mi presento
Inviato: 9 lug 2009, 21:47
Ciao a tutte,
finalmente scrivo anch'io!
E' un bel po' che navigo tra le vostre vicende e le rubriche degli specialisti e adesso tocca anche a me: dopo un'attesa non lunghissima ma abbastanza carica di ansie, aspetto il mio primo bambino per il 9 di ottobre!
Mi chiamo Giulia, ho ventinove anni, sono italiana ma vivo in Olanda con mio marito Antonio e i miei tre gatti Mimi, Leela e Mordicchio.
Dopo un paio d'anni di matrimonio abbiamo cominciato a cercare un pargolo, ma ci abbiamo messo un po' più di un anno, anno durante il quale abbiamo scoperto che io ho un problema di ovaio policistico (mai scoperto prima perchè prendevo la pillola) e una tiroide decisamente ballerina.
In Italia ci siamo limitati alla diagnosi perchè da lì a pochi mesi ci saremmo trasferti in Olanda e non aveva senso cominciare un percorso che avremmo dovuto interromepere. Qui abbiamo rifatto tutti gli esami e i primi di gennaio la dottoressa che ci seguiva ci ha detto che secondo lei noi avremmo potuto certamente avere figli, ma a patto che ci facessimo un po' aiutare (si parlava di stimolazione ovarica a seguito di qualche altro esame da fare, tra cui una laparoscopia). Di pessimo umore siamo rientrati a casa, abbiamo cominciato a parlare bene di cosa saremmo stati disposti a fare e cosa no per avere un figlio.
Il 14 gennaio è caduto il nostro terzo anniversario.
Il primo di febbraio mi sono svegliata con la nausea, ma venivo da due influenze terribili e non ci ho fatto tanto caso. Sono andata per saldi e ho comprato, senza provarlo, un reggiseno. Non l'ho provato perchè uguale a altri che avevo, stessa casa, stessa linea, stessa taglia. La sera faccio per metterlo e il seno proprio non entra. Non do peso alla cosa e penso di essermi sbagliata a comprarlo: nella confusione, mi dico, avrò preso una taglia per un'altra.
La sera esco a cena con amici, mangio una bistecca al sangue enorme, bevo ben due birrone e la mattina del due febbraio ho di nuovo la nausea. Penso che si tratti dei postumi della serata precedente e di nuovo mi dedico ad altro: vado a fare la spesa e passo davanti ai test di gravidanza.
Per pura speranza ne compro uno, dicendomi che tanto sarà negativo. L'anno passato ho avuto tre mestruazioni in tutto e l'ultima risale a prima di Natale, è impossibile.
Torno a casa, faccio tutt'altro per tutto il pomeriggio e a sera, dopo cena, vedo sul mobiletto del bagno la scatola con il test. Lo faccio e lo appoggio sul mobile. Mi lavo le mani, mi lavo i denti e poi mi ricordo di averlo lasciato lì. Guardo e comincio a tremare: è un +, senza ombra di dubbio.
Esco dal bagno e trovo mio marito in cucina che mi guarda. Glielo dico, con mano malferma. Sembrava che avessi in mano un termometro! Mi bacia e mi abbraccia.
Cielo, ancora non ci credo.
Adesso sono di 27 settimane, il nostro cucciolo si chiama Francesco ed è un gran calciatore.
Nascerà qui in Olanda, dove i medici sono un po' spartani (pochi pochi esami), ma bravi.
Siamo in trepidante attesa: non vediamo l'ora di vederlo e di coccolarcelo!!!
finalmente scrivo anch'io!
E' un bel po' che navigo tra le vostre vicende e le rubriche degli specialisti e adesso tocca anche a me: dopo un'attesa non lunghissima ma abbastanza carica di ansie, aspetto il mio primo bambino per il 9 di ottobre!
Mi chiamo Giulia, ho ventinove anni, sono italiana ma vivo in Olanda con mio marito Antonio e i miei tre gatti Mimi, Leela e Mordicchio.
Dopo un paio d'anni di matrimonio abbiamo cominciato a cercare un pargolo, ma ci abbiamo messo un po' più di un anno, anno durante il quale abbiamo scoperto che io ho un problema di ovaio policistico (mai scoperto prima perchè prendevo la pillola) e una tiroide decisamente ballerina.
In Italia ci siamo limitati alla diagnosi perchè da lì a pochi mesi ci saremmo trasferti in Olanda e non aveva senso cominciare un percorso che avremmo dovuto interromepere. Qui abbiamo rifatto tutti gli esami e i primi di gennaio la dottoressa che ci seguiva ci ha detto che secondo lei noi avremmo potuto certamente avere figli, ma a patto che ci facessimo un po' aiutare (si parlava di stimolazione ovarica a seguito di qualche altro esame da fare, tra cui una laparoscopia). Di pessimo umore siamo rientrati a casa, abbiamo cominciato a parlare bene di cosa saremmo stati disposti a fare e cosa no per avere un figlio.
Il 14 gennaio è caduto il nostro terzo anniversario.
Il primo di febbraio mi sono svegliata con la nausea, ma venivo da due influenze terribili e non ci ho fatto tanto caso. Sono andata per saldi e ho comprato, senza provarlo, un reggiseno. Non l'ho provato perchè uguale a altri che avevo, stessa casa, stessa linea, stessa taglia. La sera faccio per metterlo e il seno proprio non entra. Non do peso alla cosa e penso di essermi sbagliata a comprarlo: nella confusione, mi dico, avrò preso una taglia per un'altra.
La sera esco a cena con amici, mangio una bistecca al sangue enorme, bevo ben due birrone e la mattina del due febbraio ho di nuovo la nausea. Penso che si tratti dei postumi della serata precedente e di nuovo mi dedico ad altro: vado a fare la spesa e passo davanti ai test di gravidanza.
Per pura speranza ne compro uno, dicendomi che tanto sarà negativo. L'anno passato ho avuto tre mestruazioni in tutto e l'ultima risale a prima di Natale, è impossibile.
Torno a casa, faccio tutt'altro per tutto il pomeriggio e a sera, dopo cena, vedo sul mobiletto del bagno la scatola con il test. Lo faccio e lo appoggio sul mobile. Mi lavo le mani, mi lavo i denti e poi mi ricordo di averlo lasciato lì. Guardo e comincio a tremare: è un +, senza ombra di dubbio.
Esco dal bagno e trovo mio marito in cucina che mi guarda. Glielo dico, con mano malferma. Sembrava che avessi in mano un termometro! Mi bacia e mi abbraccia.
Cielo, ancora non ci credo.
Adesso sono di 27 settimane, il nostro cucciolo si chiama Francesco ed è un gran calciatore.
Nascerà qui in Olanda, dove i medici sono un po' spartani (pochi pochi esami), ma bravi.
Siamo in trepidante attesa: non vediamo l'ora di vederlo e di coccolarcelo!!!