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Storia di infertilità e pma

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unasperanzainp
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Iscritto il: 13 apr 2020, 16:02

Storia di infertilità e pma

Messaggio da unasperanzainp » 13 apr 2020, 16:08

E’ tanto che mi riprometto di scrivere la mia storia per dare forza, conforto e speranza a chi, come è accaduto a me, sta affrontando la fatica della ricerca di un figlio che non arriva. Ho passato anni a leggere blog e forum sull’infertilità e la pma, per trovare conforto, consigli, indicazioni di altre donne che stavano vivendo la mia stessa situazione: posso capire benissimo, perché li ho vissuti sulla mia pelle, i pianti, le speranze, le attese, le fatiche delle punture, delle sentenze dei medici, del dolore di ogni annuncio di gravidanza da parte di amici/parenti/conoscenti e del mondo in generale, il senso di solitudine…anche se ora è tutto un po’ più lontano non è difficile far tornare alla mente quei pensieri e quelle sensazioni.
La mia storia inizia come quella di molte coppie: dopo circa un annetto dal matrimonio io e mio marito, poco meno che trentenni, decidiamo di iniziare a cercare un figlio. Passano i mesi e non succede niente. Mio marito insiste nel sostenere che è solo questione di tempo, che bisogna stare tranquilli…ma dopo un anno decidiamo di fare degli accertamenti.
Dopo visite ed esami vari scopriamo che mio marito ha solo il 3% di forme normali di spermatozoi, pur avendone un numero alto che, teoricamente, dovrebbe compensare il problema. Ma intanto il tempo passa e non accade nulla. Proviamo con i rapporti mirati, con integratori per regolarizzare il mio ciclo e decidiamo di fare un colloquio in un centro privato per la procreazione assistita. Ne esco frustrata e arrabbiata: la dr.ssa mi era sembrata molto manipolatoria e ci aveva mostrato una serie di possibilità a prezzi non proprio economici.
Decidiamo di aspettare ancora un po’ e ci rivolgiamo al centro sterilità dell’ospedale della nostra città che ha un’ottima reputazione. Pur essendo molto preoccupata di tutto ciò che era legato al percorso PMA, sia dal punto emotivo che fisico, decidiamo di provare anche questa strada. Non sto ad entrare nei dettagli di tutto il percorso perché non basterebbe un libro intero, vi dico solo che, nel giro di meno di due anni, abbiamo fatto tre cicli di ICSI.
Al primo giro, per rischio di iperstimolo (causa ovaio micropolicistico), in accordo con la ginecologa decidiamo di partire con dosi molto basse, ulteriormente ridotte in corso di terapia, con il risultato però che riesco a produrre solo tre ovociti, di cui solo due buoni, da cui si forma solo un embrione poi congelato e degeneratosi al momento dello scongelamento.
Alla seconda ICSI, riusciamo ad evitare il rischio di iperstimolazione con produzione di tre ovociti da cui due embrioni trasferiti a fresco che inizialmente attecchiscono ma senza riuscire a portare avanti una gravidanza (gravidanza biochimica).
Al terzo riesco a produrre 5 ovociti da cui si formano 4 embrioni che devo però congelare perché sono nuovamente a rischio iperstimolo. Tutto rimandato, prenoto quindi lo scongelamento. Il mese prima dello scongelamento già prenotato, avviene l’incredibile. Attendo la mestruazione che non arriva, dopo più di 50 giorni decido di fare una visita ginecologica di controllo, ansiosa di partire con la terapia per lo scongelamento. La mia ginecologa mi visita e mi dice che vede l’endometrio molto inspessito ma non capisce perché, dall’ecografia non si vede altro. Mi dice che potrebbe farmi una puntura di progesterone per far partire la mestruazione ma che deve essere certa che non ci sia un inizio di gravidanza. Faccio quindi le beta… e sono positive! Non mi sembra vero, considerando che avevo ancora l’enantone in corpo! I valori però sono bassi e non crescono…tanto che nel giro di poche settimane mi parte il ciclo, forte e doloroso…è un aborto spontaneo.
Dopo questo episodio ammetto che ero arrivata al limite, ero ormai demoralizzata e decisa a mettere da parte il desiderio di un figlio naturale se anche la terza ICSI non fosse andata bene. Torno dalla mia ginecologa per una visita di controllo dopo l’aborto, lei appare più dispiaciuta di me…mi dice che sto ovulando, che quindi nel giro di due settimane mi sarebbe partito il ciclo e avrei potuto prendere accordi con il centro per lo scongelamento. Ma passano tre settimane e il ciclo non arriva…io e mio marito non sappiamo cosa pensare e prima di richiamare la ginecologa decidiamo di fare un test di gravidanza…positivo! E questa volta è stata quella giusta!
Erano 5 anni e mezzo che tentavamo di tutto e il nostro piccolo alla fine è arrivato naturalmente. Ci siamo chiesti tante volte come possa essere stato possibile che dopo tanto tempo io sia rimasta incinta due mesi consecutivi; mi sono accorta che l’unico cambiamento nel mio stile di vita era legato al fatto che, proprio il mese prima di rimanere incinta la pima volta, avevo smesso di bere il latte e limitato i latticini perché mi davano grossi fastidi intestinali e temevo un intolleranza. Ho segnalato la cosa sia alla mia ginecologa che in ospedale e mi è sempre stato risposto che forse è possibile che questo abbia inciso su un quadro già non perfetto a livello riproduttivo ma le intolleranze non hanno evidenze scientifiche e anche la scienza e la medicina hanno ancora tanti limiti nella diagnosi e nel trattamento dell’infertilità.
Dopo il primo aborto mi sono fatta seguire da un erborista della mia città molto brava, non so se anche gli integratori che mi ha dato lei possano aver favorito la gravidanza andata a buon fine, fatto sta ragazze che la vita è davvero incredibile e a volte ci nasconde regali inaspettati.
Vi assicuro che, dopo l’aborto spontaneo, non pensavo più di poter vivere una gravidanza; quando leggevo di persone che rimanevano “miracolosamente” incinte dopo anni di speranze e tentativi mi innervosivo molto e liquidavo dentro di me la questione dicendomi che “i miracoli accadono agli altri”.
Ma, con il senno di poi, ringrazio la vita per avermi fatto vivere questo percorso perché, mentre aspettavamo il nostro piccolo angioletto, abbiamo avuto il privilegio di accogliere il nostro primo figlio diventando prima genitori di cuore che genitori di pancia…ma questa è un’altra storia…
In bocca al lupo a tutte!

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Re: Storia di infertilità e pma

Messaggio da azzurra80 » 14 apr 2020, 8:52

Che bello leggere una storia a lieto fine in questi momenti!
Congratulazioni e grazie per aver condiviso la tua esperienza 😍

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