questa che è una mia opinione, sinceramente faccio fatica a rispondere alla tua domanda. Mi trovo nella tua stessa situazione (ma con bimbi un pochino più grandi) e come te ho sempre avuto questo pensiero fisso dell'adozione. Forse perchè avrei dovuto avere problemi a concepire e avevo già iniziato a pensare a questa strada, forse perchè ho provato sulla mia pelle che l'amore per i figli si costruisce con il tempo e ha ben poco a che fare con l'averlli portati in pancia. So che sembrerò strana ma quando mi hanno posato Margherita sulla pancia non ho provato assolutamente niente. Mi ci sono voluti i giorni in ospedale per iniziare ad emozionarmi e mi ci sono voluti alcuni mesi per imparare ad amarla più di me stessa. Con Giovanni è stato tutto più semplice perchè ero già una mamma, avevo già imparato ad amare. In effetti un po' mi sono sentita "non normale" per fortuna avevo avuto una bravissima psicologa al corso preparto che mi aveva preparata alla possibilità di questo "vuoto emotivo".
Comunque ora che sto pensando al terzo figlio, l'adozione mi è sembrata la strada più "naturale". Ho già avuto due figli e so di non avere bisogno della gravidanza (che è comunque un'esperienza splendida) per sentirmi mamma. So che ci sono molti bambini che hanno bisogno di una famiglia e forse io ho bisogno di una nuova esperienza di genitorialità che mi dia nuove emozioni e mi faccia conoscere un nuovo amore. E spero che questi nostri "bisogni" si possano appagare reciprocamente e far nascere qualcosa di bello, una famiglia.
Per quanto riguarda i miei bambini, sono convinta che per loro sia tutto più semplice. I bambini sono naturalmente pronti ad accogliere e non hanno le nostre sovrastrutture mentali. Credo che loro saprebbero vivere questa nuova situazione come una cosa naturale accogliendo il nuovo fratellino come avrebbero fatto con uno nato dalla pancia della loro mamma.
Scusa la lungaggine, forse avevo bisogno di mettere nero su bianco certe cose per chiarirle in primis a me.

[grazia67]

ciao......cara renna sicuramente hai ragione a dire che per i bimbi è tutto più semplice....io sono convinta che Artyom sia diventato prima dit ogni cosa fratello di Andrea e poi figlio nostro.....quando eravamo in ucraina....Andrea pur non parlando russo...capiva al volo suo fratello......e adesso anche se a volte litigano...si stuzzicano....sono FRATELLI a tutti gli effetti.......qualche mese fa Artyom ha raccontato a scuola la sua storia.....bhe tra i motivi per cui ha detto che era contento di essere adottato...c'era che voleva un FRATELLO

per quanto riguarda i progetti........futuri......a noi paicerebbe un terzo bimbo....e quindi da qualche mese abbiamo ricominciato la caccia alla cicogna.... avremmo pensato anche ad un altra ado.....

[ciao78]

Grazie per avermi raccontato le vostre esperienze, anche per me Renna, essere mamma è una cosa cheho imparato e ho imparato grazie ai mieifigli, al rapporto con loro, e così credo si "impari" ad amarli. Forse non è stato esattamente un imparare, ma una crescita di amore, con entrambi i miei bimbi ho visto che più passa il tempo più il mio amore diventa complesso, vivo e forte. Così ho capito in questi 2 anni e mezzo che oltre a dovermi gestire le mie aspettative su chi sono i miei figli, ho dovuto gestire anche le mie aspettative sul mio essere mamma, e questo credo sarebbe lo stesso con un bimbo adottato.

ANche con i bimbi "naturali" credo ci sia un po' di narcisismo, si carica un po' delle nostre aspettative la gravidanza e la genitorialità, ma mi stupisco a pensare a volere adottare un bimbo, perchè ho paura di pensarci come un'esperienza per me e non per il bimbo che eventualmente arriverebbe. D'altra parte ovviamente deve esserci anche questo ma non so quanto sulla bilancia pesi di più io e quanto di più l'eventuale bimbo.

Ho già avuto due figli e so di non avere bisogno della gravidanza (che è comunque un'esperienza splendida) per sentirmi mamma. So che ci sono molti bambini che hanno bisogno di una famiglia e forse io ho bisogno di una nuova esperienza di genitorialità che mi dia nuove emozioni e mi faccia conoscere un nuovo amore. E spero che questi nostri "bisogni" si possano appagare reciprocamente e far nascere qualcosa di bello, una famiglia.

E questo che mi spaventa un po' nel mio sentire, ho paura che questo "bisogno" possa, nel mio caso non voglio dire che sia così anche per te, nascondere della superficialità. Perchè diventare genitori non è una cosa che dura una settimana, ma tutta la vita e mi domando se questo bisogno sia sufficiente per affrontare tutto ciò che una nuova relazione comporta. Mi spaventa sentire di genitori che "restituiscono" i figli adottivi. Avrei veramente il terrore di comportarmi così. So che lo stesso bisogno di provare un'esperienza può essere la base della scelta di fare nascere un bimbo "biologico" (scusate, mi trovo in difficoltà a usare bimbi biologici, adottati, naturali ecc però è per capirsi). Solo che un figlio biologico lo puoi "restituire" con molta più difficoltà. Io immagino che costruire il rapporto con il proprio bimbo adottato possa essere in parte come costruire il rapporto con i bimbi biologici, un po' quel imparare ad essere mamma di quel bimbo specifico di cui parlavo prima, però non so se è lo stesso. E' lo stesso?

Riguardo al discorso che per i bimbi è tutto più semplice io non mi riferisco tanto al momento dell'accoglienza ma a tutta la loro convivenza a tutto il loro rapporto. Penso ad esempio al periodo dell'adolescenza in cui tutti i ragazzi si ritrovano a fare i conti con la loro identità, vogliono costruirla, comprenderla, modificarla, stravolgerla, scoprirla. Io immagino che un ragazzo adottato debba fare tutto questo con il fardello dell'abbandono che lo rende più pesante. Insomma un bimbo adottato ha delle esperienze in più con cui fare i conti che i miei figli non hanno. Ora io di fronte a me ho i miei bimbi, sono reali e sono già qui e se fossero adottati mi porrei le stesse domande se volessi adottarne un altro (credo). cioè loro saranno in grado di affrontare gli eventuali problemi che potrebbero insorgere? Noi come genitori saremmo in grado di affrontarli e aiutare loro ad affrontarli. Alla fin fine sono le stesse domande che ci si può porre quando si vuole un bimbo che cresce nella pancia.

Forse mi faccio mille paranoie, forse me le faccio perchè in questo momento non voglio adottare realmente, so che non è il momento giusto, non ne ho la possibilità e mi immagino che adotterei quando i miei bimbi saranno abbastanza più grandi. Il fatto è che vorrei capire se questo mio desiderio è reale o è semplicemente un gioco. Spero si capisca cosa intendo

[grazia67]

Riguardo al discorso che per i bimbi è tutto più semplice io non mi riferisco tanto al momento dell'accoglienza ma a tutta la loro convivenza a tutto il loro rapporto. Penso ad esempio al periodo dell'adolescenza in cui tutti i ragazzi si ritrovano a fare i conti con la loro identità, vogliono costruirla, comprenderla, modificarla, stravolgerla, scoprirla.


l'adolescenza sicuramente è un momento di sconvolgimenti.....ma ti assicuro che anche da piccoli le domande ed i momenti "imbarazanti" ci sono....Artyom a volte ci mette alla prova.....di dicendoci...."torno in ucraina"....vuole conferme.....vuole sentirsi ripetere...NO SEI NOSTRO FIGLIO STAI CON NOI.........oppure fa domande....l'ultima volta che era arrabbiato e ha tirato fuori la rabbia....lo sai cosa mi ha chiesto "perchè la mamma ucraina lo aveva lasciato in istituto"......... e compie 9 anni a luglio.........

[ciao78]

Riguardo al discorso che per i bimbi è tutto più semplice io non mi riferisco tanto al momento dell'accoglienza ma a tutta la loro convivenza a tutto il loro rapporto. Penso ad esempio al periodo dell'adolescenza in cui tutti i ragazzi si ritrovano a fare i conti con la loro identità, vogliono costruirla, comprenderla, modificarla, stravolgerla, scoprirla.


l'adolescenza sicuramente è un momento di sconvolgimenti.....ma ti assicuro che anche da piccoli le domande ed i momenti "imbarazanti" ci sono....Artyom a volte ci mette alla prova.....di dicendoci...."torno in ucraina"....vuole conferme.....vuole sentirsi ripetere...NO SEI NOSTRO FIGLIO STAI CON NOI.........oppure fa domande....l'ultima volta che era arrabbiato e ha tirato fuori la rabbia....lo sai cosa mi ha chiesto "perchè la mamma ucraina lo aveva lasciato in istituto"......... e compie 9 anni a luglio.........

immagino che sia veramente difficile, leggo i tuoi racconti e credo ci voglia molto amore, pazienza e comprensione. Infatti io ho parlato dell'adolescenza come esempio, per dire che queste situazioni ci saranno probabilmente lungo tutto l'arco della loro vita in comune e chissà forse anche dopo. O forse ad un certo punto si risolvono le cose. Forse io la vedo più difficile di quello che è?

[grazia67]

ciao.....dicono che la ferita dell'abbandono...non si risolva mai.......ieri sera leggevo un libro.....in cui diceva che i bimbi ado per paura di essere abbandonati...abbandonano loro per primi.....ed in effetti quando artyom è arrabbiato.......è lui che dice ME NE VADO.....

[ciao78]

ho letto alcune cose su un sito che parla di adozioni. Mi sono resa conto che probabilmente ho fatto una gaffe utilizzando nel titolo del post "bambini propri". spero si capisse che non intendevo mettere su piani diversi di amore e di appartenenza i bambini nati biologicamente da me e quelli che eventualmente potrei volere adottare. Mi scuso se per caso qualcuno si fosse risentito per l'uso di questo termine, è stata una leggerezza linguistica (che poi non ho usato il termine bio perchè non mi piace) ma che veramente non corrisponde ad una leggerezza di contenuto.

[grazia67]

non ti preoccupare.......figli bio...naturale......ado...poco importa....

[ciao78]

grazie